Discarica ceneri dell’Inceneritore

 

la Provincia Pavese – 12 agosto 2006
Il Carroccio ha deciso: non si piegherà
MEDE. «Sia chiaro che, se la Provincia dovesse approvare il progetto delle ceneri a Galliavola, la Lega Nord sarà un partito solo di lotta e non più di governo. Nutriamo la massima fiducia nel presidente della Provincia, Poma: un po’ meno nel consiglio comunale di Vigevano e in qualche politico ducale». Così parlò Lorenzo Demartini: il consigliere regionale del Carroccio non esclude l’uscita dalla maggioranza provinciale nel caso che Piazza Italia dia il via libera all’impianto di stoccaggio delle ceneri. Nel mirino di Demartini c’è anche il consigliere provinciale Ds, Maurizio Donato. «Donato, quando era vicepresidente del Clir, ha firmato la convenzione-capestro che imprigiona la Lomellina per vent’anni nel termodistruttore di Lomellina Energia», accusa il “lumbàrd”. Il momento è delicato: la Lega Nord potrebbe rompere l’alleanza che governa la Provincia. Il presidente non è in discussione, al contrario di Dario Invernizzi, assessore nella giunta Poma e al tempo stesso presidente di Asm Vigevano e Lomellina spa. «Ricordo che il consiglio comunale di Vigevano votò un ordine del giorno contro il raddoppio del termodistruttore e a favore dello smaltimento delle ceneri al di fuori del territorio provinciale: tutto questo fu approvato con il consenso di Dario Invernizzi», chiarisce. L’approvazione del progetto di Galliavola da parte della Provincia appare a Demartini «fantascientifica»: se, per ipotesi, dovesse realizzarsi, la Lega Nord abbandonerebbe la giunta Poma. «Nonostante tutto, credo che ciò non avverrà: giovedì sera ci siamo trovati a Mede e abbiamo sentito via telefono il vicepresidente della Provincia, Marco Facchinotti: si è detto fermamente contrario a questo progetto», comunica il leader del Carroccio, che si è riunito giovedì sera con Giorgio Guardamagna, Moreno Bolzoni e Pierluigi Gazzaniga (Mede), Francesco Ratti (Gravellona), Marco Maggioni (Valle) e Fabio Lambri (Torre Beretti). Il consigliere regionale, e comunale a Mede, si scaglia contro Donato: «Da una parte rispetto la posizione, coerente sia pur ideologica, di Giuseppe Abbà e di Rifondazione comunista, che si sono sempre detti contrari al termodistruttore. Dall’altra, non posso che biasimare il diessino Donato, che, a fianco dell’allora presidente del Clir Silvano Colli, consegnò la Lomellina nelle mani di una multinazionale. Non mi venga a parlare di tutela dell’ambiente». Demartini rievoca la vicenda della discarica di rifiuti speciali progettata a Semiana. «Fu voluta da un sindaco Ds della Lomellina e fu poi bloccata grazie all’azione determinante della Lega Nord. In quegli anni Donato andava alla ricerca di rifiuti nel Novarese da conferire nell’impianto di Parona: forse era già sicuro che il termodistruttore sarebbe raddoppiato, e questo senza che la politica potesse dire una parola visto che fu sufficiente la determina di un dirigente regionale sotto ferragosto. Se oggi la Lomellina è in queste condizioni la colpa è anche di Donato». Umberto De Agostino

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