Padre Alex Zanotelli

Giornali

la Provincia Pavese10 febbraio 2011

Corteolona, il no in Provincia

CORTEOLONA. Ecodeco ci metterà almeno tre mesi per rivedere il piano di ampliamento dell’inceneritore di Corteolona, ma nel frattempo il fronte del no non intende stare a guardare.

E al prossimo consiglio provinciale si presenteranno tutti insieme, sindaci e cittadini, per chiedere a Piazza Italia di esprimersi su questo progetto. L’occasione sarà la mozione dei consiglieri di Rifondazione Teresio Forti e Giuseppe Invernizzi. Poche righe, ma forti: «Il consiglio provinciale si esprime in senso contrario al progetto e impegna questa Amministrazione ad intervenire presso la Regione affinchè non venga rilasciata l’autorizzazione». Due i punti su cui Rifondazione fa leva: «L’impianto ha una capacità di ulteriori 230 tonnellate di rifiuti – spiega Invernizzi – quindi risponde ad esigenze ben diverse da quelle del territorio provinciale. Inoltre, stando al Piano rifiuti deciso dalla Provincia, l’inceneritore non serve. Abbiamo già Parona, che brucia più del fabbisogno locale». Rifondazione ha fatto appello al popolo dei contrari sparso tra 25 paesi della Bassa affinchè si presenti in consiglio per «evitare che non si discuta la mozione». In effetti il sindaco di Belgioioso Fabio Zucca, nonchè consigliere provinciale, aveva già presentato un’interpellanza, ma dopo due mesi non se n’è ancora discusso: «Come territorio sicuramente non abbiamo bisogno di un inceneritore. E poi sono contrario ad un modello che prevede solo centri commerciali e rifiuti. Ma qui siamo in una regione dove decide il Pirellone non il territorio, vedi il caso di Borgarello». Anche Santa Cristina ci sarà: «Non solo, se avremo la possibilità di intervenire lo faremo. Tanto più che ora proporremo alla Convenzione ambientale del Basso Pavese (che comprende 17 Comuni) di dire no al progetto di Ecodeco». Così come ci sarà Monticelli: «La nostra provincia già smaltisce rifiuti di Sondrio, Emilia e Piemonte, che necessità abbiamo di un nuovo inceneritore, che indubbiamente inquina, se non per occuparci di scarti di altre regioni? In più il Piano rifiuti approvato da Piazza Italia prevede più differenziata e non nuovi impianti». Non mancheranno neppure cittadini del Comitato contro il temovalorizzatore: «Ci saremo sicuramente con cartelli e striscioni – spiega Cristina Barzaghi – I nostri politici amano contarci e, in periodo pre-elezioni, faremo valere i nostri numeri e il nostro dissenso».

Linda Lucini

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