Discarica ceneri dell’Inceneritore
la Provincia Pavese – 13 settembre 2006
I cittadini contro la discarica
GALLIAVOLA. Un comitato di cittadini si mobilita contro la discarica delle ceneri. «Nessuno potrà dirci con certezza che cosa diventeranno con il passare degli anni queste ceneri pericolose e mai analizzate – si legge nel volantino diffuso in paese – . Chiediamo ai nostri politici di non fare i mediatori d’affari, ma di tutelare la salute nostra e delle generazioni che verranno». Nei giorni scorsi è iniziata anche una raccolta di firme, appoggiata dal comitato «Noi oggi per domani» di Lomello e Valle, dal comitato Parona Ambiente e dal Coordinamento dei comitati civici lomellini. Da quando Asm Vigevano e Lomellina spa ha comunicato di aver individuato un’area a ridosso del torrente Agogna, il clima politico si è infuocato. Proprio oggi pomeriggio i 15 Comuni lomellini soci di Asm si incontreranno per parlare della discarica delle ceneri e di altri argomenti legati al ciclo dei rifiuti. Intanto a Galliavola sono entrati in azione i cittadini che si oppongono all’ipotesi di accogliere un impianto per stoccare le ceneri del termodistruttore lungo l’Agogna, nel sito di una cava di ghiaia in via di chiusura. Nel piccolo Comune lomellino è nato un Comitato contro la discarica delle ceneri: il volantino non reca alcuna firma, ma i contenuti del testo sono chiari. «Una comunità incapace di difendere il proprio ambiente è una comunità priva di dignità e senso di appartenenza perché il degrado ambientale è prima di tutto degrado culturale e sociale – si legge -. La Lomellina e Galliavola sono le discariche dell’Italia intera». Il comitato boccia in diversi punti l’impianto previsto da Asm Vigevano spa: «Non vogliamo che le acque del torrente Agogna e le nostre coltivazioni corrano il rischio di essere contaminate. Non serve a nulla raddoppiare la capacità dell’inceneritore di Parona se poi dobbiamo aprire una discarica per smaltire le sue ceneri». Claudio Tedesi, direttore generale di Asm, ha spiegato sulla Provincia pavese che le ceneri saranno mischiate al cemento e, come tali, non potranno disperdersi, ma gli ambientalisti temono che non basti a difendere la falda. Nel volantino viene ripreso anche il tema del raddoppio del termovalorizzatore paronese, che dal 2007 potrà bruciare 380mila tonnellate di rifiuti l’anno: «Gli scarti generati dall’inceneritore superano il totale dei rifiuti prodotti da Vigevano, Voghera e dalla Lomellina intera». Critiche anche verso gli impianti produttivi considerati a rischio: «Alcuni processi di produzione localizzati a Sannazzaro, Mezzana Bigli, Lomello e Valle sono responsabili dell’emissione nell’atmosfera di una serie di sostanze nocive alla salute umana, seppure nei limiti di legge». Nei giorni scorsi, Renato Soffritti, rappresentante del comitato Parona Ambiente, e Leonardo Ciliesa, esponente dei Comitati civici della Lomellina, hanno visitato Galliavola. Umberto De Agostino
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