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Collegi Elettorali – Revisione

In data 23 Aprile 2011 abbiamo aggiornato e allineato i collegi dell’Indice con quelli della Prefettura di Pavia

Normative e comunicazioni

Leggi il Sommario della Gazzetta Ufficiale Anno 151 N° 288  – Supplemento Ordinario N. 271 (PDF 91 KB)

Leggi il DPR firmato da Napolitano del 30-11-2010 inerente la determinazione dei Collegi Pavesi ( PDF 116 KB)

Leggi la Delibera N° 25 Prot. 36569 della provincia di Pavia  del 20 Maggio 2010 ( PDF 363 KB)

Leggi alcuni articoli di giornale della Provincia Pavese (PDF 14 KB)

Scarica i Fogli dei Collegi elettorali della Provincia di Pavia (EXCEL 71 KB – Modificato il 23 Aprile 2011)

All Pages

Ricordo del 25 Aprile a Mortara

25 APRILE 1945 – 25 APRILE 2011

L’attuale amministrazione comunale di Mortara ormai da tempo non celebra degnamente la Liberazione, con un atteggiamento pretestuoso che dimostra la sua vera natura antidemocratica.

 

 

Noi, invece, vogliamo ricordare che:

 

Nei giorni attorno al 25 aprile ’45 le formazioni Partigiane si spostarono dalle montagne verso le città dalla pianura, le grandi fabbriche del Nord Italia furono occupate dagli operai in armi (che così impedirono l’asportazione dei macchinari verso la Germania o la loro distruzione). L’insurrezione dilagò in tutti i centri grandi e piccoli: prima ancora dell’arrivo degli Alleati, gli organi di governo del CLN erano già in funzione ed assicurarono la ripresa della vita civile. Il 25 aprile ’45 è stato l’evento storico più importante del XX secolo per l’Italia. Per raggiungere questo risultato anche parecchi mortaresi sacrificarono la loro vita: comunisti, socialisti, cattolici, repubblicani, liberali, azionisti e/o di altre tendenze.

 

Per ricordare questi fatti

 

LUNEDI’ 25 APRILE 2011 DALLE ORE 9.30 ALLE 12

IN PIAZZA DEL TEATRO A MORTARA

 

 

Organizzeremo un

INCONTRO CON I CITTADINI

 

Dove verrà data lettura di testi della Resistenza e della Costituzione.

Alle 12 verrà deposta una corona al Monumento ai Caduti .

 

La Resistenza continua oggi nelle lotte per la pace, il lavoro, la difesa

 

della Costituzione Repubblicana.

 

ORA E SEMPRE RESISTENZA

 

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Mortara

Partito Democratico di Mortara

 

Federazione della Sinistra di Mortara ( Partito della Rifondazione Comunista – Partito dei Comunisti Italiani)

 

Partigiani

Restiamo Umani di Stefano Perni

Autore:Stefano Perni

Fonte: PUNTO DI VISTA @ Stefano

Restiamo Umani: poesia per Vittorio Arrigoni

Se pensate che “missione di pace” voglia dire andare con un fucile, un aereo e bombe che dovrebbero esplodere democrazia… Se chiamate “eroi” soldati morti per perseguire uno stipendio e li avvolgete in un tricolore per sentirvi orgogliosi di una Patria… Allora non capirete il significato della vera pace e di un grande uomo come Vittorio Arrigoni…


Ho pensato che riproporre questa riflessione, sulla guerra e sulla pace, fosse il modo migliore per introdurre questi versi.

Le ultime quattro righe di questo scritto vorrei dedicarle non solo a lui, ma a tutti quanti hanno inseguito la propria utopia di pace e giustizia nel pericolo della propria vita…

 

Restiamo Umani

 

Un cappello e una pipa d’ulivo:

sbuffa nuvole in un lembo di terra,

grottesco calumet…

Ci dice: “restiamo Umani…”


Lo dicono i suoi occhi tristi

che hanno inghiottito violenza:

Lo dicono a me che stringo i pugni

per un’umanità che mi ha deluso…


“Restiamo Umani…”

dice la sua voce ferma

all’uomo nella bestia che lo guarda

nel delirio di quell’unico dio…


Più umano tra gli uomini

esplodi in un milione di schegge

e ti conficchi nelle carni

Ora non sei, e sei nel passo di ognuno di noi…


(in ricordo di Vittorio Arrigoni)

Stefano Perni

 

leggi le altre poesie di Stefano

 

Restiamo Umani poesia di Stefano Perni

Articoli e commenti elezioni

la Provincia Pavese – 19 aprile 2011

Liste e firme, il caso in procura

 

PAVIA. Il caso di una delle due liste non ammesse alle provinciali finirà in procura. Se per la lista “Pensioni e lavoro” l’esclusione da parte del tribunale di Pavia sembra sia scattata solo perchè non erano sufficienti le firme dei sottoscrittori, nel caso della lista “Autonomisti” di Piergiorgio Goisis la commissione del tribunale avrebbe rilevato una serie di irregolarità, sempre nelle firme di appoggio, che nelle prossime ore dovrebbero essere segnalate alla procura. Una segnalazione dello stesso tipo arriverà dalla lista “Insieme”, che sostiene Teresio Forti.

