Discarica ceneri dell’Inceneritore

 

la Provincia Pavese – 11 maggio 2007
Nuove regole per la gestione dei rifiuti
CORTEOLONA. «Le Province adottano i Piani di gestione dei rifiuti entro il 31 dicembre 2007 e li trasmettono alla Regione entro i 30 giorni successivi». E’ il comma più significativo delle modifiche alla legge regionale 26/2003 proposte dal consigliere regionale della Lega Nord, Lorenzo Demartini. Per correggere la legge regionale sulla gestione dei rifiuti la maggioranza che governa il Pirellone ha trovato l’accordo sul testo proposto dal medese Demartini. «Non ci saranno più atti dovuti, come quello che autorizzò il raddoppio del termodistruttore di Parona», dice il consigliere del Carroccio. Il pacchetto di modifiche andrà in commissione Ambiente mercoledì: il consiglio regionale dovrebbe votarlo alla fine di maggio, ma il via libera sarebbe scontato. Il lomellino Demartini si sente di esultare: «Devo ringraziare l’assessore a Risorse e Finanze, Romano Colozzi, per la forte sensibilità dimostrata a favore dei nostri territori. Ora l’ultima parola in materia di programmazione dei rifiuti passa alla politica, alle Province, e non più ai funzionari della Regione». Che cosa prevedono in sostanza le modifiche stese dalla Lega che hanno ricevuto il sostegno di Forza Italia? La pianificazione in materia di smaltimento rifiuti passerà alle amministrazioni provinciali a partire dal 1 gennaio 2008. In ogni caso, entro il prossimo 31 ottobre il Pirellone individuerà «i finanziamenti regionali cui le Province non possono accedere a causa dell’inerzia nel compimento dell’atto obbligatorio». In sintesi, le Province ritardatarie nella stesura dei Piani rifiuti saranno penalizzate nell’assegnazione di contributi e finanziamenti da parte della Regione. Altro punto fondamentale: entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge modificata, la giunta regionale individuerà «ulteriori criteri per la localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti che prevedano una distanza minima dalle discariche già in esercizio, esaurite o da bonificare, oltre a una densità massima del numero di impianti per unità di superficie». Si dovrà prestare attenzione anche alla tipologia degli impianti e alla distanza minima dalle Zone di protezione speciale e dalle aree protette in generale. Il riferimento è alla Lomellina, dove è stata istituita la Zps “Risaie della Lomellina” e dove stanno sorgendo, a Lomello e a Zeme, impianti per il trattamento di fanghi industriali a ridosso della stessa Zps. Senza dimenticare la progettata discarica per le ceneri del termodistruttore di Parona, progettata a Galliavola, a ridosso del torrente Agogna. Umberto De Agostino

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