Per gli ultimi articoli del 2011
la Provincia Pavese del 28 dicembre 2011 dal titolo Sosta vietata vicino alla centralina
e la lettera al direttore da parte di Plinio Chiesa come risposta al Sindaco di Parona leggi i Comunicati Stampa, altri articoli vengono riportati direttamente nelle relazioni dei consigli comunali sempre alla sezione Legislatura.
la Provincia Pavese - 31 dicembre 2011
Parona a rischio diossina Uova, stop alla vendita
PARONA Il Comune ha vietato di consumare in proprio e di cedere carni e uova derivanti da allevamenti avicoli rurali a conduzione familiare, situati nel territorio comunale. Questo «per scongiurare il pericolo di assumere alimenti con concentrazioni di diossine e policlorobifenili superiori a quanto previsto dalla normativa». La misura restrittiva è stata adottata in attesa che il laboratorio di analisi bolognese incaricato dal Comune concluda gli esami sul pollame e sulle uova. «Dalle prime risultanze sulla composizione fisico-chimica dei campioni analizzati è emersa la presenza di elementi di dubbia provenienza – spiega il sindaco Silvano Colli – Per ora non voglio dire di più: ci incontreremo con i tecnici del laboratorio la prossima settimana, ma ribadisco che il Comune sta affrontando l’emergenza sanitaria anche in via parallela rispetto all’Asl». Nel maggio scorso il sindaco aveva emesso una prima ordinanza, simile a quella di questi giorni, mentre il 10 ottobre la giunta aveva dettato gli indirizzi per ulteriori verifiche di uova provenienti da allevamenti avicoli rurali a conduzione familiare, avvalendosi di un istituto specializzato nelle verifiche qualitative e quantitative alla ricerca di eventuali diossine e policlorobifenili. Già dai primi esiti delle indagini era emerso che nei campioni di uova analizzati erano risultate concentrazioni di diossine e policlorobifenili superiori al limite imposto dalla normativa. «Ora si rende necessario eliminare la situazione di rischio igienico-sanitario per la comunità e, in particolare, per gli eventuali consumatori di uova deposte da galline di allevamenti avicoli locali – scrive Colli nell’ordinanza – L’Asl ha rilevato come il consumo di alimenti con concentrazioni di diossine oltre i limiti di legge possa comportare gravi danni per la salute dei cittadini, a fronte della facilità di trasmissione determinata dalla contaminazione degli alimenti». Il Comitato per l’ambiente e la salute dei cittadini di Parona commenta : «Avevamo proposto noi al Comune di accertare se il caso di inquinamento da diossine rilevato dall’Asl fosse un episodio isolato. Siamo convinti che questa vicenda provi una volta di più come a Parona serva una precisa strategia per il controllo dell’inquinamento, uno strumento che permetta di misurare in modo sistematico e costante lo stato di salute del nostro territorio e di reagire in tempo reale alle situazioni di pericolo: un piano di monitoraggio ambientale, come da noi proposto e di cui sosteniamo l’assoluta necessità». Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 27 dicembre 2011
Il Comune affitta una sede ad Asm Energia
PARONA Asm Energia cerca clienti a Parona e, in seguito alle lamentele dei cittadini nei riguardi di Enel Gas, trova il sostegno del Comune. «Siamo giunti a questa conclusione dopo aver ascoltato le lagnanze di molti utenti: il Comune ha tracciato il percorso e ora i cittadini potranno seguirlo – spiega il sindaco Silvano Colli – Purtroppo, negli ultimi tempi il gestore del servizio Enel Gas aveva emesso bollette relative a consumi di molti mesi e i cittadini si erano lamentati a più riprese». La società di Vigevano ha preso in affitto un locale comunale di piazza Nuova fino al giugno 2012, da cui il personale esporrà agli abitanti le offerte relative alle forniture di gas naturale. Il canone mensile dovuto al Comune è pari a 83 euro più Iva 21%, per un totale semestrale di 602,58 euro. Decine i paronesi sul piede di guerra negli ultimi anni. Luigi Rosato aveva ricevuto una bolletta del gas metano da 450 euro relativa al periodo ottobre 2009-gennaio 2010: «Avevo cercato di protestare, ma gli operatori della società erano praticamente irraggiungibili e quando riuscivo a prendere la linea non ricevevo risposte soddisfacenti». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 24 dicembre 2011
Due le iniziative cancellate per aiutare chi ha bisogno
PARONA Due iniziative natalizie sono state annullate per aiutare una famiglia in stato di necessità. La giunta ha destinato 1.000 euro a una diciannovenne e al suo nucleo familiare, comprendente due minori di cui uno in serie condizioni di salute. Il contributo economico straordinario avrebbe coperto le spese di due appuntamenti, il concorso “I presepi” ed “Eco Natale”, organizzati lo scorso anno. «Malgrado la grande partecipazione alle iniziative dell’anno scorso, quest’anno abbiamo scelto di investire la stessa somma per andare incontro alle esigenze di un nucleo familiare che sta vivendo una difficile situazione economica – spiega il sindaco Silvano Colli – Si tratta di un gesto di solidarietà che spero possa essere compreso dalla popolazione paronese». Il contributo straordinario sarà in parte finanziato con la somma di 449,85 euro proveniente dagli introiti del 5 per mille del gettito Irpef dell’anno d’imposta 2008. Le iniziative a sfondo natalizio, comunque, non mancheranno nel paese delle offelle. Un presepe sarà allestito nell’ex chiesa di San Siro, in occasione delle festività natalizie, grazie alla collaborazione e all’impegno di alcuni volontari. (u.d.a.)
Commento Nuova Stagione
Caro Sindaco, non è corretto rendere pubbliche dichiarazioni che parlano di rinunce per favorire chi ha la sfortuna di attraversare un momento poco felice. Se avevi intenzione di farti pubblicità, dichiaravi solo lo stanziamento senza creargli ulteriori sensi di colpa. Si vede proprio che non sai cosa vuole dire essere in difficoltà economica, questo non è un favore per guadagnarti un voto (immeritato per tutto quello che hai combinato all’economia del paese), ma un loro diritto.
la Provincia Pavese -14 dicembre 2011
Parona peggio di Milano Il Pm10 aumenta ancora
Proprio in questi giorni una lettrice vigevanese ha scritto questa lettera che pubblichiamo integralmente, riferita alla preoccupazione per la qualità dell’aria che si respira in questo periodo. «In questi giorni esalazioni, odori acri e pungenti, puzze provenienti da Parona stanno invadendo di giorno e di notte il corso Genova a Vigevano e le vie limitrofe procurando difficoltà di respirazione,intensi bruciori al naso, alla gola e ai bronchi, tosse e sapori amari in bocca. Personalmente sono costretta a trasferirmi in altre zone per poter almeno riposare. Il Comune di Vigevano, che è stato da me interpellato affinchè facesse intervenire " ARPA " , con urgenza, a fare una verifica per tutelare la salute pubblica, mi ha risposto di fare un esposto al Sindaco. Aiutateci !». Marica Cattaneo di Denis Artioli
PARONA «Il problema dell’inquinamento a Parona? Ne parlano tutti in paese, ogni giorno, tutti sono preoccupati, ma tanto non serve a niente, non vengono presi provvedimenti». Allarga le braccia la 25enne che, ieri mattina, vicino alla piazza, a Parona, ha accettato di parlare di come i residenti vivono la situazione dell’aria che si respira a Parona, stracarica di polveri sottili. Sembra un paradosso, ma chi dovesse arrivare da Milano lascerebbe una metropoli meno inquinata in alcune zone, come Città Studi. Senza che il sindaco di Parona, Silvano Colli (per legge responsabile della salute dei suoi concittadini) abbia ancora preso provvedimenti per contenere l’emissione di polveri sottili nell’aria. Anzi, Colli, tirandosi addosso anche le critiche di Comuni confinanti, come Vigevano, nega che si tratti di un problema specifico di Parona, tutto quel Pm10 ad alte concentrazioni: «Il Pm10 non è statico, gira nell’aria. Gli altri non hanno il problema semplicemente perché non hanno le centraline di rilevamento, quindi non lo sanno» è la giustificazione di Colli. Ma come si spiega che negli ultimi tredici giorni non ce ne sia stato uno solo, a Parona, con le polveri sottili entro il limite di 50 microgrammi al metro cubo, secondo i dati rilevati dalla centralina dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale)? Tra l’altro, dal 9 dicembre, tutti i giorni il Pm 10 a Parona ha superato i 100microgrammi al metro cubo, il doppio della soglia limite. «In paese sono preoccupati un po’ tutti, dalle mamme di bambini piccoli – spiega la giovane residente – agli anziani. Soprattutto hanno paura le persone che abitano più vicino alla zona industriale, perché spesso, la sera, sentono un odore strano nell’aria, come di metallo, di acciaio, e non sanno se può avere qualche effetto negativo sulla salute». Una commerciante, che lavora in un punto vendita alla periferia di Parona, dice: «Io non abito qui, ma tutte le mattine, quando vengo in negozio, tengo i finestrini alzati e accendo il ricircolo interno dell’aria nell’auto. Non si sa mai». Il Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente protesta apertamente contro la situazione dell’inquinamento in paese. «A Parona, nel mese di novembre la concentrazione media giornaliera di Pm10 è rimasta sotto la soglia di legge di 50 µg/m³ per soli quattro giorni, ha raggiunto il limite in due occasioni e l’ha superato per ben ventiquattro volte, con livelli così elevati da determinare una media mensile di ben 81 µg/m³ – denuncia il Comitato –. In sintesi, solo sei giorni su trenta la qualità dell’aria si è attestata su livelli accettabili per la nostra salute, mentre nel resto del mese abbiamo respirato un’aria che possiamo classificare come scadente o pessima. Analizzando i risultati nello stesso periodo delle altre stazioni di monitoraggio della nostra Provincia, possiamo rilevare che a fronte di una sostanziale analogia nell’andamento delle concentrazioni nessuna stazione ha registrato un aumento dei valori del Pm10 e del numero di superamenti giornalieri paragonabile a quello di Parona». Da anni si discute di questo problema – sottolinea il Comitato – senza mai ottenere risposte adeguate». Il Comitato ha già proposto al Comune di attuare «un Piano di monitoraggio ambientale che veda coinvolti l’amministrazione e almeno le cinque realtà industriali presenti nel territorio paronese, valutate, secondo la normativa europea, ad alto rischio ambientale; ripristinare l’operatività della Commissione consultiva comunale come previsto dalla Convenzione stipulata tra il Comune e Lomellina Energia per l’apertura dell’inceneritore».
la Provincia Pavese -14 dicembre 2011
Di sera si sente un odore acre che dà bruciore a naso e gola
VIGEVANO Da giorni quell'odore acre e fastidioso, che fa bruciare anche il naso, non se ne va. Scompare quasi di giorno, torna di sera e di notte, si fa persistente e non si riesce a capire di che cosa si tratti. E sono otto giorni che i residenti della zona di corso Genova, via Pompei, via Sacchetti, parte di corso Torino e vie limitrofe. C'è chi lo sente di più, ed è anche infastidito, e chi lo sente di meno, e non se la sente di fare ipotesi sulla sua provenienza. «Sono otto giorni _ dice una residente _ che lo sentiamo, in special modo di sera e di notte. E' un odore di bruciato, come se fosse fuliggine, acre, che brucia il naso, e poi la gola, e le vie aeree. E' molto fastidioso. Noi pensiamo che venga da Parona, perché è lo stesso odore che sentiamo quando ci capita di andarci per andare al cinema o di passarci. Siamo preoccupati». Di giorno, però, tra inquinamento e traffico, si sente meno e sono molto pochi i negozianti di quella porzione di città che lamentano o che sentono altre persone lamentarsi dell'odore. Per i residenti, però, è diverso. A seconda di come cambia il vento, c'è chi lo sente di più, e chi lo sente di meno. «A casa mia si sente l'odore – dice un altro residente – ogni tanto la sera, a seconda di come cambia il vento. E' puzza di bruciato, ma come si fa a dire esattamente da dove venga o cosa sia?». C'è chi, a seconda di come si cambia il vento, avverte l’odore sgradevole. «Sono due o tre giorni che l'odore è davvero fastidioso – dice un'altra residente, che abita nella seconda parte di corso Torino – per fortuna che di giorno è più attenuato, perché di sera prende alla gola e non si riesce a coprirlo con nessun prodotto». Ilaria Cavalletto
la Provincia Pavese - 11 dicembre 2011
Parona, polveri sottili alle stelle Il sindaco: «Non dipende da noi»
di Denis Artioli PARONA Inquinamento alle stelle, a Parona, ma nessun provvedimento. Dieci giorni consecutivi di sforamento del Pm10 (le polveri sottili) dai limiti di legge, ma la situazione si trascina così, ormai da tempo, senza che il Comune prenda decisioni per contenere le emissioni nell’aria. Il sindaco, Silvano Colli, è convinto che il problema inquinamento, non sia solo di Parona «ma è un fenomeno territoriale: solo che noi abbiamo la centralina dell’Arpa e teniamo sotto controllo la situazione, mentre altri Comuni non lo fanno». Ci sono Comuni confinanti, come Vigevano, che controllano il Pm10 e, ultimamente i livelli di concentrazione delle polveri sottili nell’aria sono altalenanti: la centralina di viale Petrarca ha registrato cinque giorni di sforamento, tra l’1 e il 5 dicembre, con una punta massima di 75 microgrammi al metro cubo sabato 3 dicembre (il limite da non superare è di 50 microgrammi). Ma a Parona, i giorni consecutivi sono molti di più e con livelli molto elevati di concentrazione del Pm10. Lunedì 5 dicembre, la centralina Arpa del Comune guidato da Colli ha registrato una concentrazione di Pm10 di 149 microgrammi al metro cubo, il triplo rispetto alla soglia limite. «Abbiamo avuto un incontro con l'Arpa, 10 giorni fa e siamo stati anche in Provincia – afferma Colli –. Ci sarà una riunione a breve. Ma è un fenomeno territoriale, da dove arrivi tutto quel Pm10 non si sa. Il termovalorizzatore è monitorato al camino, e se ci fosse un livello eccessivo di Pm10 da lì lo sapremmo subito. Non è stata individuata una fonte locale». Quindi, nessun provvedimento? «Noi non decidiamo nulla per ora – dice il sindaco – Sarà convocato un tavolo da cui avremo suggerimenti, ma il Pm10 non è statico, si muove nell’aria, non si trova solo nel perimetro di Parona». Ma avete punte di inquinamento alte, da anni ormai. «L'Arpa sta analizzando – dice Colli – Quando ci dirà da cosa proviene, si prenderanno provvedimenti». A Vigevano, però, l’assessore all’ambiente Mauro Facchini è preoccupato per quel che succede a Parona. «A Parona c’è un’alta concentrazione di industrie e un termovalorizzatore, è evidente che il Pm10 lì è più alto – afferma Facchini, veterinario dell’Asl e attento alle questioni ambientali –. I riscaldamenti accesi e il traffico aumentano le concentrazioni di Pm10. Questa situazione, però, non può andare avanti così, perché si rischiano conseguenze sulla salute di tutti». C’entra l’inceneritore? «Il termo non va sempre a regime – dice Facchini – ed è noto a tutti che quando un impianto così non va a regime è più alto il rischio che emetta diossina. Non è un problema solo di Parona, ma dei Comuni che hanno un termo: a Parona, tra l’altro, l’energia termica sviluppata dalla combustione dei rifiuti non è molto sfruttata. Non è un caso che la Regione stia cercando di razionalizzare i 13 impianti lombardi, lasciandone meno, ma che funzionino a pieno regime».
Cilavegna, centrale a biogas L’ok del consiglio comunale
CILAVEGNA Via libera alla centrale a biogas per la produzione di energia elettrica e di vapore. Il consiglio comunale ha approvato, dopo cinque conferenze di servizi, il progetto della società agricola Rgp Lombardia2, formata da un’azienda di Genova e da un agricoltore locale, che prenderà forma nelle campagne verso Parona. L’impianto della potenza di un megawatt sarà alimentato a mais: avrà una cerniera con piante ad alto fusto per la mitigazione ambientale. «Ma l’inquinamento sarà pari a zero – ha commentato l’assessore all’Urbanistica, Giovanni Savini – Non credo nemmeno che si sottragga mais all’alimentazione umana, visto che in Lombardia la percentuale di questo cereale utilizzata in impianti simili è pari all’1,5%: siamo in presenza di una fonte rinnovabile». Alberto Pisani, ex assessore e oggi sui banchi della minoranza con Progetto per Cilavegna, ha spiegato le sue critiche: «La centrale non ci convince. Siamo perplessi perché riteniamo che sarebbe corretto usare il mais, che sarebbe impiegato nella centrale come carburante, per quello che è, cioè un alimento. La giunta sostiene che non poteva fare diversamente ed era costretta a dare il via libera, ma noi crediamo che si potesse dire di no. Ci sarà un ritorno economico per il Comune, ma la Lomellina è già satura di centrali di questo tipo e anche la nostra sarebbe realizzata solo per una motivazione economica». Il Comune introiterà la somma complessiva di 100mila euro. Inoltre, il consiglio ha votato la cessione a titolo gratuito di una strada interna al piano di lottizzazione di via Quasimodo. Umberto De Agostino
Parona, ecco i due rallentatori Via Case sparse è più sicura
PARONA Velocità elevata all’ingresso da Cilavegna: il Comune disciplina la circolazione stradale posizionando due rallentatori e riducendo la velocità massima dei veicoli in transito a 40 chilometri l’ora. La novità riguarda la zona del campo sportivo comunale, in via Case sparse per Cilavegna. «In questo tratto di strada rettilineo i veicoli transitano spesso a forte velocità, con elevato rischio per gli utenti della struttura e, in particolare, per i minori che si recano a svolgere attività sportive», spiega il comandante della polizia locale, Maurizio De Padova. Dunque, dopo una specifica istruttoria, il Comune ha provveduto al rialzamento della piattaforma stradale e al posizionamento di un’idonea segnaletica verticale per garantire più sicurezza alla circolazione stradale e all’attraversamento dei pedoni. «I due dossi artificiali rialzati hanno la duplice funzione di rendere più sicuro l’attraversamento pedonale e, allo stesso tempo, di ridurre la velocità dei veicoli», aggiunge Maurizio De Padova. (u.d.a.)
Comune e oratorio La convenzione viene prorogata
PARONA Prorogata la convenzione annuale fra il Comune e l’oratorio San Pietro Apostolo. La giunta ha riconosciuto la funzione educativo-sociale svolta dall’oratorio parrocchiale nei giorni festivi e feriali. La somma di 10mila euro servirà per sostenere le varie attività, oltre a coprire le spese sostenute per la realizzazione del campo estivo Grest. «Il nostro oratorio è un ottimo centro di aggregazione giovanile», commenta il sindaco Silvano Colli. (u.d.a.)
PARONA Eletto il comitato di gestione della scuola materna comunale, suddivisa nelle sezioni Bim bum bam e Arcobaleno. I rappresentanti dei genitori sono Elena Sideri per la Bim bum bam e Monica Bovolenta per la Arcobaleno, mentre i rappresentanti del personale docente sono Michela Federica Vendramin per la Bim bum bam e Carla Masutti per la Arcobaleno. Il gestore del servizio, la cooperativa Sant’Ambrogio di Vigevano, è rappresentato da Enrico Ferrari Ginevra e il Comune da Monica Galli, assessore a Istruzione Pubblica, Infanzia e Cultura, e da Samantha Pertile, responsabile del servizio comunale Scuola dell’infanzia. Le funzioni del comitato di gestione, organo di partecipazione della scuola materna comunale, sono promuovere ogni utile iniziativa per il buon funzionamento del servizio, proporre iniziative di coinvolgimento dei genitori alla vita della scuola, di informazione e sensibilizzazione delle famiglie sui problemi educativi, e formulare proposte per l’acquisto di materiale educativo didattico. (u.d.a.)
PARONA Si terrà questa sera alle 21 il consiglio comunale dedicato all’assestamento generale del bilancio 2011. Nell’aula consiliare di piazza Signorelli, inoltre, si discuteranno due interrogazioni firmate dai consiglieri di minoranza Luca Trovati, Chiara Brunazzi, Claudio Ambrosetti e Donatella Marzetto. All’ordine del giorno per la seduta consiliare anche le comunicazioni del sindaco Silvano Colli e la ratifica di due delibere di giunta.
Senza Titolo (discarica di Amianto sul territorio di Gambolò)
di Filiberto Mayda GAMBOLO’ Non bastava il progetto di una discarica tra Sannazzaro e Ferrera, non era sufficiente la rabbia degli abitanti di Lomello per l’impianto di trattamento fanghi e di Galliavola per il progetto di un centro di deposito delle ceneri del termovalorizzatore di Parona. Ora spunta anche l’ipotesi di una discarica di amianto sul territorio di Gambolò. La notizia sarebbe emersa, senza particolari dettagli, durante l’ultima seduta di consiglio comunale, scatenando immediatamente la reazione delle forze di opposizione, in particolare del Pd: «Esprimiamo parere negativo a questa iniziativa per due ordini di ragioni che non sono solo di ordine ideologico ma anche tecnico – spiega la portavoce Pd, Patrizia Romano-. In primo luogo, in assenza di una adeguata e legittima programmazione regionale e provinciale in merito allo smaltimento dei rifiuti ed in specie dell’amianto, il Pd, a livello provinciale, sta già esprimendo valutazioni negative nei confronti di iniziative che vanno al di fuori di ogni minima programmazione, così come sta accadendo a Ferrera». Prudentissimo, il sindaco Elena Nai: «Non ho ancora avuto modo di guardare il progetto, di conseguenza non sono ancora in grado di esprimere un parere a riguardo. La settimana prossima verrà illustrata la richiesta e solo allora potremo valutarla». Così ci sarà un argomento in più, domani sera, per la protesta che, dalle ore 21 in avanti, vedrà riuniti i vari comitati (Lomello, Mezzana Bigli, Ferrera, Sannazzaro e, magari, già qualcuno di Gambolò) davanti alla sede del Clir di Mortara. Motivo della contestazione l’accordo, che proprio domani sera il cda del Clir dovrebbe ratificare, con la società Acta srl, ossia quella che ha presentato il progetto di discarica di amianto sul territorio di Ferrera, al confine con quello di Sannazzaro. Un accordo che vedrebbe la società a capitale pubblico, appunto il Clir, entrare in società con il privato, la Acta srl, per gestire tale discarica. «Il business plan presentato da Acta prevede circa 15 milioni di euro per investimenti e costi di gestione contro ricavi per 65 milioni con un utile di 50 milioni di euro - commentano dal Comitato per Lomello, citando i dati resi pubblici dal nostro giornale -. Non c'è che dire, un bel risultato. Ma allora perché cedere una quota significativa di questo business milionario al Clir? Forse perché senza il consenso dei sindaci il progetto non passerebbe? (ma no, i sindaci dicono che non si può impedirlo) E allora quale sarà il valore a cui si cedono le quote?». (ha collaborato Elisabetta Magnani)
Ampliamento di Esselunga Polemica con il Carroccio
di Simona Bombonato VIGEVANO «La Lega si fa forte della difesa del piccolo commercio ma solo nei programmi elettorali, perchè nei fatti smentisce se stessa a ogni decisione importante». Dal mercato part time il sabato all’ok all’ampliamento dell’Esselunga: tutti esempi, dicono da Confesercenti, che raccontano «la scarsa coerenza delle amministrazioni comunali guidate dal Carroccio». Parole indirizzate alla giunta Sala che seguono di poche ore non solo la limitazione di orario per gli ambulanti di piazza Calzolaio d’Italia, ma anche la seconda conferenza di servizi in Regione che di fatto segna il via libera all’ampliamento del supermercato Esselunga di viale Commercio, che con 1000 metri quadri in più ricavati dal magazzino (oltre a una galleria di 5 negozi interni) raggiunge 5000 metri quadri, ovvero il limite massimo consentito a Vigevano per le superfici a vendita. La Regione Lombardia ha accolto la richiesta con l’ok di Comune e Provincia e il solo no di Confesercenti. «Non si comprende come mai nelle valutazioni presentate da Esselunga venga tralasciata la presenza di una grande struttura a Parona – la posizione del presidente di Confesercenti, Romeo Iurilli – Così si utilizza un’ipotesi di bacino gravitazionale non oggettivo, che non permette di tenere conto esattamente degli equilibri tra punti vendita della Gdo, della media distribuzione e dei negozi di vicinato. Già senza la Bennet abbiamo una situazione sfavorevole per i negozi di vicinato». Numeri alla mano, a Vigevano il piccolo commercio occupa nel complesso 69.935 metri quadri contro i 77.101 di supermercati e centri commerciali. «Se a questi aggiungiamo i 21.785 metri quadri di Parona la rete distributiva va fuori controllo». Un no che non ha comunque influito sul via libera. Accuse strumentali, la posizione del Comune, convinto viceversa del fatto che si non cambi l’equilibrio di settore. Stesso parere da Ascom con il presidente Bruno Stopino: «Se l’ampliamento non riguarda gli alimentari e sta nei limiti di legge nulla da ridire».
Senza Titolo (Vendita pioppi Comune di parona)
PARONA Il Comune vende 4.575 quintali di pioppi, con valore di stima di 5,50 euro al quintale, che si trovano su terreni lungo la circonvallazione nord. L’intervento consiste nell’abbattimento e nell’asportazione di tutto il materiale legnoso in piedi. «L’abbattimento dovrà essere eseguito in modo direzionato così da evitare danni alle piante rimaste in piedi: il ceppo dovrà essere alla base del fusto – spiegano dal Comune – Solo il legname reciso dalla base fino a un diametro di 11 centimetri dovrà essere pesato al peso pubblico di via della Miseria. La normale viabilità non dovrà essere impedita da legname accatastato né da mezzi depositati anche temporaneamente». (u.d.a.)
Senza Titolo (Assegnate due licenze per autonoleggio a Parona)
PARONA Assegnate due licenze per autonoleggio Assegnate le due licenze per l’esercizio di autonoleggio con conducente. La commissione del Comune ha assegnato 17/30 a Giuseppe Summa e 15/30 ad Alessandro Bellan, primi due aspiranti autonoleggiatori della graduatoria definitiva. Il comandante della polizia locale, Maurizio De Padova, darà l’ok definitivo.
Parona, oggi incontro sulla centrale
PARONA La centrale a biogas fra Cilavegna e Parona è al centro delle riflessioni del Comitato per la salute e l’ambiente. Questa sera, alle 21.30, i volontari cercheranno di farsi un’idea più chiara con l’aiuto di alcuni ospiti esterni durante l’incontro pubblico settimanale alla biblioteca di piazza Nuova. «Intendiamo approfondire la questione: in un territorio già penalizzato da notevoli criticità, dobbiamo valutare con estrema attenzione ogni nuovo insediamento industriale per non correre il rischio di aggravare ulteriormente una situazione già penalizzante», commentano dal Comitato. L’impianto ricadrà nel Comune di Cilavegna, ma di fatto ai confini con quello di Parona. «Vogliamo capire quale sarà l’impatto in termini ambientali, fra cui le emissioni, viabilistici, con aumento del traffico pesante, e paesaggistici – aggiungono – Chi fosse interessato a contribuire alla discussione, è il benvenuto». Il Comitato per la salute e l’ambiente di Parona è attivo su temi che da tempo richiamano l’attenzione nella zona di Parona, che ospita un incenneritore di rifiuti e industrie potenzialmente a rischio-inquinamento. Una delle ultime proposte in materia ambientale è infatti anche quella di studiare e controllare periodicamente l’inquinamento atmosferico complessivo proveniente dagli insediamenti industriali presenti sul territorio comunale di Parona. (u.d.a.)
Parona proposto il controllo sull’inquinamento industriale
PARONA Un monitoraggio dell’inquinamento è stato proposto al Comune dal Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente. L’idea è stata lanciata dal gruppo guidato da Luigi Firpo in occasione di un incontro con gli amministratori. Il Comitato è partito da una riflessione: il numero di impianti soggetti alla normativa europea. «La loro distribuzione e la loro densità sono elementi che possono costituire un primo indicatore per valutare il grado di rischio ambientale derivante dalla presenza di attività industriali sul territorio», spiegano dal Comitato. Parona detiene il primato provinciale di impianti, cinque, soggetti alla normativa europea: Fonderia Vigevanese, fonderia di metalli ferrosi con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno, Intercoating , industria chimica per la fabbricazione di idrocarburi ossigenati, Lomellina Energia, che gestisce l’impianto per l’incenerimento di rifiuti urbani, Rohm and Haas Italia, impianto chimico per la fabbricazione di gomme sintetiche, e Vedani Carlo Metalli , impianto di fusione e lega di metalli non ferrosi. «Questi nomi non vanno intesi come una mappa dell'inquinamento del nostro territorio, tanto più che le sintesi e i confronti da noi elaborati riguardano il mero aspetto della consistenza quantitativa – spiega il Comitato – Vogliamo capire, invece, chi sono i soggetti autorizzati a controllare la situazione ambientale e con quali tempistiche, e quali sono i piani di emergenza». (u.d.a.)
Risposta IVM
PARONA Le vernici prodotte alla Ivm Chemicals n Con riferimento all’articolo “Parona proposto il controllo sull’inquinamento industriale“ pubblicato il 16 novembre riteniamo necessario precisare che Ivm Chemicals Srl (ex Intercoating nell’articolo) produce principalmente vernici per legno a base acquosa, a basso contenuto di solvente o addirittura esenti, e non “idrocarburi ossigenati”. Tali prodotti, citati dalla persona intervistata, non li abbiamo nemmeno come prodotto derivato o come materia prima. Tale “classificazione” è puramente nominale e legata al fatto che la normativa europea inserisce anche alcuni dei nostri prodotti (resine) nello stesso gruppo merceologico, ma che non ha nulla di tecnicamente e chimicamente in comune. Il nostro è il più moderno ed avanzato stabilimento del settore, con la massima attenzione per l’ambiente proprio per non avere durante i cicli produttivi nessuna emissione, cosa che garantiamo con costanti controlli, nel rispetto della normativa con ampi margini di sicurezza. Fausto Maggioni consigliere delegato Ivm Chemicals
la Provincia Pavese - 09 novembre 2011
Parona, riunioni settimanali con il Comitato ambientale
PARONA Riunioni settimanali per avere un contatto più diretto e continuo con i sostenitori. Il Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente ha indetto riunioni settimanali informali di discussione e approfondimento che si terranno ogni venerdì, alle 21.30, nella biblioteca di piazza Nuova. «La partecipazione è libera e aperta a chiunque sia interessato ad avere informazioni sulle nostre attività, ad approfondire i temi che stiamo affrontando e quelli che emergeranno, a segnalarci situazioni e problemi», commenta il comitato guidato da Luigi Firpo. Inoltre, è ripresa la pubblicazione delle sintesi e dei grafici del Pm10 sul sito www.saluteambienteparona.it. (u.d.a.)
Asm estende il gas naturale a Parona
Asm Energia estende l’offerta dei gas naturale anche ai comuni di Parona ed Albonese. Con il nuovo anno, e quindi da gennaio 2012, infatti, Asm Energia allargherà i suoi orizzonti offrendo la possibilità anche ai cittadini di Parona ed Albonese di passare ad un nuovo fornitore per l’approvvigionamento di gas.
“Sinora - ha detto Enrico Bocca Corsico Piccolini, presidente di Asm Energia –la nostra offerta è stata rivolta esclusivamente a Vigevano e Mortara, ora vorremmo estenderla anche ad Albonese e Parona, dove abbiamo già due citygate, uno per Borgolavezzaro e l’altro per il termovalorizzatore. Noi operiamo nel libero mercato, quindi i cittadini sono liberi di scegliere autonomamente, alla ricerca del miglior offerente”. Nessuno qui parla di prezzi, in questo l’evidenziatore punta su contatto diretto, istituzione di un numero verde che andrà a sostituirsi alla cartolina per la comunicazione del consumo riportato sul contatore, e ancora bolletta bilanciata e tipo di fatturazione a seconda del cliente.
“Vorrei sottolineare – ha proseguito Bocca Corsico Piccolini - che noi vendiamo “gas” non ci occupiamo delle reti, quelle sono un’altra cosa”. Ma com’è il computo clienti degli ultimi anni? “Attualmente – risponde Bocca Corsico Piccolini – abbiamo circa 27mila clienti su Vigevano e 7mila su Mortara. Da maggio 2010 posso dire che all’incirca ne abbiamo persi 1500 tra i due Comuni. Ora vorremmo recuperare”.