Dopo l’esclusione di due delle 21 liste che si erano presentate per le elezioni provinciali, i rilievi della commissione del tribunale chiamata a giudicare l’ammissibilità delle liste partirebbero, per una sola delle due liste escluse, dalla segnalazione di alcuni cittadini che non avrebbero mai firmato per la presentazione di una lista o che avrebbero firmato per liste diverse da quelle in cui risultano presenti. Caso del tutto simile a quello che sarà segnalato alla procura dalla lista “Insieme” che si è vista rifiutare la firma di una sostenitrice il cui nome appariva già tra le firme di un’altra lista. «Lista per la quale io non ho mai firmato», raccontava solo pochi giorni la diretta interessata, Stefania Vilardo.

Il fenomeno delle firme doppie o false sui moduli per la presentazione di liste elettorali, per quanto paradossale possa apparire, è diffuso: in Comune sono già stati rilevati una ventina di casi e alla fine delle procedure l’ufficio elettorale del Mezzabarba segnalerà anche queste anomalie alla procura della Repubblica.

Oggi a mezzogiorno, in prefettura, sarà effettuato il sorteggio per determinare la posizione dei simboli sulla scheda elettorale per le provinciali del 15 e 16 maggio.

Intanto proseguono le indagini sulle venti firme ritenute false e presentate a sostegno della lista di Roberto Formigoni alle elezioni regionali, sono quelle che hanno portato ieri il consigliere provinciale Gianluigi Secchi in procura a Milano. Secchi si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del pm Alfredo Robledo. Lo stesso hanno fatto altri consiglieri lombardi accusati come lui di falso ideologico.

 

 


 

la Provincia Pavese – 17 aprile 2011

La sinistra divisa spera nel ballottaggio

 

PAVIA. Nel centrodestra la frattura tra Pdl e Lega è stata ricomposta solo all’ultimo minuto, nel centrosinistra Daniele Bosone punta tutto su una coalizione molto allargata rispetto al bacino tradizionale del Pd per il quale siede in Senato. Ma la rincorsa al centro e le strizzate d’occhio ai cattolici del Pdl hanno come effetto collaterale un allargamento della spaccatura tra un centrosinistra che punta al ballottaggio e la sinistra radicale e movimentista.

 

Nella “lista della mela”, la civica che Bosone ha voluto per non essere indentificato soltanto come candidato del Pd, gli ex Dc sono parecchi. Nome storico è quello di Riccardo Fiamberti, ex sindaco di Canneto molto vicino alla Coldiretti. Ci sono anche il vicesindaco di Stradella Filippo Dezza, il sindaco di Santa Cristina Elio Grossi, e Emanuela Curti che ha battuto alle comunali di Bascapè il consigliere provincisale Gianluigi Secchi. Il Pd ci crede e punta al ballottaggio schierando lo stato maggiore della segreteria: a Pavia Emanuele Marchiafava, Roberto Calabrò e Giacomo Galazzo, in provincia il sindaco di Garlasco Enzo Spialtini, Maurizio Visponetti, Paolo Gramigna e Maurizio Donato solo per citare qualche nome.

 

Ad appoggiare la candidatura di Bosone ci sono anche l’Idv e i vendoliani di Sinistra ecologia e libertà che avevano presentato alle primarie del centrosinistra Franco Osculati come alternativa a Bosone. Osculati ora si candida come consigliere nel collegio di Pavia centro, mentre a Pavia II Sel candida Antonio Campanella e a Pavia III la delegata sindacale della Merck Paola Carrera.

 

Una vittoria del centrosinistra al primo turno sembra improbabile visto che la coalizione deve recuperare quasi 30 punti di distacco dal centrodestra. Ma il ballottaggio, assicurano gli osservatori più attenti, è a portata di mano. Cosa farà l’arcipelago della sinistra? Appoggerà Bosone per strappare piazza Italia alla coalizione Pdl-Lega, o resterà all’opposizione? La seconda ipotesi è molto più che probabile.

 

La sinistra che accomuna polemicamente il programma di Bosone a quello del candidato del centrodestra Ruggero Invernizzi si è raccolta invece attorno a Teresio Forti, consigliere provinciale uscente. Forti ha due liste collegate: quella della Federazione della sinistra che riunisce Rifondazione e i Comunisti italiani, e la civica “Insieme” che parte dall’esperienza di “Insieme per Pavia” che ha portato Paolo Ferloni al Mezzabarba e ora lo candida alle provinciali. Lo zoccolo duro della lista “Insieme” per Forti è composto però dall’anima movimentista: rappresentanti di associazioni e comitati (quello contro l’autostrada Broni-Mortara per citarne uno) che cercano una rappresentanza in Provincia.

 

Ancora più a sinistra c’è il partito comunista dei lavoratori che corre in solitudune presentando come candidato presidente per Piazza Italia Vincenzo Sardiello. (s. ro.)

