la Provincia Pavese – 01 novembre 2011
Comune chiede 800 mila euro di danni per il raccordo
Raccordo ferroviario incompiuto: il Comune chiede danni per 800mila euro a Parona multiservizi e Combitalia. Lo ha deciso il consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta a porte chiuse. Se il tribunale dovesse accogliere la richiesta, gli amministratori delle due società tra il 2006 e il 2009 dovranno pagare la somma di tasca propria.
PARONA Gli amministratori di Parona Multiservizi e della controllata Combitalia fra il 2006 e il 2009 devono rifondere circa 800mila euro: il risarcimento danni che il Comune richiederà in sede civile, per la vicenda del raccordo ferroviario iniziato e mai terminato. La maggioranza ha scelto la via legale votando l’azione di responsabilità: se il tribunale dovesse dare ragione al Comune, gli ex amministratori dovrebbero sborsare circa 800mila euro di tasca propria. Il voto è arrivato in un consiglio comunale a porte chiuse e dai toni molto accesi. Il sindaco Silvano Colli, all’opposizione dal 2005 al 2009, ha accusato gli ex amministratori delle due società in carica durante il mandato del sindaco Giovanna Ganzi e poi del commissario prefettizio Maria Laura Bianchi: fra loro ci sono Alberto Piacentini, attuale presidente provinciale della Croce rossa italiana, Chiara Brunazzi, oggi consigliere di minoranza, Giuseppe Dalla Stella, già presidente del Clir di Mortara, Mario Antoniotti, esperto di ferrovie, Adelmo Melezio, Danilo Prandoni, Marino Colombo e Patrizio Trevisan. Quando Colli tornò in carica, nella primavera di due anni fa, nominò ai vertici della Multiservizi Giulio Colli, presidente, Enrico Pietrolino e Giorgio Pisani, allo stesso tempo consigliere della Multiservizi e amministratore unico di Combitalia, società da mesi al centro della contesa fra maggioranza e opposizione. «Accusiamo questi ex amministratori di mancata vigilanza sulla vicenda del raccordo ferroviario, per cui il tribunale ha accertato un danno di circa 800mila euro – spiegano il sindaco e l’assessore Mauro Sommi – Tecnicamente, il Comune chiede di rivalersi sulla Multiservizi, che a sua volta si rivarrà sulla partecipata Combitalia. Vogliamo recuperare i soldi a beneficio della nostra comunità, che da troppo tempo attende una risposta per il caso del raccordo ferroviario». I due gruppi di minoranza guidati da Luca Trovati e da Donatella Marzetto, che nei giorni scorsi avevano chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Colli, si sono astenuti: «Non è accettabile che l’attuale situazione di dissesto finanziario sia addossata alla gestione amministrativa in carica negli anni 2006-2009. E poi le osservazioni della Corte non possono passare sotto silenzio ed essere liquidate sbrigativamente, com’è accaduto con la seduta del consiglio comunale convocata il 12 agosto». Sommi commenta: «Mi stupisce questa decisione visto che il Comune sta cercando di tutelarsi in ogni sede». Intanto, la giunta sta lavorando per ripianare i conti entro il 30 novembre. Umberto De Agostino
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