Discarica ceneri dell’Inceneritore
la Provincia Pavese – 16 ottobre 2008
A pagare sono sempre le donne
GALLIAVOLA.Gentile direttore, vorrei attirare la sua attenzione e quella dei lettori su un «effetto collaterale» dei provvedimenti sulla scuola approvati il 7 ottobre con voto di fiducia, con la abolizione nei fatti, del tempo pieno. La distribuzione dei compiti di cura familiari tra i generi è ancora squilibrata a sfavore delle donne che ogni giorno sperimentano difficili equilibri tra lavoro e responsabilità familiari, poichè, nonostante la maggior presenza delle donne nel mercato del lavoro, non è ancora consolidata nel nostro Paese una diversa distribuzione dei compiti di cura. Non a caso il tema della conciliazione familiare è indicato dall’Unione Europea come un «obiettivo fondamentale da perseguire con l’attuazione di un sistema di politiche economiche e sociali capaci di coniugare equità sociale, qualità della vita, qualità del lavoro, pari opportunità». Da anni si cerca di rispondere a questo problema lavorando a ridurre le diseguaglianze tra donne e uomini e i rischi di emarginazione lavorativa e sociale che si creano nei processi di inserimento e permanenza lavorativa a causa di responsabilità di cura (minori, anziani, figli disabili) e nelle situazioni di precarietà e debolezza occupazionale (forme di lavoro non standard, basse qualifiche, precarietà). I risultati sono modesti; il tema della centralità della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro è per lo più relegato al dibattito fra donne, come se ricercare soluzioni e strategie individuali, familiari, organizzative e sociali per un equilibrio tra le diverse responsabilità non fosse una necessità per tutti: per la politica, per le famiglie più esposte ai rischi di emarginazione lavorativa e sociale, per l’economia del nostro paese. Il provvedimento approvato di recente, così come già la defiscalizzazione degli straordinari, approfondisce le diseguaglianze fra uomini e donne, rendendo più lontana la conquista di una effettiva, reale e piena emancipazione. Pinuccia Balzamo assessore all’Ambiente Comune di Pavia Galliavola, ambientalisti al sindaco: ci risponda Come al solito, siamo costretti a essere informati su temi ufficiali dai soli giornali. Nonostante la risposta del sindaco di Galliavola sia stata celere a mezzo stampa, noi ambientalisti ne stiamo attendendo una istituzonale dato che la nostra richiesta lo era. Spero che stavolta il sindaco di Galliavola, che riesce sempre a trovare il tempo per rilasciare interviste, ne trovi un pò per degnarsi di scriverci ed esplicare i suoi doveri non come in precedenti occasioni, peraltro da noi Comitati già segnalate alla Procura della Repubblica. Per quanto riguarda le offese gratuite rivolteci dal sindaco, sicuramente nuocciono più a lui che a noi visto che la popolazione sa, fin dall’inizio, delle nostre battaglie da che parte stiamo e che gli unici e fondamentali «interessi» che ci muovono sono la salute dei cittadini, quella delle generazioni future e la tutela del nostro amato territorio. Ma, visto e considerato che tali frasi sono state pronunciate, per altro in diverse occasioni, col fine ultimo di ledere la nostra immagine, stiamo valutando i provvedimenti da attuare (anche legali), per difendere il nostro operato. Teniamo a precisare che, per quanto riguarda le iniziative prese dall’Amministrazione comunale di Galliavola in materie diverse da quella ambientale, da parte nostra non ci sono mai stati attacchi politici in merito. L’unica cosa che abbiamo sempre rimproverato al sindaco e alla sua amministrazione è la mancanza di trasparenza e di ufficialità con la quale vengono prese decisioni che incidono sulla vita dei suoi cittadini, cosa per altro dimostrata anche in quest’ultima occasione visto che dalle dichiarazioni apparse, pare evidente l’intenzione di escluderci dalla Commissione tecnico-politica che dovrà esaminare i «casi» ambientali aperti nel nostro piccolo Comune. Non riusciamo poi a capire perchè la presenza nella commissione della minoranza e di Legambiente sia una variabile usata per estrometterci, a noi importa relativamente da chi è composta la commissione, con tutto il rispetto per i membri che vi parteciperanno; ciò che ci sta a cuore è che possa sedere al tavolo decisionale anche un nostro rappresentate legittimato da tutti quei cittadini (tanti) che si sono dimostrati contrari alla discarica delle ceneri di Parona. Visto che non vi è nulla da nascondere, non capiamo perchè la nostra presenza debba mettere così a disagio il signor sindaco. Loredana Longo Comitato «Insieme per l’Ambiente» di Galliavola Stazione, parcheggio e nuovi abbonamenti Gentilissima direttrice, in relazione alla lettera «Pavia, il nuovo parcheggio e i posti tutti occupati», pubblicata martedì 7 ottobre sul suo giornale, desideriamo fornire alcune precisazioni. La società