 

la Provincia Pavese – 17 Aprile 2011

 


 

la Provincia Pavese – 16 Aprile 2011

Forti: obiettivo dare voce ai cittadini

 

PAVIA. No alla cementificazione selvaggia, al malaffare e agli sprechi. Sì alle battaglie condotte sul territorio, alle associazioni e ai comitati di cittadini che vogliono un futuro diverso per la provincia di Pavia. E’ il programma della «Federazione della sinistra», che in vista delle prossime elezioni provinciali ha presentato i candidati. «Siamo stati i primi a presentarci davanti al Tribunale per depositare la nostra lista – dice il candidato presidente Teresio Forti – . E le firme le abbiamo raccolte personalmente, una per una, e solo da persone vere». Un passato da operaio e un presente da consigliere comunale a Mortara, Forti è alla terza legislatura in piazza Italia. Alle provinciali del 15 e 16 maggio il capogruppo uscente della Federazione della sinistra nella provincia di Pavia sarà sostenuto da due liste, Rifondazione e Comunisti italiani più la lista «Insieme». «Negli ultimi cinque anni abbiamo dato voce a tutte quelle associazioni di cittadini che senza di noi non ne avrebbero avuta», sostiene Forti. La Federazione della sinistra si presenta come un’alternativa netta alle altre liste: «Per gli altri il solo progetto è occupare poltrone – dice Giovanni Giovannetti – , mentre la nostra è un’alternativa morale a un sistema che propone un’offerta politica speculare, da una parte e dall’altra». Per il primo turno la lista guidata da Forti si presenta sola, ma non esclude alleanze per il ballottaggio: «Possibile a patto di accettare punti inderogabili del nostro programma», chiude Giovannetti.

Gabriele Conta

 



la Provincia Pavese – 16 Aprile 2011

Elezioni provinciali: 21 liste, 13 candidati presidenti

PAVIA. Tredici candidati presidente e 21 liste di candidati consiglieri provinciali: la corsa a Piazza Italia è affollatissima e la scheda elettorale che gli elettori si troveranno davanti il 15 e 16 maggio quasi certamente supererà il metro. I candidati, in ordine di presentazione al tribunale, sono Teresio Forti (Federazione della sinistra e Insieme), Cleto Marini (Identità Oltrepo), Vincenzo Sardiello (Partito comunista dei lavoratori), Piergiorgio Goisis (Autonomisti), Tiziano Casarini (Pensionati), Massimo Granata (La Destra), Ruggero Invernizzi (Pdl, Lega, Responsabili, Popolari), Daniele Bosone, (Lista Bosone, Pd, Idv, Sel), Vittorio Poma (Lista Poma, Udc), Giovanni Fassina (Orizzonti), Cesare Valentinuzzi (Pensioni e lavoro), Enrico Bocca Corsico Piccolini (Lega padana), Roberto Albanese (Verdi).

 

Commento della Nuova Stagione: Il primo a presentare la lista è stato Teresio Forti (Federazione della sinistra e Insieme). Per quello che ha fatto, da quando è in politica fino ad oggi, speriamo che Teresio sia primo anche nei risultati del voto.

 


 

la Provincia Pavese – 15 Aprile 2011

La sinistra con Forti
 
PAVIA. La Federazione della sinistra, coalizione tra Rifondazione e i Comunisti italiani, presenta oggi la propria lista che sostiene la candidatura alla presidenza della Provincia di Teresio Forti, consigliere uscente. La lista rappresenta i partiti e strizza l’occhio alla società civile coinvolgendo associazioni e comitati.

 


la Provincia Pavese – 14 aprile 2011

Mortara, per le provinciali scendono in campo i soliti noti

 

MORTARA. Si delinea la sfida per il collegio di Mortara alle elezioni provinciali di maggio: le forze politiche, a pochi giorni dalla presentazione ufficiale delle liste, hanno infatti già schierato i candidati.

Scendono in campo gli esponenti di punta locali: la Lega Nord ripropone agli elettori l’attuale vicepresidente del consiglio provinciale e consigliere comunale Marco Facchinotti.

Il Pdl invece schiera un altro volto noto come l’ex assessore comunale al Bilancio delle giunte Robecchi e Spadini: l’avvocato Giulio Colli, che sarà presentato sabato alle 18 nella sede del Popolo della libertà in via Cossato.

Rifondazione Comunista schiera invece Giuseppe Abbà, segretario provinciale, e storico ex sindaco “rosso” della città, che sostiene in questo modo la candidatura dell’altro mortarese, l’attuale capogruppo provinciale e comunale Teresio Forti.

Il Partito Democratico candida invece il suo portavoce Elia D’Arenzo, che già sabato mattina sarà presente con l’onorevole Angelo Zucchi a Mortara in piazza del Teatro per un primo appuntamento elettorale. Si vota il 15 e 16 maggio, come per le elezioni comunali.

leggi anche: Provinciali, false firme nelle liste» Esposto in procura

 


 

la Provincia Pavese – 10 aprile 2011

«Insieme», la lista dei movimenti per Teresio Forti

 

 

 

PAVIA. «Se Daniele Bosone dovesse andare al ballotaggio si scordi il nostro appoggio»: Walter Veltri apre con il botto la campagna elettorale della lista «Insieme» che appoggia il candidato presidente della Federazione della sinistra Teresio Forti. «Centrodestra e centrosinistra parlano di poltrone e non di programma: sono un partito unico che ci ha portato all’emergenza democratica – aggiunge Giovanni Giovannetti della lista Insieme per Pavia -. Altro che alternativa: tra il Pdl, la Lega, il Pd e i transfughi non ci sono differenze, ma solo risse per conservare il potere». E l’alternativa? «Una lista che ascolta il territorio e raccoglie l’appello di chi, negli anni, ha combattuto contro inutili autostrade, inutili centrali, inutili centri commerciali», spiega Paolo Ferloni. Eccola, dunque, la lista «Insieme che appoggia Teresio Forti. Elisabetta Bordina (collegio di Belgioioso), Patrizia Marchesi Marchetti (collegio di Casteggio), Antonino Furfari (Casorate), Lidia Pelis (Casteggio), Stefania Costa Barbè (Cava Manara e Gambolò), Fiorenza Zanchi (Chignolo), Fauso Giani (Garlasco), Angela Colli Riboni (mede), Paolo Ferloni (Pavia 1 e Mortara), Walter Veltri (Pavia 2 e Rivanazzano), Flavia Fulvio (Pavia 3 e Siziano), Morena Comuzzi (Robbio), Cinzia Tromba (Sannazzaro), Alessandro Cini (Stradella), Bruna Zanoni (Vidigulfo), Luisa Voltan (Vigevano 1), Roberto Tortini (Vigevano 2), Giulio Savy (Vigevano 3), Pietro Caselli (Voghera 1), Giorgio Barbarini (Voghera 2).

