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Consiglio Comunale (08-03-2012)

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del Consiglio Comunale di Parona convocato per il giorno 8 Marzo 2012 alle ore 21.00

  1. Comunicazione dell'avvenuto deposito dei verbali delle deliberazioni adottate nella seduta precedente;
  2. Risposta ad Interpellanza presentata a firma dei Consiglieri Comunali Trovati Luca, Brunazzi Chiara, Ambrosetti Claudio e Marzetto Donatella in data 23.01.2012 prof. n. 313;
  3. Risposta ad Interpellanza presentata a firma dei Consiglieri Comunali Trovati Luca, Brunazzi Chiara, Ambrosetti Claudio e Marzetto Donatella in data 23.01.2012 prof. n. 314;
  4. Risposta ad Interpellanza presentata a firma dei Consiglieri Comunali Trovati Luca, Brunazzi Chiara, Ambrosetti Claudio e Marzetto Donatella in data 23.01.2012 prof. n. 315;
  5. Risposta ad Interpellanza presentata a firma dei Consiglieri Comunali Trovati Luca, Brunazzi Chiara, Ambrosetti Claudio e Marzetto Donatella in data 20.02.2012 prof. n. 820;
  6. Relazione del Sindaco dall’iter autorizzativo dell’insediamento del termoutilizzatore ad oggi;
  7. Provvedimenti in merito alla deliberazione n. 459/2011/PRSE della sezione Regionale di controllo per la Lombardia della Corte dei Conti;
Fonte delibere corte dei conti: http://www.corteconti.it/banche_dati/

La suddetta adunanza si tè tenuta presso la sala consigliare del Palazzo Comunale, in Piazza Signorelli, n° 1

Con una sola assenza (l’Assessore Monica Galli), il consiglio dopo avere approvato i verbali delle sedute precedenti parte con le quattro interpellanze, una per ogni relatore delle minoranze.

La Marzetto interroga il Sindaco sullo sportello del lavoro, il Sindaco dice che è un servizio non più opportuno, per via della crisi e la carenza di lavoro si deve inventare qualcosa di nuovo.

La Brunazzi chiede al sindaco delucidazioni sulla sicurezza nella scuola, in merito anche alla mancanza della scala antincendio, come sostenuto da diversi genitori degli alunni, il Sindaco e l’Assessore Bianchi, hanno detto che la direttrice sostiene che gli interventi effettuati ( tra cui il pranzare alla casa del’anziano ) rendono la struttura a norma di legge secondo quanto dicono gli enti preposti.

Ambrosetti chiede se esiste una graduatoria per l’assegnazione delle case popolari, Il Sindaco dichiara che le poche case non ancora assegnate servono per delle urgenze visto che ci dono dai 13 ai 15 sfratti esecutivi in corso. Ambrosetti replica dicendo che comunque sarebbe corretto fare una graduatoria, per togliere ogni dubbio sulla trasparenza ed eventuali opinioni sul favoritismo.

Trovati interroga il Sindaco sui risultati delle diossine, Sommi snocciola idati che non sono per niente rassicuranti, e spiega le azioni congiunte fatte con il comitato, da ripetersi fra tre mesi con l’ASL con approfondimenti da farsi anche sui vegetali. L’assessore provinciale Lasagna inoltre ha intenzione di fare degli allevamenti in loco per studiare meglio la situazione. Trovati ci tiene a sottolineare che se siamo arrivati a questi risultati è anche merito dei solleciti da parte della minoranza.

Poi il Sindaco illustra l’iter del termo partendo dal 1975 come anno che nasce il CLIR. Nel 1979 si smaltiva, tra il 1992 e il 1996 si conferiva a Gambolò, nel 1996 si avvia la procedura del termo garantendo che le ceneri e i residui andavano in altro comune . Nel 1997 si stipula una convenzione per le opere dell’indotto tramite un atto di regolamentazione. Nel 2003 si costituisce la Parona Servizi per la realizzazione delle opere. Il comune che non ha ancora i contributi finanzia la Parona Multiservizi con 800.000 Euro. Nel 2005 avviene la fusione casa dell’Anziano con Parona servizi e nasce Parona Multiservizi S.p.A. Nel 2006 escono dalle casse comunali altre 250.000 Euro per opere stradali e nel 2007 altri 200.000 Euro per altre opere. Poi il Sindaco fa presente che la precedente legislatura ha stipulato una convenzione che ha fatto perdere al comune circa 500.000 Euro all’anno.

