Discarica ceneri dell’Inceneritore

la Provincia Pavese – 18 maggio 2007
Sconti, il Comune vuole garanzie
VIGEVANO.«Le previsioni di Asm sono testimonianza di una buona strategia industriale. Aspettiamo che sia confermata l’annunciata diminuzione di costo per lo smaltimento dei rifiuti, con le lettere che ci pervengono prima del bilancio preventivo 2008. Se sarà così noi la tradurremo in un beneficio per i cittadini». E’ prudente l’assessore al bilancio, Gianpietro Pacinotti, e non parla ancora di una diminuzione della tassa rifiuti nel 2008. Però è possibilista, ma solo nel caso in cui l’Asm dovesse confermare la diminuzione del 10% del costo di smaltimento rifiuti, a partire da gennaio. Una diminuzione di costi, annunciata dal presidente di Asm Isa Rosario Mandoliti e dal direttore Claudio Tedesi, ma ipotetica e legata anche alla realizzazione della discarica delle ceneri prodotte dalla combustione dei rifiuti nel termo di Parona. «Però – aggiunge Gianpietro Pacinotti – tengo a precisare che devo avere i dati ufficiali dell’Asm circa la diminuzione del costo a carico del Comune della raccolta e smaltimento rifiuti. Non voglio che si creino malintesi con l’utenza o con altre forze politiche: quella di Asm, al momento, è una previsione. E non c’è una relazione lineare tra la riduzione del 10% del costo della raccolta rifiuti e un taglio del 10% dei costi per il Comune, perché entrano in gioco altre voci, come il costo dei carburanti per il trasporto, il costo di gestione dell’Asm». «Il problema dell’Asm – polemizza invece Carlo Pizzi, ex-assessore al territorio e attuale consigliere comunale dell’Ulivo – è che non si vedono le linee di indirizzo per il futuro di questa azienda, non sappiamo se ci sono investimenti, perché non conosciamo la situazione di Asm. Da tempo chiedo, senza risultato, che i vertici di Asm vengano in consiglio comunale per un confronto». Pizzi, inoltre, considera «paradossale che debbano richiamare un ex-dipendente in pensione (Mario Pernorio, ndr) per vedere se è pulita la città. Mi sembra che non si sia pensato in azienda al ricambio futuro: pur sapendo che Pernorio doveva andare in pensione, non c’è stato un investimento in termini di risorse umane. Volendo fare una battuta, mi aspetto che tra un po’ diano un incarico di consulenza all’ex-direttore Portafusé». E sull’ipotizzata diminuzione dei costi, Pizzi afferma: «Da anni dicono che con il secondo forno del termodistruttore e l’eventuale discarica delle ceneri ridurranno i costi. Però bisogna cominciare a dire che, per ridurre i costi di smaltimento, bisogna aumentare la raccolta differenziata». Pizzi, poi, domanda: «Quali sono gli aumenti dei costi nell’azienda, se i sindacati dicono che il personale è diminuito? La città, e lo conferma anche il presidente Mandoliti, è più sporca di qualche anno fa: c’è qualcosa che non funziona nell’ingranaggio, troviamo zone con i cassonetti stracolmi, perché, secondo me, sono insufficienti: e nessuno ci dice come si sta attrezzando l’azienda. Io mi rendo conto che c’è il problema dell’impianto delle ceneri, ma l’inceneritore non esiste da oggi: dovevano valutare da subito i costi di smaltimento delle ceneri». d.artioli@laprovinciapavese.it