La maggior parte delle società che operano nel campo energetico tendono ad accentrare le funzioni, ad attivare call center che chissà da dove rispondono, se rispondono, e di conseguenza sembra abbiano perso ogni “contatto personale”. Asm Energia vuole quindi fare la differenza? “Noi siamo fermamente convinti – ribatte Bocca Corsico Piccolini – che il contatto diretto con il cliente faccia la differenza: disponibilità, affidabilità, grande competenza e gentilezza sono i nostri punti di forza. Vogliamo che Asm Energia diventi il partner di riferimento delle famiglie e delle imprese del territorio”. E sulla territorialità è intervenuto poi Mauro Facchini, assessore all’ambiente ed alle partecipate del Comune di Vigevano “La territorialità – ha detto Facchini – è la peculiarità di Asm nonché una linea politica che da sempre persegue la Lega Nord. Asm Energia, poi, è un ramo d’azienda cheb deve crescere fino ad essere autonoma. Per questo vogliamo ampliare il nostro servizio, intraprendere strade più aggressive per contrastare quindi i concorrenti del libero mercato. Da tempo abbiamo istituito un tavolo tecnico con Mortara e con Parona e con Mortara, in virtù della scadenza del “patto di non concorrenza” che scadrà a breve auspichiamo il prosieguo dello stesso. Noi vorremmo essere una realtà del territorio”. Ecco perché nei prossimi giorni Asm Energia aprirà uno sportello informativo sia a Parona presso gli uffici comunali in Piazza Signorelli 1 che ad Albonese, presso l’ex Pal. Grocco ed Asilo in via Grocco”. Questo l’orario in cui saranno aperti gli sportelli: a Parona venerdì 18 e venerdì 25 dalle 10 alle 12 e 30, oltre a sabato 3 dicembre dalle 9 alle 11, mercoledì 14 dicembre dalle 15 alle 17 e venerdì 16 dicembre dalle 10 alle 12.30. Ad Albonese, invece, si partirà giovedì 17 novembre dalle 9 e 30 alle 12 e 30, per proseguire negli stessi orari anche sabato 26 novembre, giovedì 1 dicembre, e giovedì 15 dicembre. Successivamente gli sportelli rimarranno aperti una volta al mese in orari e giorni che verranno comunicati.
Gas, Asm serve Parona e Albonese
VIGEVANO Da gennaio Asm Energia estenderà l’offerta di gas naturale anche ai Comuni di Albonese e Parona, già offerti a Vigevano e Mortara. «Sinora _dichiara Enrico Bocca Corsico Piccolini, presidente di Asm energia _ la nostra offerta di gas naturale è sempre stata rivolta esclusivamente a Vigevano e Mortara. Adesso vogliamo estenderla anche ad Albonese e consolidare la nostra presenza a Parona». Per presentare il servizio ai cittadini, nei prossimi giorni Asm energia aprirà lo sportello informativo sia a Parona, negli uffici comunali di piazza Signorelli, che ad Albonese, a palazzo Grocco (ex asilo). Il personale di Asm energia sarà presente a Parona: venerdì 18 e venerdì 25 novembre, dalle 10 alle 12.30, e sabato 3 dicembre dalle 9 all 11; mercoledì 14 dicembre dalle 15 alle 17, e venerdì 16 dicembre dalle 10 alle 12.30. Ad Albonese, la presenza di incaricati Asm energia sarà garantita giovedì 17 novembre dalle 9.30 alle 12.30, sabato 26, sempre dalle 9.30 alle 12.30; giovedì primo dicembre, dalle 9.30 alle 12.30 ed infine giovedì 15 dicembre, dalle 9.30 alle 12.30. «Successivamente _ fanno sapere ancora da Asm _ i due sportelli rimarranno aperti almeno una volta al mese, in date che verranno comunicate , e in prossimità delle emissioni delle bollette». Asm ricorda infine che «si dichiara contraria all’uso di agenti porta a porta sia al fine di tutelare la sicurezza di ogni cittadino, sia per non invadere la privacy». Durante l’incontro con il personale di Asm, è consigliato avere con sé l’ultima bolletta del gas. (ila.cav.)
Parona, revocati contributi per la casa
PARONA I requisiti per accedere al finanziamento sono scaduti e tre cittadini si sono visti revocare il contributo studiato per favorire l’acquisto della prima casa nel Comune. La giunta ha deliberato dopo aver presto atto della relazione firmata dal responsabile del Servizio finanziario e sociale, che, invece, ha confermato il contributo a favore di un altro cittadino. «In quest’ultimo caso procederemo a erogare il contributo per il 2011», conferma il sindaco Silvano Colli. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 04 novembre 2011
Smog, arriva l’ok al piano d’emergenza
VIGEVANO I dati della centralina dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) collocata invia Valletta Fogliano, segnano da quattro giorni lo sforamento del Pm10 oltre la soglia limite di 50 microgrammi al metro cubo, con una punta massima di 62 microgrammi toccata domenica 30 ottobre. Livelli che invece, ancora una volta, toccano valori molto più alti a Parona, Comune vicino all’area vigevanese di via Valletta Fogliano. A Parona, il Pm10 ha raggiunto mercoledì 2 novembre, con le polveri sottile, la quota di 127 microgrammi al metro cubo, quasi il triplo rispetto ai limiti di legge. La seconda centralina dell’Arpa di Vigevano, è rimasta sotto i limiti fino a mercoledì, giorno in cui il Pm 10 ha fatto registrare una concentrazione di 50 microgrammi, la soglia limite. Il Comune ha deciso di varare una serie di misure per contenere l’inquinamento atmosferico, predisponendo anche un Piano di emergenza, in vista dell’arrivo delle condizioni climatiche più favorevoli alle impennate dei livelli di Pm10. Intanto, il Comune si riserva di valutare l’adesione a eventuali domeniche di fermo totale del traffico, in date stabilite dalla Regione. Stop, invece, come disposto dalla Regione a motocicli e ciclomotori a due tempi Euro 0 in tutte le zone del territorio regionale. Da lunedì a domenica e il fermo permanente degli autobus M3 di classe Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 diesel a partire dal 15 ottobre 2011, da lunedì alla domenica. Il Comune ha deciso di attuare anche altre misure. Fino al 15 aprile 2012 è vietato l’utilizzo di apparecchi per il riscaldamento domestico funzionanti a biomassa legnosa nel caso siano presenti altri impianti per il riscaldamento alimentati con combustibili ammessi, e appartenenti alle seguenti categorie: camini aperti, camini chiusi, stufe e qualunque altro tipo di apparecchio domestico alimentato a biomassa legnosa, che non garantiscano il rispetto di una serie di requisiti di legge. Fino al 15 aprile 2012 è vietata la combustione all’aperto, in particolare in ambito agricolo e di cantiere; è stabilito il divieto di climatizzazione di cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che collegano spazi di abitazione con cantine, box, garage; box, garage, depositi. Su tutto il territorio regionale, per il periodo dal 15 ottobre 2011 al 15 aprile 2012, è obbligatorio spegnere i motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea a spegnere i motori dei veicoli merci durante le fasi di carico/scarico. La giunta ha anche approvato un piano di emergenza anti-smog che prevede la possibilità di disporre una domenica di blocco totale del traffico sul territorio comunale, dalle 9 alle 19, per tutti gli autoveicoli, i motoveicoli e i ciclomotori non adibiti al servizio pubblico, in presenza di sette giorni di superamento dei livelli d’inquinamento dell’aria. di Denis Artioli
la Provincia Pavese - 27 ottobre 2011
Rischio-diossina nelle uova Assemblea degli ecologisti
PARONA Tematiche ambientali per il Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente, che domani sera, alle 21, si riunirà in assemblea straordinaria alla scuola elementare di via papa Giovanni XXIII. L’incontro riservato ai soci e ai sostenitori segue la decisione dell’amministrazione comunale di far analizzare due uova deposte da galline di allevamenti avicoli locali dopo l’allarme diossina scattato circa un anno fa. «Riferiremo di quanto discusso, richiesto e ottenuto dal Comune in merito a diossine, Piano di monitoraggio ambientale, discariche abusive e raccolta differenziata – spiegano i componenti del comitato guidato da Luigi Firpo – Illustreremo anche le proposte per agevolare il coinvolgimento dei soci e della cittadinanza, ed estendere il sostegno alle nostre iniziative. Chiediamo scusa per il breve preavviso con cui abbiamo organizzato la riunione, ma ci auguriamo un’alta partecipazione all’assemblea su temi che interessano tutti i cittadini». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 26 ottobre 2011
Materna statale ò partita la richiesta
PARONA E’ partita la richiesta per l’istituzione della materna statale. Oggi le due sezioni situate in via Parrocchiale e in via papa Giovanni XXIII sono a carico del Comune, che nell’anno scolastico 2007- 2008 era intervenuto accollandosi il servizio didattico, dopo che la parrocchia San Pietro Apostolo aveva cessato le attività di scuola materna svolte nei propri locali. «Già nel 2007 il Comune aveva inoltrato la domanda per l’istituzione di due sezioni di scuola materna statale, ma i competenti organi scolastici l’avevano respinta – spiega l’assessore Monica Galli – Oggi noi riteniamo che esistano i presupposti per inviare precisa istanza al ministero della Pubblica Istruzione e far inserire le nostre due sezioni nei Piani annuali relativi alle nuove istituzioni di scuola materna statale. Da parte nostra, ci impegniamo anche a promuovere la realizzazione di un nuovo edificio da destinare alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia». La documentazione prevista dalla normativa è stata inviata al ministero della Pubblica Istruzione tramite l’Ufficio scolastico provinciale di Pavia.
la Provincia Pavese - 22 ottobre 2011
Parona, nuove analisi per la diossina
PARONA Il Comune farà analizzare due uova deposte da galline di allevamenti avicoli locali per capire se contengono diossine e policlorobifenili. La decisione è stata presa di concerto con il Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente al termine dell’ultimo consiglio comunale. Gli amministratori vogliono integrare i campioni esaminati quasi un anno fa dalla Regione Lombardia e dal Servizio veterinario dell’Asl di Pavia, dopo che erano stati rinvenuti residui di diossine e di pcb in uova deposte da galline di allevamenti avicoli rurali. «Abbiamo ritenuto di dover incrementare le analisi utilizzando un laboratorio di Bologna, in modo da rassicurare maggiormente la popolazione di Parona», riassume l’assessore al’Ambiente, Mauro Sommi. Nell’aprile scorso il dipartimento di Prevenzione veterinaria dell’Asl di Pavia aveva comunicato gli esiti delle prime indagini, secondo cui i campioni di latte erano risultati conformi alla normativa, mentre in due dei tre campioni di uova analizzati erano risultate concentrazioni di diossine superiori al limite consentito. «Gli accertamenti condotti dal dipartimento Asl avevano avevano evidenziato condizioni preoccupanti sotto il profilo igienico-sanitario a danno della sicurezza per la comunità e, in modo particolare, per gli eventuali consumatori di uova deposte da galline di un nostro allevamento avicolo – commenta il sindaco Silvano Colli – Da accordi con il Comitato dei cittadini, il Comune è intenzionata a effettuare, autonomamente e indipendentemente dal lavoro svolto dall’Asl, una verifica qualitativa e quantitativa su dei campioni di uova prelevati dall’allevamento avicolo rurale in cui era stata riscontrata la presenza di diossine, sia per verificare il rispetto delle ordinanze che avevo emanato in primavera sia per avere ulteriori riscontri da sottoporre all’Asl». Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 09 ottobre 2011
Parona, il contributo affitto si può chiedere in Comune
PARONA Contributi per lo sportello Affitti in municipio. Il servizio permette di richiedere il contributo previsto dalla legge 431/1998 e dalla legge regionale 27/2009 destinato a integrare il pagamento del canone di locazione per le famiglie in condizione economica disagiata. Le domande di contributo potranno essere presentate fino all’11 novembre nelle sedi dei Centri autorizzati di assistenza fiscale abilitati presenti sul territorio. «Ricordiamo che i centri fiscali autorizzati possono richiedere l’importo massimo di 5 euro a titolo di rimborso spese per il servizio di inserimento dei dati e per la presentazione della domanda», dice Samantha Pertile, responsabile del servizio finanziario e sociale del Comune. Possono presentare la domanda i cittadini residenti in Lombardia che sono titolari, per il 2010, di contratti d’affitto validi e registrati, o in corso di registrazione. Il Comune assegnerà i contributi in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), secondo cui il nucleo familiare è composto dal richiedente, dai soggetti considerati a suo carico ai fini Irpef e dai componenti la famiglia anagrafica. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 07 ottobre 2011
Rette e buoni pasto Esentate le famiglie in difficoltà
PARONA Alcuni bambini non pagheranno la retta di frequenza e i buoni pasto. La famiglia di un alunno di 5 anni iscritto alla scuola materna è stata esentata dal pagamento del costo della retta di frequenza e della mensa fino al 31 dicembre. «Questo in attesa del nuovo decreto del Tribunale dei Minorenni di Milano sulla decisione di mantenimento dell’affido al Comune », spiega l’assessore ai Servizi scolastici, Monica Galli. Inoltre, la giunta ha deciso l’esenzione del pagamento della retta di frequenza e dei buoni pasto per due alunni appartenenti a una famiglia indigente. I bambini sono iscritti alla scuola materna. Infine, tre bambini iscritti alla scuola elementare non pagheranno la mensa. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 03 ottobre 2011
Parona, è Miriam la Pasqualina 2011
PARONA La Pasqualina 2011 ha preso il volto della 19enne Miriam Bovo, che ieri è stata la madrina della 43esima edizione della Sagra delle offelle. A fianco del marito Pinotu, al secolo Angelo Signorelli, la giovane ha animato il pomeriggio di festa in onore del biscotto a forma ovale inventato circa 150 anni fa dalle sorelle Pasqualina ed Elena, detta Linìn, Colli. Il programma folcloristico preparato dalla Pro loco di Parona con il Comune ha fatto centro anche per questa edizone di una delle sagre storiche della Lomellina, complice anche il bel tempo e la temperaura eccezionalmente calda, che hanno attirato a Parona centinaia di persone dalla Lomellina e dalle province limitrofe. Ieri il “Pomeriggio da fiaba” si è concretizzato nello spettacolo ininterrotto con Pasqualina e Pinotu - le due maschere tipiche della sagra di Parona - la banda musicale, le majorettes di Santhià, Red Devils Marching Band e carri allegorici di Parona. Durante la sfilata sono state distribuite gratuitamente le prelibate offelle di Parona, i biscotti simbolo del comune lomellino. In piazza Nuova c’è stato uno spettacolo continuo con gli artisti di strada, i complessi bandistici e i gruppi folk. In piazzetta dell'Offella, invece il programma prevedeva abbinamenti e degustazioni di caffè a cura del forno Fratelli Collivasone dal titolo “L’offella regina della tavola” e, al forno “Le Specialità”, esibizioni di Tai-chi, Olimpia Twirling, taglio della torta gigante e degustazione di offelle. E poi intrattenimento musicale alla Casa per l'anziano, le specialità della casa al “Forno Più di Bigi" e, in piazza Nuova, “Offelle per il cielo”, lancio di palloncini multicolori. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 02 ottobre 2011
In vicolo Matteotti cambiano i numeri civici
PARONA Nuova numerazione civica in vicolo Matteotti. L’ufficio demografico del Comune è intervenuto in seguito alla ristrutturazione di fabbricati vecchi che ora necessitano di una regolare distribuzione numerica, in particolare lungo il lato destro e quindi per i numeri pari. «Si tenga conto anche che questo anno si procederà al quindicesimo censimento generale della popolazione», commenta il sindaco Silvano Colli. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 01 ottobre 2011
Parona, contributo per la sagra
PARONA Il contributo comunale per la Sagra delle offelle, che si apre questa sera in municipio, si concretizzerà sotto forma di servizi e non di soldi, per un totale di 7mila euro. Se il Comune avesse effettuato direttamente gli eventi, si sarebbe esposto a un onere finanziario maggiore, legato al protrarsi del personale dipendente oltre l’orario ordinario di lavoro, oltre a diversi problemi di carattere logistico. La giunta guidata dal sindaco Silvano Colli ha scelto di abbracciare la richiesta avanzata da Annamaria Pissi, presidente della Pro loco, con una serie di iniziative concrete: della posa delle luminarie per le vie del paese all’organizzazione della cerimonia di apertura della sagra, dal servizio d’ordine durante la manifestazione alla fornitura di energia adeguata per i concerti. «Abbiamo ritenuto che la richiesta di intervento economico dovesse essere accolta, ma la legge prevede il divieto di spese per sponsorizzazioni, a partire dal 2011, per le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, quindi anche i Comuni – spiega Colli – L’entrata in vigore di questa disposizione normativa ha posto innumerevoli problemi di natura applicativa: sulla materia si sono pronunciate diverse sezioni regionali della Corte dei Conti, e in particolare quella lombarda. Alla fine, abbiamo dato atto che la Pro loco favorisce le attività ricreative e culturali, fra cui la Sagra delle Offelle, che costituisce per il Comune un evento pubblico consolidatosi nel tempo e tale da rivestire sicuramente carattere istituzionale». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 29 settembre 2011
Parona, 58enne assalito da un cane
PARONA. Morsicato da un cane: Egidio Campisi, 58 anni, di Mortara, è stato aggredito l’altra sera verso le 23, nei pressi di una ditta di Parona. L’episodio è ancora ij fase di accertamento, ma l’uomo non avrebbe comunque subìto lesioni gravi. E’ stato soccorso dall’equipaggio di un’ambulanza della Croce Rossa di Mortara che lo ha trasferito poi all’ospedale di Vigevano, forse un morso di striscio, mentre giocava in giardino in via Raffele. Prima di questo, l’ultimo episodio analogo era stato registrato un anno fa a Vigevano, dove un bimbo di 13 mesi è stato ricoverato ieri al San Matteo di Pavia dopo essere stato aggredito dal cane dei nonni: un dogo argentino, razza utilizzata anche per i combattimenti fra animali, che arriva a pesare 45 chili. Il cane non ha aveva mai manifestato nessuna aggressività particolare. E’ probabile che volesse solo giocare con il bambino che stava “gattonando” in giardino. Lo ha urtato con il muso ferendolo, e il bambino ha battuto ila faccia a terra. I nonni erano comunque riusciti a fermare l’animale prima che ferisse in modo più serio il piccolo, e hanno chiamato il 118. Ieri si è verificata un’altra aggressione da parte di un cane verso un uomo, ma questa volta ad essere aggredito è stato u adulto. Resta da capire se si tratti di un dipendente della ditta o si trovasse in quella zona di passaggio. Il 58enne non ha comunque subìto lesioni gravi.(a.m.)
la Provincia Pavese - 27 settembre 2011
Parona Retta dell’asilo un contributo dal municipio
PARONA La retta per la frequenza del micronido, che potrà accogliere fino a 10 bimbi, sarà integrata dal Comune con la concessione dei contributi per la prima infanzia. L’importo erogato alle famiglie aventi diritto per ogni bimbo iscritto sarà pari al 50% dell’importo della retta pagata mensilmente. «Comunque il contributo avrà un importo massimo di 180 euro mensili», commenta l’assessore Monica Galli. Il contributo per l’infanzia sarà concesso alle famiglie che dimostrano un reddito netto inferiore o uguale a 35mila euro, riferito ai componenti del nucleo familiare come da situazione anagrafica certificata. La richiesta di contributo deve essere presentata in municipio. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 21 settembre 2011
Combitalia venduta a imprenditori vigevanesi
PARONA E’ stato firmato il compromesso di vendita del 51% di Combitalia srl: l’offerta di 1,2 milioni di euro arriva da una cordata di imprenditori vigevanesi. Sembra arrivata al capolinea la storia della società costituita nel 2005 per realizzare il raccordo ferroviario lungo la linea Milano-Mortara e mai decollata. Ora la società Centuriale, dietro cui ci sono quattro imprenditori di Vigevano, vorrebbe acquistare il pacchetto di maggioranza in mano alla Parona Multiservizi spa, braccio operativo del Comune. Costo: 1,2 milioni di euro, cioè i soldi spesi da Combitalia per i lavori eseguiti insieme al socio privato, la Mcf T Rail di Giovanni Orizio. «Fra pochi giorni avremo l’incontro definitivo con gli acquirenti – spiega il sindaco Silvano Colli – Se tutto andrà in porto, potremo metterci al lavoro per ricostruire i passaggi contabili fra il Comune e le società controllate, oggetto di verifica da parte della Corte dei conti». Secondo gli accordi preliminari, Centuriale pagherà 120mila euro come prima rata e 500mila euro entro la fine dell’anno; i rimanenti 500mila euro saranno versati entro il 31 dicembre 2012. Sulla società controllata dal Comune, però, pende una causa giudiziaria. Il Comune e la Parona Multiservizi avevano citato in tribunale l’imprenditore novarese Orizio. «Ha eseguito lavori che si possono senz’altro definire scadenti», aveva riassunto Giorgio Pisani, amministratore unico di Combitalia. Da parte sua, Orizio, delegato della società Avena, proprietaria del 49% di Combitalia, aveva contrattaccato: «Li denuncio io e chiedo tre milioni di danni». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 10 settembre 2011
Parona, nuova viabilità con l’inizio della scuola
PARONA Lunedì entrano in vigore il senso unico e il divieto di transito in via papa Giovanni XXIII per rendere più sicura la circolazione negli orari di accesso e di uscita dal micronido, dalla scuola materna ed elementare. La polizia locale ha istituito il senso unico dal civico 10 alla scuola dell’infanzia direzione Casa per l’anziano e, nel senso opposto di marcia, in vicolo delle Scuole con direzione via Toma. Inoltre, divieto di transito per i veicoli nei giorni feriali dalle 8.15 alle 8.45, dalle 12.15 alle 13.15, dalle 14.15 alle 14.45 e dalle 16.15 alle 16.45 in via papa Giovanni XXIII, dalla scuola materna sino all’ingresso del parcheggio adiacente alla scuola. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 26 agosto 2011
Parona, tensione sui buoni mensa
PARONA Spaccatura in giunta sul servizio della mensa scolastica per la scuola materna ed elementare, affidato alla Parona Multiservizi spa. L’assessore Mauro Sommi, per la delibera relativa alla scuola materna, ha contestato il criterio della residenza e il costo del buono pasto, fissato a 3,20 euro per i residenti e a 3,70 euro per i non residenti: «Il costo del buono pasto per l’utenza deve corrispondere alla spesa che il Comune sostiene per l’erogazione di ciascun pasto da parte della ditta fornitrice e non deve esserci alcuna differenziazione di tariffa tra le diverse tipologie di utenze, cioè residenti e non residenti». Voto contrario anche per la scuola elementare, in cui la tariffa piena è stabilita in 4 euro per i residenti e in 4,80 euro per i non residenti. «In questo caso, ho ritenuto che il servizio debba essere erogato in base ai redditi, per un motivo di equità sociale – spiega Sommi. – Quindi il costo del buono mensa per i nuclei familiari di alunni residenti con reddito superiore ai 25mila euro, corrispondente alla quota intera, dovrebbe essere di 4,80 anziché di 4 euro». Il servizio di fornitura pasti (primo piatto, secondo piatto, contorno, pane, frutta e bevande) è comprensivo di trasporto, distribuzione, riassetto e pulizia del locale a un costo di 4,80 euro a pasto. «Abbiamo impostato così le tariffe perché il 2011 è un anno di transizione a causa delle difficoltà finanziarie e, dunque, i non residenti pagheranno più dei residenti come succede in tutti i Comuni limitrofi – spiega Monica Galli, assessore all’Istruzione – Inoltre, il Comune si accollerà parte del costo del buono pasto per i residenti perché molte famiglie manifestano difficoltà economiche». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 12 agosto 2011
Parona, un libro in dono
PARONA Agli alunni della scuola elementare di Parona sarà donato un testo di lettura utile alla formazione culturale e possibilmente correlato alle attività progettuali inserite nel Piano dell’offerta formativa approvato dalla direzione didattica statale di Mortara. Lo ha deciso la giunta di piazza Signorelli in vista dell’anno scolastico 2011-2012. «Il Comune di Parona ha sempre attivato tutte le sinergie possibili, in collaborazione con l’istituzione scolastica, per offrire agli alunni della scuola elementare numerosi servizi integrativi alle attività formative, garantendone la qualità e valorizzando nel contempo i principi dell’autonomia scolastica – commenta il sindaco Silvano Colli – Noi intendiamo promuovere quelle iniziative che hanno come scopo l’espressività intesa come momento di formazione umana e sociale dell’individuo e, in particolare dei ragazzi, specialmente in età scolare». Ogni allievo della scuole elementare, che a settembre inizierà l’anno di lezioni a Parona riceverà quindi un testo di lettura, scelto anche in seguito alle indicazioni degli insegnanti tra i libri adatti all’età degli alunni, ma anche agli argomenti affrontati durante l’anno scolastico. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 04 agosto 2011
Pozzo inquinato, bonifica conclusa
PARONA «Nessun allarmismo: i filtri del pozzo nord sono stati ripuliti: non c’è alcun pericolo per la salute della popolazione». Il sindaco Silvano Colli interviene sul caso di inquinamento del pozzo dell’acquedotto verso Cilavegna in cui erano stati riscontrati solventi alogenati, in particolare tricloroetilene e tetracloroetilene. L’acqua potabile è stata sottoposta a trattamento con i carboni attivi e depurata: comunque, l’erogazione nelle case private non è mai stata interrotta per via della presenza di un secondo pozzo attivo sul territorio. «Non c’è niente di anomalo: può succedere che i filtri rilevino sostanze come i solventi alogenati . L’importante è intervenire in modo rapido ed eliminare il problema, come hanno fatto il Comune e Asm Mortara». Ora il Comune sta attendendo di capire dall’Arpa i motivi di questo inquinamento e la provenienza delle sostanze contaminanti. (u.d.a.)
Ironia della Nuova Stagione
Non c’è niente di anomalo, può succedere che bevendo un po’ di sostanze cancerogene si crepi prima del tempo, l’importante è non perdere la fiducia nel vostro sindaco finché campate e siete in buona salute.
Parona, caccia all’inquinatore dei pozzi
PARONA A provocare l’allarme inquinamento lo scorso maggio in uno dei due pozzi di acqua potabile di Parona erano stati dei pericolosi solventi chimici. La notizia emerge dalla relazione dell’Arpa provinciale che saranno resi noti oggi. Poi, si dovrà indagare sui possibili responsabili dell’inquinamento. In questo pozzo dell’acquedotto comunale, viene spiegano in una relazione, sono stati riscontrati «solventi alogenati, in particolare tricloroetilene e tetracloroetilene». Come prevede la procedura, l’acqua potabile è stata sottoposta a un trattamento con i carboni attivi e depurata: comunque, l’erogazione per i cittadini non è mai stata interrotta per via della presenza di un secondo pozzo attivo sul territorio. Ora il Comune sta attendendo di capire dall’Arpa i motivi di questo inquinamento e la provenienza delle sostanze contaminanti. Insomma, si tratta di capire prima di tutto come sia stato possibile l’inquinamento, e poi come prevenire altre situazioni simili. Non solo. Sarà importante verificare se e come i solventi siano stati deliberatamente versati nei campi, e poi indirettamente nell’acquedotto. In ogni caso, secondo l’assessore all’Ambiente, Mauro Sommi, non c’è alcun pericolo per la popolazione: «La situazione è sotto controllo dopo che Asm Mortara, che gestisce il nostro ciclo idrico integrato, è intervenuta tempestivamente con il sistema dei carboni attivi». Il pozzo dell’acquedotto situato nelle campagne verso Cilavegna è stato contaminato da solventi alogenati altamente pericolosi per la salute umana. Il tricloroetilene è un solvente per molti composti organici. Circa un secolo fa, al picco della produzione, il suo impiego principale era l'estrazione di oli vegetali da piante come soia, cocco e palma. Ha trovato uso anche come solvente per il lavaggio a secco, fino a quando non è stato soppiantato dal tetracloroetilene negli anni Cinquanta. Per via della sua tossicità e cancerogenicità, dagli anni Settanta questa sostanza non è più stata impiegata nell'industria alimentare e farmaceutica praticamente in tutto il mondo. Il Comune di Parona si è attivato contattando la Provincia, l’Arpa e l’Asl. «Attendiamo di conoscere gli esiti delle analisi eseguite sull’acqua del pozzo nord: dopodiché convocheremo un incontro tecnico per capire quanto successo», conferma Mauro Sommi. Umberto De Agostino
Commenti di Soffritti Renato: Secondo l’assessore all’Ambiente, Mauro Sommi, non c’è alcun pericolo per la popolazione (sempre la stessa frase anche in occasione delle diossine). Per me basta guardarmi intorno per rimanere terrorizzato !!!
Addio al vecchio acquedotto?
Parona, sarà l’estate dell’acqua? Potrebbe avere i mesi, se non forse addirittura le settimane contate l’acquedotto di via Scocchellina. No, stiano tranquilli i paronesi, l’impianto non andrà in pensione, ma con ogni probabilità, lo faranno i tralicci ed il vascone che da anni domina su Parona.
La struttura che risente del degrado degli anni versa in condizioni di criticità, condizioni che sono già state oggetto, nei mesi scorsi, di attenzione da parte del gruppo Parona Giovane che ha presentato, a tal proposito, un’interpellanza, correlata da documentazione fotografica sullo stato di usura della struttura, passata da un biennio sotto la gestione di Pavia Acque. Nell’ultimo consiglio comunale, sull’argomento, è tornato anche il consigliere di minoranza Claudio Ambrosetti.
L’assessore Bianchi ha assicurato che le condizioni dell’acquedotto sono tra le priorità di Pavia Acque. Sembra, infatti, che nelle scorse settimane ci siano già stati incontri tra il tecnico comunale e la stessa srl pavese per concordare un intervento che dovrebbe portare alla risoluzione del problema. Si tratterebbe di un intervento complesso, vista anche la posizione dell’acquedotto a ridosso di una zona abitata, un intervento che dovrebbe portare all’eliminazione del vascone e dei sottostanti tralicci. Sul possibile intervento non nasconde la sua preoccupazione Parona Viva. Il gruppo di minoranza capeggiato da Luca Trovati si interroga se l’abbattimento del serbatoio pensile di via Scocchellina, il cui stato di conservazione, peggiorato rispetto al 2007, quando l’allora amministrazione aveva predisposto un piano di intervento, non comporti un ulteriore ostacolo al servizio di distribuzione dell’acqua. Il serbatoio, infatti, garantisce una certa autonomia qualora gli altri pozzi vengono ad interrompere anche solo temporaneamente la loro funzione. L’abbattimento cancellerebbe questa possibilità. Ma, quello che preoccupa ancor di più Parona Viva è quanto accaduto negli ultimi giorni di maggio quando nel pozzo di via Lombardia, stando alle notizie in mano a Parona Viva è stata riscontrata, stando alle comunicazioni intercorse tra Comune, Multiservizi e ASM, una concentrazione di tricoloroetilene e tetracloroetilene superiore ai limiti che ha fatto scattare la chiusura temporanea del pozzo.
“Dell’accaduto – commenta Luca Trovati – non si è avuta nessuna comunicazione ufficiale, nemmeno un monito da parte dell’amministrazione alla popolazione di contenere i consumi. L’erogazione dell’acqua è stata garantita dal solo impianto di via Scocchellina. Ad oggi non è noto se è ripresa l’erogazione dal pozzo di via Lombardia, se si sono accertate le cause, se sono stati posizionati altri filtri e se, visto il periodo in cui ci troviamo, vi sia la necessità di chiedere alla popolazione un contenimento dei consumi. Inoltre vi è un ulteriore punto che ci preoccupa, quello riguardante la gestione degli impianti. ASM Mortara ha comunicato la consegna delle chiavi degli impianti alla Multiservizi dal 1 giugno per mancato rinnovo della convenzione scaduta nel dicembre 2010. Quindi in questo momento, con la situazione precaria venutasi a creare, chi sta provvedendo al funzionamento degli impianti dell’acquedotto e del depuratore? Nel periodo estivo in cui ci sono le massime esigenze idriche, auspichiamo risposte da parte dell’amministrazione”.
Parona, centrale da 400 megawatt Stop definitivo
PARONA Centrale termoelettrica da 400 megawatt: il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso della società Union Power spa e delle società vigevanesi Azienda agricola San Giuseppe srl e Artedil srl, che si erano opposte alla sentenza del Tar del febbraio 2009. Con questo atto si può definitivamente ritenere chiusa l’annosa vicenda dell’impianto a turbogas. La quinta sezione del Consiglio di Stato, presieduta dal giudice Pier Giorgio Trovato, ha dichiarato irricevibile l’appello confermando la sentenza impugnata dagli avvocati Maria Cristina Lenoci e Lorenzo Tamos, e dichiarando inammissibile la domanda di risarcimento del danno. Il ricorso delle tre società coinvolgeva la Regione Lombardia, che nell’agosto 2007, «a conclusione di una ponderosa ed esaustiva istruttoria », aveva formulato parere negativo circa la compatibilità ambientale del progetto. Inoltre, la giunta Formigoni aveva bocciato il progetto alla luce della sua incongruenza con i criteri e gli obbiettivi della programmazione energetica regionale e, in particolare, con il Programma energetico regionale del 2003. La Union Power e le società collegate che fanno capo al costruttore vigevanese Domenico Ubezio si erano appellate al Tar Lombardia contro la delibera regionale del 2007 e il Piano energetico regionale, ma il 16 febbraio 2009 il tribunale amministrativo respingeva il ricorso. Come contromossa, nel luglio 2009 la Union Power chiamava in causa il Consiglio di Stato definendo « illegittimi » i provvedimenti emanati dalla Regione e « gravemente colpevole » il contegno della giunta Formigoni che, solo durante il corso del giudizio di primo grado, avrebbe reso nota l’esistenza del Piano energetico dimostrando così la volontà politica di limitare la costruzione di nuovi centrali termoelettriche. «Prendiamo atto della sentenza del Consiglio di Stato, ma noi eravamo già tranquilli alla luce del parere negativo vincolante espresso a suo tempo dalla Regione Lombardia», commenta l’assessore all’Ambiente, Mauro Sommi. Il Consiglio di Stato, infine, ha condannato le società ricorrenti, in solido fra loro, a rifondere alla Regione le spese, gli onorari e le competenze del grado di giudizio, pari a 5mila euro. La delibera di giunta del 16 gennaio 2003 approvava le linee d’indirizzo per la realizzazione di una centrale elettrica a Parona: un provvedimento più volte contestato dagli ambientalisti e dalla minoranza consiliare, che portò alla nascita del comitato civico anti-centrale “La nostra Parona”. In pochi giorni i cittadini coordinati dal medico Giovanni Brunoldi raccolsero più di 700 firme. Umberto De Agostino
Commenti di Soffritti Renato: Finalmente è finita, non dimentichiamoci che qualcuno voleva anche questo dopo tutto quello che ha combinato. Uno si dovrebbe chiedere: “con tutte le schifezze che hanno insediato, come poteva starci anche una centrale di queste dimensioni”. Poi parlano di studi di impatto ambientale che non pregiudicano l’ambiente e non danneggiano la salute dei cittadini. Basta solo che mi guardo intorno per capire che ho avuto la disgrazia di capitare in un paese governano da dei … (lascio a chi ha intelligenza completare il commento).
