la Provincia Pavese – 21 febbraio 2012
Smog vola quattro volte oltre il limite «Fate controlli»
Un dato record: 225 microgrammi al metro cubo di polveri sottili, domenica, a Parona, oltre quattro volte la soglia limite. Pm10 oltre i limiti anche a Vigevano, ma in misura più contenuta, e a Sannazzaro, dove è salito oltre i 200 microgrammi al metro cubo. Il direttore dell’Arpa di Pavia spiega che il mix di sale e sabbia e le condizioni climatiche hanno favorito l’impennata del Pm10.
«Paura per ciò che respiriamo Più controlli nelle fabbriche»
PARONA Cresce la preoccupazione a Parona per il continuo aumento del valore di Pm10: un dato che, insieme ad altri fenomeni come la neve chimica e i forti odori provenienti dalla zona industriale, sta allarmando i cittadini paronesi, ora preoccupati per la salute propria e dei loro figli. «Io lavoro a Parona – spiega Stefania Pensa – e sono molto preoccupata per quello che siamo costretti a respirare ogni giorno. Ora si sta evidenziando con forza questo problema che, però, qui è presente da molto tempo. La neve chimica è un fenomeno che si era già manifestato negli anni scorsi, ma non si è mai fatto nulla. Ora, con la scoperta delle uova alla diossina, si sta facendo un po’ più attenzione, spero veramente che vengano fatti controlli più seri, perché il problema non è da sottovalutare e certamente siamo preoccupati soprattutto per i bambini». Parlando con chi a Parona vive o lavora si percepisce anche la preoccupazione che il problema venga sottovalutato. «Il fatto che l’inquinamento di Parona sia, sempre più spesso, accostato a quello di Milano – conferma Francesco Premoli – fa riflettere molto, anche se temo che il problema non potrà essere risolto, perché la responsabilità dei valori di Pm10 è di aziende che portano soldi al paese. Sembra che il denaro sia più importante della salute dei cittadini. Per questo motivo non credo si stia facendo quello che sarebbe necessario per trovare una soluzione». Non tutti però la pensano così: «Io vivo a Parona da tanti anni – sottolinea Alex Girardi – e non sono particolarmente preoccupato. L’inquinamento, più o meno, ormai è ovunque». Tra i molti pareri anche qualche esperienza diretta sull’argomento: «A me è capitato di alzarmi al mattino e trovare il poggiolo del balcone annerito – racconta preoccupato Luigi Intropido – Da quindici anni si parla di questa situazione, ma poi non cambia nulla». Sulle cause di un tasso così alto di inquinamento spiega: «Penso sia dovuto all’alto numero di aziende in un territorio così piccolo, ma la sensazione è che nessuno voglia fare niente. Intanto il livello di inquinanti continua ad alzarsi». Molto preoccupato anche William Guariso: «La cosa che mi fa maggiormente arrabbiare – afferma – è che ci trattino come stupidi, sostenendo che l’inquinamento sia dovuto solo al traffico. Tante parole, ma nessuna azione concreta, anche perché è molto difficile andare contro le aziende: in determinati giorni l’aria è irrespirabile, ma evidentemente la salute dei cittadini non è tra le priorità». Una dichiarazione infine anche dalla titolare del “Forno più di Bigi”, negozio del centro: «Ovviamente non è una situazione normale, ma più che al problema in sé si pensa agli schieramenti politici, moderando in base a questo le proprie dichiarazioni. Di questo passo il problema non si risolverà mai». Alberto Colli Franzone