Rifiuti, primi impegni – 30 settembre 2010
la Provincia Pavese
VOGHERA. «Metteremo dodici campane per la raccolta dell’alluminio, entro la fine della prossima settimana». Pierpaolo Mariani, responsabile dell’Igiene urbana in Asm, spiega che tra pochi giorni sarà semplice per i cittadini vogheresi differenziare anche i rifiuti in alluminio. «C’è sempre stato il centro multiraccolta per portare lì l’alluminio. Ora abbiamo acquistato dodici campane blu da tre metri cubi – dice Mariani -e le metteremo vicino ai supermercati o nei parcheggi: i contenitori sono grossi e non vogliamo rischiare di intasare la città». «Finché non vedo le campane blu, non ci credo. Dieci anni fa, l’Asm mi aveva detto che «a breve» si sarebbe raccolto l’umido. Non mi sembra che si sia fatto molto». Chiara Depaoli, responsabile del circolo di Legambiente, è diffidente sull’annuncio di Asm. E per spiegarne il motivo prende ad esempio la raccolta dei rifiuti organici. Il tema della raccolta differenziata da potenziare ha acceso la discussione anche martedì sera a palazzo Gounela. Alla fine ha prevalso la proposta di Giannantonio Pozzoli di rinviare ogni discussione alla seduta consiliare sulle linee d’indirizzo di Asm. Se ne parlerà entro novembre. «Il porta a porta potrebbe costare troppo – ha detto Pozzoli -, ma qualcosa si dovrà senz’altro fare per innalzare i livelli di rifiuti da portare al riciclaggio». L’Asm, più di due anni e mezzo fa, aveva dichiarato che «con l’inaugurazione dell’impianto per il trattamento della razione umida dei rifiuti domestici, ci sarà una svolta. L’umido è il 20 per cento della pattumiera di casa: recuperandolo con la collaborazione dei vogheresi, supereremo la quota del 40 per cento dei rifiuti differenziati». Così non è stato: secondo i dati Asm sul 2009, la raccolta differenziata è ferma al 27 per cento (la legge prevede una soglia minima del 45 per cento). Sempre nel 2009, le tonnellate di umido recuperate sono state circa 360, quasi sei volte in più rispetto all’anno prima (quando è iniziata la raccolta). Un miglioramento netto, ma comunque i dati contrastano con quanto sostenuto dall’Asm due anni e mezzo fa. «Il fatto è che la nostra azienda – spiega il dirigente Stefano Bina – è un soggetto economico che deve chiudere il bilancio in utile.
Per fare la raccolta dell’umido, che costa, avremmo dovuto chiedere più soldi all’ammnistrazione comunale, e non ci sono state le condizioni per farlo». A Voghera l’impianto per il trattamento dell’umido c’è, ma lavora in scala ridotta. I rifiuti organici, per lo più, finiscono all’inceneritore di Parona, dove trasportare e smaltire una tonnellata di spazzatura costa circa 125 euro. Raccogliere e smaltire l’umido a Voghera costerebbe invece circa 170 euro. (d.f. e e.b.)
Nuovastagione ha fatto una riflessione su questo articolo, e pone alcune domande.
Ragionando con la logica delle norme comunitarie che chiede il rispetto di certi parametri di Raccolta Differenziata, non mi sembra tanto etico spedire l’umido da Voghera, che dista 48 Km da noi, per mandarlo all’inceneritore di Parona che non lo brucia e lo conferisce in discarica. Sarebbe sensato trasportare su ruote solo il rifiuto che può essere bruciato, anche perchè in Provincia esistono impianti di compostaggio molto più vicini di Parona.
Vorrei far notare che nell’articolo non si parla di RSU (Rifiuto Solido Urbano) ma solo della frazione umida di questi, che rappresenta circa il 40% dei materiali conferiti in discarica ed è riciclabile per usi energetici e agronomici. Tale parte è costituita da residui alimentari e da scarti o residui delle pratiche di giardinaggio, coltivazione e allevamento.
La Nuova Stagione pone al riguardo alcuni interrogativi:
- Non vi sembra illogico trasportare l’umido da Voghera a Parona solo perché costa meno?
- Da Parona dove va a finire visto che non viene bruciato ?
- Per quale motivo l’umido che non può essere bruciato, fà il giro dell’oca, viene movimentato da Voghera a Parona e da Parona ad una discarica ?
- Perché smaltire l’umido a Voghera costà tanto e a Parona è così conveniente ?
- Quali garanzie abbiamo sul percorso finale di questi rifiuti ?
Penso che siano dei quesiti legittimi e che abbiano diritto ad una risposta, visto che in passato questi temi hanno anche avuto dei risvolti giudiziari e non ne conosciamo i dettagli.
Vedi al riguardo: La nostra Gomorra (e la sua Prima Pagina )
Se eravamo alla guida di questo paese queste sarebbero state delle domande che avremmo rivolto alla Società di Incenerimento tramite il consigliere di maggioranza che era nella commissione ambiente del territorio. Una commissione sicuramente qualificata e di garanzia per il cittadino e non di parte. Ricordiamo che il Sindaco non l’ha ancora istituita, e quando lo farà sarà come quelle del passato: “una visita guidata all’impianto e un paio di riunioni per parlare del più e del meno”. Inutile aggiungere altro … buon intenditore … poche parole.
Non essendo alla guida del paese ci auguriamo che diventi spunto di discussione per il Comitato Salute e Ambiente di Parona e di stimolo per i Consiglieri di Minoranza che hanno veramente a cuore l’ambiente.
Inceneritori