la Provincia Pavese – 31 gennaio 2012
Ricali, poker agli assoluti «Olimpiadi fuori portata»
PARONA Cecilia Ricali vince i campionati italiani di prove multiple indoor, al Banca Marche Palas di Ancona. La paronese delle Fiamme
Azzurre ottiene il suo quarto oro nel pentathlon in sala, sedicesimo titolo italiano, il quarto a livello assoluto. Si è imposta nelle cinque gare del programma col punteggio di 4.186. Questi i singoli risultati delle cinque gare: prima nei 60 ostacoli in 8”76, nell’alto ha saltato m. 1,72, prima nel lungo con la sua miglior misura di sempre indoor (5,84), nel peso ha lanciato a 11,86 metri e ha chiuso gli 800 prima in 2’17”85. «Sono contenta – attacca Ricali – è andato finalmente tutto bene. Mi sono allenata tutto l’inverno senza grandi intoppi e mi sono presentata in gara serena perché ero convinta di aver lavorato al meglio. Sapevo che le mie avversarie più giovani erano cariche e avevano ottenuto buoni risultati nella gara di salto in alto. La mia esperienza mi diceva, perciò, che sarebbe stata l’ultima gara, gli 800 metri, a decidere l’assegnazione del titolo italiano e così è stato. Mi sono superata, e vincendola ho chiuso al primo posto». Fra tutte e cinque le gare la ventisettenne di Parona, che gareggia per l’Ilpra Vigevano nelle gare di società, ne sceglie due: il salto in lungo e i 60 ostacoli. «Il lungo è quello che mi ha dato le soddisfazioni maggiori – spiega l’atleta lomellina – in questa gara ho sempre un po’ litigato perché da un lato la velocità è ridotta e comporta poi una tecnica precisa di stacco e poi d’inverno nelle indoor è dura per noi atlete del nord, perché ci sono pochi impianti coperti dove prepararlo. Ho provato le rincorse e i punti di riferimento, ma non sono mai quelle cose che poi ritrovo in gara, perciò le gare di salto in lungo che ho disputato fin qua non mi avevano molto soddisfatto, invece ad Ancona ho vinto e ho ottenuto 5,44. Pensavo invece di correre meglio negli ostacoli, perché in allenamento andavo forte, abbiamo studiato una nuova tecnica per superarli e in gara mi aspettavo di stabilire il personale, mentre ho vinto ma con un decimo oltre il tempo che pensavo, per cui ora mi dedicherò di più a questa specialità». Ricali ora guarda avanti: «La cosa che mi rassicura è che ho trascorso un periodo di tempo senza infortuni, che mi ha permesso di allenarmi bene». Le Olimpiadi sono un sogno: «Che resterà tale, perché bisogna essere onesti con sé stessi e il minimo per andare a Londra è fuori dalla mia portata, almeno oggi. Così punto a ottenere il minimo per i campionati europei di luglio e a vincere il campionato italiano all’aperto». Maurizio Scorbati