Gli ambientalisti: «Più controlli sulle ditte»
24 settembre 2013 — pagina 37 sezione: Nazionale
PARONA Il Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente chiede il blocco dell’insediamento di nuove aziende ad alto potenziale inquinante e un quadro di dati oggettivi riguardanti l’aria, l’acqua e il suolo. Il gruppo guidato da Luigi Firpo ha steso una relazione di 12 pagine con cui passa al setaccio la realtà paronese dal punto di vista industriale e ambientale. Cinque le aziende già sottoposte all’Autorizzazione integrata ambientale (Aia): Lomellina Energia, Intals (ex Vedani Metalli), Fonderia Vigevanese, Rohm and Haas Italia (ramo della multinazionale Dow Chemical) e Ivm Chemicals (nata nel 2007 dalla fusione di Milesi, Ilva Polimeri e Intercoating). «Risulta indispensabile una modifica dei criteri di zonizzazione relativi alla qualità dell’aria, che permettano di classificare Parona in zona critica anziché di mantenimento com’è oggi – spiega il Comitato – Inoltre, per avviare azioni di miglioramento della qualità dell’ambiente, è necessario avere dati oggettivi di carattere generale e specifico su aria, acqua e suolo che permettano di conoscere lo stato dell’ambiente e di individuare eventuali contribuiti specifici ai fenomeni di inquinamento riscontrati». Le prescrizioni relative al monitoraggio sanitario e ambientale contenute nell’Autorizzazione integrata ambientale di Lomellina Energia dovrebbero essere estese alle altre aziende. E le attività parallele di monitoraggio condotte in altre sedi, come il Tavolo di concertazione provinciale, dovrebbero essere “istituzionalizzate” in un più ampio contesto di indagine e controllo. Umberto De Agostino