Discarica ceneri dell’Inceneritore

 

la Provincia Pavese – 21 febbraio 2007
Due nuove cave a Gropello e Barbianello
GALLIAVOLA. Il nuovo Piano cave della provincia di Pavia è stato approvato ieri pomeriggio in consiglio regionale dalla maggioranza di centrodestra. Il documento, che avrà validità fino al 2012, prevede due nuove cave a Gropello e nei Comuni di Barbianello e Pinarolo Po: inoltre, in Lomellina, la cava di Galliavola non potrà ospitare le ceneri del termodistruttore di Parona. Da punto di vista politico sembra questo l’aspetto più rilevante, per cui si era battuto il medese Lorenzo Demartini, consigliere regionale della Lega Nord. In sintesi, gli impianti di estrazione di materiale inerte attivi in provincia di Pavia non potranno essere trasformati in discariche: sembra così non avere futuro il progetto presentato da Asm Vigevano e Lomellina spa. Il progetto avrebbe voluto trasformare una cava in via di dismissione a pochi metri dal torrente Agogna nella discarica per le ceneri dell’inceneritore di Parona. Il Piano cave complessivo prevede l’estrazione di materiale inerte per 48 milioni e 790mila metri cubi nell’arco di cinque anni. In tutta la provincia di Pavia le ditte specializzate potranno ricavare 38 milioni e 680mila metri cubi di sabbia e ghiaia, un milione e 200mila metri cubi di rocce silicee, 710mila metri cubi di argilla e 208mila metri cubi di torba, uno speciale deposito organico. Le novità sono rappresentate dagli ambiti territoriali estrattivi di Barbianello e Pinarolo Po, in Oltrepo (un milione e 200mila metri cubi) e Gropello, in Lomellina (700mila metri cubi). L’approvazione del Piano cave è stata molto combattuta. «Ringrazio la maggioranza per aver votato il documento così come uscito dalla commissione Ambiente – commenta Demartini -. Il gruppo di Forza Italia ha accettato la proposta della Lega di approvare il Piano cave discusso in commissione: in questo modo, ha capito l’importanza di tutelare l’ambiente della provincia». Molto critica, invece, l’opposizione. Carlo Porcari (Ds-Ulivo) era stato il primo firmatario di una pregiudiziale che avrebbe comportato l’invio del provvedimento in Commissione per essere ulteriormente discusso. Il consigliere diessino giudica ingiustificati i siti di Barbianello-Pinarolo Po e di Gropello. “Abbiamo posto una questioni di merito – dichiara – perché la provincia dovrà essere sottoposta a ulteriori escavazioni di milioni di metri cubi per le opere accessorie alla Broni-Mortara e quindi l’inserimento di due nuovi ambiti di escavazione non è giustificato. Ma c’è un secondo problema, perché dal 22 luglio 2004 i piani devono essere corredati dalla Valutazione ambientale strategica di cui invece il piano della provincia è sprovvisto». Porcari ricorda comunque i numerosi emendamenti presentati, tra cui il ridimensionamento del sito di Cervesina per 300 mila metri cubi, accolto dall’aula. Umberto De Agostino