 


 

la Provincia Pavese – 26 marzo 2011

Corteolona, la Provincia frena

 

 

CORTEOLONA. L’iter burocratico per il raddoppio del termovalorizzatore della Ecodeco a Corteolona è fermo in Regione e ieri il consiglio provinciale ha votato all’unanimità (e un astenuto, Vitantonio Quarato) la mozione presentata dai consiglieri di Rifondazione comunista Teresio Forti e Giuseppe Invernizzi: tutti d’accordo nel chiedere la sospensione.

L’assessore provinciale all’Ambiente, Ruggero Invernizzi spiega: «La Valutazione d’impatto ambientale è stata sospesa dopo che ho chiesto un approfondimento del progetto e l’inizio di studi epidemiologici. Voglio istituire un tavolo tecnico». Le 230mila tonnellate di rifiuti urbani in più avevano sollevato parecchie perplessità: i 17 sindaci della zona avevano espresso parere sfavorevole, i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista avevano presentato una mozione contro il raddoppio. Ora arriva anche la lettera del mondo agricolo al presidente della Provincia, Vittorio Poma, e a Ruggero Invernizzi. Unione agricoltori, Coldiretti e Confederazione italiana agricoltori esprimono «dissenso all’iniziativa contraria all’interesse di un territorio che vede una forte integrazione tra attività produttive e vocazione naturalistica». I presidenti Walter Cibrario, Giuseppe Ghezzi e Roberto Bigi dicono: «Un’eccessiva concentrazione nell’area interessata non può che avere ricadute negative sulle attività agricole che hanno impostato la propria politica di sviluppo in termini di garanzia di qualità dei prodotti e di salvaguardia dell’ambiente».

Gli agricoltori, infine, fanno proprie le considerazioni espresse dai sindaci dell’area interessata nel documento dell’11 marzo scorso. Secondo Rifondazione comunista, l’inceneritore potenziato «dovrebbe essere al servizio dell’intera Regione e quindi rispondere a esigenze ben diverse da quelle del territorio provinciale». Invernizzi e Forti commentano: «Nell’attuale Piano provinciale rifiuti non è prevista la possibilità di realizzare ampliamenti dei termovalorizzatori esistenti e in particolare di quello di Corteolona».

Umberto De Agostino

 

 

 

 

la Provincia Pavese -13 marzo 2011

Forti: «Candidato in Provincia per portare la voce dei comitati»

 

PAVIA. «Candidato per portare in Provincia il lavoro dei comitati che lavorano per la gente e che la politica non ascolta»: Teresio Forti, candidato della Federazione della sinistra, apre così la campagna elettorale per le provinciali di maggio.

 

Campagna elettorale che parte all’attacco sia del centrodestra che del centrosinistra: «Perchè? – chiede Forti – Esiste una differenza? Il centrodestra promuove l’autostrada Broni-Mortara e il centrosinistra dà per scontati che si faccia e si limita a dire che non risolve i problemi. Il centrosinistra non era con noi quando abbiamo chiesto le dimissioni del presidente Poma dopo il caso Gariboldi, il centrosinistra non raccoglie le esigenze della gente che si riunisce in comitato e trova soltanto noi a rappresentarli in Provincia. Per questo ci siamo: per portare la voce della gente che resiste allo scempio del territorio». L’obiettivo, più che vincere le provinciali, è vincere le battaglie dei comitati: «Contro il megamarket di Borgarello e per i piccoli negozi, contro le logistiche per una sviluppo sostenibile che valorizzi l’ambiente, contro lo spreco del territorio per l’agricoltura. Siamo contro, è vero: ma per avere una provincia migliore. Da noi arrivano le alternative».

 


 

la Provincia Pavese – 09 marzo 2011

E la sinistra sfida il Pd «Candidiamo Teresio Forti per un’opposizione vera»

 

PAVIA. «Le primarie del centrosinistra le vincerà Daniele Bosone e quindi il centrodestra non avrà un’opposizione vera e forte». Parte da qui la campagna elettorale della Federazione della sinistra che alle provinciali del 15 maggio candida presidente il consigliere uscente Teresio Forti, sostenuto da Rifondazione, Comunisti italiani e dalla civica Insieme per Pavia. «A sinistra si dialoga da tempo – spiega Giovanni Giovannetti della lista Insieme per Pavia -. E’ un lavoro fatto sul marciapiede che parte da iniziative come l’esposto contro la cementificazione della Vernavola. Da iniziative osteggiate sia dal centrodestra che dal centrosinistra, nasce l’idea di mettere insieme una lista che comprenda persone che fanno riferimento ai movimenti e ai comitati civici». L’associazionismo che guarda a sinistra, quindi, ma anche la civica Insieme per Pavia che è radicata nel capoluogo, ma sta cercando alleanze per lavorare anche fuori dalla cerchia di Pavia. Per i collegi, al momento, solo due nomi sono certi: quello del consigliere di Pavia Paolo Ferloni, e quello di Flavia Fulvio, ex consigliere provinciale, oggi consigliere comunale a San Genesio, formata nelle fila dell’Idv ma poi fuoriuscita dal partito dipietrista. (s. ro.)

