Discarica ceneri dell’Inceneritore
la Provincia Pavese – 10 agosto 2006
«Per noi si apre una stagione di lotta»
MEDE. «L’ipotesi di smaltire le ceneri del termodistruttore a Galliavola non è che l’ultimo anello di una lunga catena di errori. La Lega dice basta: d’ora in avanti saremo un movimento più di lotta che di governo». Lorenzo Demartini è infuriato: il consigliere regionale del Carroccio si vede paracadutare il progetto steso da Asm-Isa Vigevano e non ci sta. Nel mirino c’è il presidente della società per azioni ducale, già suo collega nella seconda giunta di Silvio Beretta: «Invito il mio amico Dario Invernizzi a pensare un po’ più all’amministrazione provinciale e un po’ meno ad Asm Vigevano». Demartini, perché reputa sbagliato questo progetto? «Il disegno di portare le ceneri a Galliavola è sbagliato a monte: questi scarti dell’incenerimento dovrebbero essere inviati all’estero, come succede oggi. La Lega Nord era favorevole una discarica delle ceneri in Lomellina solo nel caso che la capacità di conferimento al termodistruttore fosse rimasta a 146mila tonnellate. In quel caso l’area paronese di Lomellina Energia avrebbe dovuto prevedere un sito per lo stoccaggio delle ceneri». Poi è stato autorizzato il raddoppio: da 200mila a 380mila tonnellate. «Abbiamo dichiarato più volte che non volevamo il raddoppio perché così il nostro territorio avrebbe avuto più ceneri da smaltire in nuove discariche. Tenuto conto che la Lomellina, esclusa Vigevano, produce circa 65mila tonnellate l’anno, dove finiranno le ceneri relative alle restanti 315mila tonnellate?». Nel suo mirino ci sono, ormai da anni, i titolari dell’impianto paronese: perché? «Perché giustificano ogni novità con l’imminente riduzione delle tariffe a carico dei Comuni soci di Clir e dei loro cittadini. Anche oggi sappiamo che non sarà così: questi signori, siano di Cogeme, di Mf Waste o di Lomellina Energia, non hanno mai dialogato con il territorio, con gli amministratori lomellini. Sono sempre stato scettico sul funzionamento dell’impianto di Parona, ma di questo non ci è concesso discutere liberamente». La sua opposizione alla seconda caldaia è nota: la pensa ancora così? «Senza dubbio. La seconda linea di combustione non servirà ad aumentare gli introiti della società. E poi c’è l’enorme problema delle ceneri: il termovalorizzatore produrrà più di 100mila tonnellate di ceneri: nessuno si rende conto che è una cifra superiore al quantitativo di rifiuti solidi urbani fornito dai Comuni della Lomellina?». Come si comporterà il movimento della Lega Nord? «Promuovendo iniziative di protesta e azioni amministrative a più livelli. Avvieremo una lunga e intensa stagione di lotta, non saremo più di governo. Dall’alto devono smetterla di raccontare balle ai cittadini lomellini. Le tariffe dei Comuni e le bollette dei contribuenti non diminuiranno mai». Una battuta per commentare l’ipotesi delle ceneri a Galliavola. «L’ultima presa in giro in materia di rifiuti». Umberto De Agostino
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