Comunicati Stampa


 

Risposta al Direttore della IVM Chemicals di Parona (PDF 23 KB)

Autore: Renato Soffritti

La Provincia Pavese — 23 aprile 2009 pagina 29 sezione: CRONACA

Nuova industria, Parona pensa all’indotto

PARONA. La Lomellina (e Parona in particolare) come l’Est Europa, dove le aziende “delocalizzano” la produzione per abbattere i costi? «Non proprio – spiega l’ex sindaco Silvano Colli – Ma certo il gruppo Ivm, leader nel settore vernici per legno, trasferirà qui la sede amministrativa e un’ulteriore parte della produzione, perché ha trovato condizioni favorevoli a completare un progetto avviato nel 2000». Ovvero: «Terreni adatti a costruire, viabilità e collegamenti adeguati, anche ferroviari. E un ottimo rapporto con gli amministratori di allora». Primo cittadino di Parona per trent’anni consecutuvi, fino al 2004, Colli è di nuovo candidato sindaco alle amministrative di giugno. C’era lui alla guida del Comune, quando il progetto Ivm è partito con l’inaugurazione della Intercoating, lo stabilimento costruito in via della Stazione. «Il trasferimento in Lomellina della sede amministrativa del gruppo dagli uffici di Milano – commenta Silvano Colli – e successuvamente di tutta l’attività produttive Ivm valorizzerà fortemente la zona, e non solo creando nuova occupazione per tutta la Lomellina. Creerà indotto e incentiverà probabilmente anche il mercato immobiliare». Per il momento, però dalle agenzie della zona – di Mortara in particolare – non risultano richieste di case in affitto o vendita in relazione ai nuovi insediamenti. La speranza, però, è che Parona si trasformi con il tempo in una nuova Sannazzaro (con le dinamiche create dalla raffineria Eni e attività collegate) con vantaggi anche per il mercato delle case. Intanto, sulla stessa linea di Silvano Colli si schiera l’imprenditore paronese Mauro Sommi, titolare di Aboneco (bonifiche ambentali), e consigliere di opposizione nell’ultima amministrazione comunale, chiusa da un commissariamento. «Ci sarà un nuovo impulso per l’economia dell’intera zona – dice Sommi – attirando probabilmente anche altri operatori. Senza nessun reale pericolo per l’ambiente». Di parere opposto è invece Renato Soffritti, altro aspirante sindaco alle prossime amministrative. «Gli insediamenti industriali a Parona sono fortemente cresciuti negli ultimi anni. Ma anche l’inquinamento ambientale», commenta. E aggiunge: «I valori del Pm10 (le polveri sottili disperse nell’atmosfera) non sono scesi nei periodi in cui era fermo il termodistruttore per rifiuti, e neppure in caso di stop della Vedani Metalli. E si sa che la prima causa di inquinamento dell’aria sono le produzioni di vernici come quella di Intercoating». Aggiungere attività produttive dello stesso tipo a Parona, secondo Soffritti, andrebbe a peggiorare la situazione di un territorio già parecchio a rischio. «Una valutazione preventiva di impatto ambientale è fondamentale – sottolinea Mauro Pigozzo, altro aspirante sindaco – in un territorio già decisamente ricco di insediamenti industriali come il nostro».

(ha collaborato Umberto De Agostino)

 

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