Articoli del 2012

la Provincia Pavese – 25 febbraio 2012

Da settembre con Parona un istituto unico

Da settembre le scuole di Mortara e di Parona saranno riunite in un solo istituto comprensivo. E’ arrivato il via libera della Regione. Si ritroveranno sotto un’unica dirigenza la scuola media Iosti-Travelli, l’elementare Olivelli e la scuola di Parona.

Istituto comprensivo da settembre

MORTARA Ora è ufficiale: da settembre le scuole di Mortara, tranne le superiori, saranno riunite in un istituto comprensivo. La giunta regionale, cui spettava la decisione finale, ha dato la propria approvazione. L’istituto comprensivo unirà sotto la stessa dirigenza la scuola elementare Olivelli, la media Iosti-Travelli e l’asilo comunale, oltre al plesso di Parona. Sciolto anche il dubbio che riguardava la scuola di San Giorgio: fino a quest’anno, faceva rifermento a Mortara, sarà sarà unita a Mede. La decisione presa dalla giunta regionale concretizza un progetto a lungo sostenuto dalla dirigente scolastica delle scuole mortaresi Maria Teresa Barisio: più volte aveva sostenuto come questo progetto rappresentasse una grande opportunità per tutti. «Abbiamo ricevuto la notizia ieri – conferma Barisio – la decisione è stata ratificata dalle Regione: ora la verticalizzazione è ufficiale. Il nuovo istituto unirà 1600 ragazzi complessivamente, ci sarà molto da lavorare». Una notizia nell’aria da tempo, valutata positivamente per la necessità di contenere i costi e facilitata dal fatto che le tre scuole mortaresi coinvolte avessero già la stessa dirigente. La principale novità è stata, come detto, la decisione di unire a Mortara il plesso di Parona, portando quello di San Giorgio a spostarsi sotto la guida dirigenziale di Mede. Una scelta che non farà felici i tanti genitori sangiorgesi che avevano espresso la volontà di rimanere con le scuole mortaresi, pensando addirittura ad una raccolta firme per veder concretizzarsi questo desiderio. «So in molti avrebbero preferito rimanere con Mortara – dichiara a riguardo Maria Teresa Barisio – e per questo sono molto dispiaciuta, ma è importante sottolineare che questa decisione non spettava a noi: in questo caso siamo stati semplicemente spettatori di quello che accadeva». La conclusione più prevista e prevedibile, dunque, per una vicenda di cui si era iniziato a parlare diversi mesi fa e che ora è arrivata al naturale epilogo. (a.c.f.)

 

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