Discarica ceneri dell’Inceneritore

 

la Provincia Pavese – 23 giugno 2007
Fusione Asm Isa-Clir, sindaci lomellini verso il no
VIGEVANO. Il Clir si spacca di fronte all’ipotesi di fusione con Asm Isa. «Una trentina di sindaci del Clir vuole collaborare con Asm Isa, ma mantenendo separate le due società – spiega Giusto Fuga, primo cittadino di Cilavegna – . Ci preoccupa il fatto che in caso di fusione anche un piccolo Comune potrebbe essere costretto a pagare il mutuo del termodistruttore contratto da Asm Isa». Anche che il piano industriale di Asm Isa non trova tutti d’accordo. «Asm Isa vuole realizzare la discarica delle ceneri a Galliavola – dice il sindaco di Cilavegna – ma 24 Comuni del Clir si sono già detti contrari. Sono posizioni inconciliabili». E poi molti sindaci lomellini sono perplessi anche per i diversi costi del personale: al 31 dicembre 2006 Asm Isa aveva 64 dipendenti per i quali ha pagato 2 milioni 543mila 225 euro, mentre i dipendenti del Clir erano 33, pari a un costo di un milione 308mila 234 euro. Martedì prossimo l’assemblea del Clir discuterà del progetto di fusione. Vigevano ha la maggioranza relativa del Clir (28,24% delle azioni) e vuole andarsene se la società che fa il servizio di smaltimento rifiuti in 46 Comuni lomellini non si fonderà con Asm Isa, che svolge lo stesso servizio nella città ducale. «Già nel 2005 – dice Fuga – era stata avanzata una proposta di fusione e alla fine si era deciso che il Clir acquistasse il 2% di Asm Isa come compromesso per mantenere i rapporti tra Clir e Vigevano». A preoccupare questi sindaci è stata la relazione sulla gestione 2006 di Asm Isa presentata dal presidente Rosario Riccio Mandoliti: «La società – si legge nel documento – deve affrontare ancora due anni con grandi difficoltà finanziarie che necessitano del sostegno dei soci. Già nel 2006 i soci sono intervenuti con un versamento in conto capitale di 2,1 milioni di euro per la costruzione del secondo forno del termodistruttore di Parona». Secondo Fuga ce n’è abbastanza per evitare la fusione: «Asm Isa può permettersi di sostenere queste spese perché ha alle spalle Asm Vigevano e Lomellina spa, ma per i Comuni più piccoli versare anche solo 10-20mila euro in più l’anno sarebbe un problema». Anche l’ipotesi di realizzare a Galliavola una discarica per le ceneri del termodistruttore preoccupa i sindaci contrari alla fusione delle due società: «24 Comuni sono contrari alla discarica – dice Fuga – . Per realizzarla la nuova società dovrà farsi prestare i soldi dalle banche con il rischio di chiedere per anni ai Comuni soci di pagare gli interessi. Creare una società che campa sui prestiti bancari è un rischio che un Comune non dovrebbe correre».

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