Metropark (Gruppo Fs) ha riscontrato che nel mese di ottobre c’è stato un notevole incremento del numero di richieste di abbonamenti, sia quelli ridotti per i possessori dell’abbonamento mensile Trenitalia, sia quelli ordinari. Ad oggi risultano entrambi terminati. Siamo consapevoli che gli abbonamenti mensili destinati alla vendita non hanno soddisfatto pienamente la forte e inaspettata domanda e quindi abbiamo provveduto ad inviare ulteriori abbonamenti che sono già disponibili per il mese di ottobre e lo saranno per i mesi a venire. Ci scusiamo per il disagio e la ringraziamo per la sua segnalazione che senz’altro ci aiuterà a migliorare il servizio. Ferrovie dello Stato Milano Pavia, l’Asm che si scusa per i disagi in via Goldoni Come residente in via Goldoni, a Pavia, dopo aver segnalato il disagio subito per il rifacimento programmato ma non effettuato delle strisce blu dei parcheggi e per i cartelli di divieto di sosta dimenticati, ho poi molto apprezzato il comunicato stampa con le scuse dell’Asm. Fin quando esisteranno aziende pubbliche che hanno questa signorilità e sensibilità verso i cittadini, il futuro si presenterà meno nero. Grazie dottor Albergati e dottor Quagliaroli! Sebastiano Caronni Orsenigo Pavia Le regole della caccia e la voglia di sparare Mi sfugge il senso dell’intervento di quel signore, comparso su alcuni organi di stampa, che giustifica le fucilate a chi in questo periodo si avventura nei boschi con il fatto che i cacciatori «poveri» non possono permettersi di sparare altrove. Evidentemente questo signore è convinto che «ben» 500 euro all’anno gli diano il diritto di ammazzare tutto quello che si muove nei boschi, cercatori di funghi compresi. Roberto Fornoni Motta Visconti La grave crisi dei mutui Chi ci rassicura adesso? Vorrei cercare di capire qualche cosa di più sulla situazione economica in italia, creatasi dal crac delle banche americane. Quello che ho capito io è che la banche americane invogliavano sempre più la gente a fare mutui, a fare debiti per pagare altri debiti senza le necessarie garanzie, la gente si illudeva di navigare nell’oro e invece viveva al di sopra delle reali possibilità. La caduta delle banche è stato inevitabile e l’economia, oserei dire mondiale, sta traballando, ma io come italiano, mi preoccupo della nostra economia. I politici continuano a rassicurarci che nessuno perderà un euro, che i nostri conti sono garantiti dallo Stato (già deficitario), che ogni conto corrente è garantito per più di 103mila euro e che i depositi bancari sono sicuri. Io mi chiedo, ma chi è in possesso di un conto corrente di 103mila euro? E poi gli investimenti di poche migliaia di euro che le persone normali hanno fatto dopo una vita di lavoro, comprando dei titoli o investendoli in Borsa, chi li garantisce? Anche da noi le banche hanno invogliato la gente ad investire in titoli non raccomandabili, vedi Parlamat, Cirio, eccetera. I giornalisti economici, in ogni edizione dei telegiornali, ci dicono che centinaia di migliaia di euro sono stati bruciati dalle Borse, come se ci fossero dei falò che bruciano materialmente i soldi, ma è realtà o è una economia astratta? Forse anche da noi viviamo al di sopra delle nostre possibilità, perchè da quando è entrato in vigore la nuova moneta, gestita molto male nel cambio, forse dal governo in testa, e poi dalle industrie commerciali, i prezzi sono raddoppiati e triplicati, ma gli stipendi e le pensioni sono rimasti alle lire. Quindi mi chiedo: ma gli italiani come fanno a comperare la casa e pagare il mutuo, a cambiare la macchina, ad andare in villeggiatura? Capisco che in questa situazione se non avessimo l’euro, saremmo un Paese paragonabile all’Albania, ma è innegabile che il nostro potere d’acquisto si è molto impoverito. Secondo me c’è tanta confusione nelle persone, particolarmente in me. Sarei grato se potessimo capire qualche cosa di più, magari tranquillizzandoci un po’. Giuseppe Lanfranchi Pavia CorriPavia, un’esperienza che va ripetuta Vorrei ringraziare gli organizzatori della Corripavia per la splendida manifestazione di domenica scorsa. Ho partecipato alla corsa in una bellissima città, ordinata, chiusa al traffico (grazie anche all’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata), con tanti sostenitori lungo tutto il tragitto, in un’atmosfera festosa. Il percorso era impegnativo, i molti dislivelli e il pavé delle vie del centro hanno reso i 21 Km ancora più stancanti… ma questo fa parte del gioco! I tanti addetti dell’organizzazione ci hanno guidato attraverso le vie della città in una rapida (per alcuni più che per altri) ma completa visita di Pavia, fino all’agognato ristoro dopo il traguardo nel cortile del Castello Visconteo. Complice il bel tempo, è stata proprio una bella esperienza, da ripetere! Grazie a tutti. Stefano Ramat via e-mail
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