Discarica ceneri dell’Inceneritore

 

la Provincia Pavese — 20 dicembre 2007
L’Asm ora insiste su Galliavola «Vadano lì le ceneri di Parona»
GALLIAVOLA. L’Asm di Vigevano insiste: vuole a Galliavola la discarica di raccolta delle ceneri prodotte dalla combustione dei rifiuti nel termovalorizzatore di Parona. Martedì, Asm Isa Spa, tramite la propria partecipata Asm Lomellina Inerti srl (società appena creata proprio per la gestione delle ceneri del termo, ndr) ha presentato istanza per l’autorizzazione di un deposito di rifiuti inerti e ceneri inertizzate per un volume complessivo di circa 580 mila metri cubi nel Comune di Galliavola. La notizia è stata ufficializzata ieri pomeriggio da Asm Isa, attraverso un comunicato stampa firmato dal presidente Rosario Mandoliti Riccio che, temporaneamente, presiede anche Asm Lomellina Inerti srl. L’assessore provinciale all’ambiente Ruggero Invernizzi, pochi mesi fa, ha frenato molto su Galliavola, mentre il suo omonimo, Dario Invernizzi, assessore provinciale ai lavori pubblici ma anche presidente di Asm Vigevano e Lomellina (la “mamma” di Asm Isa, ndr) ha definito strategico per Asm l’impianto di Galliavola. Asm Isa, quindi, non abbandona il proprio intento. «Asm ha sviluppato il progetto esecutivo che prevede la realizzazione dell’impianto in quattro lotti ed in particolare uno Studio di impatto ambientale (Sia) particolarmente approfondito per verificare la compatibilità ambientale – è scritto nel comunicato – Tale studio ha confermato che, in base alla tipologia dei rifiuti, alle caratteristiche del luogo ed alle caratteristiche dell’impianto, non esiste alcun pericolo di inquinamento della falda, di emissioni di polveri e di odori. Fermo restando che il primo obiettivo è il massimo rispetto dell’ambiente, il secondo obiettivo è di ridurre le tariffe di smaltimento dei rifiuti solidi urbani e quindi la Tarsu». Mandoliti sottolinea nel comunicato che «dal piano economico finanziario emerge che il prezzo medio di smaltimento delle ceneri inertizzate è inferiore di circa il 20% rispetto al prezzo attuale, con un conseguente beneficio sulla tariffa che i Comuni della Lomellina pagano attualmente per lo smaltimento in base alla “Convenzione Clir”». E Asm non solo è convinta di poter aprire il sito delle ceneri a Galliavola, ma chiede anche l’adesione di altri soggetti al progetto. «Qualora altri enti locali o società pubbliche della Lomellina fossero interessati a partecipare all’iniziativa imprenditoriale – è scritto nel documento – Asm ribadisce la massima disponibilità a condividerla». L’azienda vigevanese che si occupa di raccolta e smaltimento di rifiuti, comunque, non esclude la valutazione di alternative a Galliavola. «Qualora venissero individuati siti alternativi da Comuni o società pubbliche che offrono le stesse garanzie di impatto ambientale, nullo, del progetto presentato – è scritto nel comunicato – Asm ribadisce la propria disponibilità a modificare la localizzazione dell’impianto. I tempi per esaminare il progetto e lo Studio di impatto ambientale degli enti competenti saranno di circa dieci-dodici mesi». I tempi di costruzione e gestione dell’impianto, invece, sono indicati in circa sette anni. «Seguirà un periodo di post chiusura – sottolinea Mandoliti – durante il quale verranno effettuati i controlli sulla falda previsti dalla legge e la manutenzione, coltivazione e sistemazione a verde dell’area del deposito». d.artioli@laprovinciapavese.it – Denis Artioli

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