Rassegna Stampa Inquinamento 2013

 

Inceneritore Corteolona Provincia verso il ricorso

08 agosto 2013 —   pagina 15   sezione: Vigevano

di Anna Ghezzi wPAVIA «Regione non può dire di essere contraria ai termovalorizzatori e poi, il giorno prima della pubblicazione delle linee guida sui rifiuti autorizzare l’ampliamento dell’impianto di Corteolona. Serve coerenza, perché alla fine contano gli atti amministrativi e non le parole». Non usa mezzi termini il presidente della Provincia Daniele Bosone che attacca la Regione per l’ok al triplicamento del termovalorizzatore di località Manzola Fornace nonostante la moratoria che avrebbe dovuto congelare anche l’impianto di Corteolona, inserito nell’elenco degli inceneritori da bloccare per i prossimi sei mesi. Un elenco da cui è stato eliminato perché, come aveva precisato la stessa A2A, vengono conferiti rifiuti urbani speciali, trattati dopo la raccolta differenziata. «Su Becca, dissesto idrogeologico, bonifica Fibronit, Regione non dà risposte – spiega Bosone – ma sull’inceneritore, con una decisione grottesca, scavalca il territorio e approva un progetto già rigettato da noi, con motivazioni tecniche, a novembre del 2012 e in contemporanea pubblica linee guida che vanno in direzione opposta, quella che la Provincia stava percorrendo nella costruzione di un piano provinciale per la gestione dei rifiuti». Un piano la cui concertazione partirà a settembre e in cui la parola chiave sarà «riuso», come spiega l’assessore all’ambiente Alberto Lasagna: «In un anno in provincia è diminuita del 3% la produzione di rifiuti, la raccolta differenziata è al 34%, cresciuta in 12 mesi più che negli ultimi 4 anni. Nel piano rifiuti si punta su differenziata e recupero delle materie prime: resterà poco da bruciare. Al termine del percorso resterà attiva una sola linea di incenerimento, con la progressiva dismissione degli impianti più obsoleti: vogliamo ridurre i rifiuti da incenerire e non possiamo accettare che si aumenti la capacità di impianti che finirebbero per attrarli dal bacino unico regionale appena istituito». «L’ampliamento è in contrasto con quello che ci chiede di fare la stessa Regione – chiude Bosone – Siamo pronti a fare ricorso. E sull’autorizzazione saremo intransigenti, raccogliendo l’invito al monitoraggio sanitario e ambientale come per Parona. Ci muoveremo con A2a e i suoi soci per far capire che l’ampliamento sarebbe dannoso per il territorio e per loro, qualora volessero inserirsi nel processo di rivoluzione nella gestione dei rifiuti».

 

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