Padre Alex Zanotelli

Giornali

la Provincia Pavese – 11 novembre 2010

Gambolò, ritorna l’incubo della discarica

GAMBOLO’. «Il settore immobiliare è sotto del 50% da due anni. Una discarica ci darebbe il colpo di grazia. Sembra una beffa: la ripresa dà i primi segnali adesso». Preoccupa l’ipotesi di una discarica di cemento amianto alla frazione Belcreda. «Chi da Milano verrebbe in agriturismo? E quanto varrebbero i nostri prodotti sul mercato? Così ci fanno chiudere», protestano gli agricoltori. Intanto in municipio la giunta registra le dimissioni dell’assessore all’ecologia Davide Albertin, le cui competenze passano al sindaco Elena Nai. Mentre con l’ex vicesindaco Antonio Costantino, da luglio consigliere di minoranza, la Lega ribadisce contrarietà al progetto: «In base ai nuovi criteri imposti dalla Regione, il 100% del territorio gambolese non può ricevere insediamenti: discorso morto e sepolto». Il dibattito sulla discarica si mescola a quella che, secondo il Carroccio, è una «crisi politica dentro il Pdl». «Solo strumentalizzazioni – replica il vicesindaco Gianpiero Zucchetti -. Albertin esce per ragioni personali e lo capisco: la politica rischia di impegnare troppo se si ha famiglia. La discarica non c’entra, continua a restare un’ipotesi lontana, nemmeno tra le priorità in discussione in giunta». In municipio non ci sarebbe nulla più di una bozza di massima presentata da una società di Milano. Una manifestazione di interesse, per come la intende Zucchetti, a cui l’esecutivo Nai ha dato disponibilità, autocandidandosi a ospitare un sito di stoccaggio di cemento amianto simile a quello che potrebbe essere realizzato a Ferrera. Località Belcreda, dove cioè dal 1992 al 1998 sono state smaltite 1 milione e 533mila tonnellate di rifiuti solidi urbani. L’opzione Gambolò prenderebbe piede se Ferrera facesse un passo indietro, essendo stato previsto dalla Provincia un solo sito in Lomellina. E cioè, se alla consultazione popolare prevista a Ferrera in gennaio prevalessero i no. «Su 800 elettori bastano 401 contrari e io mi adeguo. D’altra parte continua a non esserci nessun progetto, solo Cava Manara lo ha presentato in Regione», ha ripetuto il sindaco di Ferrera, Giovanni Fassina. Gambolò ha quindi paura che si riapra il capitolo a dodici anni dallo smantellamento della discarica di rsu di Belcreda: «Finiamo come Parona e torniamo nell’incubo». Il clima è questo nonostante gli addetti ai lavori abbiano più volte sottolineato che l’amianto reso inerte in discarica non presenta rischi rispetto alle lastre sui tetti. «E chi ci garantisce che non ci sia dispersione di particelle? E le conseguenze sulla viabilità?». Secondo il consigliere di opposizione della Lega la questione sarà risolta entro l’anno dalla Provincia su iniziativa della Regione, che ha chiesto di irrigidire i criteri di identificazione delle aree per potenziali discariche. E Gambolò risulterebbe incompatibile a qualsiasi tipologia di discarica. – Simona Bombonato

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