Discarica ceneri dell’Inceneritore
la Provincia Pavese – 03 agosto 2007
«Più controlli ambientali»
LOMELLO. Dal primo marzo nessuna risposta dal ministero dell’Ambiente all’interrogazione presentata dal parlamentare pavese Paolo Affronti, esponente dei Popolari-Udeur, che chiedeva di avviare un monitoraggio sulla situazione ambientale di Lomello. Così nella tarda mattinata di ieri Affronti é intervenuto alla Camera sollecitando il presidente Bertinotti ad attivarsi affinché venga fornita una risposta in tempi rapidi. Nell’interpellanza di marzo, Affronti ricordava infatti che per il territorio di Lomello c’è il progetto di realizzare insediamenti produttivi che potrebbero avere un impatto sull’ambiente. Si tratta del progetto di un gassificatore, inoltre esiste una raffineria a 10 chilometri, una centrale elettrica Enipower a 5 chilometri e a Galliavola, a soli 3 chilometri, c’è una cava che potrebbe essere trasformata in discarica delle ceneri dell’inceneritore di Parona. Una situazione, ricordava l’onorevole Affronti, che comporta per l’abitato di Lomello il transito di 350 autotreni al giorno. “Adesso la Regione ha intenzione di autorizzare l’insediamento produttivo di un’azienda lodigiana per la lavorazione dei fanghi derivati dai depuratori, quando in un raggio di 10 chilometri ne esistono già altre che effettuano la stessa lavorazione – aveva dichiarato Affronti – e tutto in un ambiente che é un borgo medievale di notevole rilevanza culturale e in cui sono presenti monumenti di grande interesse storico architettonico come la Basillica, il Battistero e importanti scavi archeologici effettuati in collaborazione con università inglesi”. Da qui l’invito di Affronti al Ministero dell’Ambiente “di avviare un monitoraggio sulla situazione ambientale delle zone come quella di Lomello in cui insiste un elevato numero di impianti produttivi che potrebbero saturare e danneggiare l’ambiente e quali misure di propria competenza intenda adottare in modo urgente; e infine quali cautele siano state assunte e quali valutazioni siano state fatte in sede di rilascio di concessioni, autorizzazioni, pareri e altri atti di consenso rilasciati da amministrazioni centrali o periferiche e se gli atti contengano prescrizioni per la tutela dell’ambiente e dei beni culturali”. (m.p.a.)
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