Articoli

Candidati Consiglieri Teresio Forti Presidente

Gli aspiranti consiglieri per la Lista Teresio Forti Presidente
 
 
 
Federazione della Sinistra
Insieme Forti Presidente
  • Corrado Bargigia, 43 anni;
  • Emma Pace, 57;
  • Giuseppe Artemagni,62;
  • Gianfranco Polesel,57;
  • Paolino Bassani, 62;
  • Simone Caiello, 23;
  • Antonio Linfanti, 51;
  • Giuseppe Invernizzi,57;
  • Enrico Crotti, 55;
  • Giuseppe Abbà 68;
  • Paolo Cattaneo,48;
  • Valeria Scotti, 39;
  • Roberta Altrui, 21;
  • Michele Barosselli, 23;
  • Fabrizio Ghibriali, 55;
  • Graziano Salomoni, 64;
  • Franco Criaco, 52;
  • Ferruccio Lodovisi, 65;
  • Giovanni Greco 55;
  • Vladimiro Lionello,54;
  • Alessio Galli, 25;
  • Roberto Guarchi, 48;
  • Pierangelo Zanardi, 41;
  • Mauro Taverna,51;
  • Elisabetta Bordina, 39 anni;
  • Patrizia Marchesi Marchetti,55;
  • Antonino Furfari, 61;
  • Lidia Pelis, 67;
  • Stefania Costa Barbe, 56;
  • Fiorenza Zanchi, 59;
  • Faustino Giani,49;
  • Angela Colli, 61;
  • Paolo Ferloni, 68;
  • Nazareno Veltri,66;
  • Ilaria Fulvio, 56;
  • Morena Conuzzi, 45;
  • Cinzia Tromba,52;
  • Alessandro Cini, 33;
  • Bruna Zanoni, 66;
  • Luisa Voltan,55;
  • Roberto Tortini, 57;
  • Giulio Savy, 31;
  • Pietro Caselli,59;
  • Giorgio Barbarmi, 60;
Teresio Forti Candidato Presidente Provincia di Pavia

Elezioni

Teresio Forti Candidato Presidente

Programma per le elezioni provinciali di Pavia del 15 – 16 maggio 2011
del candidato Presidente TERESIO FORTI

Teresio Forti Candidato Presidente Provincia Pavia

 

 

L’amministrazione provinciale uscente, presieduta da Poma, e composta dai partiti di centrodestra Pdl Lega Nord e Udc, giunta al termine del suo mandato, ha accumulato una serie di risultati negativi della propria gestione, che si possono così riassumere:

1. nel campo territoriale e ambientale l’amministrazione provinciale non ha svolto opera di programmazione pubblica, ma ha accettato praticamente tutto quanto grossi gruppi economici privati hanno proposto. Nei rifiuti non c’è stata né una politica seria di raccolta differenziata né tanto meno di riciclo dei materiali. Il solo inceneritore di Parona brucia rifiuti per quattro volte la produzione provinciale. Il piano cave prevede l’estrazione di un quantitativo di sabbia, ghiaia, ecc. per ben due volte il fabbisogno provinciale, con modifica delle falde acquifere. Questo volume di estrazione sarà abbondantemente superato se sarà realizzata l’autostrada Broni-Mortara. Sulle centrali elettriche l’amministrazione provinciale ha accettato tutte le proposte dei privati senza alcuna programmazione, in una provincia che, non solo è ampiamente autosufficiente dal punto di vista energetico, ma che addirittura esporta elettricità. La nostra provincia è stata colpita dalla proliferazione, o dai progetti, di nuovi centri commerciali (come Borgarello) senza che l’amministrazione provinciale, al di là di un po’ di fumo negli occhi, vi si opponesse, anzi abbiamo assistito allo spettacolo delle varie fazioni del centrodestra che si sono accusate a vicenda di aver occultato i documenti del piano commerciale. Inoltre la giunta Poma ha convintamete sostenuto, e sostiene il progetto dell’autostrada Broni-Mortara, un’opera devastante per il territorio e che consumerà risorse sottratte al trasporto pubblico e alla viabilità ordinaria. Infine nel territorio della provincia sono sparsi fanghi di depurazione in agricoltura, ben oltre la produzione locale.

2. sul piano della legalità la giunta Poma ha avuto un’assessora (la Gariboldi) implicata in gravi reati che poi ha patteggiato. Ebbene, il presidente della provincia ha sempre difeso a spada tratta la Gariboldi.

