Giornali

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui  

Stampa

Giornali

Scritto da La Nuova Stagione on . Postato in Ultime

la Provincia Pavese - 29 maggio 2012

Clir, 20 Comuni morosi per due milioni di euro

PARONA Il Clir spa vanta un credito di circa due milioni di euro da una ventina di Comuni soci. In ogni caso, i mancati introiti, relativi al 2011 e ai primi mesi del 2012, non condizioneranno il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. In altre parole, i camion del Clir svuoteranno i cassonetti di tutti i 41 Comuni, anche di quelli morosI. Il problema è stato sollevato nell’assemblea riunitasi per l’approvazione del consuntivo 2011, secondo cui il valore della produzione ammonta a 8,2 milioni di euro e l’utile netto è di 15.500 euro. Il presidente Federico Bertani ha bacchettato: «La quota dovuta al Clir per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, in quanto derivante da accordi approvati dall’assemblea e quantificata in base al numero di abitanti, è inserita nel bilancio di previsione e, appena questo diviene esecutivo, automaticamente impegnata dal responsabile. Ciò facendo, la somma ricade per intero sul patto di stabilità al momento dell’impegno e quindi i conseguenti pagamenti non vengono più a pesare sul patto, ma solo sulla cassa del Comune». La motivazione utilizzata da molti soci che bloccano o rimandano i pagamenti al Clir per riuscire a centrare l’obiettivo fissato dal patto di stabilità è stata respinta: «Non è tecnicamente accettabile, a meno che s’intenda ridurre a fine anno gli impegni assunti, ma ciò sarebbe illegale a meno che ci siano motivazioni ben valide, e si ricade inevitabilmente nelle sanzioni di elusione del patto di stabilità interno con conseguenti reprimende della Corte dei Conti». Bertani ha fatto presente che la motivazione del blocco dei pagamenti di parte corrente potrebbe essere solo dovuta alla mancanza di disponibilità liquide e quindi per evitare l’anticipazione di cassa e il conseguente pagamento di interessi passivi, ma non per il rispetto del patto di stabilità. Fra i Comuni morosi c’è Mede, rappresentato a Parona dal sindaco Lorenzo Demartini. «Abbiamo problemi a far quadrare i conti e cercheremo di pagare le mensilità dovute al Clir quanto prima, ma ritengo che si debbano sollevare anche altre questioni nell’interesse della nostra società – spiega Demartini – Per esempio, mi chiedo perché non possiamo svincolarci da Lomellina Energia, che applica tariffe superiori del 15% a quelle del bacino A, cioè Pavese e dell’Oltrepo orientale: spero che torneremo a riparlarne». Umberto De Agostino