Il consiglio termina con i chiarimenti da dare alla Corte dei Conti. Il sindaco chiede che non ci sia dibattimento, Trovati sostiene a ragione il contrario, visto che l’ordine del giorno è un atto che viene deliberato. Per togliere ogni fraintendimento, chiede per i prossimi consigli che ad ogni delibera venga allegata la relativa proposta come avviene per i provvedimenti di Giunta.

Il Sindaco con una lunga esposizione illustra e cerca di giustificare gli abusi societari che sono avvenuti, come hanno determinato l’indebitamento, perchè si sono contratti dei mutui come hanno determinato violazioni sulla trasparenza e le normative di legge. Cerca di addossare le responsabilità anche all’amministrazione precedente illustrando le percentuali di indebitamento che prima salivano e oggi sono in discesa. Trovati interviene dicendo che la minoranza aveva dato disponibilità per favorire una soluzione nell’Agosto del 2011, ma è stata esclusa da ogni decisione. Ha anche aggiunto che è normale che la percentuale di indebitamento scenda negli anni per via dei tassi di interesse, ha anche detto che la precedente legislatura è stata obbligata ad indebitarsi per via di accordi stipulati dall’amministrazione precedente. Sommi che non voleva intervenire nel dibattito elenca tutte le decisioni sbagliate che sono state prese dalla precedente legislatura, ivi incluso la fusione delle società, decisione che lo trovava in disaccordo, mi ha anche tirato in ballo dicendo che sono testimone che lui era l’unico che non voleva questo. Poi ha elencato come la precedente amministrazione non ha mai voluto rispondere o rendere noti i bilanci delle società. Con il voto favorevole della maggioranza e contrario delle minoranze, si vota l’intenzione di liquidare la società Multiservizi S.p.A.

Commenti della Nuova Stagione

Il Sindaco da fatto un’anteprima sull’iter del termo per giustificare meglio il chiarimento successivo sulle società e l’indebitamento. Noi abbiamo sempre detto che l’inceneritore ha più costi che benefici. Senza contare che questi impianti non ci sarebbero nemmeno stati se i politici non gli regalavano i CIP6 (o Certificati verdi) tassando le nostre bollette. Il Comune di Parona è andato oltre, gli ha dovuto anticipare le spese per costruire le strade e la circonvallazione, altrimenti vi immaginate quanti camion transitavano per il paese. Questo determina dei debiti per via dei mutui, gli interessi che si pagano poi pesano sulla collettività. Fortuna vuole che non ci siano stati grossi imprevisti, provate a immaginarvi se un meteorite disintegrava l’inceneritore cosa poteva capitare a questo comune. La Corte dei Conti ha giustamente chiesto chiarimenti perché hanno usato queste società per aggirare le normative esponendo a seri rischi anche una struttura come la casa per l’anziano. Come dice Sommi nella scorsa legislatura mi sono trovato a dovere decidere sulla fusione, ricordo che la Ganzi aveva spiegato che era sua intenzione creare una sola società per ridurre le spese coinvolgendoci come minoranza. Quella era una circostanza di compromesso, su decisioni già prese e stabilite nel passato da Colli (ovvio che se ero io sindaco di questo paese non ci sarebbe stato né l’inceneritore e di conseguenza neppure il problema di fondere le società). Pertanto era comprensibile la scelta di accorpare due società per ridurre i costi, tramite il coinvolgimento della minoranza (allora il mio gruppo era ancora tale). Come coerente è stata la mia scelta successiva di dissociarmi dal mio gruppo, quando la Ganzi ha iniziato a fare scelte non condivisibili (ha aumentato i costi delle società anziché diminuirli addirittura con statuti che prevedevano un numero spropositato di consiglieri), la mia contrarietà ha determinato che gli altri consiglieri di Parona Nuova hanno deciso la mia espulsione senza sentire il parere del gruppo. Secondo il mio punto di vista, un consigliere prima di decidere, deve sempre valutare quello che è più conveniente per il paese, anche tramite un compromesso, purché si dimostri sempre che la decisione presa era la soluzione migliore. Oggi alla luce dei fatti, sostengo che il mio gruppo non ha fatto la scelta migliore sostenendo la Ganzi, lo dimostra il fatto che nessun consigliere della minoranza ha argomenti validi per difenderli da queste accuse, visto che i loro errori in campo economico stanno diventando un alibi per questa amministrazione (precisiamo che la Ganzi e Di Agostino fanno parte del gruppo Parona Giovane). Il mio parere è pertanto neutro, non condizionato da convenienze elettorali, per questo sono credibile quando dico che la responsabilità è di entrambi. Non dimenticatevi che quello che sta succedendo lo abbiamo anticipato come Governo Ombra, e anche se come forza politica non contiamo nel Consiglio Comunale, abbiamo suggerito ad inizio legislatura sia all’amministrazione che alle minoranze come agire. Un attento lettore, comprende da solo che abbiamo anticipato le conclusioni della Corte dei Conti, e perchè no, magari abbiamo contribuito a farle emergere e a fare chiarezza. Anche le diossine e l’inquinamento lo avevamo anticipato negli esposti, ma nessuno ci ha mai creduto. Fate leggere anche alla Ganzi a Di Agostino a Ricali e Rosato cosa dice la Corte dei Conti riguardo le spese del personale (vedi: deliberazione 477/2011/PRSE - PDF 57 KB) loro ridevano quando spiegavo il bilancio tramite l'analisi e i documenti. Poi chiedete a Sommi come mai quando la Ganzi era Sindaco non andava bene il doppio incarico economico di Direttore Genarale e Segretario Comunale, mentre con Colli non ha mosso nessuna critica.

