PARTECIPAZIONE O FRONTE DEL SI
Buongiorno, nel senso che quando il giorno inizia dovrebbe essere per tutti noi una buona giornata.. Per chi decide che nella sua vita la buona giornata sia tutti i giorni per tutti. Per chi decide che della sua vita ne fa un impegno civile, sempre e comunque, una attenzione al territorio dove vive, alla sua difesa, alla qualità della vita, che riguarda tutti, non ha frontiere di cultura di provenienza, di religione, di razza. La priorità che oggi ci unisce è la difesa della nostra salute fisica e mentale, e dell’ambiente in cui viviamo, soprattutto per i nostri figli, nipoti.. Anche se il signor Cotta Ramusino che forse non ha figli e nipoti ritiene che chi si preoccupa delle future generazioni sia patetico..
Come fanno quelli che pensano di risparmiare sulla sanità a non pensare che il primo risparmio è di non creare malati? Oggi questa società egoista e menefreghista rinchiude il malato, il bisognoso, in un angolo di solitudine, addirittura ha pensato di legiferare il reato di povertà! A quando lor signori legifereranno il reato di malato cronico? Purtroppo non è una fantasia: i colpiti dall’amianto, gli operai di porto Marghera ne sanno qualcosa!
Questo sindaco dichiara, a posteriori, rispetto ad aver accettato un impianto megadiesel, che farà mettere dei filtri (magici: che come in una favola annullano quello che non è testabile!!), ma fra un anno lui non sarà più sindaco e allora cosa succederà? Chi risponderà di queste sue rassicurazioni?
Cari vigevanesi, quando dieci anni fa ci siamo mobilitati a Parona contro l’inceneritore la maggioranza della popolazione non ha voluto ascoltare quelle Cassandre straniere, noi venivamo da Milano, e loro finalmente avevano lo sviluppo industriale e di conseguenza i “danè” (alle elezioni comunali successive Colli ha avuto un suffragio bulgaro: 90%), quanti benefici hanno oggi i paronesi che sono corsi numerosi a firmare contro la centrale ad olio di palma a cascina Cavalli?
E non si dica che è perché si fa a Vigevano e non a Parona. Ricordino tutti che la spaccatura fra Colli e Ganzi è avvenuta proprio perché Colli sul finire del suo ultimo mandato aveva approvato una centrale elettrica (forse anche due!!) che poi Ganzi sull’onda d’una mobilitazione di massa dei paronesi, a questo punto paronesi doc (pro loco e medico di base, ecc.) aveva rifiutato. Dico ciò per dovere di cronaca non so e non m’interessa saper cosa ci sia dietro: la dietrologia politica la si lasci agli altri.
Registro con soddisfazione che alla Sagra dell’Offella di quest’anno, al banchetto del WWF, eravamo uniti a raccogliere le firme contro la centrale alla Cascina Cavali e vi assicuro che non abbiamo dovuto cercare noi le adesioni: la gente si è messa in coda per firmare. Per me nonostante mi sia costata dieci anni di attesa è stata una grande soddisfazione, QUANDO LA GENTE TOCCA CON MANO CAPISCE COSA VUOL DIRE L’INQUINAMENTO allora si sveglia e inizia a preoccuparsi, meglio tardi che mai, ma quando un impianto c’è non si può cancellare, anzi la logica del profitto ne prevede il raddoppio.. .
Noi oggi a Parona siamo chiamati a compilare una scheda che monitorizza, in base alla nostra percezione nasale, le puzze.. Questa è l’iniziativa che l’ente locale mette in atto.
Altro esempio dell’opportunismo politico di alcuni amministratori-faraoni è quello del sig. Colli, a Parona oggi si candida a difesa dei cittadini consumatori, facendo finta di tutelarli di fronte alla ritardata fatturazione dei consumi di gas metano del 2007. Peccato che il contratto con Enel gas lo abbia sottoscritto lui e i problemi con la fatturazione di Enel gas non ci sono stati solo quest’anno, ma dal primo anno: posso dimostrarlo con la corrispondenza in mio possesso anche con l’Autorità di Vigilanza competente.
Paghiamo la depurazione delle acque ma non abbiamo il diritto di saper se le acque reflue sono depurate oppure no. C’è una qualche associazione dei consumatori che vuole rappresentarci e farsene carico? Io sono d’accordo a pagare per un servizio reso, ma ho il sospetto che questa sia una trattenuta, sostanziosa, come era quella della Gescal in busta paga, e non un giusto pagamento per un servizio reso alla collettività.
Un’ultima considerazione: la Lega Nord in questa questione della centrale ad olio di palma a Vigevano, ma neanche a quella di Olevano, ha espresso una parola: padroni nel nostro territorio, si limitano a un “non vogliamo fare la fine degli indiani” (nel manifesto sono rappresentati gli indiani d’america, quelli messi nelle riserve dai loro amici americani invasori, che all’epoca erano “extracomunitari” europei del 1700!) e, il sig. Lorenzo De Martini, masaniello contro l’autostrada Broni-Mortara che fine ha fatto? In consiglio regionale cosa ha fatto contro o per questo stupido progetto? Magari aspetta di pronunciarsi contro il raddoppio come ha già fatto per il cancrovalorizzatore di Parona?