La Lomellina - Il settimanale della gente - 27 Luglio 2011
Ambiente: comitato e Comune uniti
Ambiente ancora in primo piano! Proseguono gli incontri tra l’amministrazione comunale, il gruppo comunale di lavoro “ambiente e territorio” ed i rappresentati del Comitato di Cittadini Paronesi per la Salute e l’Ambiente. Al primo produttivo e costruttivo incontro, tenutosi ai primi di luglio, ne sono succeduti altri mirati a sviluppare, dialoghi e progetti concreti, su quelli che sono due temi molto caldi quali quello della raccolta differenziata dei rifiuti e quello dell’inquinamento ambientale.
Due percorsi sui quali le parti stanno ragionando in modo costruttivo per il bene del paese. Per ciò che riguarda il discorso inquinamento ambientale, nell’incontro di metà luglio, si è arrivati alla determinazione che è necessario un piano di monitoraggio ambientale che coinvolga non solo l’amministrazione, il gruppo di lavoro ambiente ed il Comitato, ma che vada ad abbracciare anche altre realtà ed associazioni presenti sul territorio oltre alle Aziende ed alle istituzioni preposte quali Arpa e Asl. Settembre sarà un mese importante, perché gli incontri proseguiranno con l’obbiettivo di stilare e rendere operativo un progetto che possa fotografare al meglio la situazione. “Come uno va dal dottore per verificare il suo stato di salute – commenta Colli – per vedere se è malato o sano, anche noi dovremo fare lo stesso con l’ambiente. In questa direzione ci siamo trovati con il comitato per stilare una linea di condotta e nel dopo ferie ci ritroveremo nuovamente per stilare un progetto di monitoraggio allargando il confronto alle aziende ed alle istituzioni preposte”. Positivo ed altamente costruttivo anche il confronto in materia di raccolta di rifiuti differenziata, dove gli incontri avuti hanno già portato ad un progetto operativo. Partendo da una mappatura del territorio con la dislocazione dei cassonetti per la raccolta, un primo intervento, con costi relativamente contenuti, è stato proprio quello di analizzare la situazione puntando ad un suo miglioramento in tempi rapidi. Nel dopo ferie potrebbero vedersi già i primi frutti con un riposizionamento sul territorio più oculato delle isole di raccolta stradale. Attualmente Parona può contare soltanto tre isole complete di raccolta, cioè dove sono presenti tutti i tipi di cassonetti, l’obbiettivo è quello di mettere in condizioni l’utenza di poter usufruire al meglio della raccolta differenziata stradale.
Una revisione della situazione che avrà poi come naturale conseguenza anche un’adeguata informazione alla popolazione. Al vaglio ed allo studio anche altre azioni, per le quali, però, si devono necessariamente fare i conti con le casse comunali, che come si sa, non godono certo di ampi margini di manovra. “Sulla scorta degli incontri con il gruppo di lavoro e con i rappresentanti del Comitato – commenta Colli – abbiamo analizzato la situazione raccolta differenziata cercando di capire come poter migliorare la situazione. Anche per questa tematica il prossimo mese di settembre sarà importante, in prima battuta proporremo una revisione della dislocazione dei cassonetti, mentre altre azioni sono al vaglio dei tecnici”. Tra le ipotesi che sono state avanzate anche quella di affiancare alla già presente raccolta porta a porta degli ingombranti una raccolta porta a porta degli apparecchi elettronici i cosiddetti Rae. Soddisfazione per il lavoro svolto viene espresso anche dal Comitato Salute e Ambiente. “Con l’amministrazione – commenta Riccardo Orlandi – c’è un dialogo aperto e costruttivo. Durante gli incontro è stata riconosciuta la validità delle nostre proposte sulle quali c’è stata un’apertura. Insieme si è iniziato un percorso costruttivo per il bene del paese sia per quanto riguarda la situazione dell’inquinamento ambientale sia in materia di raccolta differenziata e di presenza di micro o macro discariche di cui noi avevamo già segnalato in passato la presenza e, sulle quali, oggi, abbiamo riportato l’attenzione non solo in merito alla loro eliminazione, ma anche sulla necessità di evitare che il fenomeno si ripresenti. Ci sembra che gli incontri fin qui avuti con l’amministrazione e con il gruppo di lavoro comunale siano improntati alla massima collaborazione ed al dialogo; dialogo che ci auspichiamo possa essere allargato alle altre associazioni e realtà oltre che all’intera popolazione”.
Commenti di Soffritti Renato:
Leggendo quanto dichiarato dal Sindaco Colli, inevitabilmente la mia mente ritorna indietro nel passato quando suggerivamo queste soluzione come alternativa all’inceneritore. Ora mi sembra di leggere le mie passate dichiarazioni che parlavano di raccolta differenziata, di porta a porta e di riuso, ma nessuno dice che l’inceneritore è stato un investimento inutile. Se veramente hanno intenzione di arrivare a tanto, devono spiegarmi dove intendono prendere i rifiuti da bruciare per compensare il rifiuto che non va all’inceneritore visto che si vuole potenziare la raccolta differenziata. Ricordo anche, che inquina altrettanto mobilitare i camion per trasportare i rifiuti da altre province o regioni (cosa che sta già avvenendo). Vorrei inoltre ricordare che abbiamo fatto delle convenzioni che includono i costi del pretrattamento a carico della società che gestiscono l’inceneritore il quale deve garantire un compost di qualità a sue spese, e tra queste è inclusa anche la separazione del rifiuto che non può essere bruciato. Non dimentichiamoci che la prima caldaia è stata autorizzata a bruciare l’RSU, che è un rifiuto indifferenziato (sacco nero). Altrove fanno la raccolta differenziata separando i rifiuti con minori costi per i cittadini perché alla fine pagano quanto effettivamente viene conferito e non come da noi in Lomellina che paghiamo sempre la stessa cifra anche se dimezziamo il rifiuto. In questo modo avrebbero un senso anche le isole ecologiche che otterrebbero dei ricavi nel riutilizzare i materiali anziché pagarli come conferimento al C.L.I.R. (in passato tanti hanno sostenuto che separarli non serviva a niente perché poi tutto andava di nuovo insieme, in quanto il CLIR non era attrezzato per questo tipo di raccolta, uno di questi era il Sindaco Colli e penso che su questo aveva ragione). Concludo dicendo che Parona ci ha abituati nel vederli operare solo nel fare gli interessi dell’inceneritore, non ultima la modifica delle convenzione che ha portato al commissariamento la passata legislatura, anche qui hanno detto che si riducevano i contributi per abbassare le tariffe degli utenti del bacino, invece è avvenuto solo un danno economico per il paese. E’ auspicabile che se veramente si vuole invertire la tendenza, si operi per ridurre le tariffe dei cittadini virtuosi che si impegnano a produrre meno rifiuti e a ridurli tramite la separazione, non per bruciarli meglio separando l’umido, ma per bruciarne di meno, tramite un migliore riutilizzo dei materiali di recupero. Per legittima sfiducia, non credo che persone che nel passato hanno sostenuto tesi opposte improvvisamente capiscono quello che in passato gli abbiamo già spiegato.
Aggiungo solo alcune considerazioni. Se Parona riuscirà a migliorare la RD sarà un plauso per i cittadini che malgrado non pagano il conferimento diventeranno più virtuosi. Per tutti gli altri comuni invece il discorso è diverso, lo dice la logica: “se la lomellina produce meno rifiuti da incenerire è perché si impegnano di più a separarli, questo nuovo lavoro dovrebbe essere premiato perché il rifiuto riutilizzato produce un utile mentre il rifiuto conferito all’inceneritore produce un costo”. La logica dello sconto tariffario deve essere lo slogan di qualsiasi comitato altrimenti i cittadini non capirebbero cosa ci guadagnano a fare la raccolta differenziata. Non è sufficiente sposare la tesi del cittadino virtuoso, si deve anche fare capire che questo processo ha anche dei benefici economici, ovunque è così pertanto deve esserlo anche per noi.
la Provincia Pavese - 22 luglio 2011
Internet veloce entro ottobre in 30 Comuni
CHIGNOLO PO Ancora tre mesi e poi la connessione veloce a internet non sarà più un miraggio. Per 30 comuni della provincia entro ottobre arriverà la linea Adsl e in totale 143 comuni entro due anni potranno usufruire di una linea veloce. I lavori saranno realizzati da Telecom Italia che ha vinto la gara indetta dalla Regione Lombardia: 41 milioni di euro l’investimento totale per arrivare a una copertura regionale del 99,7 per cento. Per la provincia di Pavia significa che entro ottobre finirà l’agonia informatica per i Comuni di Albuzzano, Bascapè, Chignolo Po, Corana, Silvano Pietra, Inverno, Lardirago, Roncaro, Sant’Alessio con Vialone, Ceranova, Bornasco, Lomello, Galliavola, Miradolo Terme, Ottobiano, Valeggio, Parona, Pieve Albignola, Pieve del Cairo, Gambarana, Pieve Porto Morone, Monticelli Pavese, Bagnaria, Badia Pavese, Vellezzo Bellini, Rognano, Battuda, Zeccone, Bornasco, Zinasco, Sommo e Mezzana Rabattone. «Con questo progetto si dà una forte spinta all’impegno a ridurre il pesante digital divide su gran parte del territorio provinciale», dice Milena D’Imperio, assessore provinciale all’innovazione tecnologica. E il divario nell’accesso alla tecnologia (il digital divide) i comuni lo sentono davvero. «Molte aziende prima di aprire nel nostro territorio sono venute a chiederci il tipo di connessione disponibile – spiega Antonio Bonati, sindaco di Chignolo Po – e quando hanno saputo che non abbiamo l’Adsl sono andati altrove». I comuni in questi anni si sono arrangiati. «Abbiamo un sistema wireless che però è poco veloce e non raggiunge alcuni punti – continua Bonati – è un problema per i cittadini, ma anche per i professionisti che hanno bisogno di una connessione veloce per lavorare». «Noi abbiamo un po’ di copertura con alcuni operatori wireless – dice Alberto Rusmini, sindaco di Sant’Alessio con Vialone – ma funziona a singhiozzo. La linea in fibra è stata posata ad aprile, mancano i cablaggi». La data di ottobre soddisfa i primi trenta comuni. «A livello regionale la nostra provincia è quella maggiormente interessata dal progetto “banda larga” con 143 comuni – spiega D’Imperio – seguita da Bergamo con 106 comuni, Brescia 105 e Cremona 74. Significa che fino ad ora abbiamo messo cittadini e aziende in una condizione di disparità rispetto ad altre realtà più tecnologicamente avanzate». I primi 30 Comuni avranno la banda larga entro ottobre, per gli altri 113 il progetto prevede l’Adsl entro i prossimi due anni. Il programma dei lavori sarà disponibile sul sito della provincia (www.provicnia.pv.it) e le attività pianificate saranno aggiornate ogni quattro mesi. (ma.br.)
la Provincia Pavese - 14 luglio 2011
Parona, rinasce il Fontanone
PARONA Rinasce il Fontanone, luogo storico della comunità paronese. La ditta di Varese che ha vinto l’appalto è chiamata a eseguire opere fluviali di difesa di sistemazione idraulica al Fontanone, fontanile che si trova in via Case sparse per Albonese. Dopo il ribasso d’asta, l’importo dell’appalto è stato fissato a 74mila euro. L’intervento è stato inserito nei finanziamenti concessi al Gruppo d’azione locale “Lomellina-Una terra fatta d’acqua srl” all’interno del Piano di sviluppo rurale 2007-2013: nel dettaglio, i contributi rientrano nella misura 216 “Investimenti non produttivi”. «Questo intervento nasconde un grande valore simbolico per i paronesi: qui le nostre nonne, quando ancora nelle case non esisteva l’acqua corrente, andavano a lavare e a risciacquare i panni – spiega il sindaco Silvano Colli – Questa risorgiva, che si trova a poche centinaia di metri dal paese, serviva anche per dissetarsi: i bambini riempivano d’acqua un barilotto di legno, che veniva lasciato parzialmente immerso nella sorgente per preservarlo dalla calura». Parona si trova lungo la linea dei fontanili, che delimita a nord la Lomellina: sono denominati fontanili quelle sorgenti ricavate da falde acquifere sotterranee, utilizzate per il rifornimento e l'irrigazione dei campi. In passato, i fontanili erano fiancheggiati da una rigogliosa vegetazione spontanea, che diventava rifugio sicuro per varie specie di uccelli. Ora la ditta varesina avrà 90 giorni per far rivivere questo angolo ancora incontaminato Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 13 luglio 2011
Gambolò, vendevano gioielli rubati
GAMBOLO’ Il bottino è stato recuperato poche ore dopo il furto. I carabinieri hanno notato nel piazzale di un centro commerciale tre uomini che cercavano di vendere i gioielli e i monili in oro rubati nell’abitazione di una pensionata di Remondò. I tre, G. B., 20 anni, di Vigevano, il coetaneo M. E., residente a Parona, e il 43enne R. R., anch’egli abitante a Parona. Sono stati denunciati per ricettazione. Non per furto perchè non vi era la certezza che fossero gli autori materiali del raid, ma nelle loro mani è stata trovata la refurtiva sparita dall’appartamento di una pensionata residente alla frazione Remondò di Gambolò. Il furto era stato messo a segno poche ore prima, nella mattinata di ieri ed è stato segnalato ai carabinieri di Gambolò. I militari hanno subito avviato gli accertamenti e hanno controllato anche le zone attorno ai centri commerciali. A Parona hanno visto i tre uomini mentre stavano cercando di vendere alcuni oggetti. I militari hanno verificato che si trattava proprio degli oggetti preziosi rubati poche ore prima nell’abitazione della pensionata. La derubata ha riconosciuto i monili di sua proprietà e la refurtiva è stata quindi restituita. I due ventenni e il 43enne, che già in passato hanno avuto guai con la giustizia, sono stati denunciati a piede libero. Il fascicolo a loro carico è stato trasmesso alla procura di Vigevano che avvierà le indagini per accertare le responsabilità dei tre denunciati, eventualmente anche per quanto riguarda il furto di oggetti preziosi commesso nell’abitazione della pensionata alla frazione Remondò. (l.g.)
la Provincia Pavese - 09 luglio 2011
Parona, fondi alla Multiservizi
PARONA Il Comune trasmette 150mila euro alla Parona Multiservizi spa per coprire i mutui e le integrazioni alle rette degli anziani. Sarà uno degli ultimi impegni finanziari che la giunta si assumerà nei confronti della società di piazza Nuova, costituitasi il 21 dicembre 2005 in seguito alla fusione tra la Parona Servizi spa e la Casa per l’anziano spa. «Stiamo studiando la dismissione della nostra multiservizi, che non assolve più al compito iniziale a causa di una serie di fattori – spiega il sindaco Silvano Colli –. Non sappiamo ancora se questa operazione si completerà nel 2011 o il prossimo anno: in ogni caso, il settore sociale e assistenziale del Comune sarà affidato a un’apposita fondazione, che prenderà il posto della Multiservizi». Nel dicembre 2003 il Comune e l’allora Parona Servizi spa firmarono una convenzione per delineare le linee guida e le opere da realizzare, e per quantificare i versamenti annuali da parte del Comune nel periodo 2003-2015. Inoltre, il 26 gennaio 2007, la Multiservizi richiedeva un finanziamento con la Banca agricola mantovana per il completamento del secondo lotto del tratto fognario della zona industriale e commerciale posta al di là della ferrovia, oltre che per la realizzazione della rotatoria fra le Strada degli asini e la Strada vicinale per Vigevano, e per l’ultimazione dello scalo ferroviario. Nel 2011 il Comune trasferirà alla società per azioni la somma di 1,25 milioni di euro da liquidarsi in due tranche semestrali di 625mila euro ciascuna. «Ora la Multiservizi spa ha inviato la richiesta per la corresponsione urgente di un acconto per esigenze immediate di liquidità e far fronte agli impegni economici assunti – spiega Colli –. Abbiamo autorizzato il trasferimento di denaro in esecuzione al Piano di versamenti previsto dal secondo atto integrativo sottoscritto il 4 luglio 2007». Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 08 luglio 2011
Parona, la stazione abbandonata
PARONA La situazione della stazione ferroviaria è al limite dell’insostenibile. La protesta arriva dal Coordinamento provinciale pendolari pavesi guidato da Jolanda Nanni, che ha ricevuto l’appoggio del sindaco Silvano Colli durante l’incontro negli uffici milanesi della Regione Lombardia. «L’esterno è costante preda di vandali, la sala d’attesa è perennemente chiusa, l’accesso alla stazione è infestato da erbacce e i bagni sono fuori servizio da anni – ha affermato Jolanda Nanni – Inoltre, in questa stazione, che non è presidiata, mancano i servizi igienici e una biglietteria funzionante. E a Parona, fatto che non va sottovaluto, gravitano centinaia di pendolari ogni giorno». La situazione è anomala. Negli anni scorsi è stato costruito un sottopasso che sarebbe dovuto servire per l’attraversamento della linea, oggi effettuato sui binari, una volta che fosse stato prolungato il marciapiede del secondo binario. «Questa è un’opera mai terminata, così come le modifiche dei binari: il Comune e la Parona Multiservizi hanno fatto tutto quanto in loro potere, spendendo oltretutto qualche milione di euro, ma ora tocca a Rete ferroviaria italiana risolvere questa situazione a dir poco ingarbugliata – spiega Colli – Senza contare che anziani e disabili non sono agevolati all'accesso alla stazione e all'uscita devono farsi venire a prendere dai familiari poiché la stazione non è provvista di pista ciclabile, né di passaggi pedonali adeguati». Rfi ha garantito un immediato intervento di pulizia straordinaria. Umberto De Agostino
La Lomellina – Il settimanale della gente - 06 Luglio 2011
Dialogo tra Comune e Comitato Ambiente
Ambiente, qualcosa si muove! È stato un incontro positivo e costruttivo quello tenutosi sabato mattina in Comune tra il sindaco Silvano Colli, l’assessore all’ambiente e territorio Mauro Sommi, quello ai servizi sociali Giuseppe Ferretti, in rappresentanza dell’Amministrazone, Riccardo Ricali e Marino Colombo in rappresentanza del gruppo di lavoro comunale Ambiente e Territorio e Piero Firpo, Riccardo Orlandi, Daniele Basiricò e Giorgio De Giorgi in rappresentanza del Comitato dei cittadini di Parona per la Salute e l’Ambiente. L’incontro richiesto proprio dal comitato aveva come temi la situazione ambientale, con particolare riferimento al recente caso di uova alla diossina e la raccolta differenziata di rifiuti. Temi, per i quali, Firpo e Orlandi hanno portato a conoscenza degli altri interlocutori due progetti sviluppati sulla scorta di un’attenta analisi del territorio e sulle osservazioni raccolte parlando con i cittadini. Una riunione costruttiva che è servita ad aprire un confronto improntato ad una visione migliorativa delle problematiche ambientali. “È stato un incontro molto proficuo - ha dichiarato l’assessore Sommi - non fine a se stesso, ma con lo scopo di poter intavolare un dialogo che possa avere una ricaduta positiva sul territorio e sulla popolazione. A questo primo incontro ne seguiranno a breve altri, proprio per dar corso ad una serie di progetti ed idee che sono uscite da questa prima chiacchierata. Il prossimo 16 luglio avremo già un altro confronto. L’idea di fondo condivisa da tutte le parti è quella di aprire un tavolo di concertazione tecnico, anche con il coinvolgimento delle industrie, per avviare un monitoraggio ambientale aria-acqua-suolo, completo. Va inoltre sottolineato come questa amministrazione già da alcuni mesi presta molta attenzione alle criticità ambientali, ponendo particolare attenzione ad una situazione di emissione gassose e di microclima, della zona industriale, che ci hanno indotto ad interpellare Arpa, Asl e Amministrazione Provinciale per programmare una serie di verifiche”. Verifiche e monitoraggi che sono gli obiettivi di un primo step a breve termine nei confronti del problema uova alla diossina. “Tra i primi monitoraggi - continua Sommi - ci sarà quello riguardante la criticità uova alla diossina. Già nelle prossime settimane ci troveremo con il gruppo di lavoro Ambiente e Territorio per avviare un’indagine che possa portare ad un quadro più preciso della situazione. Come amministrazione vogliamo cercare di capire se il problema è dovuto ad una cattiva condotta degli allevamenti o se alla base ci sia una criticità ambientale diversa. Per quanto riguarda, invece, la raccolta rifiuti, anche in questo caso - chiosa l’assessore - il confronto con il Comitato Ambiente è stato costruttivo ed è servito a gettare le basi per la stesura di un progetto che possa a breve tempo e con pochi e non onerosi accorgimenti, viste le difficoltà delle casse comunali, migliorare la situazione in paese. Una maggior sensibilizzazione ed informazione su quella che è la raccolta già oggi in essere, come ad esempio il ritiro degli ingombranti “porta a porta” o la possibilità di un compostaggio domestico, cose di cui stando alle voci della popolazione, non tutti conoscono termini e modalità. Non è esclusa una revisione ed una redistribuzione più oculata (o anche se necessario, l’aumento) di quelli che sono i tradizionali cassonetti già presenti sul territorio”. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Comitato Ambiente Piero Firpo. “Un incontro costruttivo nel quale è emersa la volontà di tutti di operare in modo positivo e propositivo per il paese, sia per quanto riguarda il discorso ambientale legato alla criticità diossina sia per quello più articolato della raccolta rifiuti. Molto positivo l’aver già fissato nuove date per incontrarci. Abbiamo iniziato un percorso che speriamo possa continuare ed essere sviluppato per il bene del paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino Colli. “Incontro positivo e costruttivo che traccia una linea operativa importante sia per il discorso ambientale sia più generalmente sul modo di operare dell’amministrazione quella del dialogo e del confronto”.
L'Araldo Lomellino - venerdì 08-Luglio-2011
L'ultimo saluto a Tom Lorena
E’ un paese visibilmente commosso e in lutto quello che, mercoledì 6 luglio, ha dato il suo ultimo saluto a Tommaso Lorena nella chiesa di San Pietro Apostolo a Parona. Una tragedia di difficile spiegazione quella che ha colpito il giovane Tommaso, 20 anni e una vita spesa fra le attività di volontariato della sua cittadina d’origine. Ed è proprio mentre stava svolgendo una di queste lo scorso 30 aprile che si è consumato il primo atto della disgrazia piombata sulla famiglia Lorena, molto conosciuta nel piccolo comune lomellino. Durante la preparazione della manifestazione “Parona téra bona” il giovane si era infatti accasciato a terra, vittima di un improvviso quanto imprevisto arresto cardiaco. Tommaso era stato ricoverato d’urgenza presso il policlinico San Matteo di Pavia dove le sue condizioni, in un primo momento, sembravano essere in lieve miglioramento. La situazione clinica del giovane è però degenerata lo scorso venerdì quando, in tarda serata, il suo cuore ha smesso di battere, profondamente debilitato da alcuni virus contratti durante la degenza in ospedale. «A te, ragazzo arruffato che corri per prendere un treno, che trovi in tutti una nota positiva- è il ricordo affettuoso riportato in coda al funerale celebrato dal vescovo Vincenzo Di Mauro, svoltosi in una chiesa gremita -non ti diciamo nè addio nè arrivederci perchè tu non stai andando da nessuna parte, ma sei qui con noi. Ti vogliamo ringraziare, Tom, per quel che eri e sarai sempre». Altre memorie vengono riportate da un amico, che dal pulpito ha letto una lettera indirizzata a Tommaso e scritta nel mese di maggio, quando il 20enne si trovava ancora ricoverato al San Matteo: «Non so perchè ti scrivo solo ora, sto pregando tantissimo per te, mi sto inoltrando in un cammino di fede» sono le parole commosse del ragazzo che, alla fine del suo intervento, ha chiesto a tutti i presenti di ricordare Tommaso «per l’amore che trasmetteva». «Esiste una differenza tra una persona speciale e una normale, ed è nalla dimensione del calore che riesce a portare: e tu Tommaso sei speciale» è, infine, l’incipit della commemorazione dei vecchi compagni di scuola della ex 5B che affettuosamente hanno ricordato gli episodi che hanno cementato l’amicizia fra loro e Tommaso: gite, feste, ritardi alle lezioni, ma anche «quel cappellino, che era un tuttuno con i capelli», la voce «forte e profonda» e l’assoluta sincerità e onestà, qualità che hanno inciso un «segno a forma di fiamma» che «soltanto i veri amici» sono in grado di lasciare nel cuore.
Alessio Facciolo
la Provincia Pavese - 07 luglio 2011
Parona si è fermata per dare l’addio a Tommaso Lorena
GROPELLO «Una ragazza, su Facebook, ha scritto che adesso Tommaso è in un regno buio. Le ho risposto che, al contrario, Tommaso è in un regno luminoso, fiorito, dove avrà qualcosa da fare e dove è al fianco di quel Dio che ha chiamato papà per molti anni». Il vescovo di Vigevano, monsignor Vincenzo Di Mauro, ha ricordato così Tommaso Lorena, il 20enne studente universitario morto venerdì a causa di una pericardite emorragica. Ieri mattina tutta Parona si è fermata per dare l’ultimo saluto a un giovane «galantuomo, umile, pazzo, silenzioso, curioso, goloso», come l’ha dipinto un’amica al termine delle esequie. La chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo era gremita di parenti e amici di ogni età, fra cui molti ex compagni del liceo scientifico di Mortara, compagni di giochi all’oratorio e di teatro nel Gruppo giovani, rappresentanti dell’Azione cattolica diocesana, di cui Tommaso era consigliere, e della Croce rossa italiana. Commozione e lacrime sui volti degli amici, molti dei quali non sono riusciti a entrare e hanno ascoltato la santa messa sul sagrato, dagli altoparlanti. Sulla bara di Tommaso, iscritto alla facoltà di Scienze naturali dell’Università di Pavia e grande amante della natura e della montagna, la maglietta del Grest, il cappellino marrone che portava spesso e il bastone da montagna usato nelle escursioni in Val Gardena. Nel primo banco il padre Marco Lorena, medico diabetologo in servizio al reparto di Medicina all'Asilo Vittoria di Mortara, la mamma Gabriella e i fratelli minori, Maria, 18 anni, e Giulio, 14 anni. Dall’altra parte, il sindaco Silvano Colli e l’assessore alla Cultura, Monica Galli, in rappresentanza del Comune. Monsignor Di Mauro ha parlato dal «pulpito umano della sofferenza»: «Non è vero che i giovani sono senza valori. Tommaso, anima dell’Azione cattolica ragazzi, e i suoi amici qui presenti ne sono una vivida testimonianza. Mentre Tommaso era al San Matteo di Pavia, molti amici hanno pregato nei luoghi più disparati: oltre a Parona, i santuari mariani, dalla Bozzola di Garlasco a Lourdes, il convento dei Gesuiti di Selva di Val Gardena, il liceo “Omodeo” di Mortara e l’ateneo pavese, i gruppi di Mortara, Robbio e Cilavegna, le Suore pianzoline dell’Immacolata Regina Pacis di Mortara e molti altri. L’esuberanza e la simpatia del giovane universitario sono emerse nel saluto di un’ex compagna della quinta B del liceo: «Tommaso era l’onestà fatta persona. Entrava in aula in ritardo borbottando e facendo ridere la classe. Non dimenticheremo le risate durante la gita in Spagna e la sua ritrosia a uscire con noi il venerdì o il sabato sera». Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 05 luglio 2011
Parona Domani alle 11 l’ultimo saluto a Tommaso
PARONA Saranno celebrati domani i funerali di Tommaso Lorena, il 20enne studente universitario morto venerdì al San Matteo di Pavia a causa di un arresto cardiaco e di una pericardite emorragica. Tommaso non era più tornato a casa da quando era stato ricoverato il 30 aprile scorso in seguito a una fibrillazione ventricolare, patologia rarissima in persone così giovani. Ieri l’autopsia richiesta dalla famiglia, di cui non si sapeva l’esito fino al tardo pomeriggio. «Non c’è alcun motivo di natura legale: vogliamo solo conoscere la causa della sua morte», spiegava lo zio Emilio Lorena. Le esequie funebri saranno celebrate alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo. Saranno presenti i rappresentanti delle associazioni in cui militava il giovane universitario: dalla Azione cattolica diocesana, di cui era consigliere, alla compagnia teatrale dell’oratorio Gruppo giovani fino alla Pro loco, di cui proprio lo zio Giuseppe è stato presidente per lunghi anni. Poi i compagni della facoltà di Scienze naturali dell’ateneo pavese, che Tommaso frequentava da un anno dopo essersi diplomato all’“Omodeo” di Mortara. (u.d.a.)
la Pro vincia Pavese - 04 luglio 2011
Gli amici su Facebook: «Adesso proteggici da lassù»
PARONA «Tu sei andato via perché don Davide aveva bisogno di te per fare il Grest anche lassù, ma si è dimenticato che noi avevamo bisogno di te qui». Gli amici che hanno scritto decine di messaggi su Facebook sono sicuri che Tommaso è già al fianco di don Davide Colombo, il parroco morto nel novembre 2009 all’età di 36 anni. Frasi commoventi, che dimostrano l’affetto di cui era circondato il ventenne morto a Pavia. Dopo che si era sparsa la notizia dell’ultimo arresto cardiaco, Mattia Casagrande scriveva: «Tommy, non arrenderti, noi siamo tutti qui pronti a riabbracciarti». Poi la terribile notizia. Giulia Bellotti scrive: «Non sono pronta a perdere un altro amico. Ci ho sempre sperato, tu hai lottato, ma hai preferito andare. Cinque anni di elementari, Grest, oratorio, le chiacchiere in treno e tanti piccoli momenti che porterò sempre nel cuore. Proteggici Tom, sei un altro meraviglioso angelo». Grace Sellitto, che cita la passione di Tommaso per Christopher Paolini, il giovane autore fantasy americano, dice: «Conserverò tutti i tuoi sguardi da sopra gli occhiali di quando dicevo una stupidata». Davide Bovo ricorda i momenti nel gruppo teatrale dell’oratorio, con riferimento al ruolo interpretato da Tommaso: «Ci mancherai, Pampurio. Il Signore vuole solo i migliori a fianco a lui e tu se uno di quelli». Alex Oliva ricorda anche don Davide: «Ciao Tommy, tu e il don sarete per sempre i miei angeli custodi». Elisa Coldesina scrive: «Guardando verso il cielo blu rivedrò i tuoi occhi». Angelica Aversano rievoca i momenti con Tommaso, il “gigante buono”: «Tutti i Grest, le pizzate. Eri una persona fantastica. Dio ti ha voluto con sé, come don Davide. Forse perché siete state persone spettacolari e lui vi ha voluto con sé portandovi via da noi». Tommaso, per Monica Martinelli, era «una di quelle poche persone con sempre un sorriso sul volto». (u.d.a.)
La Nuova Stagione esprime le più sentite condoglianze ai genitori e ai parenti per la prematura scomparsa di Tommaso Lorena. I nostri cuori sono vicini a Marco e a tutta la sua famiglia, ci immaginiamo il loro stato d’animo. Non avremmo mai voluto darvi questa notizia, abbiamo sempre sperato in una rapida ripresa senza sofferenza, ma così purtroppo non è stato. (R.Soffritti)
Leggi anche l’articolo della Provincia Pavese: Il cuore di Tommaso non ha resistito
la Pro vincia Pavese - 02 luglio 2011
Gomme dell’auto tagliate a un dipendente comunale
PARONA E’ uscito di casa e si è ritrovato le due gomme posteriori dell’automobile tagliate. Vittima è Davide Bovo, 40 anni, dipendente comunale, che ora deve spendere circa 200 euro per rimediare al danno subìto. L’autore dell’atto di vandalismo ha agito di notte: si è avvicinato alla vettura parcheggiata in largo Ortaglia e ha tagliato gli pneumatici allontanandosi poi indisturbato. «Non ho idea di chi possa essere, ma spero che possa essere identificato quanto prima per pagare ciò che ha fatto», commenta il dipendente dell’ufficio Anagrafe comunale di piazza Signorelli. La sua Fiat Bravo era parcheggiata in un posteggio pubblico, a pochi passi dall’abitazione situata in largo Ortaglia. Ieri mattina Bovo è sceso per andare al lavoro quando si è trovato di fronte all’amara sorpresa. Ora la spesa straordinaria per riparare le gomme tagliate nottetempo. (u.d.a.)
