la Provincia Pavese – 5 Ottobre 2011
PARONA Il sindaco deve dimettersi. Questa la richiesta della minoranza Parona viva, che ha invaso il paese di manifesti e di volantini con cui chiede a Silvano Colli di lasciare la poltrona che occupa dal 2009 e che ha occupato dal 1973 al 2004. Le accuse riguardano gli accertamenti della Corte dei Conti sulla gestione del Comune e delle società partecipate Parona Multiservizi e Combitalia. «Dall’esame del documento della Corte emergono numerose irregolarità finanziarie che risalgono all’istituzione delle società e alla gestione successiva, con responsabilità attribuite agli amministratori dal 2003 in poi – commenta Parona viva, guidata dal capogruppo Luca Trovati – Le osservazioni della Corte non possono passare sotto silenzio ed essere liquidate sbrigativamente, com’è accaduto con la seduta del consiglio comunale convocata il 12 agosto scorso, alle 18. Non è accettabile che l’attuale situazione di dissesto finanziario sia addossata alla gestione amministrativa successiva all’agosto 2005». Cioè quando era sindaco Giovanna Ganzi e commissario prefettizio Maria Luisa Bianchi. Già nel 2009, in campagna elettorale, Parona viva aveva più volte segnalato la precaria situazione finanziaria del Comune, determinata dai mutui contratti dalle partecipate. Ora, facendo propri i rilievi della Corte dei Conti, accusa di Colli di «abuso dello strumento societario per eludere i limiti sul ricorso all’indebitamento, depauperamento del patrimonio comunale e violazione dei princìpi di trasparenza». Ieri non è stato possibile rintracciare il sindaco. Per la maggioranza parla l’assessore Mauro Sommi: «Mi stupisco che Trovati, in agosto, abbia approvato il piano di risanamento senza muovere accuse al sindaco e ora tappezzi il paese di manifesti. La maggioranza si stringe compatta attorno al sindaco e respinge le accuse strumentali della minoranza». Umberto De Agostino
(u.d.a.)
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