Articoli del 2012

la Provincia Pavese – 29 febbraio 2012

«Diossina record a Parona e Mortara»

PARONA I valori della diossina rilevati nell’area industriale sono i più alti della Lomellina, ma contenuti nella forbice di sicurezza utilizzata dagli studiosi. Il Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente, all’indomani della serata in aula consiliare sul primo rapporto “Salubrità ambientale della Lomellina” condotto dall’istituto “Mario Negri” su incarico del Clir, va all’attacco: «La nostra impressione è che l’impostazione dello studio sia troppo generale per fornire le risposte puntuali che Parona si aspetta o, peggio ancora, per esprimere affrettate rassicurazioni. Lo scopo della nostra iniziativa era di capire se e quali considerazioni si potessero trarre dai risultati della prima campagna estiva del 2010, e di approfondire le finalità e i limiti di questo studio». Emilio Benfenati e Marco Lodi, in rappresentanza del “Mario Negri”, hanno mostrato una tabella con i dati della diossina in Lomellina. Due anni fa l’area del nord-est, cioè Mortara-Parona, faceva registrare 63,55 fentogrammi per metro cubo: nel nord-ovest (Robbio) si scendeva a 4,09, nel sud-ovest (Mede) a 3,59 e nel sud- est (Sannazzaro) a 1,70. La comunità scientifica internazionale ritiene che non ci si debba preoccupare se i dati rilevati in aree urbane e industriali rientrano da un minimo di 30 a un massimo di 200 fentogrammi. Federico Bertani e Marco Rivolta, presidente e direttore generale del Clir, avevano affermato: «In questo primo anno di monitoraggio non sono emerse particolare circostanze preoccupanti. Questa è una fotografia per capire la situazione ambientale della Lomellina». Oggi il Comitato guidato dal presidente Luigi Firpo torna sull’argomento: «Ci sembra che non sia stata data sufficiente rilevanza al fatto che la concentrazione di diossine in atmosfera di Parona risulta decisamente più elevata rispetto a quanto riscontrato nel resto della Lomellina; un’anomalia abbastanza significativa da indurre gli stessi tecnici a sottolineare la necessità di ulteriori approfondimenti». Per il Comitato la ricetta risiederebbe in un piano di monitoraggio ambientale continuativo e specifico per Parona («non occasionale e generico come quello in corso»), in grado di misurare a valle gli effetti dell’inquinamento in tutte le sue forme, un rafforzamento dei controlli ordinari alla fonte e il cambio di zonizzazione dell’aria, con il passaggio di Parona tra le aree “critiche” per impedire l’insediamento di altri impianti a elevato impatto ambientale. Umberto De Agostino

 

Commento della Nuova Stagione

E’ stato un mese indimenticabile per Parona Lomellina, del nostro paese si è occupata la stampa nazionare, le riviste e il TG3 Lombardia della Rai. Senza contare che la sitiuazione di allarme è stata denunciata anche dagli Anonymouse. Noi per quello che è capitato gli abbiamo dedicato una Home Page dal titolo emblematico:Parona Maglia Nera

 

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