Padre Alex Zanotelli

Giornali

la Provincia Pavese – 15 dicembre 2010

«Serve il porta a porta»

VOGHERA. Il movimento Voghera 5 Stelle riapre il confronto sulla differenziata. S’invita palazzo Gounela a stralciare il contratto con l’inceneritore. Dopo il dibattito alla fondazione Adolescere, il gruppo consiliare di minoranza fa sintesi con un documento: «Si bruciano rifiuti a Parona perché c’è un contratto capestro che impone addirittura un “minimo garantito”. Voghera farebbe bene a sedersi al tavolo con Lomellina Energia e con la Provincia per rivederlo anticipatamente». Solo così secondo il Movimento 5 Stelle si potrà dare slancio alla differenziata, scongiurando sanzioni europee. «Serve il porta a porta – sprona il gruppo consiliare d’opposizione -. Vorremmo adottare il sistema sperimentato con successo a Capannori, affidandoci ad esperti della gestione rifiuti e mettendo in atto un coinvolgimento diretto delle associazioni e dei cittadini». Si vuole informare e motivare i cittadini, a tutela dell’ambiente e del portafoglio. Il movimento Voghera 5 Stelle insiste sui conti: «Dal centro multiraccolta di strada Folciona all’inceneritore di Parona il trasporto dei rifiuti indifferenziati costa 350mila euro l’anno. La differenziata non può essere lasciata alla sola buona volontà dei cittadini. Servono sensibilizzazione e incentivi. Con la raccolta porta a porta si potrebbero anche risparmiare i cassonetti stradali e dare lavoro».

la Provincia Pavese – 10 dicembre 2010

«Avviate la raccolta dell umido»

VOGHERA. Legambiente chiede all’Asm di «avviare senza ulteriori indugi la raccolta separata dell’umido domestico, da destinarsi all’impianto di compostaggio della nostra città, e di non obbligarci a bruciare nell’inceneritore di Parona ogni speranza di soluzione». L’associazione propone inoltre «di rivedere i termini contrattuali, in scadenza nel 2012, tra Asm e l’inceneritore: finché non si abbasserà la quantità di rifiuti da conferire all’incenerimento non si potrà mai partire seriamente con la raccolta differenziata». Il circolo cittadino di Legambiente presenta i dati di una sua campagna per la raccolta dell’alluminio, e ne approfitta per chiedere un maggiore impegno di Asm: «Abbiamo concluso un’azione dimostrativa – spiega la presidente del circolo, Chiara Depaoli – e in pochi mesi abbiamo recuperato 40 chili di acciaio, 28 di alluminio e 7 di scatolette alimentari. Abbiamo comunicato l’esito all’Asm. Siamo soddisfatti di avere visto comparire in città alcune campane blu per la raccolta delle lattine: è un segnale apprezzabile, ma non basta». Per Legambiente, finora «è mancata la volontà politica per fare una convinta raccolta differenziata, accampando spesso ragioni economiche («costa troppo») altrove superate. L’associazione sottolinea che l’Asm «è una società in cui il Comune di Voghera rappresenta il 98 per cento dei soci, con un consiglio di amministrazione composto da autorevoli rappresentanti di partito della città». Per questo l’azienda dovrebbe impegnarsi a conferire meno rifiuti nell’inceneritore di Parona, che secondo Legambiente «è uno dei siti della nostra provincia con il più alto livello di inquinamento da pm10. Bisogna ridurre la produzione di rifiuti, sia per diminuire i costi dello smaltimento, sia per trarre un utile dalla vendita delle “materie secondarie” raccolte in modo differenziato e conferite agli impianti di lavorazione, dove verranno trasformate in nuovi beni da collocare sul mercato». L’associazione ricorda che «manca completamente un progetto per aumentare la percentuale di raccolta differenziata, sia da parte della Provincia, che del Comune, che di Asm». – Daniele Ferro

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