Discarica ceneri dell’Inceneritore
la Provincia Pavese – 17 ottobre 2007
Asm rompe con il Clir e riduce le tariffe
VIGEVANO. Il costo di smaltimento dei rifiuti urbani applicato da Asm-Isa spa scenderà di 5,50 euro a partire dal 1 gennaio prossimo. E potrà ridursi addirittura di altri 20 euro nel 2009 grazie alla distribuzione degli utili di Lomellina Energia srl, di cui Asm-Isa detiene il 20% delle azioni, e alla realizzazione di una discarica delle ceneri. Lo hanno chiarito ieri il sindaco Ambrogio Cotta Ramusino, il vice sindaco Ferdinando Merlo, i presidenti di Asm Vigevano e Lomellina spa, Dario Invernizzi, e di Asm-Isa, Rosario Riccio Mandoliti, e il direttore generale di Asm Vigevano, Claudio Tedesi. Nella sede di viale Petrarca Comune e aziende controllate hanno confermato che non c’è intenzione di fare business. Il riferimento era al consigliere regionale Lorenzo Demartini, che aveva più volte accusato Asm-Isa di voler aumentare le entrate con lo smaltimento dei rifiuti. «Vorrei ribadire che Asm-Isa, con un bilancio sano, ha presentato un piano industriale che vuole consolidare l’azienda e attuare una politica di riduzione delle tariffe – ha affermato Tedesi -. Noi abbasseremo il costo di smaltimento: le tariffe si abbasseranno ancora di più se sarà realizzata una discarica delle ceneri». La tariffa è oggi fissata a 99,02 euro per ogni tonnellata smaltita nel termodistruttore di Parona: dal 1 gennaio 2008 per Asm-Isa e i Comuni che usciranno dal Clir spa si abbasserà di altri 5 euro e mezzo, per attestarsi a 93,52 euro. Nel 2009 Lomellina Energia srl distribuirà gli utili, ciò che permetterà ad Asm-Isa di abbattere la tariffa ancora di 10 euro la tonnellata. E di altri 10 euro dovrebbe ridursi se dovesse prendere corpo la discarica delle ceneri. Costo di smaltimento finale: 73,52 euro. Il progetto, pomo della discordia anche all’interno dell’assemblea del Clir spa, è in fase di ultimazione. «Non saranno smaltite un milione e 200mila tonnellate come sostiene Demartini, ma 500mila metri cubi, di cui 400mila ceneri inertizzate e 100mila inerti – ha proseguito Tedesi -. Inoltre, il costo di ogni tonnellata smaltita è pari a 100 euro la tonnellata, mentre oggi si pagano 150 per portare le ceneri in Germania e 200 in altre discariche italiane. Senza contare che fra il 2008 e il 2011 aumenterà a 250-300 euro la tonnellata». Il vice sindaco Merlo è stato ancora più esplicito: «Parliamoci chiaro. Se non fosse Asm-Isa a realizzarla, lo farebbe un operatore privato. E i costi non si ridurrebbero affatto, anzi aumenterebbero ancora». Si è anche ricordato che la legge regionale sui rifiuti era stata modificata di recente, su richiesta del consigliere Demartini: in sintesi, bocciava la trasformazione di una cava di Galliavola nell’impianto di smaltimento delle ceneri del termodistruttore di Parona. «Noi ci adegueremo alla legge: Asm-Isa rispetta le leggi e l’ambiente – ha detto Tedesi -. Ricordo, comunque, che noi abbiamo voluto che la seconda caldaia fosse dotata di un denitrificatore, un sistema che limita le emissioni dell’impianto». Infine, una battuta di Merlo sullo scontro fra Clir e Vigevano: «I Comuni che dovrebbero venire con noi sono sei. In ogni caso, noi non facciamo campagna acquisti: questa conferenza stampa potrebbe sembrare un tentativo in quella direzione, ma non è così». Umberto De Agostino
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