3. Nei lavori pubblici l’amministrazione provinciale ha dato cattiva prova di se. Si è infognata in questioni come il “Global Service” e il “Project Financing” (operazioni finanziarie che hanno creato gravi danni al bilancio della provincia), senza risolvere i gravissimi problemi dell’edilizia scolastica per le scuole secondarie (di competenza della provincia), suscitando le giuste proteste di studenti, insegnanti, personale della scuola e genitori. La viabilità ordinaria vede le strade provinciali ridotte a “gruviera” e gravi problemi aperti nei collegamenti con l’Oltrepo’ a causa dei danni al ponte della Becca, mentre per il palazzetto dello sport di Vigevano si sono spesi milioni di euro con risultati di molto dubbia efficacia.

4. lotte di fazioni all’interno del centrodestra. All’interno del centrodestra della provincia si è scatenata una lotta di fazioni con roventi accuse reciproche. Ma è appena il caso di notare che nessuna di queste fazioni costituisce un’alternativa all’attuale sistema di potere, anzi ciascuna di esse “lotta” per accreditarsi meglio con i “poteri forti” che stanno dietro agli interventi che hanno devastato il nostro territorio.

PROSPETTIVE POLITICHE:

Purtroppo nel consiglio provinciale l’unica opposizione conseguente e seria è stata quella del gruppo consigliare del Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra. L’opposizione del Pd è stata molto blanda e spesso condotta con atteggiamenti “bipartisan” (ad esempio il Pd provinciale è stato favorevole all’autostrada Broni-Mortara, si è astenuto sul piano cave, ha votato contro (o si è astenuto) sulle mozioni del gruppo consigliare del Prc presentate su numerose questioni (dallo stesso caso Gariboldi, alla sfiducia al presidente e alla giunta). Per questi motivi, pur apprezzando i singoli elementi del Pd che, alla base, hanno condiviso alcune battaglie condotte sui problemi del territorio, vista anche l’indisponibilità dimostrata dai loro vertici provinciali ad una politica condivisa sui grandi temi della provincia, si propone, per le elezioni provinciali del 15 e 16 maggio 2011, una coalizione formata dalla lista della Federazione della Sinistra e dalla lista Insieme (che ha già espresso nelle elezioni comunali di Pavia del 2009 il consigliere Ferloni), con candidato presidente il capogruppo provinciale del Prc Teresio Forti. Una coalizione che cercherà di ottenere un’adeguata rappresentanza in consiglio provinciale che, in contatto permanente con i comitati e tutti coloro che hanno condotto le lotte per il territorio e con i lavoratori colpiti sul piano occupazionale e salariale, si batterà per il seguente

programma per la Provincia

1. APPOGGIO AI LAVORATORI.

Intanto una chiara scelta di campo: la Provincia, sul piano politico, deve appoggiare i lavoratori (i lavoratori, non il lavoro genericamente inteso in quanto non c’è comunità di interessi tra capitale e lavoro) e le loro lotte per difendersi sul piano occupazionale e salariale. La Provincia, come tutti gli enti locali non ha possibilità di intervento diretto sull’economia, ma una cosa la può fare (e la rivendichiamo): coordinare, con i comuni un fondo di solidarietà provinciale per sostenere i redditi, falcidiati dalla disoccupazione e dalla cassa integrazione. Nei bilanci (anch’essi colpiti dai tagli governativi e da un federalismo che in realtà taglierà fondi agli enti locali e ai servizi sociali) dare la priorità assoluta a stanziamenti per alleviare le difficoltà dei lavoratori. Combattere la deindustrializzazione con interventi per il rilancio della piccola e media impresa e in favore di aziende innovative che facciano ricerca e producano occupazione qualificata. Promuovere una legge regionale che colpisca le delocalizzazioni industriali e lo spostamento delle attività produttive verso la speculazione finanziaria con la restituzione degli incentivi pubblici eventualmente ottenuti e con vincoli urbanistici che impediscano la speculazione edilizia sulle aree dismesse.

2. LOTTA ALLE POVERTA’ VECCHIE E NUOVE E ALL’EMARGINAZIONE.

Anche in questo campo occorre coordinare, sempre con i Comuni, stanziamenti ed interventi per assicurare il più possibile l’accesso ai servizi sociali (asili nido, case di riposo, mense scolastiche, integrazione per gli affitti), evitando le distinzioni (che alimentano guerre tra i poveri) tra italiani e migranti e usando una particolare attenzione ai problemi delle disabilità. Nella provincia oltre 2 mila famiglie sono a rischio sfratto a causa della crisi, una vera emergenza a cui bisogna fare fronte. Occorre premere sull’Aler perché non siano venduti gli appartamenti e sulla Regione perché ci siano investimenti per la costruzione di nuove case popolari.

