Discarica ceneri dell’Inceneritore

 

la Provincia Pavese – 25 ottobre 2008
Piano rifiuti ok, tre chance per la nuova discarica

 

PAVIA. Diminuire la produzione dei rifiuti e portare la raccolta differenziata al 50-60%. In ogni caso costruire una nuova discarica «perchè dopo il 2011 il nostro territorio non sarà in grado di far fronte all’emergenza». Ieri sera il consiglio provinciale ha approvato (a maggioranza) con questi propositi il nuovo Piano rifiuti. Da una parte questo piano, disegnato dalla società “Oikos”, e dall’altra tre richieste di nuovi impianti, presentate da aziende, a Galliavola, Giussago e Corteolona. La Provincia dovrà scegliere se e quali accogliere, ma da subito dice di voler frenare la produzione di rifiuti (che nel 2006 sono saliti da 230 mila a 300 mila). L’opposizione taglia corto: «E’ un piano senz’anima. Non fornisce gli strumenti per realizzare gli obiettivi». Il piano commissionato dalla giunta provinciale, elaborato in commissione, e accompagnato ieri sera dagli elogi dell’assessore all’Ambiente Ruggero Invernizzi, ha ricevuto il plauso dei consiglieri. Plauso ai tecnici “Oikos” che l’hanno costruito nella sua complessità partendo da un’analisi dei bisogni del territorio. Il punto di avvio, secondo gli autori, è la raccolta differenziata, in provincia ferma al 25,2% nel 2006, e in seguito non cresciuta di molto. Gli scenari di riferimento presi in considerazione nel piano sono tre: il primo è basato su un proseguimento delle attuali tendenze di crescita dei rifiuti prodotti e su di una crescita limitata delle raccolte differenziate, fino a toccare il 30%, in linea con le tendenze attuali; i restanti due prevedono un rallentamento delle tendenze di crescita dei rifiuti prodotti e un aumento del livello di raccolta differenziata, rispettivamente fino al 50 o 60%. Queste due ultime soluzioni consentirebbero di ridurre il conferimento in discarica. Perchè attualmente i rifiuti prodotti in provincia ammontano a 319.183 tonnellate annue, e si prevede che crescano sino a raggiungere, nel 2013 (anno di scadenza del Piano rifiuti provinciale) le 373.072 tonnellate. La capacità residua in discarica, ossia ciò che gli impianti attuali possono contenere, se oggi è di 347.809 tonnellate annue, nel 2013 sarà di 255.180 tonnellate. Il trend negativo, secondo le previsioni, dovrebbe iniziare nel 2011, quando a non entrare saranno 4.282 tonnellate di immondizia. Quindi, suggeriscono i tecnici, la soluzione è anche quella di prevedere nuovi impianti: per il deposito delle ceneri del termovalorizzatore di Parona, ma anche per quello dei rifiuti pretrattati, che all’inceneritore non possono andare. L’ipotesi è quella di realizzare una nuova discarica «di almeno 500mila metri cubi». Intanto i progetti sull’apertura di nuovi impianti sono già tre, presentati da Asm Isa (Vigevano) e Fertilvita. Il nuovo Piano rifiuti non convince l’opposizione. Maurizio Donato (Pd), ha sottolineato: «Gli impianti presenti sul territorio già superano il fabbisogno». «Con questo piano si è deciso di non decidere – ha sottolineato Teresio Forti (Rifondazione) -. Il quadro è terrificante: importiamo il 60% dei fanghi per agricoltura ed esportiamo il 60% di energia». E Andrea Albergati (Pd) ha evidenziato: «Aumentare la raccolta differenziata al 60%? Il problema sono i costi, e mancano le modalità concrete con cui raggiungere questo obiettivo».

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