Pace e salute a tutti.
Come fanno quelli che pensano di risparmiare sulla sanità a non pensare che il primo risparmio è di non creare malati? Oggi questa società egoista e menefreghista rinchiude il malato, il bisognoso, in un angolo di solitudine, addirittura ha pensato di legiferare il reato di povertà! A quando lor signori legifereranno il reato di malato cronico? Purtroppo non è una fantasia: i colpiti dall’amianto, gli operai di porto Marghera ne sanno qualcosa!
Questo sindaco dichiara, a posteriori, rispetto ad aver accettato un impianto megadiesel, che farà mettere dei filtri (magici: che come in una favola annullano quello che non è testabile!!), ma fra un anno lui non sarà più sindaco e allora cosa succederà? Chi risponderà di queste sue rassicurazioni?
Cari vigevanesi, quando dieci anni fa ci siamo mobilitati a Parona contro l’inceneritore la maggioranza della popolazione non ha voluto ascoltare quelle Cassandre straniere, noi venivamo da Milano, e loro finalmente avevano lo sviluppo industriale e di conseguenza i “danè” (alle elezioni comunali successive Colli ha avuto un suffragio bulgaro: 90%), quanti benefici hanno oggi i paronesi che sono corsi numerosi a firmare contro la centrale ad olio di palma a cascina Cavalli?
E non si dica che è perché si fa a Vigevano e non a Parona. Ricordino tutti che la spaccatura fra Colli e Ganzi è avvenuta proprio perché Colli sul finire del suo ultimo mandato aveva approvato una centrale elettrica (forse anche due!!) che poi Ganzi sull’onda d’una mobilitazione di massa dei paronesi, a questo punto paronesi doc (pro loco e medico di base, ecc.) aveva rifiutato. Dico ciò per dovere di cronaca non so e non m’interessa saper cosa ci sia dietro: la dietrologia politica la si lasci agli altri.
Registro con soddisfazione che alla Sagra dell’Offella di quest’anno, al banchetto del WWF, eravamo uniti a raccogliere le firme contro la centrale alla Cascina Cavali e vi assicuro che non abbiamo dovuto cercare noi le adesioni: la gente si è messa in coda per firmare. Per me nonostante mi sia costata dieci anni di attesa è stata una grande soddisfazione, QUANDO LA GENTE TOCCA CON MANO CAPISCE COSA VUOL DIRE L’INQUINAMENTO allora si sveglia e inizia a preoccuparsi, meglio tardi che mai, ma quando un impianto c’è non si può cancellare, anzi la logica del profitto ne prevede il raddoppio.. .
Noi oggi a Parona siamo chiamati a compilare una scheda che monitorizza, in base alla nostra percezione nasale, le puzze.. Questa è l’iniziativa che l’ente locale mette in atto.
Altro esempio dell’opportunismo politico di alcuni amministratori-faraoni è quello del sig. Colli, a Parona oggi si candida a difesa dei cittadini consumatori, facendo finta di tutelarli di fronte alla ritardata fatturazione dei consumi di gas metano del 2007. Peccato che il contratto con Enel gas lo abbia sottoscritto lui e i problemi con la fatturazione di Enel gas non ci sono stati solo quest’anno, ma dal primo anno: posso dimostrarlo con la corrispondenza in mio possesso anche con l’Autorità di Vigilanza competente.
Paghiamo la depurazione delle acque ma non abbiamo il diritto di saper se le acque reflue sono depurate oppure no. C’è una qualche associazione dei consumatori che vuole rappresentarci e farsene carico? Io sono d’accordo a pagare per un servizio reso, ma ho il sospetto che questa sia una trattenuta, sostanziosa, come era quella della Gescal in busta paga, e non un giusto pagamento per un servizio reso alla collettività.
Un’ultima considerazione: la Lega Nord in questa questione della centrale ad olio di palma a Vigevano, ma neanche a quella di Olevano, ha espresso una parola: padroni nel nostro territorio, si limitano a un “non vogliamo fare la fine degli indiani” (nel manifesto sono rappresentati gli indiani d’america, quelli messi nelle riserve dai loro amici americani invasori, che all’epoca erano “extracomunitari” europei del 1700!) e, il sig. Lorenzo De Martini, masaniello contro l’autostrada Broni-Mortara che fine ha fatto? In consiglio regionale cosa ha fatto contro o per questo stupido progetto? Magari aspetta di pronunciarsi contro il raddoppio come ha già fatto per il cancrovalorizzatore di Parona?
Pace e salute a tutti.
Angela Sabatino