3. AMBIENTE, TERRITORIO E BENI CULTURALI.

Come documentato in premessa, il territorio della provincia di Pavia è stato già colpito da pesanti interventi (rifiuti, fanghi, centrali elettriche, centri commerciali, logistiche, consumo dissennato del territorio, con interventi edilizi dove spesso si intravede l’intervento di capitali della criminalità organizzata). Occorre una netta inversione di tendenza: prima di tutto proclamare il blocco di tutti i tipi di intervento distruttivi per il territorio. In particolare occorre dire di NO all’autostrada Broni-Mortara. Subito dopo avviare una corretta programmazione pubblica che, partendo dal rifiuto di interventi negativi e che, tra l’altro, NON hanno dato occupazione vera, indichi una diversa linea di sviluppo compatibile. Ad esempio intervenendo sull’assetto idrogeologico del territorio (fiumi e colline), sul recupero dei beni culturali, per il sostegno alla scuola e alla cultura con interventi per il diritto allo studio e, per quanto possibile per gli enti locali, favorire elementi di reindustrializzazione che diano occupazione buona e non precaria. Per i rifiuti occorre puntare sull’autosufficienza provinciale, sollecitando la raccolta differenziata con relativo riciclaggio dei materiali con l’obiettivo di raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2012. La Provincia deve promuovere investimenti mirati e programmati nel tempo a favore dei depressi sistemi museali. Promozione dell’esistente e di nuove iniziative permanenti (ad esempio un museo provinciale dell’arte del ‘900; un museo della civiltà industriale e della navigazione fluviale; un parco storico visconteo tra Pavia e il Monumento; il recupero del naviglio dal Borgo Calvenzano alla Certosa con la possibilità di viaggiare in “nave” da Pavia al Monumento). Infine interventi urgenti di monitoraggio, pulizia, manutenzione e restauro per i monumenti per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico artistico provinciale.

4. NO ALLE PRIVATIZZAZIONI

La Provincia deve schierarsi nettamente contro le privatizzazioni, in particolare quella dell’acqua e deve coordinare quanto rimane delle aziende pubbliche sul territorio per impedire ulteriori passaggi al capitale privato e per politiche delle aziende pubbliche che cerchino di assicurare i servizi ai cittadini, anche con interventi sulle tariffe che non penalizzino gli utenti, con particolare attenzione agli strati più poveri.

5. TRASPORTI E PENDOLARI

A causa della deindustrializzazione è diventato imponente il flusso dei pendolari, soprattutto verso l’area milanese. A causa delle scelte negative di Governo e Regione, tese solo a favorire l’alta velocità, le linee dei pendolari (sia ferroviarie che nei trasporti su gomma) sono in uno stato disastroso (basti, per tutte, pensare alla Mortara-Milano, ma anche alla linea Voghera-Pavia-Milano o ai tagli agli autobus nella Bassa Pavese), ai costi di trasporto crescenti che incidono pesantemente sui redditi dei lavoratori pendolari. La Provincia deve premere sulla Regione Lombardia per:

– A) Una politica tariffaria tale da non colpire ulteriormente i pendolari

– B) Miglioramento delle linee e del materiale rotabile

– C) Ripristino di orari adeguati alle esigenze dei pendolari

La Provincia deve premere sulla regione Lombardia perché, rinunciando alle spese enormi per opere come l’autostrada Broni-Mortara, si indirizzino risorse verso metropolitane leggere (cosa del tutto possibile). Infine, sempre rinunciando alle folli spese dell’autostrada e di altre infrastrutture inutili, interventi per il miglioramento della viabilità ordinaria provinciale e per risolvere il problema dei ponti (prima di tutto il ponte della Becca). La Provincia deve assumere finalmente un ruolo attivo nel settore del trasporto ferroviario attraverso la partecipazione puntuale di delegati dell’assessorato ai trasporti ai Tavoli Regionali Quadrante Sud dedicati alle criticità pavesi, mediante la convocazione ed apertura di un tavolo istituzionale diretto con la Regione, i Comuni interessati dal fenomeno del pendolarismo e Trenitalia – Rfi per la discussione delle criticità del trasporto ferroviario; convocazione ai tavoli di rappresentanti del Coordinamento Provinciale Pendolari Pavesi che raccoglie le rappresentanze dei comitati pendolari via treno e via pullman di tutto il territorio provinciale;diffusione della piattaforma di monitoraggio on-line dei pendolari che consente la partecipazione diretta dell’utenza pendolare ai meccanismi di controllo di Trenitalia; raccolta dei dati da consegnare e discutere periodicamente in Regione. Favorire l’organizzazione di servizi di car-sharing e car-pooling di supporto presso le stazioni ferroviarie e per gli spostamenti sul territorio. Per quanto riguarda il trasporto su gomma la Provincia si impegna a mantenere le corse in essere sul territorio provinciale e ad incentivare la promozione della tariffazione unica integrata. La Provincia si impegna anche a stabilire un unico biglietto per le compagnie Stav e Darfea che, pur essendo entrambe parte del Consorzio Lomellino Trasporti, adottano politiche di bigliettazione di tipo diverso con disagio dell’utenza pendolare. Piste ciclabili: ultimazione della Green Way della Battaglia, progettazione e partecipazione ai prossimi bandi regionali sulla mobilità ciclistica per nuove piste ciclabili di collegamento fra i comuni e le stazioni del territorio e lungo i percorsi turistici. Mappatura delle piste ciclabili accessibili tramite il sito della Provincia di Pavia; incentivazione per i centri di manutenzione della bicicletta e promozione del bike-sharing.

6. EDILIZIA SCOLASTICA

Questo è un campo (le scuole secondarie superiori) di competenza della Provincia. Rinunciando alle dubbie operazioni finanziarie del “Global Service” e del “Project Financing” la Provincia deve mettere tra le più importanti priorità la questione dell’edilizia scolastica con la ristrutturazione degli edifici degradati, con l’accorpamento delle sedi staccate, con la loro messa a norma.

