Le ultime finanziarie (con governo di centro-sinistra) hanno introdotto delle normative finalizzate alla riduzione dei costi degli apparati pubblici regionali e locali a tutela della concorrenza. Tra queste vorremmo ricordare la riduzione dei consiglieri nelle società pubbliche o partecipate, la stessa Multiservizi S.p.A di Parona ha dovuto adeguarsi a queste normative riducendo sia i consiglieri che i loro compensi.
Nel periodo finale della scorsa legislatura il Commissario, che sostituiva come istituzione il Sindaco dimissionario, ha relazionato in merito al bilancio del Comune e delle società a prevalente capitale pubblico. Dalla sua analisi emerge una situazione finanziaria del Comune pesantemente condizionata, che continuerà ancora ad esserlo per via dalle scelte effettuate negli ultimi anni dalle amministrazioni che si sono succedute al governo dell’Ente. Le scelte azzardate delle precedenti amministrazioni sono state caratterizzate da uno sfrenato ricorso all’indebitamento (dal 2003 al 2007 sono stati contratti mutui rispettivamente dal Comune di circa 4 milioni di Euro e dalla Parona Multiservizi Spa di euro 7 milioni e cinquecentomila) per realizzare opere pubbliche la cui migliore programmazione sarebbe stata auspicabile.
Se consideriamo il comune come una famiglia, non avrebbe certo esposto a tanti rischi la medesima con indebitamenti, senza avere adeguate coperture finanziare per fronteggiarle. Hanno sempre fatto affidamento sulle entrate dell’inceneritore, ma basta un incendio con qualche mese di fermo per ridurle notevolmente. Senza contare la riduzione degli introiti causati dalla modifica della convenzione che ha comportato le dimissioni del Sindaco Ganzi e gli accordi con il comune di Mortara che vanno probabilmente rispettati.
La “Nuova Stagione” si era presentata agli elettori con un programma che prevedeva la messa in liquidazione della Multiservizi S.p.A. , siamo ancora più convinti che questa era la strada giusta da seguire visto che la costituzione dell’ATO, sottrarrà la gestione degli acquedotti e della depurazione, i servizi rimanenti potevano essere risolti in consorzio con altri comuni. Come società pubblica sarebbe rimasta solo la casa per l’Anziano, con rette sicuramente più adeguate delle attuali, grazie al risparmio sui costi che queste società hanno comportato. Siamo convinti che lo scenario che avevamo ipotizzato per Parona avrebbe destinato almeno un milione di euro come maggiori servizi, contributi o esenzioni al cittadino. Ma spesso capita che la maggioranza delle persone sceglie di essere rappresentata da chi non opera nel loro interesse.
Chi è convinto di questo, ha il dovere di informare spiegando le proprie ragioni, questo noi, l’abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, anche se non abbiamo un rappresentante in Consiglio Comunale. Si invitano le minoranze a collaborare, è interesse comune lavorare per un’alternativa che sia più sensibile ai bisogni della gente.
Ho sempre operato senza pregiudizi per nessuno, ma nutro seri dubbi che questa amministrazione sia disponibile a collaborare, visto che i loro obbiettivi sono sempre stati opposti ai principi a agli ideali in cui credo.
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