Rassegna Stampa Inquinamento 2013

 Parona, Pgt per le aziende Sommi: «Terreni sprecati»

24 dicembre 2013 —   pagina 34   sezione: Nazionale

Parona ospita cinque aziende ad alto potenziale inquinante, che devono richiedere periodicamente l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) alla Regione. Si tratta di Lomellina Energia, la società che fa capo a Linea Holding Group e che gestisce l’inceneritore di strada Scochellina, la Intals (ex Vedani Metalli), la Fonderia Vigevanese, la Rohm and Haas Italia, che rappresenta un ramo della multinazionale Dow Chemical, e l’Ivm Chemicals, nata nel 2007 dalla fusione di Milesi, Ilva Polimeri e Intercoating. Queste realtà sono da anni sotto la lente d’ingrandimento delle associazioni ambientaliste (Legambiente e Wwf) e dei comitati civici, che invocano misure più restrittive a tutela dell’ambiente.

PARONA Il Piano di governo del territorio porta nuove aree produttive e riesuma il raccordo ferroviario di Parona, già nel mirino della magistratura. Inoltre, il documento spacca la maggioranza e riceve le pesanti critiche delle minoranze, dei comitati e degli ambientalisti. Il primo passaggio dell’iter burocratico, cioè l’approvazione in consiglio comunale, è stato movimentato. L’assessore al Territorio, Mauro Sommi, ha censurato il Pgt nel merito e nel metodo: «Mercoledì scorso il documento è stato presentato a popolazione e maggioranza – ha accusato –. Ci troviamo di fronte a uno stato di fatto: mi sento svilito di fronte al metodo non democratico utilizzato da chi ha gestito il Pgt, cioè il sindaco Silvano Colli e l’assessore all’Urbanistica, Giambattista Bianchi». Dopo la dichiarazione di voto di Sommi, il sindaco Colli ha sospeso la seduta, in cui si doveva ancora discutere la convenzione con Cilavegna per l’utilizzo della piazzola ecologica, per chiarimenti all’interno della maggioranza. «Mi è sembrato grave il voto contrario dell’assessore Sommi – spiega il sindaco – e così ho preferito chiedere un chiarimento prima di riprendere la seduta». Sommi, però, replica: «Non c’è stato alcun chiarimento. Io ho fatto gli auguri di buon Natale a tutti e me ne sono andato». Sono diverse le critiche di Sommi, delle minoranze e del Comitato per la salute e l’ambiente al Pgt. In primo luogo, c’è una nuova area di espansione produttiva al di là dell’ex statale Vigevanese, nei pressi della multisala “Movie planet”. Si tratta di 300mila metri quadrati che dovrebbero essere utilizzati dalla Sicam tubi. «E’ un’impresa – dice Colli – che lavora a Parona da trent’anni: la richiesta è motivata e noi non avevamo alcuna ragione per opporci». «Al momento è terreno agricolo, e così deve restare – ribatte Sommi –. Meglio recuperare le aree dismesse». Altro nodo è lo scalo ferroviario, per cui nei mesi scorsi la magistratura aveva emesso quattro avvisi di garanzia: il sindaco Colli è accusato di peculato e di frode negli appalti pubblici, Giovanni Orizio e Danilo Prandoni di frode in pubbliche forniture, e Giovanni Pecoraro di peculato. «In una recente conferenza dei servizi – si difende Colli – le industrie locali, soprattutto Lomellina Energia, hanno ribadito la necessità di avere uno scalo ferroviario a servizio delle loro attività». Voto contrario delle minoranze “Parona viva” e “Parona giovane”, guidate da Luca Trovati e da Donatella Marzetto, che ammettono l’insediamento solo di industrie non inquinanti. «Noi chiediamo la fine dell’utilizzo del suolo – hanno detto –. Abbiamo circa 400mila metri quadrati di aree residenziali, ma circa un milione di produttive. E non è vero che altre fabbriche porteranno nuove assunzioni tra i paronesi: nonostante i 1.250 posti di lavoro dichiarati disponibili, solo una parte minore è occupata dai paronesi». Le minoranze sono contrarie a supermercati nel centro abitato e vaste aree edificabili o assoggettate a servizio pubblico. Il Pgt tornerà in aula fra 60 giorni, dopo eventuali osservazioni, per l’adozione. Umberto De Agostino

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