Commento di Soffritti Renato: La stessa cosa e nello stesso parcheggio mi è capitata anche a me nel periodo tra il 2004 e il 2006 e ho fatto una denuncia ai carabinieri. Ai tempi alcuni cittadini mi hanno segnalato che non ero un caso isolato perchè era già successo ad altri. Ora però c'è una telecamera, è mai possibile che non riprendono mai niente ?
la Pro vincia Pavese - 26 giugno 2011
Parona, la Fonderia apre i licenziamenti A casa sette operai
Aperto il bando di gara per la concessione degli edifici per l’esercizio di bar e ristorante nei locali comunali del Parco dei Tre Laghi a Gravellona Lomellina: «Dopo aver verificato che l’area del bar ristorante nel parco comunale è effettivamente a disposizione abbiamo deciso di impostare una gara pubblica tra i soggetti esterni – dichiara il sindaco Francesco Ratti – l’importo del canone di concessione annuale sarà di 9600 euro a base d’asta e la concessione arriverà sino al 2021. di Simona Bombonato wPARONA Meno sette. Fonderia vigevavanese ha licenziato 7 operai dei 10 previsti dall’accordo sindacale contestato dai due terzi delle rappresentanze dei lavoratori. Il provvedimento è scattato per i dipendenti che si erano dichiarati disponibili ad andarsene, sette appunto su un totale di 57. E adesso arriva la parte difficile. Per compensare gli esuberi, vanno infatti tagliati altri tre posti di lavoro. La ditta farà i nomi entro agosto, probabilmente prima della pausa ferie. Nessun dettaglio sui reparti della catena produttiva destinati a essere ridimensionati che, a detta dell’amministratore delegato Enzo Trabucchi, non sarebbero nemmeno stati individuati. «C’è in corso lo studio che metterà in evidenza gli esuberi di personale lungo tutto il processo di produzione – spiega Trabucchi – Finchè non è concluso si ragiona sul nulla». Un invito ad aspettare che sa di prudenza dopo la presa di posizione contraria di Fiom Cgil e Cisl Fim. «Sui licenziamenti saranno i singoli operai a decidere se fare ricorso o meno – ha premesso da Fiom Rosella Banzato – Con Cisl andiamo avanti per la nostra strada. Per quanto ci riguarda l’accordo sindacale non era valido, essendo stato firmato da un sindacato su tre manca di rappresentatività. Gli uffici competenti stanno comunque valutando se esistono le condizioni per impugnarlo». Stesso parere da parte di Cisl Fim con Gaetano Strippoli, convinto a sua volta che sia giusto continuare a rivendicare la non ritualità della procedura. L’Agenzia regionale per l’istruzione (Arifil) si è però già espressa dando ragione a Uilm. Accordo valido, ha detto il funzionario regionale a inizio giugno davanti alle parti sociali, perchè rappresenta la maggioranza dei lavoratori. Intendendo con ciò i 31 tesserati Uilm contro i 15 Fiom e nessun iscritto per Cisl. Le prossime saranno settimane decisive. Più degli sviluppi relativi alla spaccatura tra i sindacati, ai lavoratori fanno paura i licenziamenti. Per ora 7 hanno preferito incassare l’indennità prevista in questi casi per legge. La ditta ha 120 giorni di tempo dalla firma dell’accordo - che è andato in porto a fine maggio - per fare i nomi degli ultimi tre da mandare a casa. Passi indietro sono esclusi anche se Trabucchi ha preferito un cauto «tutto è possibile». I più a rischio sembrano però gli ultimi assunti, a partire dalle unità produttive entrate due anni fa per seguire una commessa importante dall’America in arrivo da una società nel campo delle rinnovabili, commessa poi saltata a causa della crisi. Anche i 7 volontari rientrano tra gli ultimi ingressi. Sono operai generici tra i 30 e i 40 anni, in parte della zona.
la Pro vincia Pavese - 24 giugno 2011
Da Parona a Parigi in bicicletta
PARONA Dalla torre di San Siro di Parona alla torre Eiffel di Parigi in bicicletta. E’ l’iniziativa che è stata lanciata dalla Pro loco con la Società ciclistica paronese, che vedrà 15 cicloturisti percorrere sette tappe, 900 chilometri, in una settimana, da domani a venerdì 1 luglio. L’annuale sfida sulle due ruote era iniziata nel 2001, quando da Parona si raggiunse la Città del Vaticano e piazza San Pietro. Ora da Parona si toccheranno la Val d’Aosta, Val d’Isere, l’Alta Savoia, la Borgogna con l’abbazia benedettina di Cluny, e l’Ile de France fra i fiumi Yonne e Senna, prima del traguardo degli Champs Elisees. Dopo la lunga pedalata, i cicloturisti e i loro collaboratori avranno la giornata di sabato 2 luglio per la visita della città: il giorno dopo, rientro a Parona. In passato, le mete erano state, fra le altre, Santiago di Compostela, Lourdes, Assisi, San Giovanni Rotondo, la Val Vigezzo e il lago Maggiore. (u.d.a.)
la Pro vincia Pavese - 22 giugno 2011
Parona, chiesta un’assemblea sull’ambiente
PARONA Il Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente convoca un’assemblea straordinaria sull'inquinamento. «Lo scopo è valutare le richieste che andremo a presentare al Comune e permettere ai cittadini di dare un contributo di idee, suggerimenti e proposte – commenta il comitato presieduto da Luigi Firpo – Pensiamo che possa essere un’occasione importante: un serio intervento per il controllo dello stato dell’ambiente non è più rimandabile; ora di passare dalle parole ai fatti concreti». L’appuntamento è fissato giovedì, alle 21, alla scuola elementare di via papa Giovanni XXIII. Dopo il volantino sulle uova alla diossina distribuito alle famiglie di Parona e la conferenza sui rifiuti, il Comitato ha ottenuto un incontro con il Comune per i primi di luglio. «Ci confronteremo sulla situazione ambientale del nostro paese e discuteremo in modo fattivo delle nostre proposte: in primo luogo, il piano di monitoraggio dell’inquinamento, considerata la criticità di questo argomento, e poi il miglioramento della raccolta differenziata».(u.d.a.)
la Pro vincia Pavese - 21 giugno 2011
Elefanti maltrattati, no al film
VIGEVANO Niente film «Come l’acqua per gli elefanti» all’interno della rassegna estiva «Cinema in castello». Il gruppo provinciale Lav (Lega antivivisezione) si congratula con la scelta degli organizzatori: «Ha scatenato troppe polemiche a causa dei metodi di addestramento degli elefanti». Il film, targato Usa ed uscito quest’anno, con l’attore Robert Pattinson, è tratto dal best selle di Sara Gruen, «Acqua agli elefanti». Ha subito pesanti critiche dalle associazioni animaliste, a causa dei metodi di addestramento degli animali, che sono stati adottati per la sua realizzazione. La Lav, quindi, si congratula con la scelta della multisala «Movieplanet» di Parona, che come ogni anno organizza la rassegna «Cinema in castello», di non inserirlo nella proiezione estiva. «Grazie anche ad un video, reso disponibile sul web dall’Associazione internazionale per i diritti degli animali _spiegano dall’associazione provinciale, che ha sede in viale Sforza a Vigevano, presieduta da Annalisa Gasparre _ sono state rese note le crudeltà che gli elefanti sono costretti a subire per imparare gesti e movenze che all’occhio umano potrebbero sembrare quasi naturali, ma che richiedono sforzi indicibili. Nel video diffuso dall’organizzazione internazionale, compare anche un elefante agganciato per un labbro e tirato». «Queste _continuano dalla Lav _ sono le stesse angherìe che sono inflitte in occasione degli spettacoli del circo, che godono anche di finanziamenti pubblici in certe occasioni. E proprio a questo proposito è in corso una petizione, proprio della Lav, per arginare questo fenomeno e invece proporre circhi senza animali, in cui gli artisti esibiscano i proprio talenti, rinunciando a costringere gli animali a comportamenti diversi da quelli che sarebbero loro propri in natura».(ila.cav.)
la Provincia Pavese - 18 giugno 2011
Un bilancio al risparmio
PARONA Bilancio preventivo improntato al risparmio. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il documento finanziario che risente, inevitabilmente, dell’operazione Combitalia, la società nata per costruire il raccordo ferroviario e poi fonte di perdite per 1,2 milioni di euro. «Sarà l’anno in cui dismetteremo la Parona Multiservizi, cui fa capo Combitalia: l’operazione richiederà molta attenzione – ha commentato il sindaco Silvano Colli – Poi daremo vita alla nuova Fondazione dei servizi sociali e andremo a rivedere lo statuto». Fra le entrate spiccano i proventi derivanti dal termodistruttore di Lomellina Energia (1,6 milioni di euro) e dall’Ici (900mila euro). Fra le uscite, 140mila euro per interventi salle scuole , 130mila euro per la manutenzione del verde e 125mila euro da trasferire a Mortara per gli accordi sulla seconda caldaia del termodistruttore. Voto contrario da parte delle minoranze Parona viva e Parona giovane. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 14 giugno 2011
Referendum: Vigevano è sotto il 50 per cento
In Lomellina, ci sono Comuni in cui il quorum era stato già raggiunto alle 22 di domenica oppure dove le percentuali finali sono anche più alte della media nazionale. Ad esempio, a Pieve Albignola o ad Olevano, ha votato, alle 15 di ieri, oltre il 60% della popolazione. Vicina al 60% la partecipazione a Ferrera. A Velezzo (indicata da un sito internet nei giorni scorsi, come area individuata assieme a Valle e Semiana per la costruzione di una centrale nucleare) domenica sera aveva già votato il 53,40% degli elettori per il referendum sul nucleare e alla chiusura dei seggi la percentuale ha toccato il 65.9% (ma a Valle il quorum non è stato raggiunto, mentre a Semiana ha votato il 58.29% degli aventi diritto). Quorum non raggiunto neanche a Mortara (secondo Comune più grande della Lomellina), Cassolnovo, Robbio, Gravellona, Garlasco, Tromello e Gambolò; superato invece a Sannazzaro, Cilavegna, Lomello, Mede, Dorno, Borgo San Siro e Parona.
di Denis Artioli
VIGEVANO A Vigevano nessuno dei quattro referendum ha raggiunto il quorum, ma le percentuali sono vicinissime: 49,9% per le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali, determinazione della tariffa del servizio idrico integrato e nucleare; il 49,8% dei vigevanesi ha votato sul legittimo impedimento. Cosa dicono i risultati dello spoglio? Che quasi 22mila vigevanesi hanno votato sì ai due quesiti riguardanti l’acqua pubblica, che 21.373 vigevanesi (91,6%) sono contrari alle centrali nucleari (1.955 sono a favore) e che 21.450 vigevanesi (il 92,2%) vogliono l’abrogazione del legittimo impedimento per il presidente del Consiglio e per i ministri. Il sindaco leghista Andrea Sala, che aveva già preannunciato i suoi quattro “sì” ai referendum, si dichiara molto soddisfatto per i risultati. «E’ vero che Vigevano non ha raggiunto di pochissimo il quorum – sottolinea il sindaco – ma, a differenza di altre zone d’Italia, qui ci sono stati due turni ravvicinati di votazioni e potrebbe essere stato solo un segnale di stanchezza. Però metà dagli elettori vigevanesi è andata a votare e i risultati sono inequivocabili». Il sindaco conferma le sue scelte: «Ho votato quattro sì e ho invitato la gente ad andare a votare quattro sì: a me premeva molto il discorso dell’acqua pubblica per l'Asm, perché se a livello nazionale non si fosse raggiunto il quorum o se avessero vinto i no, avremmo avuto serissimi problemi, perché avremmo dovuto cedere entro fine anno le quote dell'azienda e la gestione degli altri servizi. Questo risultato, rispetto all’Asm, è un sollievo». Sul nucleare? «Oggi la tecnologia sul nucleare non è ancora garantista e serve molta prudenza – sottolinea il sindaco – mentre sul legittimo impedimento, credo solamente che sia giusto riaffermare che la legge è uguale per tutti, anche per il presidente del Consiglio». Michele Bozzano, capogruppo del Pd in consiglio comunale, dice: «A Vigevano anche il sindaco si era espresso per i quattro sì, e c'era una convergenza positiva. E' un dato che ci dà ulteriore forza per continuare la battaglia sull'acqua pubblica anche a livello provinciale. Per la nostra provincia quel che conta di più è il discorso sull'acqua, con tre aree distinte in cui bisognerà trovare un punto di incontro. Il presidente Bosone cercherà la strada giusta per coniugare le differenze del territorio». E poi, sottolinea «la gente anche qui non vuole le centrali nucleari, soprattutto nei territori che potrebbero avere caratteristiche idonee: non dimentichiamo che l’ex-sindaco Cotta si era detto favorevole a una centrale qui. L'esito dà mandato pieno, a chi amministra, di cercare forme di energia alternativa. Sul legittimo impedimento, i cittadini chiedono solamente che tutti siano uguali davanti alla legge». Silvano Migliavacca, di Civiltà vigevanese: «Sono molto rincuorato dai miei connazionali che sono andati a votare e per quel che hanno votato. C’è ancora tanta parte di Italia che spera e lavora per un futuro migliore. A Vigevano bisogna fare ancora molto lavoro, la città deve ancora rinascere sotto l’aspetto delle politiche ambientali e della convivenza civile. Il 50% che non vota è gente delusa dalla politica e che non ha neanche voglia di andare a esprimersi sul referendum».
la Provincia Pavese - 12 giugno 2011
Parona, caso Fonderia Licenziati 10 lavoratori
PARONA L’accordo sui 10 licenziamenti è valido. Lo ha detto l’Agenzia regionale per l’istruzione, formazione, lavoro (Arifil) di fronte a sindacati e proprietà. Dunque, Fonderia vigevanese può dare corso alla procedura di mobilità conclusa dieci giorni fa con il solo consenso di Uilm. Fiom Cgil e Cisl Fim, su posizione contrarie, hanno comunque dato mandato ai legali per impugnare il documento. La spaccatura sindacale è netta. A Parona perderanno il posto di lavoro 10 operai su 57, di cui solo 8 volontari. Gli altri due addetti saranno indicati dalla ditta dopo l’analisi dei reparti che registrano esuberi di personale in seguito alla perdita di un grosso cliente americano specializzato nel fotovoltaico. «Abbiamo rivendicato la non ritualità della procedura e non cambiamo idea – ha spiegato Gaetano Strippoli (Cisl Fim) – In Regione sarà anche andata male, ma siamo sempre convinti che quell’accordo non è valido se non tutti i licenziamenti sono volontari». Cgil e Cisl sarebbero state disposte a siglarlo se le unità produttive da tagliare (tutte e dieci) si fossero dichiarate disponibili ad andarsene in cambio degli incentivi. Da qui la richiesta di convocazione a Milano nella speranza di trovare spazio per un’eventuale trattativa, con conseguente passo indietre di Uilm e della proprietà. Le cose però sono andate in modo diverso. «Vale la regola della maggioranza – ha motivato Arifil durante la vertenza– L’accordo è valido perchè porta la firma del sindacato con la più forte rappresentatività». Uilm, appunto, che iscritti in Fonderia ne conterebbe 31 contro i 15 di Fiom e nessun tesserato Cisl. «Sette si sono iscritti da noi dopo essere usciti da Fiom, c’è poco da contrariarsi, Regione non ha fatto altro che pronunciarsi sulla base del criterio della maggioranza», ha commentato da Uilm Roberto Torti. Torti ha ribadito di aver ricevuto mandato direttamente dai lavoratori affinchè concludesse la procedura di mobilità dando il consenso all’accordo contestato dalle altre due rappresentanze sindacali. «Gli otto volontari hanno firmato un documento – ha continuato Torti – Quella di Cgil e Cisl è solo una presa di posizione di politica sindacale. Facciano pure. Io ho dato voce agli operai e basta questo».
Venti sindaci della Lomellina con Invernizzi
OLEVANO Sono una ventina i sindaci della Lomellina che esprimono «Con forza la stima al candidato presidente per la Provincia Ruggero Invernizzi. Un candidato che ha dimostrato che si può e si deve far politica diversamente, che la vera politica è tra la gente, per la gente, che la politica è rispetto delle istituzioni, delle idee, dei valori e non vassallaggio al potere». Il sostegno a quello che dovrebbe ricoprire il ruolo di capo dell’opposizione in consiglio provinciale prende atto anche del fatto che in Lomellina il sostegno al Pdl è stato ben distribuito sul territorio. La lettera è stata firmata dai sindaci di Valle, Cergnago, Cozzo, Robbio, Breme, Castelnovetto, Lomello, Albonese, Olevano, Parona, Palestro, Sartirana, Velezzo, Cassolnovo, Scaldasole, Tromello, Garlasco, Dorno e Gropello. (s.m.)
Vedi link: Candidatura Colli Camera del 2001
Commento Nuovastagione: Se l'Ulivo aveva candidato nel 2001 il nostro Sindaco Colli che è un democristiano, perchè ora il nostro Sindaco sottoscrive un certificato di stima per Ruggero Invernizzi che è del PDL ?
ZEME La Asm Mortara non pulirà più le strade. La partecipata mortarese alla cui guida c'è Simone Ciaramella infatti ha interrotto il servizio di spazzamento. Così la giunta comunale ha deciso di affidare questo servizio all'azienda Aboneco di Parona. Circa 2.500 euro la spesa inserita nel prospetto del bilancio comunale per garantire questo servizio, che però non avrà cadenza regolare. In base all’accordo stipulato con il municipio le strade di Zeme saranno pulite dalla spazzatrice della Aboneco solo in caso di necessità. Altrimenti ad occuparsi della pulizia sarà l'operatore ecologico comunale che quotidianamente spazza le vie di Zeme.
la Provincia Pavese - 08 giugno 2011
Parona, palasport in pegno per i debiti di Combitalia
PARONA Il Comune potrebbe dare in garanzia il palazzetto dello sport, valutato un milione di euro, per coprire i debiti di Combitalia. E’ la strada da seguire nel caso in cui la società Centuriale, dietro cui ci sono quattro imprenditori di Vigevano, non acquistasse il pacchetto di maggioranza in mano alla Parona Multiservizi spa, braccio operativo del Comune. Costo: 1,2 milioni di euro, cioè i soldi spesi da Combitalia per i lavori del raccordo ferroviario eseguiti con il socio privato, la Mcf T Rail del novarese Giovanni Orizio. Se ne parlerà domani, alle 21, in consiglio comunale quando il sindaco Silvano Colli metterà in discussione il Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari comunali per il 2011. «Da molti mesi – commenta il sindaco – stiamo cercando di arrivare alla conclusione della vicenda: se l’accordo con Centuriale non andasse in porto, potremmo anche mettere in liquidazione Combitalia. Ma negli ultimi giorni si è pensato di sfruttare l’opzione palestra». La cordata di imprenditori vigevanesi, intenzionata a rilevare il 51% di Combitalia, potrebbe far arrivare al capolinea la tormentata storia della società costituita nel 2005 per realizzare il raccordo ferroviario lungo la linea Milano-Mortara e mai decollata. Secondo gli accordi preliminari, Centuriale dovrebbe versare 120mila euro come prima rata e 500mila euro entro la fine dell’anno; i rimanenti 500mila euro sarebbero versati entro il 31 dicembre 2012. Sulla società controllata dal Comune, però, pende una causa giudiziaria. Il Comune e la Parona Multiservizi avevano citato in tribunale Orizio. «Ha eseguito lavori che definiamo scadenti», aveva riassunto in un consiglio comunale del settembre scorso Giorgio Pisani, amministratore unico di Combitalia. Da parte sua, Orizio, delegato della società lussemburghese Avena, proprietaria del 49% di Combitalia, aveva contrattaccato: «Li denuncio io e chiedo tre milioni di danni». La stessa Avena aveva partecipato per due volte al bando di gara per la vendita del 51% di Combitalia, ma il Comune e la Multiservizi avevano respinto l’offerta. Ma domani sera si parlerà anche di bilancio di previsione 2011, che non a caso è stato inserito al terzo punto all’ordine del giorno, dopo il Piano delle alienazioni. Il documento finanziario, uno degli ultimi a essere approvato in Lomellina, pareggia a 5,8 milioni di euro. A seguire, il Regolamento per l'esecuzione di scavi sul suolo pubblico e il Regolamento sull'attività edilizia.
Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 08 giugno 2011
Parona, operata la donna investita dal treno
PARONA Sono stazionarie le condizioni dei due immigrati cinesi investiti lunedì pomeriggio dal treno da Mortara per Milano Porta Genova delle 14.20. La donna, 28 anni, rimane ricoverata al reparto di Ortopedia dell’ospedale di Vigevano. Ieri mattina i medici l’hanno sottoposta a intervento chirurgico. Il recupero sarà lungo, «serviranno non meno di due mesi», ha spiegato il primario Massimo Migliavacca. Nell’urto con il convoglio la ragazza ha riportato la frattura e la lesione del tendine dell’avambraccio destro. Non si trova in pericolo di vita, ma dopo l’operazione che i medici giudicano riuscita ci vorrà tempo per riguadagnare la piena funzionalità dell’arto. Un incidente dalla dinamica incerta, quello avvenuto ieri l’altro sui binari che tagliano la campagna tra Parona e Mortara, dove è rimasto ferito anche l’uomo che era in compagnia della 28enne. Per lui fratture esposte alle braccia e tempi non brevi da dedicare alla riabilitazione funzionale al recupero. Lunedì pomeriggio, i due hanno deciso di attraversare insieme la ferrovia. Una scelta imprudente dettata forse dalla fretta. Nel tentativo di risparmiare tempo la coppia si è trovata in mezzo ai binari proprio mentre sopraggiungeva il treno per Milano. Hanno corso un rischio enorme e solo la prontezza di riflessi del macchinista ha evitato il peggio. Il capotreno ha infatti scorto in tempo le due sagome. Nell’istante in cui si è accorto di quanto sarebbe potuto accadere ha azionato il sistema frenante, fermandosi prima di dilaniarli. Il convoglio è ripartito solo alle 16.30. (si.bo.)
la Provincia Pavese - 06 giugno 2011
Clir, sede a Parona entro fine giugno
MORTARA. La nuova sede paronese del Clir spa, la società dei rifiuti oggi con sede a Mortara, sarà inaugurata entro fine giugno. Entro l’anno anche gli uffici amministrativi. Così tutti i settori operativi saranno riuniti in un unico spazio, costato 1,5 milioni di euro, a pochi passi dal termodistruttore. L’investimento porterà a sensibili risparmi in vari settori, oltre a ospitare un impianto di messa in riserva dei rifiuti in orari in cui gli impianti di smaltimento sono chiusi. La struttura garantirà un terzo turno di lavoro flessibile: ciò permetterà un servizio di raccolta non più dalle 6 alle 18, ma dalle 5.30 alle 22.
la Provincia Pavese - 02 giugno 2011
Un concerto per l’ambiente
PARONA. Sabato, dalle 21.30 a mezzanotte in piazza Nuova, il Comune e il circolo Wwf Lomellina presentano «Musica per l’ambiente», concerto gratuito per sensibilizzare al referendum del 12 e del 13 giugno. Ad esibrirsi, Symo Moz e Snake dj, che animeranno la serata con diversi tipi di musica.
la Provincia Pavese - 01 giugno 2011
Parona, la Vedani promette: «Ci saranno meno fumi nocivi»
PARONA. Meno fumi sul cielo dell’area industriale, in cui spesso si registrano odori e miasmi. E’ l’obiettivo della Vedani Carlo Metalli, che ha effettuato lavori di ammodernamento delle strutture dello stabilimento di strada Marziana. L’intervento a uno dei camini del capannone della fonderia è destinato a garantire una migliore funzionalità nell’aspirazione dei fumi provenienti dai processi di lavorazione. Un altro importante intervento ha interessato l’impianto dedicato al trattamento delle acque utilizzate in alcuni procedimenti di lavorazione dell’alluminio. «Grazie a questa struttura è possibile depurare le acque e i vapori permettendo così di preservare le risorse idriche del territorio con il riutilizzo delle acque depurate in altri cicli di lavorazione», spiegano dall’azienda che si occupa di recuperare rottami di alluminio da trasformare in lingotti di leghe di materiale puro. E aggiungono: «Noi poniamo da sempre grande attenzione all’ambiente e per questo motivo abbiamo effettuato importanti investimenti». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 31 maggio 2011
Inquinamento da controllare
PARONA. Un monitoraggio sui fenomeni di inquinamento a Parona. Lo chiede il Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente, che distribuirà il volantino «Come difenderci dalle uova alla diossina».
Gli ultimi due episodi di inquinamento, cioè le uova alla diossina individuate in un pollaio domestico e i miasmi sprigionatisi nell’area industriale, hanno allarmato il comitato guidato da Luigi Firpo.
«Questi fatti dimostrano che la situazione ambientale del nostro Comune dev’essere seriamente affrontata - commenta il portavoce Riccardo Orlandi - Occorre che chi gioca un ruolo importante nel determinare lo stato dell’ambiente, ossia almeno le cinque realtà industriali classificate come ad alto potenziale di inquinamento, e chi ha la responsabilità di salvaguardare la salute dei cittadini, cioè il Comune, affrontino la situazione esplicitando in modo trasparente l’effettiva condizione del nostro territorio e indicando, soprattutto, come attivare un controllo sistematico degli indicatori di stato dell’ambiente». Il Comitato ambientalista ha scritto una lettera aperta al Comune, in cui ripercorre il «grave episodio di contaminazione da diossine»: «La specificità del fenomeno deriva dall’alta densità di insediamenti industriali a elevato impatto ambientale, cioè fonderie, inceneritore, industrie chimiche, tra le più elevate della provincia». Il Comitato chiede che il Comune coinvolga Arpa, Asl e aziende locali.
- Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 30 maggio 2011
Parona, scontro tra Cgil e Fonderia Diffida all’azienda sui licenziamenti
PARONA. E’ scontro tra Cgil e amministratori della Fonderia, sul caso-licenziamenti. Il sindacato ha inviato una diffida all’azienda sulla risoluzione dei rapporti di lavoro. L’amministratore si dice dispiaciuto: «Aiutiamo chi esce volontariamente».
Crisi Fonderia: su 10 operai da licenziare 7 hanno deciso di andarsene. Ne mancano altri tre, ma in ogni caso non sarà mobilità volontaria. La Cgil ha diffidato l’azienda da risolvere il rapporto di lavoro. La diffida è stata formalizzata in queste ore, così come la richiesta di un esame congiunto dello stato di crisi all’Agenzia regionale per l’istruzione, la formazione e il lavoro (Arifil). Alla Fonderia vigevanese, 57 dipendenti e una procedura di mobilità ormai conclusa per 10, la tensione con i sindacati continua a meno di una settimana dalla firma dell’accordo. La trattativa sindacale è andata in porto martedì con la sola firma di Uil. Per Cgil e Cisl invece si sarebbe dovuto discutere almeno dei contratti solidarietà. «Voglio proprio vedere chi saranno i tre licenziati, anche se una vaga idea ce l’ho. C’è un piccolo particolare da mettere in conto: nell’accordo per la mobilità, che comunque non abbiamo mai appoggiato, è stato aggiunto il criterio della volontarietà alle “condizioni di legge” genericamente inserite nel testo»: Rosella Banzato (Fiom Cgil) minaccia di impugnare il documento. Il primo passo è stato la diffida. Dei tre candidati a perdere il lavoro trapela poco. Operai generici sicuramente, forse anche una donna. Nessuna indicazione sui reparti da cui la ditta ha intenzione di attingere. «Stiamo ancora valutando in quale parte del processo produttivo ci sono gli esuberi», frena l’amministratore delegato Enzo Trabucchi. «In via interlocutoria sette operai hanno manifestato la disponibilità a lasciare l’azienda». Persone tra i 40 e 50 anni prive di qualifiche specifiche a cui la fonderia attiva nel settore delle rinnovabili sta per riconoscere la buonuscita. «Abbiamo preso contatti con Cesvip Lombardia perchè li segua su corsi di formazione che dovrebbero aiutarli a ricollocarsi. L’azienda è dispiaciuta per i licenziamenti e sta facendo il possibile per chi uscirà volontariamente».
- Simona Bombonato
la Provincia Pavese - 26 maggio 2011
La Fonderia licenzia, sindacati divisi
PARONA. Fonderia Vigevanese licenzia 10 operai. A due anni dalla crisi l’azienda non vede alternative. L’accordo però va in porto con la sola firma di Uil.
I sindacati si spaccano alla fine della procedura di mobilità e a licenziamenti ormai fuori discussione. Tanto che Fiom Cgil, contraria all’accordo come Cisl, si dice pronta a fare ricorso. Per il momento è certo che resteranno senza lavoro 10 dipendenti su 57. Sono operai con in media 45 anni e una qualifica generica nel processo produttivo dell’azienda nata cinquant’anni fa, oggi specializzata nella lavorazione di metalli per gli impianti delle energie rinnovabili.
La decisione di formalizzare gli esuberi arriva dopo un anno di cassa ordinaria e altri dodici mesi a straordinaria. Il detonatore degli effetti della crisi generale è stata la perdita di un grosso cliente americano nel settore dell’eolico. Passo affrettato la mobilità, secondo Cgil e Cisl, che invece si aspettavano almeno una discussione sui contratti di solidarietà. «Siamo pronti a impugnare l’accordo se mai assistessimo a lincenziamenti privi del requisito della volontarietà»: Rosella Banzato (Fiom) promette di andare avanti perchè, sottolinea, «prima che alla Camera del lavoro arrivasse a sorpresa la comunicazione della mobilità sembravamo tutti d’accordo nel cercare alternative ai licenziamenti, quanto meno a discuterne».
E invece ieri l’altro, nella sede degli industriali di viale Mazzini, il contenuto di quella stessa lettera è stato messo nero su bianco: 10 licenziamenti «e siamo riusciti a evitarne altri 20, quindi 30 in tutto», dice l’amministratore delegato Enzo Trabucchi. E’ bastato l’ok di Roberto Torti, referente Uil, che dal canto suo dà alla effettiva volontà dei lavoratori un significato molto diverso da Cgil. «Ho firmato perchè 15 operai tra quelli a rischio mi hanno chiesto di uscire da questa situazione di stallo e di firmare, essendo a loro volta pronti ad andarsene con l’incentivo. Almeno sette sono, anzi erano, tesserati Fiom. Nemmeno ai dipendenti sicuri andava il contratto di solidarietà». Quanto agli esuberi, «due anni fa la Fonderia aveva ampliato gli stabilimenti e assunto persone per seguire gli ordini dall’America. Saltato il cliente non sono rimaste alternative».
-Simona Bombonato
la Provincia Pavese - 27 maggio 2011
Parona, contratto per la linea Adsl - Ma c’era il trucco
PARONA. Riceve la richiesta di modificare il contratto telefonico per avere anche il servizio Adsl. Peccato che a Parona la banda larga non sia ancora attiva, come ha confermato Telecom Italia. La disavventura vede al centro Renato Soffritti, ex consigliere comunale e oggi rappresentante del Wwf Lomellina. «Sono stato contattato da un operatore che diceva di chiamare da Telecom per proporre la modifica del contratto per includere l’Adsl - spiega Soffritti - Mi segnalava che, entro due settimane dalla telefonata, Telecom avrebbe effettuato i lavori a Parona per adattare la linea al servizio proposto. Mi ha fatto un’offerta di un importo mensile inferiore a quello in vigore, senza canone e con l’Adsl inclusa». Il tutto sarebbe stato validato da un contratto da firmare, che avrebbero spedito successivamente. Per precauzione, però, Soffritti chiede agli uffici comunali se Telecom aveva annunciato l’introduzione del servizio Adsl. «Nessuno sapeva niente: poi sono riuscito a capire che il numero di chi mi aveva contattato arriva da Salerno - aggiunge Soffritti - E’ di qualcuno che si spaccia per Telecom Italia».
- Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 25 maggio 2011
L’incubo dei pendolari
MORTARA. Per i pendolari non è nemmeno più la “linea della speranza”. C’è poco da sperare quando i disagi si ripetono tutti i giorni e dal 12 giugno, con la metropolitana leggera, i cento che salgono da Mortara, Parona e Vigevano per scendere a Gaggiano, Corsico, Trezzano, dovranno o cambiare ad Albairate per la S9 o continuare fino a Milano San Cristoforo e tornare indietro in autobus.
Di nuovo disservizi sulla Mortara-Milano Porta Genova da Alessandria.
Ieri in cento hanno preso d’assalto il regionale delle 8.20, preferendo viaggiare stipati come sardine a temperature già oltre i 25 gradi, all’ennesimo ritardo in ufficio. Una minoranza invece ha atteso il diretto delle 8 per 35 minuti e a Milano ha messo piede verso le 9 e mezzo, con un’ora di ritardo sulla mezz’ora scarsa annunciata in stazione.
Ieri l’altro invece mille utenti alle prese con i vagoni roventi del rientro: oltre ai 700 fermi per mezz’ora ad Albairate, sul diretto delle 18 da Porta Genova, altri 200 lomellini hanno viaggiato chi facendo la sauna chi a dieci gradi. Della partenza delle 18.10, sempre da Porta Genova, tre vagoni su sei avevano infatti il condizionatore rotto e i finestrini sigillati, gli altri tre l’aria condizionata al massimo. Stesso viaggio da incubo cioè dei 700 tornati a casa con il treno prima. «Ha cominciato a rallentare a Gaggiano - raccontano i pendolari - Ad Albairate andava a passo d’uomo forse per i test della S9». Risultato, a Vigevano con mezz’ora di ritardo dopo un viaggio da sopravvissuti. In stazione la beffa finale: porte pneumatiche bloccate.
E’ insomma un periodo più infelice di altri per chi si sposta a Milano, anche perchè dal 12 giugno entrano a regime le modifiche imposte dalla linea suburbana S9. «Stanno circolando bozze dei nuovi orari - dice Stefano Garza, il portavoce - Sono ufficiose, circolano tra di noi ma alla prima occhiata è chiaro che tutte le partenze saranno posticipate di cinque, dieci minuti. Hanno istituzionalizzato i ritardi. Dispiace per i cento che dovranno cambiare mezzo, e dispiace ancora di più perchè le Ferrovie ci hanno tagliato fuori». (si.bo.)
