Discarica ceneri dell’Inceneritore
la Provincia Pavese — 18 giugno 2008
Stoccaggio, spunta la richiesta anche per i materiali pericolosi
LOMELLO. Spunta anche la richiesta di “stoccaggio di rifiuti pericolosi e non-pericolosi” (tipo solventi, vernici, scorie e liquami industriali) nella domanda di autorizzazione inviata in Regione dalla ditta Cre di Lodi che vuole realizzare un impianto di trattamento fanghi a Lomello. E già 25 sindaci si sono mobilitati contro ogni «presenza industriale a rischio» riunendosi in municipio a Lomello come appartenenti al Coordinamento per la tutela del territorio. La presa di posizione vuole arginare nuovi progetti che potrebbero coinvolgere i comuni di Lomello e Galliavola. Al summit erano presenti l’assessore provinciale all’Ambiente Ruggero Invernizzi con alcuni dirigenti della Provincia, il consigliere regionale Lorenzo Demartini e il consigliere provinciale Pierangelo Fazzini. In discussone la precarietà di una situazione che potrebbe diventare esplosiva per le attività industriali già presenti (polo Eni, Oxon, Oxem, Enipower, CR, gassificatori alla Riso Ticino e Curti Riso, Officina dell’Ambient) e per nuovi progetti. La riunione è stata sollecitata da alcuni sindaci per un aggiornamento sui temi ambientali. In particolare, i fenomeni maleodoranti dovuti allo spargimento di fanghi in agricoltura registratisi a Lomello, l’ipotesi di una discarica nel territorio comunale di Galliavola e lo stato di fatto della stesura del Piano provinciale dei rifiuti. Ed ancora le future strategie da adottare da parte degli enti locali nell’ambito del rapporto rifiuti-ambiente da parte del Clir SpA. In particolare, si è parlato del caso-Lomello dove la ditta Cre di Lodi, nella vasta tenuta ex-Tambucchi, a poche centinaia di metri dall’abitato, ha richiesto l’autorizzazione per creare un impianto di trattamento di fanghi biologici. Su questo tema si è espressa anche la Consulta ambientale di Lomello che ha prodotto un documento di sollecitazione molto forte indirizzato a Regione Lombardia, Provincia e Ministero dell’Ambiente, nonché al “pool” di sindaci lomellini del Coordinamento. Nell’istanza si chiede la sospensione delle autorizzazioni per nuovi impianti di smaltimento rifiuti e di fanghi. L’attenzione che le amministrazioni comunali pongono alla questione ambientale è stata poi sottolineata da diversi interventi dei sindaci che hanno posto particolare rilievo all’ipotesi di discarica in Galliavola, ribadendo la netta contrarietà, anche in considerazione dei problemi viabilistici. Il Coordinamento, guidato dal sindaco di Mede, Giorgio Guardamagna, ha inoltre ribadito un secco diniego all’ipotesi avanzata dalle Cre a Lomello, il cui iter autorizzativo è in atto in Regione. All’unisono i sindaci hanno detto “no ad ipotesi che penalizzerebbe ulteriormente un bacino già in balìa ad innumerevoli problemi ambientali”. Paolo Calvi
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