Cera una volta un maestro (sindaco) che raccontava bugie e un dottore (vice sindaco) che approvava tutto ciò che il maestro voleva. Amavano così tanto il loro paese che un bel giorno decisero di avvelenarlo e renderlo grigio e tetro, così grigio e sporco che a malapena si riusciva a respirare. Presero gli alberi e le creature dei boschi e le bandirono, al loro posto misero camini e forni che bruciavano in continuazione.
La nube nera avvolse il paese ed i suoi abitanti che si svegliarono in un sussulto di rivolta. Allora il maestro e il dottore impauriti da così grande collera si divisero fingendo di non conoscersi così da non destare sospetto. Il maestro raccolse i suoi ultimi servi e cavalcando la nube nera tranquillizzò le genti dicendo che non avrebbe fatto loro del male, mentre il dottore, che ne era il complice e suo fedele alleato, decise di scalzarlo e di prendere il suo posto. Ora si dice, che cercò di richiamare a se tutte le creature cacciate dai boschi fingendo di essere cambiato, ma esse sapevano che così non era. Fu la regina di tutte le fate che ordinò loro di aspettare, perché presto sarebbe venuto il tempo di una nuova stagione.
La nube nera avvolse il paese ed i suoi abitanti che si svegliarono in un sussulto di rivolta. Allora il maestro e il dottore impauriti da così grande collera si divisero fingendo di non conoscersi così da non destare sospetto. Il maestro raccolse i suoi ultimi servi e cavalcando la nube nera tranquillizzò le genti dicendo che non avrebbe fatto loro del male, mentre il dottore, che ne era il complice e suo fedele alleato, decise di scalzarlo e di prendere il suo posto. Ora si dice, che cercò di richiamare a se tutte le creature cacciate dai boschi fingendo di essere cambiato, ma esse sapevano che così non era. Fu la regina di tutte le fate che ordinò loro di aspettare, perché presto sarebbe venuto il tempo di una nuova stagione.
Per non vivere infelici e scontenti il 6 e 7 Giugno
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