Discarica ceneri dell’Inceneritore
la Provincia Pavese – 10 settembre 2006
«Sulle ceneri l’Asm sbaglia»
MEDE. «Asm Vigevano sta portando avanti operazioni discutibili come la discarica delle ceneri del termodistruttore. Lo vado denunciando da tempo: gli utili di Asm Vigevano sono calati di netto e ora vuole fermare la parabola discendente con il nuovo impianto di Galliavola». Il consigliere regionale Lorenzo Demartini (Lega Nord) accusa l’azienda ducale snocciolando una serie di cifre. «I suoi utili sono diminuiti di 890mila euro nel giro di un anno. Non può svendere il nostro territorio». Demartini, l’ingegner Claudio Tedesi, direttore generale di Asm Vigevano e Lomellina spa, ha difeso il progetto della discarica. E’ d’accordo? «Per nulla. Le dichiarazioni di Tedesi fanno pensare a una mano politica che lo ha guidato. Da due anni chiedo l’istituzione di un tavolo politico per lo sviluppo della Lomellina: la risposta è la guerra di Asm Vigevano al territorio lomellino. Devo pensare che Tedesi non abbia a cuore la nostra zona». Lei ha richiesto i bilanci di Asm Vigevano spa. Che cosa ne ha dedotto? «Cifre negative. In media dal 1996 al 2000 Asm ha prodotto utili per un milione e mezzo di euro l’anno. Nel bilancio 2005 leggo che gli utili sono scesi a 399mila: è tutto nero su bianco. Qual è la causa? Una serie di operazioni sbagliate, che ora si vorrebbero far pagare alla Lomellina». Quali mosse di Asm Vigevano non approva? «Innanzi tutto, la vendita di gran parte del gioiello di famiglia, Asm Energia, a Italcogim Vendite spa. Oggi Asm Energia è una società partecipata al 60% da Asm Vigevano e Lomellina spa e al 40% da Itacolgim. Poi, non approvo l’accordo secondo cui Vigevano acquista il gas da Italcogim Trading, altra società del gruppo Italcogim. Ricordo che su questa operazione il Comune di Mortara ha un contenzioso con Vigevano». Quindi le sue perplessità sono su Asm Energia. «Certamente, ma questa non è che una parte della politica industriale di Asm Vigevano che respingo. Nel 2003 Asm Energia produceva un utile di 880mila euro, che un anno dopo scendevano a soli 360mila. Io chiedo che la società vigevanese non svenda il territorio della Lomellina». Passiamo alla progettata discarica di Galliavola. Che cose ne pensa? «Penso che la costruzione di questo impianto all’interno della nostra zona comporterà un risparmio per ogni contribuente lomellino di 2-3 euro l’anno. Giudichi lei se le sembra un’operazione economicamente valida. La riduzione della bolletta dei rifiuti solidi urbani sarebbe impercettibile per ogni cittadino della Lomellina». Che cosa prevedeva la convenzione stipulata fra Lomellina Energia, società che gestisce il termodistruttore di Parona, e il Clir, il consorzio dei rifiuti lomellino oggi divenuto società per azioni? «Nel 1998 Lomellina Energia si era impegnata a smaltire le ceneri del termovalorizzatore, non importa dove: il luogo era ininfluente. Oggi, però, le cose cambiano. L’operazione Galliavola è indispensabile perché Lomellina Energia deve ragionare su due caldaie, dopo il raddoppio dell’impianto autorizzato da un funzionario regionale». Si spieghi meglio. «La società Lomellina Energia ha bisogno di un impianto per rimanere competitiva sul mercato dei rifiuti. Non si deve dimenticare che nell’estate di due anni fa Asm Vigevano spa acquistò il 20% del capitale azionario di Lomellina Energia. E oggi Asm Vigevano ha lanciato l’idea di realizzare l’impianto delle ceneri a Galliavola». Umberto De Agostino
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