Il Giorno - 21 Maggio 2011
Parona, nuova ondata di miasmi "Le istituzioni ci aiutino"
Il centro lomellino è in una situazione particolare: sul suo territorio sorgono 2 industrie pesanti e il termovalorizzatore. Da qualche settimana in paese si avvertono fastidiosi miasmi
Parona, 21 maggio 2011 - Sono intervenuti la Provincia di Pavia, dell’Arpa e dell’Asl, per chiarire l’origine dei miasmi che da tempo vessano i residenti di Parona. Il centro lomellino è in una situazione particolare: sul suo territorio sorgono 2 industrie pesanti e il termovalorizzatore. Da qualche settimana in paese si avvertono fastidiosi miasmi, che in qualche caso hanno provocato anche lacrimazione.
«Quasi come se fosse ammoniaca», fanno notare in piazza. Il sindaco Silvano Colli ha dunque chiesto all’assessore al territorio Mauro Sommi e al comandante della polizia locale Maurizio De Padova di interpellare gli organi dediti alla tutela della salute pubblica. Un documento è già arrivato a destinazione. «I miasmi non si avvertono sempre, hanno i loro picchi nelle prime ore del mattino e quando piove», spiegano. Gli accertamenti hanno interessato anche la zona vicina alla Vedani Metalli, dove è stata verificata la presenza di emissioni gassose fuori norma, con pennacchi di colore scuro e intenso odore. Presenti anche concentrazioni anomale di diossina nelle uova di un allevamento. La concentrazione delle polveri sottili, Pm10, per lunghi periodi dell’anno è di molto al di sopra della legge.
«È arrivato il momento di affrontare la questione in modo concreto — commenta Sommi — : per il momento non abbiamo riscontri ufficiali sulla natura di questi miasmi. E aggiunge: «L’obiettivo è quello di definire quelli che sono i rischi che corriamo, quali sono le cause e cosa si può fare». «Chiediamo — conclude l’assessore — che Asl, Arpa e Provincia si attivino per venirci incontro». Perché, afferma Sommi, «siamo consapevoli che con le nostre sole forze non siamo in grado di compiere queste verifiche per la mancanza di strumenti adeguati».
la Provincia Pavese - 20 maggio 2011
Parona, odori in strada Marziana Il Comune chiede controlli
PARONA. Il Comune richiede controlli su fumi e vapori della zona industriale di strada Marziana. E’ stata chiesta una verifica a Provincia, Asl e Arpa dopo la segnalazione di una ditta che ha dovuto sospendere l’attività a causa degli odori».
Gli odori si sono diffusi in una parte della zona industriale», conferma l’assessore comunale all’Ambiente di Parona, Mauro Sommi.
Dopo l’allarme lanciato da un’industria locale che per poche ore ha dovuto sospendere l’attività a causa dei forti odori nella zona industrale, ci sono stati i primi controlli da parte della polizia locale. Ma ora il Comune invoca l’intervento degli organismi provinciali autorizzati ad effettuare i controlli in merito.
«L’amministrazione counale non dispone degli strumenti di controllo necessari a monitorare la salute pubblica: chiediamo che da Pavia si intervenga per capire se la situazione è o meno sotto controllo - aggiunge ancora l’assessore Mauro Sommi - Non dimentichiamo che a Parona furono trovate tracce di diossina nelle uova di alcuni pollai».
Il Comune di Parona dunque ora chiede l’intervento degli enti competenti per i controlli sulla situazione esistente.
la Provincia Pavese - 10 maggio 2011
Parona, differenziata ferma al 24,5 per cento
PARONA. Come potenziare la raccolta differenziata in paese? Il Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente ha fornito una serie di risposte nell’incontro «E’ ora di differenziarci!» al Teatro parrocchiale. A Parona la percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti è ferma al 24,5% (dato 2009) mentre l’obiettivo minimo a livello provinciale è del 50%. «Dobbiamo ridurre la produzione di rifiuti pro capite e aumentare la quota di differenziata - sostiene il comitato presieduto da Luigi Firpo - Pensiamo, in particolare, alla pratica del compostaggio e alla costruzione della piazzola ecologica. Il contesto urbano del nostro paese, caratterizzato da un’elevata presenza di giardini e orti, si presta bene alla fornitura di un elemento indispensabile al processo di compostaggio, cioè gli scarti verdi». A Parona esistono già le condizioni per l’incentivazione del compostaggio domestico, essendo previste la fornitura in comodato gratuito del composter e del bidoncino per l’umido da parte del Clir spa, e l’applicazione di uno sconto del 10% sulla Tarsu per i possessori di un composter. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 07 maggio 2011
Scatta l’ordinanza Controlli a tappeto su uova e pollai
PARONA. Controlli su uova e pollami. Dopo la scoperta di diossina nelle uova di un pollaio, un’ordinanza del sindaco vieta di consumare carni e uova derivanti da pollai «che non rispettano le regole indicate dalla Regione». Inoltre, l’Asl dovrà controllare gli allevamenti avicoli, comunicando subito al Comune la cessazione delle condizioni di rischio.
la Provincia Pavese - 07 maggio 2011
Parona, scattano i controlli su uova e pollai
PARONA. Vietato consumare carni e uova derivanti da pollai e allevamenti avicoli rurali a conduzione familiare «che non rispettano le misure per una buona gestione come indicato dalla Regione». L’ordinanza firmata dal sindaco Silvano Colli mira a «scongiurare il pericolo di assumere alimenti con concentrazioni di diossine superiori a quanto previsto dalla vigente normativa».
Inoltre, il dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asl dovrà provvedere a monitorare tutti gli allevamenti avicoli rurali, comunicando tempestivamente al Comune la cessazione delle condizioni di rischio. Il provvedimento urgente è stato emesso per far fronte all’emergenza sanitaria derivante dalla presenza di diossine nelle uova deposte da galline di un allevamento privato. Il 29 aprile scorso il dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asl aveva comunicato gli esiti delle indagini: in due dei tre campioni di uova analizzati erano risultate concentrazioni di diossine superiori al limite imposto dalla normativa. «Gli accertamenti hanno evidenziato condizioni preoccupanti sotto il profilo igienico-sanitario, a danno della sicurezza per la comunità locale e, in modo particolare, per gli eventuali consumatori di uova deposte da galline di un pollaio locale, da cui erano stati prelevati i campioni di uova analizzate - commenta Colli-. La casistica registrata per la concentrazione di diossine non consente interventi rinviabili, data anche la potenziale diffusione e la presenza di diversi allevamenti rurali: la situazione non ha permesso alcun indugio alla luce della minaccia per la salute degli eventuali consumatori di pollame e uova». L’ordinanza avrà efficacia fin quando, dopo un confronto fra Asl e Comune, cesseranno le condizioni e le ragioni di urgenza. Preoccupazione è stata espressa dal Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente.
-Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 06 maggio 2011
Verde pulito a Parona Appuntamento al parco
PARONA. Giornata del Verde pulito. Domani una ventina di cittadini di tutte le età, coinvolti dal Comune, si raduneranno alle 9 al parco di via papa Giovanni XXIII muniti di guanti, giubbotti e cappellini messi a disposizione da Lomellina Energia. «Saranno pulite alcune zone, fra cui il parco comunale e quello di Acqualunga, la pista ciclabile e l’area attorno alla stazione ferroviaria», dice l’assessore Mauro Sommi.
la Provincia Pavese - 04 maggio 2011
Medici di base, si fa il concorso pagina 34
E’ stata l’Asl, infatti, che ha individuato il «massimale teorico ottimale» nel rapporto un medico ogni mille assistiti dai quattordici anni in su (fino a un paio di anni fa il massimale era di 1.500 pazienti ad ambulatorio). In assoluto la Lomellina ha bisogno di 25 medici generici oltre i 139 già operativi.
Il deficit più importante a Vigevano, dove in attività ci sono 53 ambulatori, ma ne servirebbero in tutto 57. Seguono il distretto di Mortara-Olevano, sotto di tre unità rispetto agli undici medici di base già in servizio. Meno tre anche a Gambolò: i sei operativi non sono sufficienti a coprire la domanda di una popolazione cresciuta di tremila persone in cinque anni, oggi a quota 10mila e 200 abitanti. Mancano di due camici bianchi anche il distretto di Garlasco, che con Alagna è coperto da sette ambulatori di medicina generale, e il distretto di Sannazzaro, dove il servizio oggi fa capo a sei ambulatori per un’utenza che comprende i Comuni di Ferrera e Mezzana Bigli. Meno due anche a Gropello, nell’ambito tra Lomellina e Pavese che si estende a Zerbolò, Carbonara al Ticino, Villanova d’Ardenghi per un totale di sei medici di famiglia attualmente operativi sul territorio. Regione Lombardia, invece, ha decretato che il servizio va potenziato con l’arrivo di un nuovo medico negli ambiti Parona-Cilavegna, Ottobiano-Borgo San Siro, Breme-Frascarolo, Candia-Castello d’Agogna, Cassolnovo, Castelnovetto-Confienza, Galliavola-Gambarana, Mede e Robbio. La Regione non ha previsto nuovi arrivi solo nell’ambito Dorno-Pieve Albignola-Scaldasole-Valeggio, l’unico dove bastano i sei medici in attività per coprire il numero di assistiti secondo i parametri di calcolo utilizzati per eseguire il primo dei due aggiornamenti annuali sulla mappa degli ambiti carenti in provincia di Pavia. Da definire i tempi in cui sarà bandito il concorso, spiegano in Asl. «A mesi, di certo entro la fine dell’anno». Tra i calcoli su carta e quanti nuovi ambulatori andranno ad aprire i battenti nei prossimi mesi, c’è però uno scarto non misurabile a priori dovuto ai costi dell’attività di ambulatorio in rapporto al numero di assistiti. Non sempre conviene vincere il concorso, insomma. E questo succede nei piccoli paesi o dove buona parte dei medici concorrenti seguono fino a 1.500 pazienti, criterio ammesso nel calcolo degli ambiti fino a un paio di anni fa, rimasto valido come diritto acquisito per chi si è aggiudicato il posto allora. I giovani medici che arrivano primi in graduatoria non è detto accettino, spiega il presidente dell’Ordine dei medici, Giovanni Belloni. O se accettano «succede non di rado che gestiscano l’ambulatorio per un anno, massimo due e poi lascino perché le spese incidono troppo su un guadagno di per sé non è altissimo».
- Simona Bombonato
la Provincia Pavese - 04 maggio 2011
Troppe code al semaforo
MORTARA. Troppe code al semaforo dello stadio, ma fino a quando non ci sarà la nuova bretella nord-ovest, conferma l’assessore al traffico Elio Pecchenino, non sarà possibile ridurre il transito. Una problematica che da via Parona Cassolo sembra essersi spostato su altre direttrici che confluiscono su questo snodo cruciale per il traffico. In via Gorizia, si formano code di centinaia di metri, che diventano una costante nelle ore di maggior traffico. Il tutto dopo che è stato disposta dal Comune una revisione dei tempi semaforici, dopo un’attenta valutazione da parte di una ditta specializzata. «La valutazione del numero di veicoli che gravitano su questo incrocio - spiega l’assessore alla polizia locale Elio Pecchenino - è stata fatta di recente, e i tempi del semaforo sono stati leggermente modificati. Questo è uno snodo importante, transitano di qui diverse migliaia di veicoli ogni ora. Sappiamo che il cambiamento dei tempi semaforici ha creato qualche problema nelle altre strade che confluiscono sull’incrocio, anche se c’è stato un miglioramento su via Parona Cassolo. Ma la valutazione dei nostri tecnici riguardava il numero di auto circolanti, non di mezzi pesanti: ciò significa che la situazione potrà migliorare solo quando non passeranno più di qui i camion, ovvero quando sarà aperta la nuova bretella nord ovest che dovrebbe assorbire il traffico pesante. Una rotonda rischierebbe di mandare in tilt tutto il traffico». L’apertura della nuova bretella dovrebbe spostare su questa direttrice buona parte del traffico pesante che ora utilizza via Gorizia come tratto di circonvallazione, congiungendo le statali per Novara e Milano. «Tre camion di grandi dimensioni formano già una lunga coda. Come per i lavori del sottopasso - aggiunge Pecchenino - anche in questo caso siamo in attesa dell’apertura della bretella». (s.m.)
la Provincia Pavese - 04 maggio 2011
Parona, giallo sui rifiuti di Mantova
La procura distrettuale antimafia di Brescia indaga su un’ipotesi di traffico illecito di rifiuti nell’ambito degli accertamenti sul conferimento di materiale da parte della Siem spa di Mantova, società pubblica che ha tra i soci quasi tutti i Comuni della provincia mantovana. L’inchiesta è partita da controlli del Noe (Nucleo operativo ecologico). Due anni fa, i carabinieri avevano scoperto che il Cdr (combustibile da rifiuti) prodotto dalla Siem non sarebbe stato a norma perchè non avrebbe rispettato la percentuale di umidità prevista dalla legge. Rispondendo alla commissione Ecomafie della Camera, in missione a Mantova lo scorso febbraio, Fabrizio Cristofori, ex-direttore della Siem, affermava che il Cdr, nel corso degli anni, è stato conferito in diversi impianti. Tra questi venivano citati il termodistruttore di Parona, gestito da Lomellina Energia, e l’impianto pavese di Riso Scotti Energia. Secondo il Noe, il Cdr prodotto dalla Siem non avrebbe avuto le caratteristiche (le “specifiche”) per finire negli inceneritori, che sono strutturati per bruciare un certo tipo di materiale.
Lomellina Energia e Riso Scotti vengono citati da Cristofori come destinatari dei conferimenti, ma entrambe le società tengono a precisare di essere estranee alle indagini: «Nelle nostre società non vi sono stati accertamenti nè da parte del Noe nè della procura distrettuale antimafia», dicono tramite i dirigenti e gli uffici legali. «La Siem portava a Parona Cdr, un rifiuto speciale non pericoloso derivato anche dai rifiuti urbani - afferma Vincenzo Filisetti, presidente di Lomellina Energia -. L’impianto di Parona è comunque autorizzato a ricevere anche rifiuti con maggiore umidità, secondo la classificazione del Codice europeo dei rifiuti, purchè tecnicamente compatibili con le linee, in base a diversi parametri come, ad esempio, la dimensione. Disponiamo, in ogni caso, di analisi fatte da Siem e dal 2009 anche di ulteriori analisi prodotte da Lomellina Energia e tutte risultano conformi al parametro di umidità». Dal 2007 al 2009, secondo i dati forniti da Lomellina Energia, il conferimento medio di Siem è stato di circa 3,8 tonnellate e nel primo trimestre 2010 di 1,3 tonnellate. «Il nostro impianto - continua Filisetti - smaltisce mediamente 320mila tonnellate annue e ha una capacità autorizzata fino a 380mila. I conferimenti della Siem sono comunque cessati il 31 marzo 2010». Riso Scotti Energia, tramite gli avvocati Claudio Schiaffino e Federica Bonomini, spiega che «da tempo non intrattiene più rapporti commerciali con Siem nè vi sono rapporti commerciali in corso. E nel 2009 (periodo oggetto dell’indagine ndr) Riso Scotti Energia non ha ricevuto Cdr da Siem, ma solo un assai esiguo quantitivo di legno».
- Lorella Gualco
la Provincia Pavese - 03 maggio 2011
Mortara, nuovo numero del collegio elettorale
MORTARA. Il collegio uninominale di Mortara per le elezioni provinciali ha cambiato numero. Non è più il numero 11 della provincia di Pavia, bensì il numero 10. Così in questi giorni i circa 20mila residenti nel territorio di questo collegio, che comprende anche i comuni di Castello d’Agogna, Ceretto, Olevano, Parona, San Giorgio, Sant’Angelo e Zeme, riceveranno a casa un adesivo da applicare sul proprio certificato elettorale. In questo modo verrà corretta l’indicazione. Chi non avesse l’adesivo sul certificato elettorale potrà chiederne copia al momento delle elezioni del 15 e 16 maggio all’ufficio elettorale del proprio comune. (s.b.)
la Provincia Pavese - 03 maggio 2011
Ecco i paesi della provincia dove arriverà internet veloce
PAVIA. La banda larga arriverà presto anche nei Comuni ancora privi di questo servizio. Lo assicura Telecom, che si è aggiudicata il bando della Regione per la diffusione dell’Adsl nelle zone ancora scoperte. Internet veloce, secondo le intenzioni della società, dovrebbe arrivare entro 24 mesi. Anche Vodafone si è attivato per coprire i paesi senza rete veloce e presto servirà Badia, Corana, Robecco, San Giorgio, Santa Giuletta, Bastida e Redavalle. Per quanto riguarda Telecom, i Comuni che presto avranno internet veloce saranno Alagna, Albaredo Arnaboldi, Albonese, Albuzzano, Arena, Badia, Bagnaria, Barbianello, Bascapè, Bastida de’ Dossi, Bastida Pancarana, Battuda, Borgo Priolo, Borgo San Siro, Borgoratto Mormorolo, Bornasco, Bosnasco, Brallo di Pregola, Breme, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Casanova Lonati, Casatisma, Casei Gerola, Castana, Castelletto di Branduzzo, Castello d’Agogna, Castelnovetto, Ceranova, Cergnago, Cervesina, Chiognolo, Cigognola, Cilavegna, Codevilla, Confienza, Copiano, Corana, Cornale, Corvino San Quirico, Cura Carpignano, Ferrera Erbognone, Fortunago, Frascarolo, Galliavola, Gambarana, Genzone, Golferenzo, Gravellona, Inverno e Monteleone, Langosco, Lardirago, Linarolo, Lirio, Lomello, Magherno, Marcignago, Marzano, Menconico, Mezzana Bigli, Mezzana, Mezzanino, Miradolo, Montalto, Montecalvo, Montescano, Montesegale, Monticelli, Montù, Mornico Mortara, Nicorvo, Olevano, Oliva, Gessi, Ottobiano, Palestro, Pancarana, Parona, Pietra de’ Giorgi, Pieve Albignola, Pieve del Cairo, Pieve Porto Morone, Pizzale, Ponte Nizza, Portalbera, Rea, Redavalle, Retorbido, Robecco Pavese, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Rognano, Romagnese, Roncaro, Rosasco, Rovescala, Ruino, San Cipriano Po, San Damiano al Colle, San Giorgio Lomellina, San Zenone, Santa Giuletta, Santa Margherita Staffora, Santa Maria della Versa, Sant’Alessio, Sant’Angelo, Sartirana, Scaldasole, Semiana, Silvano Pietra, Sommo, Spessa, Suardi, Torrazza Coste, Torre Beretti e Castellaro, Torre d’Arese, Torre d’Isola, Torrevecchia Pia, Torricella, Verzate, Travacò,, Tromello, Trovo, Val di Nizza, Valeggio, Valle Lomellina, Valle Salimbene, Valverde, Varzi, Velezzo, Vellezzo Bellini, Verretto, Verrua, Villanova, Vistarino, Volpara, Zavattarello, Zeccone, Zeme, Zenevredo, Zerbo, Zerbolò, Zinasco.
- Giovanni Scarpa
la Provincia Pavese - 03 maggio 2011
Parona spera per Tommaso
PARONA. Qualche lieve segno di miglioramento fa sperare la famiglia. Ma restano gravi le condizioni di Tommaso Lorena, 20 anni, ricoverato in Rianimazione al San Matteo di Pavia dopo un malore. E’ figlio di Marco Lorena, medico diabetologo all’ospedale di Mortara.
Non aveva mai avuto alcun problema di salute, conferma il padre. Si è accasciato a terra in strada, senza avere neppure il tempo di lamentarsi. Ha immediatamente perso conoscenza: Il malore è stato provocato da una forte aritmia che ha causato al ragazzo un arresto cardiaco, confermava ieri il padre di Tommaso, che è consigliere della Pro Loco di Parona. «Dobbiamo solo aspettare senza smettere di sperare», dice il dottor Lorena. Uno zio del ragazzo, Luca Trovati, oltre che medico cardiologo è consigliere comunale di minoranza e marito di Maria Giovanna Lorena, giornalista del Tg3.
Ricoverato in Rianimazione al policlinico San Matteo di Pavia, Tommaso è stato collegato ad apparecchiature che garantiscono il mantenimento delle funzioni vitali. E’ comunque tenuto sotto sedativi. Tommaso Lorena vive in via Buozzi con il papà, la madre Gabriella Bianchi, il fratello Giulio, 14 anni e la sorella Maria, 18 anni: è molto conosciuto in paese per il suo impegno nelle associazioni locali, che condivide con tutta la sua famiglia.
Il padre, fra l’altro, era stato lo scorso anno tra i duecento medici locali firmatari di un appello per l’ambiente.
- Anna Mangiarotti
leggi anche: Parona, Tommaso ora sta meglio - 05 maggio 2011
la Provincia Pavese - 03 maggio 2011
Mortara, al Clir il record della raccolta differenziata
MORTARA. La raccolta differenziata nel bacino del Clir spa sfiora il 40%, con aumento del 5% rispetto al 2009. Un dato di molto superiore alle percentuali fatte registrare da Pavia (33%) e dal territorio provinciale (28%). L’assemblea della società per azioni che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in 41 centri lomellini ha approvato a palazzo Cambieri il bilancio 2010. Cifre confortanti, quelle approvate all’unanimità dai Comuni soci. A cominciare da quelle della raccolta differenziata: le tonnellate salgono da 16.200 del 2009 a 19.300 del 2010, con un incremento percentuale del 5%.
«Ciò è dovuto all’ampliamento della raccolta porta a porta introdotta a Mortara, Dorno e Gambolò - hanno spiegato il presidente Federico Bertani e il direttore Marco Rivolta - E il dato è destinato ad aumentare considerato che la raccolta della differenziata a domicilio partirà a breve anche in altri centri lomellini». Le tonnellate del rifiuto tal quale, cioè indifferenziato, aumentano da 47.500 di due anni fa a 49.600 dell’anno scorso. E grazie all’incremento della differenziata il Clir spa ha inviato 400 tonnellate in meno al termodistruttore di Parona. Sotto l’aspetto finanziario la società mortarese ha registrato un utile, al netto delle tasse, di 2.060 euro.
«Ricordiamo che le imposte ammontano a ben 90mila euro», ha detto Rivolta. Il fatturato annuo sfiora gli otto milioni, in aumento di 220mila euro rispetto al 2009. Poi l’assemblea ha affrontato l’argomento della nuova sede operativa che nascerà a Parona, a pochi passi dal termodistruttore di Lomellina Energia. Il costo si aggira intorno a 1,5 milioni di euro. La nuova struttura, che sarà inaugurata non prima di settembre, porterà a sensibili risparmi in vari settori, oltre a ospitare un impianto di messa in riserva dei rifiuti in orari in cui gli impianti di smaltimento sono chiusi, per esempio il sabato dalle 15 alle 18. La struttura garantirà l’attivazione del terzo turno di lavoro di tipo flessibile: ciò permetterà un servizio di raccolta non più dalle 6 alle 18, ma dalle 5.30 alle 22.
«In questo modo si potranno attivare nuovi servizi e utilizzare un minor numero di mezzi con indubbi risparmi anche nell’ordine del 20% - spiega il direttore Marco Rivolta - Inoltre, la costruzione della nuova sede permetterà indubbi risparmi gestionali: penso, in particolare, all’abbattimento sia delle spese telefoniche per i collegamenti tra le sedi, che fino a oggi portano a costi significativi, sia delle spese correnti per riscaldamento e raffreddamento». Oggi la sede operativa è ospitata in un capannone preso in affitto. Il bilancio è stato approvato all’unanimità dai soci, presenti per circa il 90% delle quote societarie.
- Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 01 maggio 2011
Scontro auto-bici
PARONA. Scontro fra un’auto e una bicicletta ieri mattina verso le 9.30 a pochi metri dalla chiesa parrocchiale. La donna a bordo della bici è caduta a terra ed è stata poi trasportata al Pronto soccorso per accertamenti, ma le sue condizioni non sembravano comunque gravi. Sul posto anche una pattuglia dei vigili urbani.
la Provincia Pavese - 01 maggio 2011
Parona, ventenne in fin di vita
PARONA. Si è accasciato a terra, perdendo immediatamente conoscenza. Tommaso Lorena, 20 anni, è ricoverato da ieri in condizioni gravissime al policlinico di Pavia. Si è sentito male uscendo da casa di un conoscente: era andato da aiutarlo nell’allestimento di materiale per una manifestazione in programma oggi. Tommaso è figlio di Marco Lorena, medico diabetologo all’ospedale di Mortara.
«Neanche il tempo di sorreggerlo. Tommaso è caduto a terra senza un lamento» racconta Riccardo Ricali. Erano passate da poco le 15 di ieri: Tommaso Lorena e un amico uscivano dalla villa di Ricali in via dei Rovi 7. Insieme avevano sistemato attrezzatura da maniscalco da esporre in uno stand di «Parona terabòna». «Il malore è stato provocato probabilmente da una forte aritmia che ha causato un arresto cardiaco», dice lo zio Luca Trovati, medico cardiologo e consigliere comunale di maggioranza, marito della zia di Tommaso, Maria Giovanna Lorena, giornalista del Tg3. L’allarme al 118 è stato lanciato immediatamente. Sono arrivate un’ambulanza e un’automedica e sono iniziate le manovrea rianimatorie. A metà del tragitto verso Pavia, il rendez-vous con un’altra automedica del 118, dotata di rianimatore automatico. Ricoverato in Rianimazione al San Matteo, Tommaso è stato collegato ad apparecchiature che garantiscono il mantenimento delle funzioni vitali.
«Le prossime 24 ore saranno decisive per valutare l’evolversi delle sue condizioni», diceva ieri Luca Trovati. Tommaso Lorena vive in via Buozzi con il padre, la madre Gabriella Bianchi, il fratello Giulio, 14 anni e la sorella Maria, 18 anni. Socio della Pro Loco, è molto conosciuto in paese per il suo impegno nelle associazioni locali.
la Provincia Pavese - 01 maggio 2011
L’angoscia di amici e parenti Il sindaco: «Siamo tutti in ansia»
PARONA. Ore di angoscia a Parona, dove gli amici e anche il sindaco Silvano Colli si sono tenuti in contatto con i cugini e i vicini di casa di Tommaso. Per sapere. «La situazione è critica, siamo tutti in ansia», ha detto Colli. Impegnato nella Pro loco e in parrocchia, nei gruppi di canto e teatro, Tommaso Lorena è molto conosciuto in paese. La tensione di queste ore nelle parole di Chiara Lorena, 24 anni, la cugina raggiunta telefonicamente ieri sera. Il papà di Chiara, Emilio, si è precipitato al San Matteo con i due fratelli di Tommaso poco dopo il malore. «Aspettiamo ci chiamino loro dall’ospedale - ha spiegato la ragazza - Non vogliamo contribuire ad aumentare la tensione, anche se aspettare sviluppi da qui è difficilissimo». (si.bo.)
la Provincia Pavese - 01 maggio 2011
Sparito da casa, ricerche in Ticino - Leggi l'ar 01 maggio 2011 ticolo ( © RIPRODUZIONE RISERVATA )
la Provincia Pavese - 29 aprile 2011
Parona, una domenica «amarcord» tra risotto al salame e sfilata d’epoca
PARONA. Come tuffarsi in un paese rurale, in una giornata d’altri tempi. E’ possibile domenica con l’iniziativa amarcord «Parona tera bona» (foto) programmata dalla Pro Loco. Alle 9 aprirà il mercatino delle curiosità e dei sapori. Seguiranno la mostra-concorso di fotografia «In memoria di Lino Negri», alle 10 nell’ex chiesa di San Siro, e la messa celebrata in latino con canto gregoriano, alle 11 in parrocchia. Alle 12.30 in piazza Signorelli si degusterà il risotto con la pasta di salame, prima della ricostruzione degli antichi mestieri e degli angoli della Parona di una volta lungo via Toma (ore 14.30). Alle 16 in piazza Signorelli si assaggerà la «frità rugnùsa», e poi si assisterà alla sfilata in costume. Alle 18 chiuderanno le Mondine di Parona. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 29 aprile 2011
Non c’era diossina nelle uova, ma altri veleni
GENZONE. Nelle uova, prelevate a dicembre in una cascina di Genzone, non c’era diossina. C’erano invece tracce di Pcb, altri veleni riconducibili, secondo gli esperti, a un’alimentazione non corretta delle galline. Diossina invece nelle uova di Parona. Ma si tratta, assicura l’Asl, di casi isolati in due aziende agricole.
la Provincia Pavese - 29 aprile 2011
Ecco tutti i veleni nelle uova
GENZONE. Nelle uova, prelevate a dicembre in una cascina di Genzone, non c’era diossina. C’erano invece tracce di Pcb, bifenili policlorati. Molecole di cloro riconducibili, secondo l’Asl, al mangime che le galline hanno beccato qua e là razzolando libere: sacchi di plastica, vecchie buste di concime e di diserbante, materiale bruciato e non smaltito trovato nell’azienda agricola a conduzione familiare.
L’istituto zooprofilattico di Bologna ha consegnato mercoledì all’Asl di Pavia l’esito delle analisi sui campioni prelevati a Genzone e Parona. «Escludiamo una situazione di emergenza o di pericolo per la salute - spiega il direttore sanitario dell’Asl di Pavia, Guido Fontana -. Ci siamo consultati con i ricercatori del laboratorio di Bologna che propendono, come noi, per una causa diversa dall’inquinamento ambientale su larga scala. Le cause sono verosimilmente riconducibili a una cattiva gestione degli allevamenti avicoli in questione. A suffragare questa tesi ci sono i dati sul campione di latte proveniente dalla stessa azienda agricola: negativo».
«La situazione non è grave come abbiamo temuto in un primo momento - aggiunge il direttore generale Giuseppe Tuccitto -. Ma la teniamo sotto controllo. Abbiamo intimato agli allevatori di mettersi in regola e a giugno ripeteremo i controlli». Le galline già da dicembre non sono più libere di razzolare nel cortile ma sono state rinchiuse nel pollaio. Questo permetterà un’ ulteriore verifica incrociata sulle cause. Giovanni Arioli, sindaco di Genzone, conferma: «Siamo più tranquilli. Si è trattato di un caso isolato. Non c’è contaminazione ambientale e i dati Arpa degli ultimi sette anni, da quando è in funzione il termovalorizzatore, lo confermano. Non è stata mai rilevata alcuna presenza di diossina. Abbiamo comunque intenzione di riprendere lo screening Arpa, condotto insieme a Corteolona, in vista del possibile ampliamento dell’impianto».
A dicembre i tecnici dell’Asl avevano prelevato 3 campioni di latte e 3 campioni di uova in altrettante aziende agricole della provincia. E dai primi esami erano risultate positive ai test le uova di Genzone e quelle di Parona. Test più analitici sono stati poi eseguiti dall’istituto Zooprofilattico di Bologna.
Nell’allevamento avicolo rurale di Parona, invece, sono state riscontrate tracce di diossina e Pcb, anche se di poco superiore ai limiti di legge.
«Anche in questo caso - dice il sindaco di Parona, Silvano Colli - l’episodio è circoscritto a quell’azienda specifica. Nell’ambiente i controlli costanti dell’Arpa non hanno mai evidenziato presenza di diossina. Adesso stiamo distribuendo a tutti gli allevatori rurali un decalogo con le norme igieniche da seguire per non correre il rischio di nuove contaminazioni».
Una cosa però va messa in chiaro, puntualizza Massimo Aguzzi, responsabile del servizio Veterinario dell’Asl: «Il problema ha riguardato solo due piccoli allevamenti a gestione familiare, a Genzone e Parona. Gli allevamenti avicoli intensivi, quelli che poi mettono le uova in commercio, sono sottoposti a controlli periodici. E sono tutti in regola».
-Maria Grazia Piccaluga
la Provincia Pavese - 29 aprile 2011
Pavia fuori regola
PAVIA. Nelle città il nemico pubblico numero uno è il famigerato Pm10, la sigla che sta ad indicare le polveri sottili nell’aria. Le ultime rilevazioni dell’Arpa in città (centraline in via Folperti e alla Minerva) parlano di un’oscillazione fra i 26 e i 18 mg/m². Ampiamente sotto il limite massimo previsto di 50. Ma quest’anno non è andata sempre così. Anzi. Nel 2011 i livelli di guardia hanno superato il livello di guardia un giorno su due. Per la precisione, secondo i dati di Legambiente relativo al mese scorso, su 72 giorni ben 35 il Pm10 è stato oltre la soglia consentita. Sotto accusa, naturalmente il traffico automobilistico.
Peggio del capoluogo, dall’inizio dell’anno, ha fatto solo Parona. Piuttosto alto anche il valore nei giorni scorsi della concentrazione di ozono (95 microgrammi per metro cubo) mentre gli altri inquinanti costantemente monitorati dall’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente risultano essere grosso modo nella norma. Il tutto in attesa della solita pioggia, ormai assente da qualche giorno, l’unica ancora a riuscire a spazzare via i veleni nell’aria.(g.s.)
la Provincia Pavese - 27 aprile 2011
Parona, 500mila euro nella casse comunali
PARONA. Un consuntivo con segni tutti positivi. Il rendiconto della gestione 2010, che sarà portato in consiglio comunale sabato mattina, presenta un avanzo d’amministrazione di circa 500mila euro. «Faccio rilevare che tutti i capitoli di bilancio presentano un segno positivo: non ci sono situazioni deficitarie in atto, come spesso può succedere - anticipa il sindaco Silvano Colli - I nostri conti sono a posto: dopo il voto sul consuntivo 2010 ci dedicheremo a perfezionare il bilancio preventivo 2011, che andrò in consiglio comunale entro il 31 maggio».
