Rassegna Stampa Inquinamento 2013

 

Parona, nuovi controlli caccia aperta a chi inquina

Provincia Pavese 04 Marzo 2012

L’obiettivo è capire da dove arrivano le particelle del Pm10 Lasagna: «L’Arpa ci chiederà un costo aggiuntivo, ma le analisi si faranno»

PARONA

Diossina e polveri sottili fanno paura anche alla Provincia. L’assessore provinciale all’ambiente Alberto Lasagna dispone controlli più approfonditi a Parona per capire quali sono le aziende che inquinano di più. Inoltre verranno isolate anche delle galline per capire se la diossina che è stata trovata nelle loro uova proviene dal mangime oppure dall’aria che respirano. Il problema però sono i costi. Queste analisi infatti non rientrano nei controlli di routine che l’Arpa fa per la Provincia (che per questo dà 70mila euro annui all’Arpa), ma in quelli straordinari. Quindi l’Arpa nei prossimi giorni presenterà un preventivo alla Provincia per i nuovi controlli: «Di fronte alla salute delle persone però non ci sono costi che tengano – spiega Lasagna – si devono fare e basta». La decisione di disporre i nuovi controlli è partorita dopo un incontro di Lasagna con il presidente della commissione ambientale provinciale Pierangelo Fazzini, l’Asl e l’Arpa. La settimana prossima ci sarà un nuovo incontro sul tema dell’inquinamento a Parona. Intanto però Alberto Lasagna, che ieri è stato intervistato anche dal Tg3 regionale sulla questione di Parona, sta spingendo sull’acceleratore affinchè partano i controlli. «Con i nuovi controlli andremo ad analizzare nello specifico le polveri sottili Pm10 di Parona – mette in luce Lasagna – i valori sono alti, ma al momento non sappiamo qual è la composizione delle particelle». Il picco era stato raggiunto a fine febbraio quando il Pm10 aveva raggiunto una concentrazione di 225 microgrammi al metro cubo, quattro volte e mezzo oltre la soglia limite di 50 microgrammi al metro cubo. Ora risulta difficile ancora capire chi è responsabile dell’inquinamento: le industrie e l’inceneritore del Clir sono però i maggiori indiziati: «Quando avremo i risultati delle nuove analisi dell’Arpa sapremo da dove provengono gli agenti inquinanti contenuti nel Pm10 – aggiunge Lasagna – avendo questo dato in mano potremo far sì che chi inquina prenda provvedimenti per abbattare le emissioni dannose nell’ambiente». I controlli riguarderanno anche le galline, dato che a Parona sono state trovate negli ultimi mesi uove contenenti diossione. Il metodo previsto dall’Arpa per analizzare le galline sarà semplice. Verrano lasciate a Parona, ma isolate dagli allevatori e nutrite con mangimi sani e certificati dall’Arpa. In questo modo sarà quindi facile capire se la diossina nelle uova arriva dal mangime o dall’aria che respirano le galline.

 

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