Padre Alex Zanotelli

Giornali

la Provincia Pavese – 06 novembre 2010

Tre centraline controlleranno l’aria

PARONA. Prorogato per i prossimi cinque anni il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. Ieri il sindaco Silvano Colli (nella foto) e il presidente di Lomellina Energia, Vincenzo Filisetti, hanno firmato l’accordo per le tre centraline di rilevamento della qualità dell’aria situate a Parona, Mortara e Vigevano, dal 2007 gestite dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Le apparecchiature sono di proprietà di Lomellina Energia srl, la società che gestisce il termodistruttore e che fa capo a Linea Group Holding. A Parona l’Arpa rileverà il Pm10, mentre a Mortara sarà possibile registrare anche le concentrazioni di Pm2.5. Le tre centraline saranno inserite nella rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria gestita dall’Arpa. «Il rinnovo del monitoraggio garantirà alla popolazione sicurezza e tranquillità sotto l’aspetto del monitoraggio ambientale», commenta il sindaco Colli. (u.d.a.)

la Provincia Pavese – 06 novembre 2010

Danni gravi, ma il termo funziona

PARONA. L’inceneritore continua a ricevere rifiuti solidi urbani. In attesa di quantificare i danni, che dovrebbero ammontare comunque a qualche centinaio di migliaia di euro, è stata però scongiurata l’emergenza in seguito all’incendio scoppiato l’altra sera nel capannone di stoccaggio della frazione organica stabilizzata, il cosiddetto compost. L’incidente non ha determinato conseguenze nella gestione della raccolta dei rifiuti in Lomellina e nel Vogherese, zone che smaltiscono l’immondizia a Parona. Lo comunicano Vincenzo Filisetti e Andrea Fava, presidente e amministratore delegato di Lomellina Energia, la società che gestisce l’impianto di strada Scochellina autorizzato a bruciare 380mila tonnellate l’anno di rifiuti solidi urbani e di combustibile da rifiuto. «Il rapido intervento dei vigili del fuoco, oltre alla disponibilità di diversi sistemi di sicurezza e di protezione ambientale recentemente potenziati anche a seguito degli incendi del 2008, ha preservato le aree di produzione che, pertanto, continuano a funzionare senza alcun problema garantendo la continuità del pubblico servizio», assicurano. Le cause dell’incidente, che non ha determinato danni a persone, sono in fase di accertamento da parte dei tecnici, anche se con tutta probabilità l’origine dell’incendio è accidentale. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Pavia, Vigevano, Mortara, Robbio, Garlasco e Milano, che hanno spento le fiamme evitando che l’incendio si propagasse dal capannone lungo 150 metri e largo 50 alle altre zone del termodistruttore. «Tutti gli elementi di messa in sicurezza sono stati resi operativi e, grazie all’intervento dei vigili del fuoco e del personale interno dello stabilimento, l’incendio è stato circoscritto – commentano Filisetti e Fava – La società si è subito attivata informando le istituzioni competenti, dalla Provincia al Comune e all’Arpa. Ringraziamo, inoltre, chi si è prodigato nell’opera di spegnimento dell’incendio e, in particolare, i comandi dei vigili del fuoco, l’Arpa di Pavia, il Servizio di soccorso pubblico 118 e le stazioni locali dei carabinieri». Anche il sindaco Silvano Colli è stato informato dell’accaduto. «Mi spiace che si sia verificato questo incidente, che per fortuna non ha avuto conseguenze – dice – Malgrado tutto, ritengo che l’impianto di Lomellina Energia sia uno dei più sicuri d’Italia». L’altra sera, malgrado il fumo denso sprigionatosi dal capannone, non è stato necessario far evacuare la popolazione, mentre nemmeno il traffico lungo l’ex statale 494 fra Vigevano e Mortara è stato interrotto. Nel 2008 all’inceneritore erano scoppiati due incendi. – Umberto De Agostino

la Provincia Pavese – 05 novembre 2010

Fiamme all inceneritore, crolla un capannone

PARONA. Fiamme visibili a distanza, un fumo denso su tutta la zona industriale di Parona, vigili del fuoco mobilitati da tutta la provincia e da Milano: l’incendio è scoppiato ieri poco dopo le 20 al termodistruttore di via Scochellina. Le fiamme si sono estese causando il crollo del tetto di un capannone lungo 150 metri e largo una cinquantina, bloccando l’attività. Si prevedeva che le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza sarebbero proseguite per tutta la notte. In prima battuta non era possibile ipotizzare con certezza quale potesse essere la causa precisa dell’incendio. E neppure se la causa sia stata di natura dolosa o accidentale: ma si propendeva per la seconda ipotesi. Non è escluso che le fiamme siano partite, come era avvenuto in altre occasioni, da un nastro trasportatore. L’allarme è stato lanciato al numero per le emergenze dei vigili del fuoco: il comando di Pavia ha immediatamente coordinato l’invio di squadre anche dotate di autobotte. I vigili del fuoco oltre che da Pavia e da Vigevano sono partiti dalle sede dei volontari di Mortara, Garlasco e Robbio, vista la difficoltà tecnica di spegnimento delle fiamme. Sono stati poi chiesti in rinforzo mezzi anche da Milano: alle 22 stavano la vorando una trentina di operatori. Non sembrava almeno all’inizio dell’intervento che ci fosse il pericolo di un ’estensione delle fiamme anche ad altre parti dell’impianto di incenerimento dei rifiuti di via Scochellina. La popolazione nella zona, almeno durante la prima parte dell’intervento, non è stata sgomberata e non risultavano ferito o persone intossicate. Anche la circolazione dei veicoli sulla ex strada statale 494, che collega Vigevano Mortara e passa a lato della zona industriale di Parona, almeno fino alle 22 era regolare. Erano comunque già stati avvisati i tecnici dell’Arpa (Agenzia regionale per la prorezione ambientale), per poter effettuare i rilievi necessari a valutare il pericolo di inquinamento per l’ambiente, e di conseguenza anche la necessità di eseguire ulteriori interventi nell’area circostante l’inceneritore di Parona. Gli ultimi due casi di incendio all’inceneritore si erano verificati nel marzo e nell’ottobre 2008, sempre nelle ore serali. In un caso, le fiamme erano partite da un nastro trasportatore, nell’altro da una delle torri dell’impianto. (a.m.)

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