Il documento di previsione dovrà tenere conto della prossima dismissione della Parona Multiservizi spa, che farà tornare al Comune la gestione diretta di alcuni servizi al cittadino. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 24 aprile 2011
Parona, i servizi sociali a una fondazione
PARONA. Il settore sociale e assistenziale del Comune sarà affidato a un’apposita fondazione, che prenderà il posto della Parona Multiservizi spa in fase di smantellamento. La prospettiva è stata illustrata dal sindaco Silvano Colli.
«Stiamo cercando una soluzione per la nostra sfera socio-assistenziale, che ruota intorno alla Casa per l’anziano oggi gestita dalla Multiservizi - spiega - Al momento, l’ipotesi più plausibile è l’istituzione di una fondazione controllata dal consiglio comunale, che si riserverà il diritto di nominare i consiglieri d’amministrazione e di verificare l’andamento generale del nuovo soggetto. Credo che questa operazione possa condurre a una svolta positiva per la nostra comunità, per cui abbiamo anche pensato a un banco alimentare a favore delle famiglie indigenti». La nascita della fondazione comunale è prevista entro la fine dell’anno, quando Parona dirà addio anche alla Multiservizi spa. La Casa per l’anziano, inaugurata nel dicembre 1992, è una Residenza sanitario-assistenziale autorizzata al funzionamento per 61 posti letto, 43 dei quali accreditati dalla Regione Lombardia. Dal settembre 2004 è dotata di un reparto protetto che ospita pazienti con problemi di demenza medio-grave (Alzheimer, vascolare o mista). «Stiamo lavorando per scegliere la strada migliore nell’interesse dei nostri 2mila concittadini: il sociale è un settore che sta molto a cuore alla nostra giunta», conclude il sindaco Colli. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 23 aprile 2011
Parona, giovedì si decide su Combitalia
PARONA. Giovedì si saprà se l’offerta di una cordata di imprenditori vigevanesi per l’acquisto del 51% di Combitalia sarà accettata dal Comune. Sembra arrivata al capolinea la storia della società costituita nel 2005 per realizzare il raccordo ferroviario sulla linea Milano-Mortara e mai decollata.
Ora la società Centuriale, dietro cui ci sono quattro imprenditori di Vigevano, vorrebbe acquistare il pacchetto di maggioranza in mano alla Parona Multiservizi spa, braccio operativo del Comune. Costo: 1,2 milioni di euro, cioè i soldi spesi da Combitalia per i lavori eseguiti insieme al socio privato, la Mcf T Rail del novarese Giovanni Orizio.
«Se l’offerta dovesse essere presa in considerazione dalla Multiservizi, il Comune ne avrebbe giovamento - commenta il sindaco Silvano Colli - Da molti mesi stiamo cercando di arrivare alla conclusione: se l’accordo con Centuriale non andasse in porto, il giorno dopo metteremo in liquidazione Combitalia. E non sarà un’operazione così semplice».
Secondo gli accordi preliminari, Centuriale pagherà 120mila euro come prima rata e 500mila euro entro la fine dell’anno; i rimanenti 500mila euro saranno versati entro il 31 dicembre 2012. Sulla società controllata dal Comune, però, pende una causa giudiziaria. Il Comune e la Parona Multiservizi avevano citato in tribunale Orizio. «Ha eseguito lavori che si possono senz’altro definire scadenti», aveva riassunto in un consiglio comunale del settembre scorso Giorgio Pisani, amministratore unico di Combitalia.
Da parte sua, Orizio, delegato della società lussemburghese Avena, proprietaria del 49% di Combitalia, aveva contrattaccato: «Li denuncio io e chiedo tre milioni di danni». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 19 aprile 2011
Tunisini verso la Francia
VIGEVANO. Meno di 48 ore in Lomellina: i sette profughi tunisini arrivati da Lampedusa hanno lasciato ieri mattina l’hotel Saratoga, alla frazione Morsella, dove erano arrivati sabato pomeriggio. «Andiamo a Lione, in Francia, hanno spiegato salutandomi», dice il titolare dell’albergo sulla statale 494, Sergio Caradonna.
I sette ragazzi, età fra i 20 e i 27 anni, hanno raggiunto a piedi la stazione di Parona. Prima tappa Milano, nelle loro intenzioni, poi sempre in treno fino a Genova e Ventimiglia. «Si sono mossi subito, per la paura di trovare chiusa la frontiera verso la Francia, vista la situazione che si è creata negli ultimi giorni».
L’albergatore sottolinea: «Sono stati ospiti educatissimi, sia pure per un tempo molto breve, lasciando le due stanze che occupavano in ottime condizioni». I due giorni passati in Lomellina - dove i tunisini erano arrivati via Caserta e una successiva tappa alla Caritas di Milano - sono trascorsi esplorando a piedi gli immediati dintorni, in particolare il centro commerciale Bennet.
«Ma oltre al permesso di soggiorno per motivi umanitari, avevano ben pochi soldi in tasca: li usavano per ricaricare il telefonino e organizzare il resto del viaggio, contattando amici e parenti». Hanno pranzato e cenato in una trattoria della frazione, «ma non vedevano l’ora di proseguire verso la loro la terra promessa, in Francia». Scappano da una patria «dove non si guadagna neanche il necessario per sopravvivere, e non si possono fare progetti per il futuro».
Uno degli immigrati faceva riferimento in particolare a un fratello che vive a Genova: raccontava il viaggio da Tunisi all’isola siciliana su un barcone stipato da 57 persone, cinquanta uomini e sette donne. Sono arrivati tutti miracolosamente vivi, dopo un’odissea di quattro giorni nel mare in tempesta.
«Rimaniamo a disposizione della prefettura di Pavia - dice Sergio Caradonna, ex consigliere comunale - per ospitare se necessario altri immigrati. La prima esperienza è stata molto positiva». (a.m.)
la Provincia Pavese - 19 aprile 2011
Raccolta differenziata a Parona Un incontro su come migliorarla
PARONA. A che punto è la raccolta differenziata in provincia? Come intervenire per aumentarla e migliorarla anche a Parona? Per rispondere a queste domande il Comitato dei cittadini per la salute e l’ambiente organizza un incontro pubblico.
«E’ ora di differenziarci!» è in agenda martedì 3 maggio alle 21, al Teatro parrocchiale. Ospiti della serata saranno Ilaria Vecchio, responsabile dell’Unità operativa complessa rifiuti della Provincia, Stefania Longo, funzionario della stessa Uoc, e Walter Gaulio, responsabile Uoc Aria ed Energia. «Durante la prima parte della serata, un ’analisi generale della differenziata in provincia di Pavia, maglia nera della Lombardia e ben lontana dagli obiettivi nazionali e regionali - spiega il comitato - Saranno illustrati strumenti e linee d’indirizzo del Piano provinciale gestione dei rifiuti urbani, per contenere la produzione di rifiuti e sviluppare la differenziazione e il recupero dei materiali». Il Comitato esporrà le proposte per Parona: il potenziamento del compostaggio domestico, l’ottimizzazione del numero e della collocazione di cassonetti e campane, l’educazione a una corretta differenziazione delle tipologie di materiali e la realizzazione di una piazzola ecologica.
la Provincia Pavese - 16 aprile 2011
Parona, gazebo sul referendum
PARONA. Oggi, dalle ore 9 alle ore 14, il gruppo «Parona Giovane» informerà i cittadini sui quattro quesiti referendari del 12 e 13 giugno.
Il gazebo della formazione, che è coordinata da Alessandro Camera, sarà posizionato in piazza Nuova.
«Invitiamo a votare sì ai quesiti proposti al corpo elettorale: ossia eliminare il ricorso all’energia nucleare, cancellare la privatizzazione dell’acqua e sbarazzarsi del legittimo impedimento», dicono i giovani paronesi, che hanno anche creato un evento sulla rete sociale Facebook per fornire ulteriori dettagli sull’iniziativa.
la Provincia Pavese - 16 aprile 2011
In Duomo esposte dal 20 aprile le opere di Lorenzo Toma e Altmann
VOGHERA. Dal 20 al 25 aprile in occasione delle celebrazioni della Pasqua presso il Duomo cittadino è prevista l’esposizione al pubblico del dipinto «La Deposizione» di Lorenzo Toma, del secolo XIX, e del ritratto «ufficiale» di Papa Giovanni Paolo II per la cerimonia di beatificazione. Il ritratto è dell’artista Roberto Altmann.
Il pittore Lorenzo Toma era nato a Parona nel 1798 e morì a Voghera nel 1867, visse per molti anni a Pontecurone e fu allievo del pittore Paolo Borroni.
Fu allievo anche di padre Assarotti da Genova, fondatore del primo istituto per sordomuti. Numerose le opere nelle collezioni private di Casei Gerola, Vigevano e Parona. La parrocchia di S. Lorenzo Martire, retta da don Gianni Captini, annovera nella propria raccolta di quadri una pregevole «Deposizione», olio su tavola.
la Provincia Pavese -13 aprile 2011
Allarme a Parona per l’inceneritore
PAVIA. A Parona il caso della diossina nelle uova è scoppiato a febbraio. E gli ecologisti hanno subito sottolineato l’inquietante binomio inceneritore-alimenti contaminati. Anche il Comune sollecita all’Asl una risposta in tempo rapidi «perché gli abitanti della zona hanno il diritto di essere informati» ha spiegato il sindaco SIlvano Colli. I controlli, sia in Lomellina che nella Bassa Pavese, erano stati effettuati nel dicembre del 2010. E nel frattempo in Lomellina si sono verificati anche casi di galline morte senza una spiegazione plausibile. L’allarme è stato lanciato da alcuni piccoli allevatori. Anche nelle loro aziende sono stati effettuati prelievi dall’Asl.
la Provincia Pavese -13 aprile 2011
Trovata diossina nelle uova
PAVIA. Ancora uova contaminate dalla diossina. E ancora una volta in un piccolo allevamento familiare. Dopo il caso di contaminazione rilevato a Parona, in Lomellina, le analisi dell’Asl hanno riscontrato tracce di diossina nelle uova prelevate in un pollaio nella Bassa Pavese. I primi rilievi ora dovranno essere confermati dalle analisi dell’istituto zooprofilattico di Bologna. Nella stessa azienda agricola i tecnici dell’Asl hanno prelevato anche campioni di latte nel quale, però, non sono state trovati inquinanti. Le uova del piccolo allevamento non erano destinate alla vendita ma solamente al consumo familiare.
leggi anche: « In Lomellina si respirano veleni» - 29 Aprile 2011 ( © RIPRODUZIONE RISERVATA )
leggi anche: Diossina nelle uova, indaga l’Asl -13 aprile 2011( © RIPRODUZIONE RISERVATA )
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la Provincia Pavese - 12 aprile 2011
Mortara, un bilancio con prudenza
MORTARA. Dopo un anno di difficoltà economiche, il 2009, in cui fino all’ultimo sembrava non essere chiaro se il Comune avrebbe centrato o meno gli obiettivi del patto di stabilità, la chiusura del bilancio 2010 ha segnato una vera e propria inversione di tendenza, con un avanzo da 558mila euro. Una situazione anomala per un comune come quello di Mortara, visto che gli enti locali non stanno attraversando un momento brillante dal punto di vista economico. «Non navighiamo certo nell’oro - spiega l’assessore al bilancio Fabio Farina - si fa fatica a coprire i costi di tutti i servizi, grazie alle rigide regole del patto di stabilità. Ma l’avanzo è il risultato della gestione rigorosa dell’ultimo anno, e del lavoro fatto dagli uffici comunali».
Di fatto all’interno di questo dato rientrano anche i 300mila euro messi a disposizione dalla Terna come compensazione per l’ospitalità data, sul suolo comunale, all’elettrodotto Trino-Lacchiarella, una cifra fornita anche ad altri Comuni, e che a Mortara sarà riutilizzata per finanziare la costruzione della pista ciclabile che va dall’incrocio del Campo sportivo fino a Parona, dal costo di 400 mila euro. La differenza sarà stanziata traendola dalle casse comunali. La cifra fornita da Terna pareggia i circa 288mila euro di tagli ai trasferimenti statali subiti dal Comune di Mortara, ma che rappresenta però una una tantum di cui il bilancio non si potrà più avvalere. Senza l’apporto del finanziamento della Terna, la cifra dell’avanzo si ridimensiona notevolmente, dando conto di un Comune che è sì attento ai conti, ma che non ha tirato troppo i cordoni della borsa. Del bilancio consuntivo, in dettaglio, si discuterà la prossima settimana, il 19 aprile, nel consiglio comunale. In programma per l’anno in corso importanti investimenti, prima della chiusura dell’esperienza di questa amministrazione tra circa 12 mesi: ricordiamo la mensa scolastica, nell’area dell’ex parchetto di via Marsala, la pista ciclabile in strada Pavese, via Sant’Albino, la riqualificazione del centro sportivo, il recupero del ridotto e la coibentazione delle elementari.
la Provincia Pavese - 12 aprile 2011
Parona, alla stazione la nuova segnaletica
PARONA. In arrivo una regolamentazione del parcheggio a servizio della stazione ferroviaria. Anche a fronte di una serie di segnalazioni dei cittadini, l’amministrazione comunale provvederà alla realizzazione di una nuova segnaletica verticale e orizzontale nell’area di posteggio composta da centodieci posti auto.
«Vogliamo far fronte al deterioramento della segnaletica esistente, razionalizzare i posti auto e garantire migliori condizioni di sicurezza e di fluidità alla circolazione stradale», commenta il comandante della polizia locale, Maurizio De Padova, che su compito della giunta ha affrontato il problema. La sua ordinanza istituisce il divieto di sosta e di fermata, con rimozione forzata, fuori dagli spazi di parcheggio a servizio della stazione ferroviaria, oltre all’obbligo di fermarsi e di dare precedenza a chi, uscendo dal parcheggio, s’immette in via della Stazione. Sono previsti anche due posti auto nei pressi dell’ingresso della stazione riservati ai veicoli di persone invalide muniti dell’apposito contrassegno.
- Umberto De Agostino
Distretto del Commercio, 4 Comuni uniti
PARONA. Quattro Comuni uniti per il Distretto del commercio. Il progetto coinvolge Parona, capofila, Cassolnovo, Cilavegna e Gravellona, e l’Associazione commercianti di Pavia con i distretti di Vigevano e di Mortara. Un bacino di 17mila abitanti, che potrà accedere ai 14,4 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, il 50% riservato ai distretti di nuova costituzione. Gli esercenti potranno effettuare miglioramenti estetici e potenziare i sistemi di sicurezza per i negozi. I Comuni potranno posizionare nuova cartellonistica, incrementare l’illuminazione e migliorare il verde pubblico. «Abbiamo deciso di approfittare del quarto bando relativo ai finanziamenti per i distretti del commercio, secondo cui i Comuni con meno di 15mila abitanti devono aggregarsi in numero non inferiore a tre - spiega Giuseppe Colli, sindaco di Cilavegna - i finanziamenti regionali potranno aiutare il piccolo commercio e le amministrazioni comunali». Domande in rete dal 16 maggio al 30 giugno. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 01 aprile 2011
Parona, le proteste per la puzza
PARONA. Parona protesta. Pochi controlli, e odori acri che prendono la gola nella zona industriale: «E’ la situazione a casa nostra - spiega Angela Sabotino, residente dal 1995 - a volte mio marito esce nell’orto, e dopo un po’ rientra dicendo che si sente male, che la gola gli brucia». Episodi come questi sono stati confermati anche da un esponente politico locale, Elia D’Arenzo, che lavora appunto Parona, nella zona industriale. «Di recente la situazione è peggiorata - spiega -: gli odori sono diventati insopportabili, tanto che anche uscire a prendere un po’ d’aria durante le pause del lavoro è diventato un piacere che non ci possiamo permettere. Se prima questo capitava solo di tanto in tanto, ora accade decisamente più spesso. Se consideriamo che io, comunque, a Parona ci passo otto ore della mia giornata, posso immaginare come vivano questa situazione i residenti».
E aggiunge: «Chiedo, sia come cittadino sia come esponente del Pd, che il sindaco Silvano Colli dia una spiegazione di quanto sta accadendo, per il bene di chi abita a Parona».
Il problema sottolineato dalla signora Sabotino, che a Parona si è trasferita da Milano, è che chi a Parona è nato di questi problemi non vuole sentire parlare e preferisce lasciar correre: «Per mantenere il buon nome del paese si preferisce non dire niente, ma ne va della nostra salute: io sono preoccupata, anche perché, a mio giudizio, il problema non riguarda solo il territorio comunale, ma anche le zone limitrofe, e i controlli sono sempre pochi». (s.m.)
la Provincia Pavese - 31 marzo 2011
Parona, il Comune torna a gestire i servizi
PARONA. Il Comune dismetterà la Parona Multiservizi spa, il braccio operativo che gestisce l’istituto Casa per l’anziano e la manutenzione delle strade e del verde. Intanto, sarebbe spuntato un acquirente per Combitalia, società creata nel 2005 per seguire la nascita del raccordo ferroviario e partecipata al 51% dalla Multiservizi. Il sindaco Silvano Colli è categorico: «La Multiservizi non riesce a perseguire gli obiettivi per cui era stata istituita 10 anni fa. Ci sono problemi finanziari, oltre alla legge che impone, entro il 31 dicembre, la dismissione delle spa nei piccoli Comuni - commenta - Ora dovremo rivedere la nostra strategia nel campo dei servizi: serve una riflessione di tutto il consiglio comunale».
Intanto, il presidente della società municipalizzata, Giulio Colli, conferma che è in atto una trattativa per la cessione del pacchetto di maggioranza di Combitalia: «Stiamo trattando, ma per comprensibili motivi non voglio dire di più». La vicenda Combitalia era sfociata in una causa fra la Mcf T Trail, la ditta della famiglia novarese Orizio che ha realizzato i primi lavori del raccordo ferroviario e la stessa Combitalia, oggi gestita dall’amministratore unico Giorgio Pisani. Negli ultimi mesi Comune e Multiservizi avevano cercato di vendere la controllata per 1,7 milioni. Ora si parla di una cordata di imprenditori vigevanesi e lomellini, ma Colli non conferma né smentisce: «Quando si arriverà alla firma finale, potrò essere più chiaro».
la Provincia Pavese - 28 marzo 2011
Più buona l’acqua del sindaco
MORTARA. Prova al buio sull’acqua del rubinetto: il 35% dei bambini delle terze elementari di Mortara, Parona e San Giorgio ha distinto l’acqua del rubinetto da quella minerale. E l’80% di chi ha preferito l’acqua del rubinetto pensava fosse minerale.
E’ il risultato dell’esperimento condotto dal circolo Legambiente «il Colibrì» di Cilavegna-Nicorvo in collaborazione con il circolo didattico di Mortara guidato da Maria Teresa Barisio. Durante varie giornate i volontari del Colibrì, con il presidente Graziella Toia alla testa, hanno invitato gli studenti di dieci classi alla prova del nove. «Ci siamo chiesti se in un Paese che consuma enormi quantità d’acqua minerale è possibile riconoscere al palato quale sia di rubinetto e quale no - commenta Graziella Toia - La prova del gusto è risultata chiara e trasparente: abbiamo dimostrato che pescando l’acqua da caraffe anonime e affidandosi al palato è quasi impossibile distinguere l’acqua di rubinetto da quelle minerale». Ai giovani «sommelier dell’acqua» è stato chiesto di assaggiare il contenuto di tre caraffe, di cui una conteneva acqua del rubinetto, la numero 3 per la curiosità di chi ha eseguito il test, e le altre acqua minerale. Legambiente ha chiesto di esprimere un «giudizio di palato» scegliendo quella più buona e cercando anche di identificare quale delle tre caraffe contenesse l’acqua del rubinetto. Il 65% ha identificato come acqua del rubinetto quella che invece era minerale e solo il 35% ha identificato giustamente la brocca con l’acqua del rubinetto. Per quanto riguarda le preferenze, il 40% ha preferito l’acqua della brocca 1 (minerale), il 13% quella della brocca 2 (minerale) e il 43,80% quella della brocca 3 (rubinetto). La minerale delle brocche 1 e 2 era della stessa marca, ma solo una piccolissima parte degli «assaggiatori» ha preferito l’acqua della 2.
«Abbiamo voluto sfatare la convinzione che l’acqua in bottiglia sia più buona di quella che si consuma a casa, ma allo stesso tempo anche mettere in evidenza l’enorme impatto ambientale rappresentato dal mercato delle minerali - chiarisce Graziella Toia - Un impatto che deriva dalla grande quantità di imballaggi».
- Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 19 marzo 2011
Parona dice addio a Mario Rampi storico e naturalista
PARONA. Con Mario Rampi se n’è andato un cultore della storia e delle tradizioni locali. Lo studioso, scomparso a 76 anni, era apprezzato per le attività a favore della comunità. Rampi, impiegato amministrativo per la Cooperativa muratori di Vigevano dal 1959 al 1990, era esperto di botanica, dialetto e fotografia. Nel 1965 diede vita a un parco sperimentale, il Bosco Rampi, con oltre cento essenze arboree visitato dalle scolaresche. Con Lino Negri e altri amici fondò la Pro loco Parona, che nel 1969 lanciò una delle sagre più note di tutta la Lomellina, quella dell’offella. La sua passione per Parona è stata tramandata al genero Giuseppe Lorena, che ha ricoperto per molti anni la carica di presidente della Pro loco. Nel 1985 dà alle stampe il suo primo libro, Parona”. Nel 1991 pubblica “Album di famiglia”, storia della cooperativa dei muratori e, nel 2000, collabora alla stesura del volume “Il mio paese”, edito dalla Pro loco. Nel 2004 esce l’ultima fatica, “L’ingegnere del papa”, sulla figura di Giuseppe Signorelli. «L’idea gli venne nel luglio 2000 quando i ciclisti paronesi transitarono a Viterbo: nella chiesa di S. Rosa è sepolto il benefattore paronese», ricorda Lorena. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 16 marzo 2011
ll Pd: «L’aumento della Tarsu serve solo a fare cassa»
VIGEVANO. «Ci mobiliteremo e organizzeremo manifestazioni contro tutti gli aumenti decisi da questa amministrazione comunale, dalla tassa rifiuti alle rette sui servizi educativi che colpiscono i più deboli, quelli che non riescono ad arrivare a fine mese». Valter Ricci, coordinatore del Pd, anticipa una serie di iniziative contro la manovra di bilancio dell’amministrazione Lega Nord-Polo Laico. «L’aumento dell’11% della Tarsu - sostiene Ricci - serve solo a ripianare problemi di bilancio, non a incrementare la differenziata. Asm è socia di Lomellina Energia, che gestisce il termo di Parona, e non ha convenienza a ridurre la quantità di rifiuti conferiti all’inceneritore». (d.a.)
la Provincia Pavese - 15 marzo 2011
Metanodotto, via agli espropri
MORTARA. Metanodotto Mortara-Novara: sono in corso le pratiche di esproprio dei terreni per il nuovo tratto, realizzato da Snam Retegas. La variante che interessa anche altri comuni lomellini confinanti: il gasdotto si propone come un ampliamento della rete metanifera che fa capo al nodo di Mortara, citato più volte nella tabella della rete nazionale dei gasdotti, che è stata resa nota dal governo a inizio anno.
A Mortara fanno capo le tratte che collegano la città lomellina con Sergnano, in provincia di Cremona, con Rognano, in provincia di Pavia, con Chiasso, nei pressi di Torino, e poi le doppie tratte Masera-Mortara e Mortara-Alessandria.
Da Mortara transita il gas importato da Paesi Bassi e Norvegia, che viene consegnato al passo Gries, in provincia di Verbania, e arriva a Mortara dopo 177 chilometri. Approda poi nel cuore della Pianura Padana, e da qui può essere smistato nel resto d’Italia.
Ogni giorno dovrebbero transitare circa 65 milioni di metri cubi di gas. Il tratto che attraversa la provincia di Pavia interessa oltre a Mortara i comuni di Parona, Albonese e Cilavegna, per approdare al territorio piemontese. Che lo snodo mortarese, per la sua posizione geografica, sia essenziale per trasportare il metano dal Nord Europa fino al resto d’Italia, è testimoniato anche dal fatto che un paio di anni fa si sono conclusi i lavori di costruzione del tratto Mortara-Alessandria. Dopo la posa della condotta sono stati eseguiti, come di consueto, gli interventi di carattere naturalistico e di ripristino ambientale, quali la messa a dimora di piante di specie autoctone che permettono il riassetto e il completo recupero ambientale dei luoghi attraversati dal metanodotto, che di fatto si segnala solo per la presenza in superficie di cartelli segnalatori e di accessi che spuntano in mezzo ai campi.
A Mortara esiste poi una cabina di controllo, non lontana dall’ospedale Asilo Vittoria. I documenti necessari per gli espropri, che interessano un numero di proprietari inferiore a cinquanta, saranno affissi sia all’ufficio tecnico della Provincia di Pavia, sia presso l’albo pretorio dei comuni interessati.
-Simona Marchetti
la Provincia Pavese - 15 marzo 2011
ll Comune aderisce al consorzio per lo sviluppo
MORTARA. Il Comune ha deciso di aderire al consorzio Ast, l’Azienda di sviluppo del territorio. «Il consorzio si propone di promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale della Lomellina, agendo in sinergia con istituzioni pubbliche, aziende private, università - spiega il documento approvato dalla giunta Robecchi - condividendone gli obiettivi, delibera di aderirvi». Si stanziano 22mila 476 euro, con una decisione che conferma gli impegni presi nella città ducale dal sindaco Robecchi con i colleghi di Vigevano e Parona di lavorare insieme alla promozione del territorio.
la Provincia Pavese - 14 marzo 2011
Un giorno su due immersi nello smog
In provincia solo Parona peggio di Pavia. Superati i limiti Ue
PAVIA. Il 2011 è iniziato da 72 giorni e le polveri sottili hanno superato la soglia di attenzione per 35: prima della metà di marzo è già stato oltrepassato il limite massimo imposto dall’Unione europea, e Pavia (solo Pavia) fermerà il traffico per una sola domenica a fine mese. A lanciare l’allarme smog è Legambiente che sottolinea come le polveri siano state in lieve diminuzione, mentre i picchi di Pm10 siano più alti dell’anno scorso. L’allarme riguarda anche le conseguenze economiche dell’aumento dei livelli di inquinamento: «Se l’Europa applicherà sanzioni a chi supera i limiti di inquinamento, i cittadini pagheranno due volte - spiegano a Legambiente -. Pagheranno con tasse più alte provocate dalle sanzioni comunitarie dopo aver respirato aria inquinata perchè le istituzioni locali non hanno fatto nulla per diminuire la concentrazione di polveri nell’aria». I dati che riguardano Pavia non sono confortanti.
«Fino ad oggi il limite del Pm10 è stato superato per 35 giorni a Pavia e Vigevano, per 32 giorni a Voghera e per 38 giorni a Parona - aggiungono a Legambiente -. Per questo riteniamo che sia solo penoso elettoralismo la convocazione da parte della Provincia del tavolo di coordinamento provinciale dei Comuni dell’area critica il 16 marzo, all’inizio della bella stagione». Nel mirino di Legambiente i progetti dell’autostrada Broni-Mortara, della Brescia-Bergamo-Milano, della Cremona Mantova. «L’aumento di traffico causato dall’apertura di nuove strade - spiegano gli ambientalisti - potrebbe vanificare i benefici arrivati con la sostituzione delle vecchie auto inquinanti. A Pavia, città metanizzata per oltre il 90 per cento e senza più industrie inquinanti, le polveri arrivano dal traffico ed è quindi sul traffico che si deve intervenire». Lo stop alle auto, che peraltro il Comune ritiene più utile come iniziativa di educazione alla mobilità sostenibile che come iniziativa contro lo smog, ci sarà domenica 27 marzo. E coinvolgerà solo il centro storico propriamente detto. Per garantire lo svolgimento delle iniziative collegate alla domenica a piedi, infatti verrà chiuso al traffico il centro, ma verrà mantenuta la percorribilità delle seguenti di viale Lungoticino, viale Libertà, viale Cesare Battisti, piazza Dante, via Nazario Sauro, porta Milano, viale Bligny, viale Argonne, piazza Emanuele Filiberto, viale Gorizia e viale Resistenza. Continuano, nel frattempo, i controlli sulle auto che circolano in città: tra gennaio e febbraio sono stati multati più di 80 automobilisti che circolavano con mezzi “Euro 0” nonostante il divieto, oppure che non esponevano il bollino blu. (s. ro.)
la Provincia Pavese - 12 marzo 2011
Il mercato premia il dolce
PAVIA. Il dolce del posto viaggia bene. Consumo interno in cresita. Per la loro tavola i pavesi scelgono sempre più gusti e sapori tradizionali affidandosi a quel che da sempre si conosce. In tempo di crisi economica la tendenza è di privilegiare la qualità dei prodotti «nostrani», il cui consumo è aumentato mediamente del 5 per cento. Segnali positivi anche dal commercio estero.
Non solo salumi, vini e formaggi, ma anche i dolci sono fra i prodotti gastronomici che hanno saputo conquistare i consumatori pavesi. E anche quelli di Paesi esteri come confermano la pasticceria Vigoni di Pavia e i produttori delle offelle di Parona. «La nostra torta Paradiso raccoglie estimatori in Lombardia, ma è anche apprezzata sulle tavole di varie parti del mondo grazie anche agli studenti universitari del progetto Erasmus - spiega Pietro Grecchi, direttore della pasticceria di Strada Nuova - E poi resiste ancora la tradizione tutta pavese di spedire a parenti e amici la torta, magari inserita in una confezione regalo con il riso e il vino della nostra provincia». Vigoni, storia antica, 133 anni e pluripremiata: all’Esposizione universale di Milano del 1906 e nel 2002. In Lomellina il dolce tipico più conosciuto è l’offella di Parona, creato alla metà dell’Ottocento dalle sorelle Pasqualina ed Elena Colli. Oggi i forni produttori concessionari del marchio d’impresa rilasciato dalla Pro loco Parona sono tre: il «Forno F.lli Collivasone» di vicolo Turati, il «Forno Più di Bigi» di via Lorenzo Toma e «Le Specialità» di strada Marziana. Più di mille quintali l’anno per una produzione che riesce a raggiungere anche le tavole di New York e di Tokyo. I fratelli Giuseppe, Franca e Renzo Collivasone spiegano il segreto del successo paronese: «E’ forse uno dei pochi esempi in Italia di prodotto tipico controllato da un ente territoriale, con la libera gestione produttiva e commerciale dei concessionari del marchio d’impresa». L’offella prodotta in vicolo Turati è servita anche nei ristoranti italiani più alla moda di New York, della California e del Giappone. Senza dimenticare che il prodotto tipico lomellino è legato a una manifestazione folkloristica annuale, la Sagra delle offelle di Parona. Più contenuto, ma ugualmente apprezzato il mercato della torta di mandorle di Varzi, che nel 2006 ha ottenuto il marchio Deco, la Denominazione di origine comunale. Mirco Comegna è il titolare della pasticceria Zuffada di Varzi: «La nostra torta è smerciata nei supermercati e in molti negozi dell’Oltrepo. Gli ingredienti non sono un segreto per nessuno: uova, farina, burro, scorza di limone e mandorle di prima scelta, ma decidiamo noi le dosi».
-Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 12 marzo 2011
Parona, uova alla diossina Una mappatura del territorio
PARONA. Diossina nelle uova di un allevamento locale: dopo questa scoperta, il comitato cittadino della salute e dell’ambiente ha istituito un gruppo di lavoro che sta sviluppando un progetto di mappatura del territorio. «Lo scopo è arrivare a una verifica più circostanziata della presenza di diossine nel terreno e definire, per quanto possibile, le eventuali responsabilità delle singole realtà industriali».
Il comitato presieduto da Piero Firpo, inoltre, sollecita Comune, Provincia e Arpa a mettere a punto gli strumenti necessari per le indagini: «I risultati potrebbero rappresentare la spia di una situazione di rischio già da tempo ipotizzata e che è stata oggetto di approfondimento in un convegno sul tema delle diossine che avevamo organizzato il 21 maggio 2010. Invitiamo, allo stesso tempo, l’amministrazione comunale di Parona a dare la più ampia trasparenza ai risultati dell’indagine dell’Asl». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 8 Marzo 2011
Parona, i proprietari: «Le galline muoiono, l'Asl deve dare una risposta» - Diossina, spaventati gli allevatori
PARONA. Muoiono le galline e nelle cascine scatta l'allarme. Dopo il ritrovamento di tracce di diossina nelle uova di un pollaio di Parona, gli allevatori della zona, il cui bestiame è stato sottoposto a controlli, chiedono all'Asl di conoscere i risultati delle analisi e come comportarsi in attesa di risposte. L'Asl rassicura: «Solo in un piccolo pollaio sono state trovate uova "sospette" e i proprietari sono stati avvertiti, gli altri allevatori possono stare tranquilli». Antonio Marchesoni e Luigi Rosato avevano consegnato due uova da far esaminare e ora sono preoccupati. Soprattutto dopo che tre dei loro 11 polli sono morti nell'ultimo mese senza una spiegazione plausibile. «Non ci sentiamo più sicuri dopo che un primo test dell'Asl ha confermato la presenza di diossina in alcune uova analizzate. Chiediamo delucidazioni all'Asl e al Comune: in caso contrario, uccideremo le nostre galline, ma vogliamo essere ripagati del danno». Ieri mattina Marchesoni, volto storico dell'ambientalismo, e Rosato, ex assessore nella giunta Ganzi, hanno rievocato la vicenda. La proprietà di Marchesoni comprende un pollaio e una serra. «A novembre, in via precauzionale, avevamo consegnato due uova a un veterinario locale in modo da capire se ci fosse qualche difficoltà legata all'inquinamento atmosferico - hanno spiegato - Poi un mese fa, veniamo a sapere dalla stampa che effettivamente a Parona esiste un problema di diossina nelle uova prodotte da un allevamento locale: precisiamo che le nostre uova erano state consegnate all'Asl insieme ad altre provenienti da alcune cascine locali. Il punto è che non ci hanno comunicato nulla. Probabilmente le nostre uova non sono contaminate, ma un po' di paura resta comunque».