Chiunque può commentare criticare dissentire rettificare o dire la sua scrivendo sulla Pagina Fans della Nuova Stagione di Facebook, o continuare a stare in silenzio come si è fatto fino ad oggi.

la Provincia Pavese - 13 marzo 2012

Parona, un bilancio senza investimenti

PARONA Nessun investimento di rilievo e spese correnti sotto la lente d’ingrandimento. E poi la sicura dimissione della Parona Multiservizi spa e la presumibile cessione del ciclo idrico integrato a Pavia Acque. E’ la ricetta “lacrime e sangue” della giunta per rimettere in sesto il bilancio entro il 2014 e rientrare di circa 4 milioni di euro, persi a causa di «gravi errori tecnico-contabili risalenti al periodo 2005-2008» e riferiti ai mutui assunti dal Comune per la costruzione della circonvallazione nord per Cilavegna e del cavalcavia ferroviario. Per i prossimi due anni il paese si fermerà: le ruspe resteranno spente, i cantieri rimarranno un ricordo lontano. Il sindaco Silvano Colli ha illustrato al consiglio comunale il percorso da seguire, così come imposto dalla sezione regionale della Corte dei Conti, che ora riceverà il verbale della seduta consiliare e il piano di rientro per poi esprimersi. «Si chiude oggi un capitolo difficile, in cui la popolazione di Parona aveva temuto che il Comune potesse arrivare al dissesto finanziario e al commissario liquidatore – ha detto il sindaco – Ciò non succederà perché gli uffici comunali, con i consulenti della Lega delle autonomie locali, sono riusciti a studiare un piano di rientro efficace». Sotto l’aspetto tecnico-contabile, di qui al 2014 il Comune dovrà rispettare un indebitamento pari al 7,86%, parametro indicato dallo Stato. «Nel 1998 eravamo al 25%, percentuale calcolata sul capitolo delle spese correnti: ora ci attendono mesi in cui dovremo decidere le spese correnti al centesimo», ha riassunto l’assessore Mauro Sommi. Di conseguenza, la giunta Colli non prevederà alcun investimento di rilievo nel bilancio preventivo 2012 che sta scrivendo in queste settimane. E’ ovvio, comunque, che il capitolo di bilancio delle spese in conto capitale non sarà vuoto, ma la somma stanziata servirà solamente a coprire le manutenzioni straordinarie di lieve entità. Anche per questo motivo il servizio idrico, fino a oggi in gestione alla Parona Multiservizi, sarà con tutta probabilità ceduto alla società provinciale Pavia Acque. La minoranza “Parona viva” guidata da Luca Trovati ha definito «evasiva e ripetitiva» la relazione di Colli. Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 08 marzo 2012

