Discarica ceneri dell’Inceneritore
la Provincia Pavese – 28 febbraio 2007
«E giusto il no alla discarica»
GALLIAVOLA. Soddisfazione per il no alla discarica di Galliavola e più ancora per l’impegno corale dei sindaci del bacino che hanno unito forze e propositi per combattere «il malvezzo di portare in Lomellina i predatori dell’ambiente». Questi, in sintesi, i concetti espressi dal documento del comitato «Insieme per l’Ambiente» di Galliavola, sottoscritto da «Noi oggi per domani” di Lomello e Valle, da “Parona Ambiente» e dal coordinamento dei comitati civici della Lomellina. Una presa di posizione che viene espressa nel comunicato diffuso nei giorni scorsi. Il documento è esplicito: «Durante la discussione del Piano-Cave provinciale, la Regione Lombardia ha approvato un emendamento del consigliere regionale Lorenzo Demartini grazie al quale le cave presenti in Lomellina, terra di riso, non potranno in futuro ospitare depositi e rifiuti di alcun tipo». I comitati uniti confermano: «Siamo grati a Demartini ed a tutti coloro che ci hanno sostenuto in questa battaglia apparentemente vinta. E’ semplice prendere posizioni in merito solo ora che la Regione ha deciso per noi. Al di là di ogni polemica, ciò che emerge è che il pericolo che la Lomellina possa diventare la pattumiera d’Italia è, almeno per il momento, scongiurato». Il gruppo spontaneo di cittadini di Galliavola torna a parlare della progettata discarica di ceneri nelle campagne del paese. Questa la reazione: «Siamo soddisfatti del ravvedimento del sindaco Borlone che pare aver capito (meglio tardi, che mai) che il suo comune non è adatto ad ospitare discariche di nessun genere, come per altro da noi sempre sostenuto. Speriamo che tale decisione sia veramente cosciente anche se Esopo ci insegna che la volpe spesso sostiene che l’uva sia acerba solo quando non riesce a coglierla». Storia finita, dunque? Il comitato «Insieme per l’Ambiente» allarga il fronte di interesse e commenta il ruolo del gruppo di sindaci che sta operando per arginare il nuovo progetto avanzato per le campagne di Lomello e Galliavola. Questo il commento finale: «Gli ultimi avvenimenti relativi ad un possibile impianto di lavorazione di fanghi industriali ai confini tra i due comuni, ci hanno piacevolmente colpito in quanto i nostri amministratori pubblici hanno saputo dare un esempio illuminato, coeso ed immediato nel rifiutare tale ipotesi. Si tratta di un evento mai accaduto in passato, un segno di piena maturità collettiva ed istituzionale». Paolo Calvi
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