7. ACQUA BENE COMUNE

Il business dell’acqua potabile in provincia di Pavia è calcolabile in 40 milioni di euro. La qualità della nostra acqua è tra le prime in Italia. L’acqua non è una merce e deve rimanere un bene pubblico. Oltre ad impedire ulteriori privatizzazioni, la priorità assoluta è il mantenimento della gestione dell’acqua a bene pubblico. La Provincia deve inoltre promuovere iniziative nelle scuole contro lo spreco dell’acqua nonché intensificare il controllo sul territorio per impedire l’inquinamento delle falde acquifere da diserbi, fitofarmaci, percolati vari.

8. LEGALITA’ E LOTTA CONTRO LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA.

Com’è stato dimostrato dalle inchieste giudiziarie in corso, la criminalità organizzata è purtroppo ben presente anche nella provincia di Pavia, con legami con ambienti politici. Oltre ad assicurare, come sarebbe doveroso, la necessaria trasparenza e il controllo degli appalti pubblici, evitando i subappalti, occorre togliere il brodo di coltura in cui prosperano le mafie. È noto che la criminalità organizzata prospera nei movimenti terra, negli interventi speculativi edilizi, nel campo dei rifiuti. Una politica della Provincia in questi campi che tolga di mezzo il brodo di coltura mafioso, con una corretta programmazione e gestione pubblica nei campi sopra indicati, sarebbe un modo molto serio per colpire la criminalità organizzata e il suo legame con ambienti politici.

9. SANITA’.

No alla chiusura dei consultori e dei presidi territoriali. Sì a strutture di prevenzione vicine ai cittadini, con più spazio per i Comuni e la Provincia nella programmazione sanitaria regionale. Sostegno ai Comuni nella gestione delle Residenze per anziani e promozione di un polo ad alta tecnologia che metta in rete strutture sanitarie, Università e attività produttive.

10. SPAZI GIOVANILI E SOCIALI E PARI OPPORTUNITA’.

Anche nella nostra provincia esiste una questione giovanile che viene affrontata o con il mercato (alti prezzi per sport, aggregazione, spettacoli, abitazioni, trasporti) o con la repressione (sgombero di spazi di autogestione come il Barattolo o l’ex Mondino). Ricordando che la questione giovanile è soprattutto parte della più generale questione sociale (Bassi salari, precariato, disoccupazione) anche il problema di spazi autogestiti è importantissimo anche per combattere la disaggregazione e la mancanza di senso. Proponiamo un censimento degli immobili provinciali per ricavare almeno alcuni spazi che possano essere dati in autogestione ad organizzazioni giovanili che si occupino di problematiche sociali, di musica, di spettacoli. Per lo sport sostenere forme non competitive e sottratte al mercato, nonché la gratuità per l’accesso allo sport giovanile (dai 6 ai 18 anni). La Provincia si prefigge di realizzare pratiche volte al rispetto delle pari opportunità presso tutti i sui dipendenti. La Provincia promuove l’uguaglianza di trattamento per tutti i dipendenti indipendentemente dal loro sesso, etnia, fede religiosa, età, disabilità, orientamento sessuale. La Provincia si prefigge di favorire politiche virtuose di conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di cura. La Provincia si impegna a tenere seminari e corsi di aggiornamento sulle pari opportunità per i proprii dipendenti in modo da contrastare eventuali discriminazioni ed a garantire un ambiente di lavoro equo, rispettoso e accogliente.

11. SOSTEGNO ALA LOTTA PER LA PACE, DENUCLEARIZZAZIONE E RICERCA DI ENERGIE ALTERNATIVE.

Gli enti locali non possono estraniarsi da questioni più generali. Oltre che favorire politiche e investimenti a favore dell’efficienza energetica come l’uso di pannelli fotovoltaici e termici sugli edifici pubblici e promuoverne l’applicazione in tutte le nuove costruzioni, si propone di dichiarare la Provincia di Pavia, come già fecero molti comuni negli anni ’80, territorio denuclearizzato in modo da ostacolare i progetti governativi di utilizzare territori vicini ai grandi fiumi (come è appunto il nostro territorio) per centrali nucleari. Occorre che la Provincia di Pavia si colleghi agli “enti locali per la pace” in modo da favorire una cultura di pace e di disarmo.

12. ANTIFASCISMO E MEMORIA STORICA.

Negli ultimi anni nella nostra provincia ci sono stati numerosi episodi di attacchi dichiaratamente nazi-fascisti contro sedi di partiti democratici, di centri sociali, contro negozi di immigrati ecc. Parimenti si è sviluppata una campagna, avviata da più parti, per delegittimare l’antifascismo e la stessa Costituzione repubblicana. La Provincia può e deve essere l’ente che promuove la difesa della Costituzione e delle libertà democratiche, che svolga un’opera corretta di recupero della memoria storica della Resistenza e dell’antifascismo (così importante nel nostro territorio) e un’azione attiva contro le aggressioni e le attività neo-fasciste.

Queste sono le considerazioni e le linee programmatiche (naturalmente da sottoporre a dibattito) della coalizione tra la Federazione della Sinistra e la lista “Insieme” per le prossime elezioni provinciali. La nostra azione non è solo volta ad ottenere una rappresentanza adeguata in consiglio provinciale, ma a fare in modo che la nostra rappresentanza, in collegamento con tutto quello che si muove sul territorio per affrontare i problemi sociali e ambientali, si batta sugli obiettivi indicati in precedenza, contro le oligarchie e i poteri dominanti.

Il candidato presidente TERESIO FORTI.

Pavia 10 Aprile 2011