la Provincia Pavese – 28 ottobre 2011
Parona, bilancio in rosso Il Comune è nel mirino
PARONA Le spese per il personale del Comune e della controllata Parona Multiservizi spa vanno ridotte. Lo impone la Corte dei Conti, che a metà agosto aveva scritto al sindaco Silvano Colli prospettando una stagione di sangue, sudore e lacrime. E domani lo stesso Colli ne riparlerà nella seduta straordinaria del consiglio comunale convocata alle 10.30. Nel mirino ci sono le spese per il personale: dal segretario, che ricopre anche l’incarico di direttore generale delle società controllate, alla dozzina di impiegati e operatori assunti. La relazione della Corte dei conti parla chiaro: in un paese di 2.060 abitanti le uscite per i dipendenti sono state pari a 503mila euro nel 2004 e 559mila cinque anni più tardi. Ma l’organo di controllo prende in esame anche le spese sostenute dalla società per azioni Parona Multiservizi, da cui dipende l’istituto assistenziale Casa per l’anziano: 847mila euro e 33 dipendenti nel 2007, un milione di euro e 37 dipendenti nel 2009. Queste cifre vanno riviste anche da un Comune come Parona, che, sebbene non sia sottoposto al patto di stabilità, deve comunque adeguarsi alla legge 266/2005. «La Corte dei Conti ci ha chiesto di diminuire le spese del personale, fra cui quelle del segretario-direttore generale, e noi ci adegueremo – spiega Colli – Noi stiamo lavorando in modo responsabile per rientrare nei parametri imposti dalla Corte dei Conti, senza clamore. Al contrario di quanto fa la minoranza Parona Viva, che prima approva il piano di risanamento in consiglio comunale e poi, in paese, chiede le mie dimissioni con manifesti e volantinaggi porta a porta». Di fronte all’ipotesi del dissesto finanziario e del possibile arrivo del commissario liquidatore, in caso il Comune non riesca a ripianare debiti per più di 4 milioni di euro, la tensione in paese sale di giorno in giorno. La minoranza Parona Viva ha chiesto a Colli di dimettersi e ora arriva la controreplica. Nei manifesti che saranno affissi in paese, il sindaco accusa direttamente Adriano Colli e Luca Trovati, coordinatore e capogruppo di Parona Viva. «Com’è nel loro stile, non sanno e non accettano di collaborare con gli altri – scrive Colli – La loro propaganda distribuita in paese è inopportuna, incomprensibile, inadeguata e soprattutto amorale; le loro polemiche sono sterili e fumose. La morale, nel senso più alto, è tutta un’altra cosa e richiede un altro agire». Al centro della deliberazione 459/2011 della sezione regionale di controllo per la Lombardia ci sono, in particolare, i mutui assunti dal Comune per sostenere le spese legate alla costruzione della circonvallazione nord per Cilavegna e del cavalcavia ferroviario: mutui che sarebbero stati poi addossati alla Parona Multiservizi spa e che questa avrebbe ritornato in municipio emettendo una megafattura di circa 4 milioni di euro. Come già spiegato nel consiglio comunale di metà agosto, la società controllata dal Comune avrebbe dovuto pagare le opere pubbliche grazie ai proventi derivanti dal termodistruttore: proventi, però, che il Comune avrebbe trasferito in maniera ridotta rispetto a quanto pattuito. Oltre ai debiti contratti per le opere viabilistiche, il Comune e la partecipata Combitalia devono far fronte anche al mai risolto caso del raccordo ferroviario, che presenta un segno negativo pari a 1,7 milioni e una causa civile contro la famiglia Orizio, proprietaria del 49% di Combitalia. Umberto De Agostino
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