Inceneritore, l’aria finisce sotto esame
20 luglio 2013 — pagina 35 sezione: Nazionale
PARONA Via libera regionale per la nuova linea dell’inceneritore di Parona. La prima pietra sarà posata tra un anno e mezzo, ma l’ok regionale porta con sè una nuova regola: la società che gestisce il termodistruttore dovrà realizzare analisi più approfondite dell’aria, come richiesto da Arpa, Asl, Provincia e Comune di Parona, che poi incroceranno i dati. La nuova linea di incenerimento sostituirà l’attuale prima linea, che sarà smantellata una volta completata quella nuova. Le linee di incenerimento resteranno quindi due. Si tratta di un investimento da circa 100 milioni di euro. Ad affrontarlo sarà Lomellina Energia, la società che gestisce l’inceneritore nato a fine anni ’90, e che è all’80% della Mf Waste (che fa parte della Linea Holding che rientra nel gruppo bresciano Cogeme) e al 20% di Asm Isa di Vigevano. Il termodistruttore di Parona brucia circa 380mila tonnellate di rifiuti permettendo la produzione di 85 megawatt di energia elettrica. «Ora attendiamo l’ultimo via libera regionale – spiega il numero uno di Lomellina Energia Vincenzo Filisetti -. La nuova linea sarà nella zona sud-est dell’impianto, ancora più lontana dalle abitazioni. Non c’è problema per le analisi, già mercoledì incontreremo l’apposita commissione comunale». «L’inserimento della clausola che obbliga la società a fare le analisi a proprie spese, come richiesto da Asl, Arpa, Comune e Provincia, è un risultato, anche perché non è ancora obbligatorio – spiega l’assessore provinciale all’Ambiente Alberto Lasagna -. Lo inseriremo anche negli obblighi per prossimi progetti del genere in provincia di Pavia. Il merito di questi risultati è anche dei comitati ambientali presenti alla conferenza dei servizi». (s.bar.)