I due proprietari del pollaio ricordano che le galline si cibano esclusivamente di mais prodotto nei campi di Parona: «Tutto prodotto con metodi sani e genuini, ma noi non possiamo far esaminare autonomamente le uova per motivi di costi: chiediamo ci pensi il Comune». Il sindaco Silvano Colli getta acqua sul fuoco: «Al momento, gli allarmismi sono ingiustificati. L'Asl ha più volte ripetuto che servono analisi più approfondite prima di prendere provvedimenti. Invito i due cittadini a venire in municipio per illustrare la vicenda in modo ufficiale, magari presentando un documento».
La risposta dell'Asl tende a rassicurare. «Il proprietario delle uova in cui, in un primo test, sono state trovate tracce di diossina - afferma il direttore generale, Giuseppe Tuccitto - è stato avvertito e ha ricevuto le indicazioni per evitare il consumo alimentare dei suoi prodotti. I proprietari degli altri pollai controllati possono stare tranquilli e mangiare i loro prodotti». Le analisi definitive sulle uova "sospette" sono state affidate ad un laboratorio di Bologna. «Gli esiti - continua il direttore generale - saranno noti alla fine della settimana o all'inizio della prossima. Questo perchè il laboratorio di Bologna è l'unico specializzato per queste analisi specifiche sulla presenza di diossina e riceve campioni da tutta Italia. Ci sono quindi i tempi tecnici per completare le verifiche e comunicare gli esiti». (ha collaborato Umberto De Agostino)
la Provincia Pavese - 08 marzo 2011
Controlli mirati a Parona
PARONA. Nell’ambito di un programma di verifiche disposte dalla Regione per la ricerca di diossina e Pcb, l’Asl ha posto l’attenzione su Parona, zona ad alta densità industriale. «E’ un’area con una situazione particolare - afferma il direttore generale, Giuseppe Tuccitto - ma i controlli su polli, latte e uova si sono orientati in quella zona anche perchè un nostro veterinario ha notato un pollaio non recintato, dove il pollame era libero di razzolare e sono proprio queste le situazioni a rischio».
Ai sindaci è stato trasmesso un foglio con le prescrizioni da comunicare agli allevatori. «Allevamenti e pollai, anche piccoli - continua il direttore generale - devono essere recintati ed è importante che il recinto sia pulito e senza presenza di legno trattato con vernici o catrame. Le fonti di contaminazione, infatti, sono spesso interne al pollaio». A Parona solo in un caso sono state trovate tracce di diossina nelle uova. «In un piccolo pollaio con 5 galline - precisa l’Asl - dove i prodotti rimangono circoscritti all’uso domestico. Abbiamo controllato altri pollai vicini, ma con esito negativo. La positività riguarda però un primo test e non è detto sia confermata dalle analisi definitive. Se la presenza di diossina fosse confermata, il proprietario dovrà però sopprimere i polli».
la Provincia Pavese - 07 marzo 2011
Ampliamento del termovalorizzatore Il Comune chiama il «fronte del no»
GERENZAGO. Si torna a parlare dell’ampliamento del termovalorizzatore a Corteolona. Il sindaco Alessandro Perversi spiega anche il perchè: «Non discutere - dice - significa far cadere tutto nel dimenticatoio. E’ proprio questo che non vogliamo fare. Presto potremmo pensare alla costituzione di un fronte comune tra i politici e rappresentanti della società civile che non vogliono questo ampliamento». E’ per questo che Perversi ha convocato un’assemblea il 19 marzo alle 21 in municipio. Del resto, per l’amministrazione è chiaro: «Il Piano provinciale di gestione dei rifiuti, redatto dalla Provincia di Pavia, non prevede alcun potenziamento degli inceneritori attualmente esistenti sul territorio in quanto quelli di Parona e di Corteolona risulterebbero essere già ampiamente sufficienti per far fronte alle esigenze di smaltimento della provincia di Pavia - sottolineano -. Gli ultimi dati (2008) ci dicono che la produzione provinciale di rifiuti è di circa 300nila tonnellate/anno, gli attuali mpianti riescono a trattare e smaltire 600mila tonnellate all’anno». Perversi rimarca: «Il potenziamento renderà ancora più ingestibile e caotico il traffico veicolare di mezzi pesanti che affligge le già martoriate ex statali 235 e 412. Stime che abbiamo dicono che aumenterà del 25%». Il sindaco invita tutti a partecipare all’assemblea. La speranza di molti è che da lì nasca un comitato che si opponga all’idea. (ch.rif.)
la Provincia Pavese - 02 marzo 2011
Vigevano, lo smog concede tregua per un giorno
VIGEVANO. Lo smog ha concesso una tregua, lunedì, un po’ in tutta la Lomellina. A Vigevano, dopo cinque giorni consecutivi di sforamento dai limiti consentiti (50 microgrammi al metrocubo), il Pm10 è rientrato nella norma secondo la centralina di Fogliano. Per la centralina dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) collocata in viale Petrarca, la situazione era già rientrata da domenica. Le piogge dei giorni scorsi hanno contribuito ad abbassare i livelli delle concentrazioni delle polveri sottili. Negli altri paesi della Lomellina che rilevano il Pm10, Parona lunedì era rientrata appena sotto i limiti (44 microgrammi al metro cubo), dopo tre giorni di sforamento consecutivi, preceduti da un’interruzione della diffusione dei dati tra il 22 e il 24 febbraio e da due precedenti giorni di sforamento. Mentre Sannazzaro, dopo quattro giorni consecutivi oltre i limiti (tra il 23 e il 26 febbraio), da due giorni fa registrare valori nella norma (46 microgrammi domenica e 28 microgrammi lunedì). (d.a.)
la Provincia Pavese - 02 marzo 2011
Parona, vecchi i dati sull’inquinamento Gli ecologisti: «Necessari nuovi controlli»
PARONA. Il paese risulta classificato tra le zone di «mantenimento», cioè non particolarmente critiche, nella zonizzazione regionale basata sulla qualità dell’aria. Lo ha fatto rilevare il Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente, presieduto da Piero Firpo, nell’ultima assemblea sociale. «Purtroppo sono dati obsoleti e non più rispondenti alla realtà: questo potrebbe aprire le porte all’insediamento di realtà a elevato impatto ambientale - ha spiegato Marco Lorena -. Valga come esempio il recente parere favorevole emesso dal ministero dell’Ambiente sulla centrale elettrica a turbogas, formulato proprio in base a una presunta buona, o quanto meno accettabile, qualità della nostra aria».
Il tema del monitoraggio dell’inquinamento è stato illustrato da Lorena, medico all’ospedale di Mortara, che ha ricordato alcuni problemi del contesto paronese, come le elevate concentrazioni di polveri sottili. A questo proposito, il Comitato sta sviluppando un piano di controllo sulla qualità dell’aria a Parona. La prima fase del progetto consiste nell’impostazione metodologica del piano stesso e nella raccolta di informazioni necessarie alla stesura delle attività di rilevamento fra cui l’individuazione delle fonti di emissione primarie del territorio. La fase successiva prevede la costituzione di un tavolo di valutazione sulle emissioni. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 02 marzo 2011
Parona, una giornata dedicata alle donne
PARONA. La Giornata internazionale della donna sarà ricordata da Rifondazione con una serie di iniziative in programma sabato al circolo «Costa» di via Toma. S’inizierà alle 19 con l’inaugurazione della mostra sui 40 anni di storia, dal 1965 al 2005, del movimento delle donne. Poi un bicchiere di vino e stuzzichini per commentare la mostra e la strada intrapresa dalle donne nel cammino di affermazione dei loro diritti. «Alle 21 proietteremo stralci del film documento “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi che racconta le storie di ieri, ma anche di oggi - commentano gli organizzatori - L’ingresso è libero, ma chiediamo a chi partecipa di portare poesie, racconti e la voglia di parlare di sé, di raccontare quegli anni». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 27 febbraio 2011
Una mostra sui diritti delle donne La storia dell’8 marzo spiegata a Parona
PARONA. Sabato 5 marzo, al circolo ricreativo Costa di via Toma 42, l’associazione culturale mortarese «Il Villaggio di Esteban» propone, dalle 19, l’inaugurazione della mostra sui 40 anni di storia del movimento delle donne dal 1965 al 2005.
Alle 21 saranno proiettati stralci del film documento «Vogliamo anche le rose» di Alina Marazzi dove si raccontano le storie di ieri e di oggi. L’ingresso è libero, ma l’associazione chiede a chi partecipa di portare con sé, se lo desidera, poesie, racconti e la voglia di parlare di sé, di raccontare quegli anni, il proprio vissuto, i sogni e i desideri. Le donne, più di cent’anni fa, decisero di scegliere il giorno dell’8 marzo, per rivendicare i propri diritti: nacque allora la “Giornata internazionale della donna”, con i suoi chiari intendimenti ideali e rivendicativi.
In tempi più vicini a noi, quando ormai sembrava che qualcuno almeno dei diritti fondamentali fosse stato acquisito, ecco che la parola passò ai fiorai e alle pizzerie, che furono ben contenti di celebrare la «Festa della donna».
Esteban vuole raccontare invece una storia diversa, la fatica delle donne nella vita attraverso diritti non riconosciuti, la precarietà e la mercificazione del corpo. (s.m.)
la Provincia Pavese - 27 febbraio 2011
Mortara, cresce la differenziata
MORTARA. Partirà dal primo giugno l’ampliamento della raccolta differenziata anche alla parte sinistra di corso Torino: 1250 persone si aggiungono alle circa 2500 che già effettuano la separazione dei rifiuti con raccolta a domicilio. L’operazione costerà al Comune altri 13 mila euro che, aggiunti ai circa 25 mila euro porta l’onere complessivo, a livello annuale, a circa 40 mila euro.
«Abbiamo deciso la data di giugno per avere tutto il tempo per preparare i residenti e l’ organizzazione della raccolta - spiega il sindaco Roberto Robecchi - con questa aggiunta raggiungiamo il 25% della popolazione mortarese». Incaricato di ampliare il servizio sarà ancora una volta il Clir, la società di proprietà pubblica che già sta effettuando la raccolta «porta a porta» in centro. In questa zona della città l’applicazione della differenziata dovrebbe essere meno problematica rispetto al centro storico, dove gli spazi angusti e la mancanza di giardini e cortili spaziosi ha messo un po’ in difficoltà alcune famiglie, e soprattutto gli esercizi commerciali. Con il risultato che spesso i cassonetti al limite della zona interessata si sono riempiti di sacchetti di indifferenziata. A volte fino quasi a strabordare. Anche in questa fase, come nel febbraio scorso, verranno effettuati incontri preliminari con gli abitanti, per spiegare con chiarezza a tutte le persone interessate le caratteristiche e le modalità del servizio, a cura del Clir e del Comune. Tutto con il coordinamento dell’ assessorato all’ambiente e, in particolare, dell’assessore Luigi Ferrari Bardile. Sulla differenziata pesa anche la posizione del sindaco che ha chiesto alla Provincia la riduzione delle tariffe di smaltimento all’inceneritore di Parona per i Comuni che hanno scelto di differenziare i rifiuti. (s.m.)
la Provincia Pavese - 27 febbraio 2011
Nuovi accertamenti sui file pedoporno
PARONA. Continuano le indagini su Renato Varisco, il pensionato finito in carcere con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico.
La squadra mobile di Pavia sta verificando la provenienza delle 10mila immagini di bambini che sono state trovate nell’abitazione di via San Quirico.
Varisco, 64 anni, ex dipendente di una casa di editrice di Milano, è stato arrestato ieri l’altro nella villetta dove abita solo.
Gli investigatori stanno cercando di capire se tra i file venuti alla luce durante la perquisizione che ha preceduto l’arresto ce ne siano almeno alcuni autoprodotti. Se cioè il materiale pedopornografico sia stato scaricato da Internet oppure abbia un collegamento con le segnalazioni che hanno fatto scattare le indagini. E cioè, il continuo andirivieni di ragazzine provenienti dal campo nomadi vicino. Elemento, questo, da cui sono partiti gli investigatori coordinati dal vice-questore Roberto Pititto.
Varisco si trova al carcere dei Piccolini in attesa di essere interrogato dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano.
Ieri mattina, in via San Quirico, nessun vicino ha voluto commentare. Bocche cucite. «Non so chi sia, non si vede mai, nemmeno sappiamo se abita qui davvero», la risposta comune. Il pensionato è stato descritto come una persona che conduceva una vita ritirata. Un solitario. «Mai viste ragazzine qua attorno - ha aggiunto una mamma ferma sul portone di casa - Ho una bambina di cinque anni e certe cose mi fanno venire i brividi. Ci avrei fatto caso». (si.bo.)
la Provincia Pavese - 26 febbraio 2011
Parona, sede rinnovata per la Pro loco
PARONA. La Pro loco inaugura la sede sociale rinnovata. Domenica 6 marzo, alle 12, i soci si ritroveranno in via XXV Aprile dopo la santa messa per tagliare il nastro dei locali rimessi a nuovo, che saranno benedetti dal parroco, don Giampaolo Villaraggia. All’aperitivo sono stati invitati il sindaco Silvano Colli, gli amministratori comunali e le associazioni locali. Il presidente Anna Maria Pissi avrà modo di ringraziare l’industria «Vedani Carlo Metalli», per le opere di ristrutturazione della sede, e la ditta Organizzazione vendita mobili, che ha donato l’arredamento dell’ufficio. La Pro loco organizza un’escursione in bici da Parona a Caravaggio. Il programma del 10 aprile prevede il ritrovo in piazza Nuova alle 6.45. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 26 febbraio 2011
Pedofilia, scattano le manette
In cella pensionato di Parona, aveva 10mila immagini
di Adriano Agatti
PARONA. Diecimila file con immagini di bambini dai sei ai dieci anni. Una quantità enorme di materiale pedopornografico conservato con cura. Così Renato Varisco, un pensionato di 64 anni che abita a Parona, è stato arrestato.
E'stato rinchiuso nel carcere dei Piccolini in attesa di essere interrogato dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Milano. Il reato di detenzione di materiale pedopornografico è infatti di competenza dell'antimafia. Le indagini della squadra mobile di Pavia erano iniziate qualche mese fa. Gli investigatori del vice-questore Roberto Pititto avevano saputo che in un'abitazione di vicolo San Quirico c'era un continuo andirivieni di ragazzine che arrivavano da un campo nomadi vicino. E entravano sempre nella stessa abitazione a tutte le ore del giorno. Qualcuno si è insospettito e ha avvisato la polizia. Gli investigatori della squadra mobile hanno eseguito alcuni accertamenti e hanno scoperto che lì abita Renato Varisco. E' un pensionato che aveva lavorato in una casa editrice di Milano. Un uomo che non si era mai sposato e che, in paese, si vedeva raramente.
Erano stati eseguiti alcuni accertamenti su di lui e erano emersi alcuni particolari importanti. Quello più significativo riguardava una perquisizione subìta una quindicina di anni fa. I carabinieri di Salò, in provincia di Brescia, avevano cercato materiale pornografico in casa sua. Probabilmente il nome di Renato Varisco era entrato in qualche inchiesta. Ma i militari non avevano trovato nulla e la vicenda si era conclusa senza conseguenze.
Gli investigatori della squadra mobile si sono resi conto che la presenza delle ragazzine nomadi non era casuale. Così mercoledì hanno eseguito una perquisizione domiciliare nell'abitazione di Parona. Hanno bussato alla porta del pensionato ma lui non ha aperto subito: probabilmente ha fatto finta di non sentire. Secondo l'accusa, avrebbe anche portato alcuni computer e videocamere in giardino. Un tentativo disperato di nascondere le immagini. Ma, dopo una decina di minuti, è stato costretto ad aprire la porta. Altrimenti i poliziotti l'avrebbero sfondata.
Alla perquisizione ha participato anche personale della polizia postale. Gli investigatori hanno trovato quattro computer, alcune pen-drive che sono state subito esaminate. All'interno c'era una quantità impressionante di immagini di bambini di età dai sei a dieci anni. In giardino c'erano anche numerose videocassette sempre con filmati di bambine. Sequestrate anche alcune telecamere. Il pensionato è stato arrestato. Intanto gli agenti hanno sentito come testimoni anche le ragazze nomadi che andavano spesso a trovarlo a casa. «Guardavamo la televisione», hanno raccontato. Ma gli investigatori sospettano (anche se non ci sono prove) che l'uomo cercasse anche di produrre materiale pedopornografico.
26 febbraio 2011
la Provincia Pavese - 24 febbraio 2011
Uova alla diossina L’Asl: «Nessun rischio»
PARONA. Sulle uova alla diossina l’Asl rassicura il Comune che aveva chiesto informazioni e aveva protestato per la mancata tempestiva comunicazione. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Giuseppe Tuccitto, ha scritto al sindaco Silvano Colli scusandosi «di non aver informato preventivamente l’ente locale», ma nello stesso tempo ha voluto precisare che «la situazione non necessita, attualmente, della messa in atto di particolari provvedimenti di ordine sanitario. Comunque, nel caso dovessero emergere a seguito degli approfondimenti in corso, elementi tali da rendere necessari specifici interventi, saranno prontamente informate le autorità locali per una condivisione dei provvedimenti stessi».
Durante un controllo eseguito a dicembre, erano state trovate tracce di diossina nelle uova di un piccolo allevamento. I primi test avevano dato esito positivo, ora si attendono i risultati di analisi più approfondite che possano confermare o meno la contaminazione. Intanto l’Asl ha fornito al proprietario dell’allevamento indicazioni per evitare il consumo alimentare delle uova “sospette”. (l.g.)
la Provincia Pavese - 22 febbraio 2011
Parona, le uova alla diossina «Due giorni all’Asl per dirci tutto»
PARONA. Uova alla diossina, il Comune dà tempo due giorni all’Asl per fornire informazioni. «Non è un ultimatum - afferma il sindaco - però se non avremo risposte, ci muoveremo noi perché i cittadini hanno diritto di sapere». Ieri l’Asl segnalava che le informazioni già oggi potrebbero essere a disposizione. Intanto, gli ambientalisti chiedono più controlli sul suolo e sull’aria.
la Provincia Pavese - 22 febbraio 2011
Uova e diossina, ultimatum all’Asl
PARONA. Due giorni. Il tempo che il Comune vuole concedere all’Asl per avere risposte sul ritrovamento di tracce di diossina nelle uova prelevate da un pollaio. Sabato il sindaco Silvano Colli ha indirizzato una nota in cui protesta per la mancata comunicazione e chiede all’Asl di essere informato al più presto. «Non lo definirei un ultimatum - afferma Colli - perchè capisco che ci possano essere i tempi tecnici per fornire una risposta. Voglio ammettere che la nostra nota sia stata vista dall’Asl solo lunedì, alla riapertura degli uffici, e quindi è normale che possano passare un paio di giorni. Però se tra due giorni non avremo risposte, ci muoveremo noi perchè i cittadini di Parona hanno diritto di essere informati». I controlli sulle uova sono stati effettuati a dicembre. Un primo test ha dato esito positivo, ma per avere la conferma si attendono analisi più approfondite, i cui risultati non sono ancora arrivati. «Ribadisco - continua Colli - come sia quanto meno irrituale che su controlli effettuati due mesi fa non ci sia stata nel frattempo alcuna comunicazione». Ieri l’Asl, tramite l’ufficio stampa, segnalava che i responsabili del servizio interessato erano impegnati in riunioni, ma che la risposta e le informazioni chieste da Parona non tarderanno e già questa mattina potranno essere a disposizione. Intanto, gli ambientalisti chiedono più controlli sul suolo e sull’aria nel Comune che ospita l’inceneritore e molte fabbriche.
Il Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente inizierà un’azione di pressione a più largo raggio nei confronti del Comune, degli insediamenti industriali, dell’Asl e dell’Arpa «affinché sia strettamente monitorata la condizione dell’aria e del suolo». Del ritrovamento di diossine in un campione di uova si parlerà anche nell’assemblea in programma venerdì, alle 21, alla scuola elementare. «E’ fondamentale che la Regione agisca con coerenza rispetto ai campanelli d’allarme che proprio la sua campagna di monitoraggio ha fatto suonare, attuando la fase di ricerca delle fonti di contaminazione e mantenendo informata la cittadinanza e le amministrazioni sugli sviluppi di queste nuove indagini - commenta il Comitato presieduto da Luigi Firpo - In caso contrario, avremo perso l’ennesima occasione per conoscere gli effettivi livelli d’inquinamento e per tutelare la salute, sia a Parona, dove per ovvi motivi quest’esigenza è fortemente sentita, sia negli altri Comuni». Il tema delle diossine era già stato portato all’attenzione dei paronesi l’anno scorso durante una serata di approfondimento. (ha collaborato Umberto De Agostino)
-Lorella Gualco
la Provincia Pavese - 20 febbraio 2011
Il Comune: «Vogliamo sapere le cause»
PARONA. Ieri mattina, anche in municipio, l’argomento del giorno erano le uova a sospetto diossina. Il sindaco Silvano Colli si lancia contro l’Asl, accusata di non aver informato il Comune, ma nello stesso tempo pesano gli interrogativi sull’origine della contaminazione, che peraltro deve essere ancora confermata da analisi più approfondite. Le ipotesi vanno dalle polveri causate dall’inceneritore e dalle altre industrie a teloni di plastica lasciati in un cortile che le galline possono avere beccato.
«Indagare sulle cause è un compito che spetta ai tecnici e non agli amministratori comunali - afferma il sindaco Colli -. Io non ho elementi per fare ipotesi. Posso solo dire che spero di essere al più presto informato e, se la contaminazione dovesse essere confermata, il Comune farà tutto ciò che è di sua competenza per tutelare la salute della popolazione». (l.g.)
la Provincia Pavese - 20 febbraio 2011
L’ecologista: troppi impianti inquinanti
PARONA. «Tracce di diossina nelle uova? Mi meraviglierei se non ci fossero». Il commento amaro è di Renato Soffritti, ex-consigliere comunale e ora impegnato nel Wwf.
«Il problema non è solo quello delle uova “sospette” trovate in un pollaio - continua Soffritti -. Magari questo episodio può anche essere ricondotto a fattori specifici di quell’allevamento. Ma, anche se così fosse, non possiamo ignorare la realtà che ci circonda. Non dimentichiamo che già nel 2005 uno studio sui muschi aveva rilevato che nella zona di Parona il livello di diossina era già vicino al limite. E allora non era ancora entrata in funzione la seconda caldaia dell’inceneritore. Adesso la situazione non può che essere peggiorata. Paghiamo la scelta di puntare sugli inceneritori che sono impianti ormai inutili e inquinanti, mentre avremmo dovuto pensare alla raccolta differenziata che conviene e non fa male».
Leggi l'articolo Integrale alla sezione Comunicati stampa con l'oggetto:
la Provincia Pavese - 19 febbraio 2011
Nel mirino finiscono i mangimi
PARONA. Gli accertamenti vanno in due direzioni: prima di tutto avere la conferma o meno della presenza di diossina nelle uova, poi, in caso di esito positivo, individuare l’origine della contaminazione. Parona è un Comune ad alta densità industriale con la presenza di un inceneritore e di aziende metallurgiche. Ma ogni collegamento tra la realtà industriale locale e l’eventuale contaminazione alimentare è tutta da dimostrare. Anche perchè le fonti di inquinamento possono essere altre. L’Asl cita casi analoghi ricondotti a «fonti di contaminazione interne agli allevamenti». Non ultimi i mangimi.
«In genere gli allevamenti di una certa dimensione - afferma Luciano Nieto, direttore dell’Unione agricoltori provinciale - organizzano propri mangimifici con mais, orzo o integratori specifici per la zootecnia. Ma i mangimi possono anche essere acquistati fuori. In ogni caso, gli allevatori sono a loro volta vittime di una catena che porta il prodotto nelle aziende agricole e l’agricoltore è anche il primo consumatore del suo prodotto. Quanto alle possibilità di una contaminazione ambientale, la diossina può essere nelle polveri e allora rimane in superficie, oppure può essere ricondotta ad un inquinamento delle falde: in ogni caso le concentrazioni nell’aria o nell’acqua dovrebbero essere fortissime. Ma bisogna evitare allarmismi che rischiano di bloccare il mercato. La grande distribuzione di polli o uova in Italia è controllatissima e in Lomellina, tra l’altro, non ci sono allevamenti avicoli collegati alla grande distribuzione commerciale. Ammesso che ci sia un caso “sospetto” in zona, non può essere che un privato che tiene un numero limitato di galline ed altrettanto limitate sono le possibilità di diffusione del prodotto». (l.g.)
la Provincia Pavese - 19 febbraio 2011
Brescia, pollai contaminati
PARONA. I primi casi italiani di uova alla diossina sono stati riscontrati all’inizio dell’anno in sei pollai privati della provincia di Brescia. In questi casi i mangimi sono stati scagionati e le cause sono state ricondotte al contatto degli animali con microinquinanti. Le diossine sono composti organici estremamente tossici e cancerogeni.
Le principali fonti di queste sostanze sono le industrie chimiche, siderurgiche e metallurgiche, le centrali termolettriche e gli inceneritori. La legge prevede però l’adozione di accorgimenti che abbattono le emissioni per farle rientrare nei limiti prescritti. Secondo le tabelle dell’Organizzazione mondiale della sanità un uomo di 70 chili può assorbire al massimo 210 picogrammi di diossine al giorno, mentre per un bambino di 5 chili la quantità giornaliera di diossine non dovrebbe superare i 20 picogrammi.
la Provincia Pavese - 19 febbraio 2011
Tracce di diossina nelle uova
PARONA. Allarme diossina nelle uova. Un controllo effettuato a dicembre dall’Asl in un allevamento rurale di Parona ha riscontrato valori «non conformi», cioè superiori ai limiti stabiliti dalla legge. Questo però è l’esito dei primi test. Si attende ancora la conferma da analisi più approfondite e si cerca l’origine dell’eventuale contaminazione. Il titolare dell’allevamento ha ricevuto indicazioni per evitare il consumo alimentare. I veterinari invitano però ad evitare allarmismi: «In zona non ci sono grandi allevamenti che riforniscono supermarket o negozi quindi anche la possibile diffusione del prodotto è limitata».
la Provincia Pavese - 23 febbraio 2011
«La Lomellina unita rialzi la testa»
VIGEVANO. I sindaci di Vigevano, Mortara e Parona e i presidenti delle ex-municipalizzate hanno deciso di unirsi per avviare in Lomellina un confronto su garndi temi comuni. Obiettivo di Andrea Sala, Roberto Robecchi e Silvano Colli «far contare il peso di una Lomellina unita su molte scelte che riguardano il territorio».
Il «coordinamento dei Comuni» è un tavolo aperto, ha sottolineato il sindaco Andrea Sala, alla presentazione di ieri cui hanno partecipato anche Luigi Ferrari Bardile, presidente di Asm Vigevano e Lomellina e Simone Ciaramella, presidente di As Mortara e l’assessore vigevanese Mauro Facchini. L’incontro di ieri è stato un punto di partenza, spiegano i sindaci, per coinvolgere l’intero territorio lomellino «al fine di concordare e definire in modo possibilmente unitario le problematiche comuni, da quelle generali a quelle maggiormente critiche». I temi del confronto? Il lavoro e la produzione, i trasporti, la viabilità, il pendolarismo e il raddoppio ferroviario; la sanità con l’obiettivo di eccellenza ed efficienza nelle strutture; l’ambiente, la qualità della vita, la salute pubblica, il mondo agricolo; la scuola e i servizi scolastici; la raccolta rifiuti e il loro smaltimento, oltre alla raccolta differenziata; il miglioramento delle tecnologie di incenerimento e relative tariffe; problematiche relative allo smaltimento di amianto, ceneri e fanghi; ciclo idrico integrato, acqua pubblica, tariffe e investimenti nelle strutture; energie alternative; pianificazione territoriale sovracomunale e sicurezza del territorio. «Finalmente nasce un discorsio di collaborazione - dice Robecchi - perché la Lomellina ha sempre dato ed è ora di alzare la testa. Sulla sanità, ad esempio, vediamo che le risorse vanno in altre direzioni e sull’acqua dobbiamo adeguarci alle tariffe di altri territori». Non è una polemica con l’Oltrepò, ha detto Robecchi, ma è la Lomellina che adesso si farà sentire sempre di più. Perché, ha detto Colli «diventa una cittadina di 120mila abitanti». (d.a.)
la Provincia Pavese - 22 febbraio 2011
Parona, Pm10 ancora oltre i limiti
PARONA. Nel Comune dell’inceneritore e delle molte aziende, il Pm10 è tornato ancora sopra il limite consentito di 50 microgrammi al metrocubo. Il 13 febraio, a Parona, la centralina Arpa (nella foto) aveva segnalato una concentrazione di Pm10 a quota di 132 microgrammi, quasi tre volte la soglia limite, per poi iniziare a scendere. Per quattro giorni, dal 16 al 19 febbraio, valori nella norma e domenica 20 febbraio ancora lo sforamento, con una concentrazione di 61 metri quadrati. Domenica, invece nei Comuni circostanti che sono dotati di centralina dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) il Pm10 è rimasto nei limiti: a Vigevano, la centralina di Valletta Fogliano, segnala valori nella norma da cinque giorni, mentre quella di viale Petrarca non segnala sforamenti da tempo (tra il 12 e il 14 febbraio però non ci sono dati). Anche a Sannazzaro il Pm10 è nei limiti da cinque giorni. (d.a.)
la Provincia Pavese - 18 febbraio 2011
Parona: «Più controlli sull’aria»
PARONA. «Lo sforamento del Pm 10 si verifica per troppi giorni consecutivi: il Comune deve intervenire». Lo richiede la minoranza Parona Giovane, che, attraverso il consigliere Donatella Marzetto, va all’attacco sulla situazione delle polveri sottili. «Il Pm 10 è molto superiore al limite dei 50 microgrammi al metro cubo - dice - Più volte il sindaco Silvano Colli ha promesso che sarebbero stati coinvolti esperti per monitorare l’ambiente: ora vorremmo avere informazioni dettagliate». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 18 febbraio 2011
Indagine su ambiente e salute
VIGEVANO. Un’indagine sullo stato di salute della popolazione vigevanese e lomellina. E’ un progetto dell’assessore all’ambiente, Mauro Facchini, che visti i continui sforamenti delle polveri sottili dai limiti consentiti (50 microgrammi al metro cubo) crede che non basti affrontare l’emergenza davanti a questa situazione.
In particolare, è la centralina di Valletta Fogliano a segnalare continui sforamenti del Pm10, a livelli di concentrazione che sono più del doppio del valore limite.
«Ho voluto far riattivare io la centralina - spiega Facchini - proprio per avere una doppia rilevazione in città, assieme alla centralina dell’Arpa di viale Petrarca, e perché la centralina di Fogliano era stata messa lì proprio per capire se il termodistruttore di Parona potesse avere ricadute, in termini di Pm10, anche su Vigevano. E in parte è così, quella zona risente parzialmente della presenza del termo: i valori della centralina lo dimostrano, anche perché le polveri del termo hanno una ricaduta su un raggio di circa sette chilometri dall’impianto».
Secondo l’assessore Facchini, serve un monitoraggio attento dello stato di salute della popolazione «perché qui, a Vigevano, non è mai stato fatto - dice - e bisogna avere una relazione territoriale correlata con le malattie sul territorio e la vendita dei farmaci. La Fondazione Lombardia per l’Ambiente realizza questo tipo di indagini ed è legata ai Comuni del territorio. Il costo del monitoraggio è alto, ma so che altre realtà vicine sarebbero interessate a un’iniziativa di questo tipo».
Circa l’emergenza Pm10 di questi giorni, che cosa intende fare il Comune?
«Mi confronterò con il sindaco e gli altri colleghi di giunta e sentirò anche la Consulta per l’ambiente - anticipa Facchini -. La pioggia dovrebbe abbassare un po’ i valori e una mano ce la darà, ma se poi ritorna una cappa cappa stagnante sulla zona, il problema riemerge. Noi vogliamo che tutti conoscano i dati delle rilevazioni delle centraline, nella massima trasparenza, per costruire un territorio sempre più umano e vivibile per le generazioni future». Il blocco del traffico è in vista? «Io sono molto scettico sullo stop alle auto - dice Facchini - perché allora bisognerebbe bloccare anche gli impianti di riscaldamento. Ma serve una valutazione ponderata dei dati in arrivo dalle due centraline dell’Arpa». (d.a.)
la Provincia Pavese - 16 febbraio 2011
Dorno, una casa per i cani randagi - Accordo con la struttura di Parona
DORNO. Il Comune di Dorno, in seguito alla segnalazione da parte dell’ufficio di polizia locale e anche dopo i contatti presi con l’Asl, ha deciso che occorrerà provvedere ad individuare un canile per il soggiorno degli animali rinvenuti sul territorio comunale. Il Comune impegnerà la somma di 500 euro con un reimpegno fino ad un importo massimo di 1.000 euro non appena sarà reso noto l’intervento che riguarderà il canile per l’anno 2011.
