Discarica ceneri dell’Inceneritore

 

la Provincia Pavese – 28 maggio 2008
Galliavola dice no alle ceneri

 

GALLIAVOLA. Il sindaco Luigi Borlone boccia la discarica delle ceneri del termodistruttore di Parona, che Asm Vigevano e Lomellina spa vorrebbe realizzare in un’ex cava di materiale inerte a pochi passi dal torrente Agogna. E lo fa polemizzando con il Coordinamento intercomunale per la salvaguardia della Lomellina riunitosi di recente a Lomello, centro con cui Galliavola è legato dall’Unione dei Comuni. Da tempo, sulla questione della progettata discarica Borlone sostiene di non essere compreso, in particolare dai colleghi che compongono l’organismo guidato dal sindaco di Mede, Giorgio Guardamagna. «Se il Coordinamento vuole essere tale, cioè vuole discutere dei problemi ambientali della Lomellina, ci pare quantomeno educato che tutti i Comuni del territorio possano prenderne parte – aggiunge -. E Galliavola, a quanto ci risulta, fa parte della Lomellina». Al disappunto di Borlone per il mancato invito alla riunione di Lomello fa seguito la contrarietà espressa nei confronti del progetto vigevanese, che giace ancora su un tavolo del municipio di Galliavola senza essere stato approvato. «Come più volte abbiamo ripetuto, l’ipotesi della discarica ci trova assolutamente contrari poiché rappresenterebbe un grave deturpamento del nostro ambiente, cui molto siamo legati», dice ancora. E cita la proposta del deposito di fanghi ricevuta nel 2004 e, dopo un sopralluogo nel Lodigiano, bocciata senza riserve. «Prima del parere contrario, la giunta di Galliavola coinvolse anche gli amministratori comunali di Lomello: come si può verificare senza particolari problemi, il deposito di fanghi non è stato realizzato a Galliavola», ribadisce. Le polemiche sulla discarica delle ceneri si protraggono da due anni, ma oggi Borlone sembra tagliare la testa al toro. «Ribadiamo la nostra opposizione alla discarica, nella speranza che i Comuni del Coordinamento capiscano – conclude il sindaco di Galliavola -. Forse la nostra amministrazione non sarà andata in piazza a protestare, ma ha utilizzato, e utilizza tuttora, metodi magari meno eclatanti, ma certamente più efficaci». (u.d.a)
Trovato l’accordo sul testo proposto da Demartini, per nulla preoccupato del rinvio chiesto dal maggior partito della coalizione che sostiene il presidente Formigoni. «Le Province dovranno adottare i Piani di gestione dei rifiuti entro il 31 dicembre e trasmetterli alla Regione entro i 30 giorni successivi: non ci saranno più atti dovuti, come quello che autorizzò il raddoppio del termodistruttore di Parona – dice il consigliere del Carroccio -. I rifiuti speciali, che oggi possono essere commercializzati e rappresentare moneta di scambio fra le province, saranno trasformati in assimilabili agli urbani». (u.d.a.)

All Pages