L’opposizione accusa sul «buco» di bilancio

PARONA La relazione economica stesa dal Comune per il piano di rientro è definita «evasiva» dalla minoranza “Parona viva” guidata da Luca Trovati. Stasera sarà battaglia in aula consiliare. Di fatto, in una questione di numeri mancano proprio i numeri ufficiali. E non è poco. Dopo le risposte a diverse interpellanze presentate dai gruppi “Parona viva” e “Parona giovane”, rappresentata da Donatella Marzetto, il sindaco Silvano Colli affronterà lo scoglio delle imposizioni dettate dalla sezione regionale della Corte dei Conti. “Parona viva” ha esaminato nel dettaglio la relazione solo ieri sera. «I nostri consiglieri sono andati in municipio ieri mattina (martedì per chi legge), ma gli uffici non hanno consegnato la relazione – spiega Trovati – Così avremo solamente poche ore per capire in modo approfondito come il sindaco e la sua giunta vorranno rimettere in sesto il bilancio entro il 2014. Da una prima, rapida lettura all’interno del municipio, i nostri consiglieri hanno definito evasivo questo rapporto». La minoranza, in particolare, desidera conoscere i movimenti finanziari studiati dalla giunta per coprire i mutui assunti dal Comune per sostenere le spese legate alla costruzione della circonvallazione nord per Cilavegna e del cavalcavia ferroviario. Mutui che sarebbero stati poi addossati alla Parona Multiservizi spa e che questa avrebbe ritornato in municipio emettendo una megafattura di circa 4 milioni di euro. Da parte sua, la maggioranza ha fatto rilevare in più di un’occasione che le difficoltà finanziarie sono da addebitarsi al periodo 2005-2008, quando il Comune era governato prima dal sindaco Giovanna Ganzi e poi dal commissario prefettizio Maria Laura Bianchi. Stasera Colli annuncerà un periodo di lacrime e sangue: «Si chiude un capitolo difficile, in cui la popolazione di Parona aveva temuto che il Comune potesse arrivare al dissesto finanziario». Umberto De Agostino

la Provincia Pavese - 07 marzo 2012

Parona, 4 milioni da recuperare

PARONA Il Comune ha studiato un piano di rientro per rimettere in sesto il bilancio entro il 2014, così come imposto dalla sezione regionale della Corte dei Conti. Si parla di debiti per più di 4 milioni di euro e della necessaria messa in liquidazione delle controllate Parona Multiservizi e Combitalia. Il sindaco Silvano Colli prenderà la parola domani sera in consiglio comunale per chiarimenti sulla deliberazione 459/2011 della sezione regionale di controllo per la Lombardia, che nell’agosto scorso mise in subbuglio il paese. Al centro dell’intricata vicenda, in particolare, ci sono i mutui assunti dal Comune per sostenere le spese legate alla costruzione della circonvallazione nord per Cilavegna e del cavalcavia ferroviario: mutui che sarebbero stati poi addossati alla Parona Multiservizi spa e che questa avrebbe ritornato in municipio emettendo una mega-fattura di circa 4 milioni di euro. In sostanza, Colli annuncerà un periodo di lacrime e sangue: «Si chiude un capitolo difficile, in cui la popolazione di Parona aveva temuto che il Comune potesse arrivare al dissesto finanziario e al commissario liquidatore. Ciò non succederà perché gli uffici comunali, di concerto con i consulenti della Lega delle autonomie locali, sono riusciti a studiare un piano di rientro efficace, che prevede una riduzione degli investimenti e delle spese correnti». Nell’estate scorsa Colli aveva parlato di «gravi errori tecnico-contabili risalenti al periodo 2005-2008», quando il Comune era governato prima dal sindaco Giovanna Ganzi e poi dal commissario prefettizio Maria Laura Bianchi. E oggi ribadisce: «Nel 2005 il livello di indebitamento previsto dalla legge era del 12%, mentre Parona faceva registrare il 14%. Due anni dopo, il limite era il 15 e noi eravamo saliti al 24». Inoltre, la Multiservizi sarà liquidata entro la fine dell’anno. (u.d.a.)
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