Il luogo indicato come idoneo per scolgere tale attività è la «Casa del Cane» gestita da Franco Girardi in via case sparse per Albonese, a Parona. Questo provvedimento - si legge in delibera - «scaturisce dalla necessità di individuare appropriate misure sanitarie a garanzia della salute, della tutela e del benessere degli animali». L’accordo è nuovo in quanto, come confermato telefonicamente dai gestori della “Casa del Cane”, è il primo anno che il comune di Dorno e il rifugio di Parona collaborano. La decisione per l’impegno è stata presa in seguito a segnalazioni della presenza di cani randagi alla polizia municipale di Dorno che ha sempre provveduto a «girare» all’accalappiacani le chiamate per poter permettere il recupero degli animali. L’accordo sarà formalizzato e verbalizzato a breve in modo da poter cominciare a popolare il rifugio che, attualmente, non conta ospiti al suo interno. (a.d.)
la Provincia Pavese - 16 febbraio 2011
La petizione dei medici pavesi
MORTARA. La petizione per la tutela della salute e dell’ambiente sottoscritta da 200 medici della Lomellina e dell’intera provincia sarà consegnata oggi al sindaco Roberto Robecchi e alla giunta. A palazzo Cambieri, alle 21, arriveranno i rappresentanti di Futuro sostenibile in Lomellina, Vigevano sostenibile e Comitato dei cittadini di Parona per la salute e l’ambiente. Il testo prodotto nei mesi scorsi dal medico paronese Marco Lorena sarà occasione di uno scambio di idee e di proposte fra i comitati ambientalisti e gli amministratori comunali di Mortara. L’iniziativa è aperta al pubblico. «Intendiamo iniziare una collaborazione che permetta di individuare un percorso di ripristino e di tutela ambientale e, al tempo stesso, di sviluppo economico sostenibile: il tutto dovrà sfociare in un progetto condiviso da approfondire all’interno di una consulta per l’ambiente», commentano i tre comitati. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 12 febbraio 2011
Smog oltre i limiti da sette giorni
VIGEVANO. Sette giorni consecutivi di polveri sottili fuori dal limite di 50 microgrammi al metro cubo, non dalla centralina di viale Petrarca, ma dalla seconda centralina di rilevazione, alla frazione Fogliano. Una centralina che l’assessore all’ambiente, Mauro Facchini, ha voluto far riattivare proprio per poter confrontare i dati provenienti da due zone diverse della città, una opposta all’altra. La centralina di Fogliano è quella più vicina a Parona ed era stata posizionata proprio per capire se l’inceneritore immetteva nell’aria di Vigevano valori diversi. Stando ai dati di questi giorni, si direbbe proprio di sì. Il confronto tra i dati delle due centraline è interessante: perché confermano una crescita progressiva delle concentrazioni dal 4 febbraio al 6 febbraio, giorno in cui a Fogliano si è raggiunta la concentrazione massima di 103 microgrammi e in viale Petrarca di 88. Quindi la discesa, con valori che in viale Petrarca sono rientrati nei limiti l’8 e il 10 febbraio, mentre a Fogliano sono sempre stati fuori dai limiti, con 78 microgrammi al metro cubo il 10 febbraio. (d.a.)
la Provincia Pavese - 12 febbraio 2011
Parona, acquedotto pubblico senza tracce di arsenico
PARONA. Nell’acquedotto non c’è traccia di arsenico. La minoranza Parona Giovane rappresentata da Donatella Marzetto ha chiesto conto al sindaco Silvano Colli della «possibile presenza di arsenico nelle acque dell’acquedotto comunale». Ora Colli conferma: «Questa sostanza non è presente nella nostra acqua potabile, come assicura anche Parona Multiservizi che gestisce il ciclo idrico. Comunque, il consigliere Marzetto avrebbe avuto una risposta più immediata dagli uffici della Multiservizi». Una seconda interpellanza riguarda gli incendi che hanno coinvolto Lomellina Energia e la Vedani Metalli. «Il sindaco dica se sono stati attivati piani di emergenza». (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 11 febbraio 2011
Lavoro, si salva la chimica
VIGEVANO. Mercato del lavoro: dopo un inizio d’anno in leggera ripresa, febbraio vede il metalmeccanico di nuovo fermo. Esauriti gli ordini, gli artigiani sospendono le ricerche di personale. In controtendenza le assunzioni a tempo indeterminato del chimico-farmaceutico.
«Assumono solo i settori con marginalità medio-alte e business programmabile sul lungo periodo, settori che non conoscono la discontinuità degli ordini»: il farmaceutico, presente in Lomellina con i contoterzisti, e la chimica. Su questo aspetto concordano i sindacati e Confapi, l’associazione delle piccole medie imprese.
Cartina di tornasole, gli annunci delle agenzie di lavoro: non c’è quasi più traccia dei profili aperti a gennaio da manifattura e metalmeccanico, comparti che in Lomellina contano circa 5mila realtà tra carpentieri, contoterzisti calzaturieri, produttori di stampi per la lavorazione della plastica. Calate quasi del tutto le ricerche di fresatori, montatori, tornitori, operai specializzati con almeno 3 anni di esperienza, professionalità che a gennaio invece hanno permesso di smaltire il picco d’ordini letto da molti come l’inizio della ripresa. Altro, rispetto al chimico-farmaceutico: da Parona, Garlasco, Vigevano, Mortara, Confienza - i principali siti di un tessuto produttivo che sul locale conta una trentina di aziende (alcune multinazionali) e mille addetti - le agenzie propongono contratti a tempo indeterminato per figure di livello medio-alto. Sono analisti chimici, manager, periti, responsabili della qualità, tecnici di laboratorio: le uniche opportunità occupazionali, stabili per giunta, arrivano dal settore anti-ciclico per eccellenza - il farmaceutico - e dalla chimica lomellina legata alla siderurgia e alla produzione di additivi per vernici destinate all’industria dell’auto di lusso, il legno, la calzatura. Settori che vanno oltre la tenuta, precisa Stefano Valvason, direttore Confapi. E che se crescono tanto da potenziare il numero di dipendenti, è perchè rispetto al meccanico «hanno margini ampi, possono programmare gli investimenti e lavorano con i mercati in crescita, Francia e Germania soprattutto, dove non a caso il Pil è aumentato del 4,5%». Un punto di vantaggio strutturale che spiega anche la tenuta dei fatturati e dell’occupazione tra il 2008 e il 2010. Così Giorgio Mercuri di Cgil: «Se come sta avvenendo agganciano i mercati in espansione hanno bisogno di nuove forze in organico. Sempre figure qualificate: è la natura stessa dei cicli produttivi a richiedere professionalità superiori rispetto ad analoghe posizioni in altri settori».
-Simona Bombonato
la Provincia Pavese - 11 febbraio 2011
Mortara, incontri per l’ambiente
MORTARA. Tre associazioni per unire le forze e progettare un futuro migliore al territorio: l’Associazione Futuro sostenibile in Lomellina, Vigevano sostenibile e il Comitato dei Cittadini di Parona per la Salute e l’Ambiente incontrano il sindaco di Mortara Roberto Robecchi e la giunta, mercoledì 16, alle 21, a Palazzo Cambieri per uno scambio di idee e di proposte per uno sviluppo della città di Mortara che rispetti la salute e la qualità della vita dei suoi abitanti. Durante l’incontro il comitato porterà all’attenzione degli amministratori comunali un’analisi delle criticità ambientali del territorio e consegneremo la lettera firmata dai 200 medici lomellini. Le tre associazioni con questo incontro intendono iniziare una collaborazione che permetta di individuare insieme all’amministrazione un percorso di ripristino e di tutela ambientale. Al tempo stesso vogliono creare le basi per uno sviluppo sostenibile che sfoci in un progetto condiviso da approfondire in una consulta per l’ambiente. Le fondamenta nei principi della politica ambientale: i principi di precauzione, di prevenzione e di correzione alla fonte. (s.m.)
la Provincia Pavese - 06 febbraio 2011
Parona, nei guai per calunnia
PARONA. Una lettera anonima inviata al Comune di Vigevano accusava una 34enne di Parona di maltrattamenti al figlio di 4 anni. Accuse infondate che hanno messo nei guai la calunniatrice.
Gli accertamenti svolti dalla procura e dalla polizia giudiziaria per identificare il mittente avevano portato infatti ad incolpare la vicina di casa, Rosa Di Benedetto, quarant’anni, che venerdì scorso ha patteggiato un anno di reclusione per calunnia.
La vicenda ruota attorno a due lettere recapitate al Comune di Vigevano. Nella prima, arrivata il 2 dicembre 2009, si segnalava una presunta situazione difficile nella famiglia della 34enne paronese e si aggiungeva che la donna picchiava il bambino. Più o meno lo stesso contenuto aveva una lettera successiva recapitata l’11 gennaio dello scorso anno.
L’anonimo autore accusava la vicina di prendere psicofarmaci e di maltrattare sempre il bambino. Le indagini però hanno portato ad accertare una realtà diversa. Le accuse si sono rivelate false e si sono ritorte contro la donna identificata come presunta mittente delle lettere. Rosa Di Benedetto è stata denunciata e l’altro giorno ha patteggiato un anno di reclusione davanti al giudice delle udienze preliminari del tribunale di Vigevano, Stefano Vitelli.
La scelta di patteggiare, molto spesso determinata da ragioni processuale e non considerata tecnicamente un ’ammissione di colpa, non ha permesso di entrare nel merito delle accuse e il Gup ha soltanto applicato la pena concordata tra il pubblico ministero e l’avvocato difensore ritenendola congrua rispetto alla gravità del reato contestato. L’imputata ha ottenuto comunque i benefici della sospensione condizionale e della non menzione della pena nel casellario giudiziale. (l.g.)
la Provincia Pavese - 04 febbraio 2011
Parona, più multe per rifiuti e prostituzione
PARONA. Diminuiscono le multe agli automobilisti ma aumentano le sanzioni amministrative: quelle relative, per esempio, legate allo smaltimento abusivo di rifiuti o alla prostituzione.
E’ la sintesi dell’attività svolta nel 2010 dal comando di polizia locale guidato da Maurizio De Padova. Nell’anno appena trascorso sono state 49 le violazioni al Codice della strada, per un totale di 11mila 306 euro di ammenda, di cui 4mila 190 incassati. Nel dettaglio, sono stati sei i casi di automezzi con revisione scaduta e di eccessi di velocità, quattro per sorpasso azzardato e per assicurazione scaduta, e tre per cinture non allacciate e per guida con telefonino all’orecchio. «Abbiamo svolto un buon lavoro di prevenzione, che, se confrontato con i dati del 2009, ha fatto crollare da 91 a 49 le infrazioni al Codice della strada - commenta il comandante De Padova, che a Parona opera con il collega Giuseppe Rolandi - Diversa la situazione relativa alle sanzioni amministrative, che sono balzate da nove a 23». Si tratta, più che altro, di cittadini multati per abbandono di rifiuti o intenti a contrattare la prestazione sessuale con le lucciole che operano alla periferia del paese, verso Vigevano.
Molto ha influito il regolamento comunale di polizia urbana approvato un anno fa, che ha introdotto multe fino a 500 euro. Fino al 30 giugno 2011 la polizia locale di Parona sarà ancora in convenzione con quella di Gravellona. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 03 febbraio 2011
Parona, in consiglio comunale entra Claudio Ambrosetti
PARONA. Il posto del dimissionario Maurizio Antonio Marioli sarebbe dovuto andare prima ad Adriano Colli e poi a Gianni Brunoldi. Invece, sui banchi della minoranza «Parona viva» va Claudio Ambrosetti. Il cambio della guardia è avvenuto l’altra sera in consiglio comunale. Marioli, che alle elezioni comunali del 2009 era risultato secondo nella lista di Luca Trovati alle spalle di Chiara Brunazzi, si era dimesso per motivi personali. Non hanno accettato Adriano Colli e il medico Brunoldi, già alla testa del comitato anticentrali. Ambrosetti, 38 anni, impiegato, andrà a far parte della Commissione elettorale comunale e del gruppo di lavoro Istruzione e Cultura. All’ordine del giorno anche la comunicazione di prelevamento dal fondo di riserva ordinario. (u.d.a.)
la Prov incia Pavese - 29 gennaio 2011
Mortara, piano dei lavori Il 2011 sarà l’anno del teatro
MORTARA. Teatro, scuole e piste ciclabili: queste le opere più importanti previste per il 2011 nel piano dei lavori pubblici, approvato ieri mattina dalla giunta. «Abbiamo approvato alcuni interventi, mentre altre opere sono state spostate al 2012 - spiega l’assessore ai lavori pubblici, Gianfranco Morone - in particolare con i proventi della vendita della farmacia finanzieremo le opere di carattere sociale, come il rifacimento del giardino delle scuole primarie, il terzo lotto della coibentaizone delle finestre e la riqualificazione dell’ex mensa». Interventi che complessivamente assommano a circa un milione di euro. In particolare è stata approvata ieri mattina proprio la sostituzione dei serramenti delle scuole elementari.
Si tratta dell’ultimo dei tre lotti che hanno comportato complessivamente una spesa di circa un milione, ma che consentirà negli anni un notevole risparmio energetico. Altre opere importanti, che quindi non saranno finanziate con i proventi della farmacia, saranno la manutenzione degli edifici pubblici per circa 400mila euro, con interventi sul nuovo magazzino comunale, sulla ex biblioteca per ricavarci il centro anziani e altri interventi sulle scuole elementari, poi il piano strade da 250mila euro, la riqualificazione del centro ricreativo Emilio Gallino, che si trova al campo sportivo, e la realizzazione di due piste ciclabili: una che arriva fino al confine con Parona, lungo via Parona-Cassolo, e l’altra che collegherà strada Pavese con via Sant’Albino, lungo un percorso già tracciato e su un terreno in parte già ceduto dai proprietari. Una porzione inoltre sarà realizzata da uno dei lottizzanti. I costi sono rispettivamente di 400 mila e di 250 mila euro.
Uno dei punti qualificanti per le opere di quest’anno sarà poi l’avvio della riqualificazione del teatro: il primo lotto riguarderà la sistemazione del ridotto, che dovrebbe operare indipendentemente dalla sala principale. Sarà poi realizzato un progetto di recupero per poter accedere ai fondi pubblici messi a disposizione per questo tipo di finalità. L’uso del nuovo spazio ricavato nel ridotto, che dovrebbe ammontare a 8 aule, suddivise tra primo e secondo piano, dovrebbe essere quello della nuova sede della scuola musicale: il costo, spalmato su quest’anno e il 2012, dovrebbe essere di 350mila euro, cui si aggiungeranno altri 400mila l’anno prossimo. Rinviati al 2012 opere viabilistiche come la realizzazione della strada di arroccamento per Sant’Albino, e la realizzazione di rotonde agli incroci di corso Porta Novara e di strada Milanese.
Simona Marchetti
la Provincia Pavese - 28 gennaio 2011
Cilavegna, dopo la rissa tenta la rapina
CILAVEGNA. Litiga con una ragazza e se la prende con il proprietario del locale. Che minaccia con un paio di forbici e tenta di rapinare dell’incasso della serata. Ahmed Ben Cherait, 20 anni, disoccupato regolare di origini tunisine, residente a Parona e senza precedenti, è stato arrestato l’altra sera dai carabinieri di Mortara. L’uomo è finito in carcere. La sera stessa è stato condotto alla casa circondariale dei Piccolini di Vigevano con le accuse di tentata rapina aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, detenzione di arma impropria, danneggiamento. Tutto è accaduto al bar Blue Moon di piazza Garibaldi 20, locale gestito da un 29 enne cinese che vive in paese.
Secondo quanto hanno raccontato i testimoni, Ben Cherait avrebbe iniziato a litigare con una ragazza seduta al bancone. La giovane ha pensato bene di fuggire ma la situazione sarebbe precipitata pochi istanti dopo: probabilmente alterato dal diverbio con la donna, il tunisino ha rovesciato sedie e tavoli. Finchè non se l’è presa con il barista che assisteva impietrito alla scena. Preso a pugni e schiaffi al volto e al torace il titolare se la caverà in dieci giorni. Poi il tentativo di rapina dietro la minaccia di un paio di forbici. «Dammi i soldi che hai nella cassa»: il titolare fugge in strada. Il cliente-rapinatore lo insegue finchè non intervengono i carabinieri allertati nel frattempo dai vicini. L’uomo ha cerca di scappare nascondendosi tra le auto parcheggiate. Una volta raggiunto dalle forze dell’ordine ha opposto resistenza reagendo contro uno dei due carabinieri di pattuglia.
la Provincia Pavese - 26 gennaio 2011
Insulto razzista, «richiamo» al medico
MEDE. Insulto razzista al collega: la vicenda si chiude con un ammonimento formale, notificato dall’ordine dei medici a un radiologo in servizio a Mede. Era accusato di aver detto «negro di m...» al collega di colore Francis Lawson, gastroenterologo all’ospedale di Mortara.
«La sanzione disciplinare invita, per iscritto, a mantenere in futuro un comportamento corretto nei rapporti fra colleghi», spiega il dottor Giovanni Belloni, presidente dell’ordine professionale pavese. «Anche per l’azienda ospedaliera di Pavia il caso è chiuso», commenta il direttore generale Daniela Troiano, in un comunicato congiunto diffuso ieri e firmato anche dal dottor Belloni.
Il radiologo accusato di aver insultato l’altro medico lavora all’ospedale San Martino di Mede: l’episodio contestato risale all’11 ottobre 2010. Quando Francis Lawson, 52 anni, originario dello stato africano del Benin e residente a Parona , sarebbe stato apostrofato con l’insulto razzista nel corso di una telefonata di lavoro fra i due camici bianchi.
L’ordine dei medici ha sentito il radiologo che si è presentato all’audizione accompagnato da un legale, ben deciso a respingere le accuse che gli venivano mosse. Ha infatti sempre negato totalmente di aver insultato il suo collega.
Si doveva comunque decidere una misura disciplinare. L’ordine professionale scegliere fra il richiamo verbale, il richiamo scritto e la sospensione. La scelta è caduta sull’ammonimento scritto.
Anna Mangiarotti
la Provincia Pavese - 22 gennaio 2011
Mortara, insulto razzista In nove giorni si decide tutto
MORTARA. La Commissione dell’Ordine dei medici ha sentito il radiologo accusato in ottobre di insulti razzisti contro il collega di colore. Il 31 gennaio si decide la misura disciplinare tra il richiamo verbale, scritto, o la sospensione. Mercoledì sarà invece il direttore dell’Azienda ospedaliera Daniela Troiani a dire a sua volta se il radiologo merita un secondo provvedimento. Di fronte ai consiglieri dell’Ordine il medico si è presentato con un legale. Deciso a respingere le accuse: «Non so nemmeno di cosa si stia parlando», ha commentato al telefono.
La vicenda è eplosa all’indomani dell’esposto presentato all’Ordine dei medici da Francis Lawson, 52 anni, gastroenterologo in servizio all’Asilo Vittoria di Mortara e alla clinica Beato Matteo di Vigevano. Lawson abita a Parona , è originario del Benin. Secondo quanto ha riferito all’Ordine dei medici, un collega lo avrebbe apostrofato «negro di m...» nel corso di una telefonata di lavoro. Era il mese di ottobre. Colpevole di insulti razzisti, dice Lawson, un radiologo in forza all’ospedale civile San Martino di Mede.
«Finchè non si esprime la Commissione non dico nulla, sapremo tra una decina di giorni - ha spiegato il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Pavia, Giovanni Belloni -. I consiglieri mi hanno chiesto un breve intervallo di tempo per riflettere». Belloni ha raccolto le testimonianze delle parti in causa. E la Commissione interna - 15 consiglieri con mandato triennale in carica fino al 31 dicembre - ha ascoltato nei giorni scorsi la versione del radiologo assistito da un legale. «Non so nulla, nemmeno so di cosa si tratta»: raggiunto telefonicamente il medico sotto accusa ha lasciato capire quale linea terrà finchè il caso non sarà archiviato: respingere la tesi della controparte.
Lawson si è già detto soddisfatto: «Non mi interessano le misure disciplinari, mi preme solo che sulla vicenda chi di dovere abbia deciso di andare fino in fondo. Il resto non mi importa».
Anche l’Azienda ospedaliera non ha ignorato il caso, rimandando la formalizzazione di eventuali provvedimenti disciplinari al rinnovo delle cariche di vertice. Subentrata poche settimane fa a Luigi Sanfilippo, il direttore Daniela Troiani ha riaperto il dossier. Entro la prossima settimana, probabilmente nella giornata di mercoledì, darà comunicazione delle altre misure disciplinari a carico del radiologo di Mede.
la Provincia Pavese - 04 gennaio 2011
Il medico rischia la sospensione
MORTARA. Del presunto insulto al collega medico di colore, il radiologo risponderà il 20 gennaio davanti alla commissione disciplinare interna dell’Ordine dei medici della provincia di Pavia. Rischia la sospensione. Mentre in via ufficiosa trapela che sul tavolo di Daniela Troiani, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera della provincia fresco di nomina, sia arrivato anche il provvedimento emesso dal superiore del radiologo su parere condiviso con la commissione giudicatrice dell’azienda. L’episodio non è stato messo sotto silenzio. E dopo tre mesi arrivano le misure disciplinari. «Mi basta questo. Vista la gravità dell’accaduto, in senso generale intendo, e dato che mi ha riguardato da vicino mi interessava che il caso non finisse nel dimenticatoio. Niente di più. L’entità della sanzione non mi riguarda»: ha commentato così il dottor Francis Lawson, gastroenterologo di 52 anni, originario del Benin, residente a Parona . Il medico lavora all’ospedale di Mortara e alla clinica Beato Matteo di Vigevano. A ottobre ha denunciato l’episodio che lo avrebbe visto protagonista suo malgrado insieme con un collega radiologo in servizio all’ospedale San Martino di Mede. Stando a quanto Lawson ha immediatamente segnalato all’Ordine dei medici, il collega lo avrebbe apostrofato «negro di m...» nel corso di una conversazione telefonica a contenuto professionale. Un episodio grave, se confermato, su cui stanno per esprimersi tanto l’Ordine dei medici quanto l’Azienda ospedaliera a cui fa riferimento il San Martino di Mede, dove presta servizio il radiologo accusato da Lawson. Che non rischia la radiazione ma potrebbe incorrere in alcuni mesi di sospensione (quanti è da stabilire). Nelle ipotesi migliori il richiamo scritto o solamente verbale. Dai sindacati la solidarietà a Lawson è unanime. «L’Ordine dei medici ha affermato il principio etico-culturale della libertà delle persone - ha commentato Oreste Negrini, Fp Cgil -. Qualsiasi sia la sanzione, che a questo punto non ha nessuna importanza. Sollevare il caso è servito a porre l’attenzione sul valore assoluto dell’uguaglianza, che mai andrebbe messo in discussione». Sulla stessa linea Fps Cisl con il segretario generale Sandro Vaccari. «L’episodio, che condanniamo, rimane per fortuna un caso isolato. Resta comunque la gravità del fatto. Non ci sono giustificazioni agli insulti, soprattutto se pongono le persone su un piano diverso da un punto di vista umano». Vaccari dà fiducia alla commissione che il 20 gennaio sentirà il radiologo per emettere il provvedimento disciplinare. «Hanno le competenze per farlo», ha aggiunto il sindacalista.
Simona Bombonato
la Provincia Pavese - 21 gennaio 2011
Mortara, 263 gatti salvati da MiciAmici
MORTARA. Dopo 7 anni di lavoro, l’associazione mortarese MiciAmici Onlus per la tutela degli animali (nella foto una manifestazione organizzata dal gruppo), fa un bilancio positivo. Nel 2010 l’associazione ha ritirato 263 gatti, di cui 9 mandati dal servizio veterinario di Pavia e 40 sequestrati dal comune di Inveruno, senza contare le decine di gatti rifiutati dai privati. Le cifre continuano con il numero dei gatti dati in affido che conta 116 cuccioli e 70 adulti. Nonostante ciò al rifugio sono attualmente presenti 132 gatti adulti, vaccinati e sterilizzati, che nonostante l’alta qualità di vita offerta grazie al costante impegno dei volontari, attendono di trovare una nuova famiglia. Per concludere, grazie al servizio veterinario Asl, sono stati sterilizzati 246 gatti e gatte, quasi tutti esemplari che vivono liberi in colonia sul territorio lomellino, e altri 115 sono stati operati da liberi professionisti. Oltre ai gatti del rifugio e delle colonie, i volontari di Mici Amici si occupano anche di prestare tempo e lavoro al canile di Parona dove nello scorso anno sono stati adottati 127 tra randagi e scarti di allevamento . Chiunque volesse, può contattare l’associazione al 3356936891 oppure www.miciamici.org, e MiciAmici ricorda che per il 2011 l’obiettivo è quello di trovare nuovi volontari e tesserati. ( s.m. )
la Provincia Pavese - 20 gennaio 2011
Censimento dell’amianto
PARONA. Anche Parona si mobilita per il censimento sull’amianto promosso dalla Provincia. «La rilevazione ha lo scopo di quantificare la presenza di questa sostanza nella nostra provincia ai fini del suo smaltimento», spiega il sindaco Silvano Colli. La polizia locale invita i cittadini a compilare entro il 31 gennaio il modulo relativo alla presenza di amianto. I cittadini proprietari di fabbricati potranno consegnare il modulo compilato in municipio oppure inviarlo via fax al numero 0384.253829. (u.d.a.)
la Provincia Pavese - 20 gennaio 2011
Parona, la Pro Loco presenta i programmi
PARONA. La Pro loco saluta il 2011 con l’assemblea dei soci in programma sabato. Alle 21, nel salone famiglie dell’oratorio parrocchiale, i volontari guidati dal presidente Anna Maria Pissi saranno chiamati ad approvare il bilancio 2011 e le attività annuali, prima di passare alla seconda parte della serata, in cui sono previsti un rinfresco e un momento di festa. Sempre sabato si aprirà la sottoscrizione per il 2011: le tessere saranno disponibili, oltre che sabato stesso, anche nella sede dell’associazione di via XXV Aprile durante gli orari di apertura (giovedì, dalle 21 alle 22, e domenica, dalle 11 alle 12). Il primo appuntamento è la Fiera di Sant’Orso, in programma ad Aosta domenica 30 gennaio. Partenza alle 6.50 da piazza Nuova. Iscrizioni nella sede della Pro loco. (u.d.a.)
La Lomellina - Il settimanale della gente - 19 gennaio 2011
Multiservizi: rivoluzione in vista?
Leggi il Comunicato Stampa di Soffritti Renato per la Nuova Stagione con oggetto:
Comunicato Stampa di risposta all'articolo sulla Multiservizi - 24 Gennaio 2011
la Provincia Pavese - 24 gennaio 2011
Parona scarica l’azienda multiservizi
PARONA. La Parona Multiservizi spa non riesce «a perseguire gli obiettivi per cui era stata istituita circa dieci anni fa». E ora il braccio operativo del Comune, che fra l’altro gestisce la Casa per l’anziano, potrebbe essere ridimensionata o addirittura smantellata. La riflessione arriva dal sindaco Silvano Colli.
«Purtroppo in questi anni la Multiservizi si è trovata di fronte ostacoli di non poco conto, dovendo fra l’altro essere sostenuta dal Comune sotto l’aspetto finanziario - commenta Colli - Ora dovremo rivedere la nostra strategia nel campo dei servizi già affidati a questa realtà: serve una riflessione di tutto il consiglio comunale, maggioranza e opposizioni. Senza dimenticare il caso di Combitalia, che ha influito molto sulla situazione economica della Multiservizi».
Combitalia è la società creata nel 2005 per seguire la nascita del raccordo ferroviario a servizio del termodistruttore e delle industrie paronesi: vicenda che è sfociata in una causa giudiziaria fra la Mcf T Trail, la ditta della famiglia novarese Orizio che ha realizzato i primi lavori del raccordo ferroviario, oggi invaso dalle erbacce, e la stessa Combitalia, oggi gestita dall’amministratore unico Giorgio Pisani.
Nel giugno scorso il consiglio comunale aveva preso atto della riduzione da 700mila a 300mila euro del capitale sociale della Parona Multiservizi, che con il 51 per cento controlla Combitalia.
Negli ultimi mesi Comune e Multiservizi avevano cercato di vendere la controllata al prezzo di 1,7 milioni: per due volte Giovanni Orizio, per mezzo della società lussemburghese Avena, aveva presentato un’offerta ritenuta non conforme.
E ora spuntano due offerte da 1,2 milioni l’una, al vaglio dei legali dell’amministrazione comunale.
Si impone quindi una riflessione sul futuro dell’azienda multiservizi e saranno le forze politiche locali a dover scegliere se e come continuare.
Umberto De Agostino
la Provincia Pavese - 18 gennaio 2011
Ambientalisti contro il sindaco
la Provincia Pavese - 15 gennaio 2011
Fonderia di Parona Cade dal camion
PARONA. Incidente sul lavoro ieri alle 15, alla Fonderia Vigevanese di strada Marziana: un uomo di 48 anni è caduto da un camion che stava manovrando. Ma almeno dai primi accertamenti effettuati sul posto, non sembrava comunque che avesse riportato lesioni gravi. La centrale del 118 di Pavia ha mandato sul posto per i soccorsi un’automedica e un’ambulanza della Cri di Mortara.
Il ferito è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Vigevano per ulteriori accertamenti medici che escludessero lesioni interne. Sul posto anche i tecnici dell’Asl. (a.m.)
la Provincia Pavese - 11 gennaio 2011
Parona, smog alle stelle - Le polveri sottili volano al doppio del valore limite
Su questo articolo leggi il Comunicato Stampa di Soffritti Renato per la Nuova Stagione con oggetto:
Considerazioni e domande al Sindaco sull’Inquinamento di Parona Lom. - 12 Gennaio 2011 14.53
la Provincia Pavese - 11 gennaio 2011
Parona, incendio alla Vedani
PARONA. Vigili del fuoco ieri mattina nello stabilimento della ditta Vedani Metalli in viale Lombardia. Un forno per la fusione dei metalli si è danneggiato: dal foro che si è aperto, la lega metallica liquida incandescente è uscita e ha bruciato dei cavi elettrici a terra. Più fumo che fiamme, ma sono dovuti comunque intervenire i pompieri, partiti dal distaccamento volontari di Mortara. La squadra ha lavorato per tre ore, dalle 6.30 alle 9.30, per mettere in sicurezza la struttura. Nessuno comunque è rimasto ferito o intossicato a causa dell’incendio che si è sviluppato ieri mattina: il resto dell’attività produttiva - la Vedani produce leghe di metalli non ferrosi utilizzando metalli di recupero, residui di lavorazione e rottami di raccolta - è potuto comunque continuare nel frattempo. (a.m.)
la Provincia Pavese - 12 gennaio 2011
Parona, alla Vedani emergenza risolta
PARONA. Incendio alla Vedani Metalli: anche due squadre di emergenza dello stabilimento di via Lombardia hanno lavorato lunedì mattina, per risolvere l’emergenza che si è creata in un forno di attesa del reparto fonderia. Una piccola quantità di alluminio fuso è colata sui tubi idraulici del sistema di sollevamento dell’impianto, posizionato sotto il forno, provocando appunto l’incendio dell’olio contenuto nei tubi.
Gli addetti hanno messo in sicurezza l’area, mentre si aspettava l’arrivo dei vigili del fuoco partiti da Mortara. E’ stato utile, segnala l’azienda, «anche il nuovo sistema di allarme appena installato che si chiama Notifier: un modello all’avanguardia, in grado di coprire l’intera area dello stabilimento». Per gestire gli imprevisti, la Vedani ha organizzato diverse squadre di emergenza: il reparto antincendio è formato da 40 persone. Otto addetti sono stati impiegati lunedì mattina.
la Provincia Pavese - 09 gennaio 2011
Parona, antica chiesa da trasformare in sala pubblica
PARONA. Riprende quota il progetto di recupero dell’ex chiesa di San Siro, costruita nel XVII secolo e destinata a diventare una sala pubblica e un museo civico.
«E’ chiusa da mezzo secolo, dopo essere stata adibita a magazzino di damigiane e di carta: da due anni è riaperta al pubblico in occasione della sagra delle offelle - spiegano l’assessore Monica Galli e Anna Invernizzi, moglie del sindaco Silvano Colli - Il Comune è intenzionato a riutilizzare la struttura architettonica in stile barocco cui tutti i paronesi sono legati da quattro secoli». Già sede della Confraternita di San Siro, la chiesa è oggi di proprietà comunale: un primo progetto di recupero e di conservazione è stato steso dall’architetto vigevanese Sandro Rossi prevedeva una spesa di un milione di euro.
«Ora si devono recuperare i fondi necessari a risanare l’ex chiesa dall’umidità che sale dal sottosuolo», aggiungono l’assessore e la moglie del sindaco (u.d.a.)
Commento di Soffritti Renato
E ' dal 1995 quando sono stato eletto consigliere, che sento parlare di ristrutturazione della chiesa S. Siro, hanno sistemato solo il campanile perché è presente nel loro simbolo elettorale, per il resto solo propaganda che va avanti da troppo tempo.
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