Discarica ceneri dell’Inceneritore

 

la Provincia Pavese – 25 ottobre 2006
Niente discariche nelle cave dismesse
MEDE. Gli ambiti territoriali estrattivi della Lomellina e di parte dell’Oltrepo Pavese non potranno essere trasformati in discariche, incluse quelle per lo stoccaggio di materiale inerte. Lo ha deciso ieri la commissione VI (Ambiente) della Regione Lombardia su proposta del consigliere regionale della Lega Nord, Lorenzo Demartini. Il suo emendamento era indirizzato contro la discarica delle ceneri del termodistruttore di Parona, che è stata progettata a Galliavola da Asm Vigevano e Lomellina spa. La maggioranza di centrodestra ha votato all’unanimità. L’Unione ha abbandonato l’aula per protestare contro il Piano cave per la provincia di Pavia. Un colpo di scena nella vicenda del progetto per la discarica delle ceneri a Galliavola. L’emendamento al Piano cave ha ricevuto il via libera: gli effetti di questa votazione si estendono principalmente al progetto della discarica delle ceneri del termodistruttore, che Asm Vigevano e Lomellina spa vorrebbe insediare in una cava in fase di esaurimento a pochi passi dal torrente Agogna. Anche il piccolo Comune è inserito nella lista inclusa nell’emendamento Demartini: gli Ambiti estrattivi 18 (Pieve del Cairo e Galliavola) e 19 (Galliavola) non potranno essere destinati a discariche di rifiuti. Inoltre, nel Piano cave della provincia di Pavia saranno inseriti altri 30 Ambiti territoriali estrattivi che dovranno rimanere privi di siti di stoccaggio di rifiuti: Sartirana-Breme (Ate 01), Sartirana (02), Gambarana (03), Pieve del Cairo-Gambarana (04), Sannazzaro (05), Corana-Silvano Pietra (06), Sannazzaro-Corana-Silvano Pietra (07), Dorno-Zinasco (08), Pieve Albignola (09), Cervesina-Zinasco-Mezzana Rabattone (10), Bastida Pancarana (11), Mede (12 e 13), Mede-Pieve del Cairo (14), Lomello-Villa Biscossi (15), Pieve del Cairo (16 e 17), Ferrera (20 e 21), Pieve Albignola (22), Pieve Albignola-Dorno (23), Cava Manara-Sommo (24), San Giorgio Lomellina (25), Langosco (29), Gravellona (31 e 32). «Ho chiesto di inserire in tutti gli Ate della Lomellina una prescrizione della scheda tecnica che esclude la possibilità di destinare le cave a finalità di discarica, inclusa quella per inerti – spiega Demartini -. Questo perché siamo in presenza di aree coltivate a risaie e a seminativo semplice misto a risaie, come fra l’altro prescrive il Programma regionale di gestione dei rifiuti entrato in vigore il 27 giugno 2005». Umberto De Agostino

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