la Provincia Pavese – 11 dicembre 2011
Parona, polveri sottili alle stelle Il sindaco: «Non dipende da noi»
di Denis Artioli PARONA Inquinamento alle stelle, a Parona, ma nessun provvedimento. Dieci giorni consecutivi di sforamento del Pm10 (le polveri sottili) dai limiti di legge, ma la situazione si trascina così, ormai da tempo, senza che il Comune prenda decisioni per contenere le emissioni nell’aria. Il sindaco, Silvano Colli, è convinto che il problema inquinamento, non sia solo di Parona «ma è un fenomeno territoriale: solo che noi abbiamo la centralina dell’Arpa e teniamo sotto controllo la situazione, mentre altri Comuni non lo fanno». Ci sono Comuni confinanti, come Vigevano, che controllano il Pm10 e, ultimamente i livelli di concentrazione delle polveri sottili nell’aria sono altalenanti: la centralina di viale Petrarca ha registrato cinque giorni di sforamento, tra l’1 e il 5 dicembre, con una punta massima di 75 microgrammi al metro cubo sabato 3 dicembre (il limite da non superare è di 50 microgrammi). Ma a Parona, i giorni consecutivi sono molti di più e con livelli molto elevati di concentrazione del Pm10. Lunedì 5 dicembre, la centralina Arpa del Comune guidato da Colli ha registrato una concentrazione di Pm10 di 149 microgrammi al metro cubo, il triplo rispetto alla soglia limite. «Abbiamo avuto un incontro con l’Arpa, 10 giorni fa e siamo stati anche in Provincia – afferma Colli –. Ci sarà una riunione a breve. Ma è un fenomeno territoriale, da dove arrivi tutto quel Pm10 non si sa. Il termovalorizzatore è monitorato al camino, e se ci fosse un livello eccessivo di Pm10 da lì lo sapremmo subito. Non è stata individuata una fonte locale». Quindi, nessun provvedimento? «Noi non decidiamo nulla per ora – dice il sindaco – Sarà convocato un tavolo da cui avremo suggerimenti, ma il Pm10 non è statico, si muove nell’aria, non si trova solo nel perimetro di Parona». Ma avete punte di inquinamento alte, da anni ormai. «L’Arpa sta analizzando – dice Colli – Quando ci dirà da cosa proviene, si prenderanno provvedimenti». A Vigevano, però, l’assessore all’ambiente Mauro Facchini è preoccupato per quel che succede a Parona. «A Parona c’è un’alta concentrazione di industrie e un termovalorizzatore, è evidente che il Pm10 lì è più alto – afferma Facchini, veterinario dell’Asl e attento alle questioni ambientali –. I riscaldamenti accesi e il traffico aumentano le concentrazioni di Pm10. Questa situazione, però, non può andare avanti così, perché si rischiano conseguenze sulla salute di tutti». C’entra l’inceneritore? «Il termo non va sempre a regime – dice Facchini – ed è noto a tutti che quando un impianto così non va a regime è più alto il rischio che emetta diossina. Non è un problema solo di Parona, ma dei Comuni che hanno un termo: a Parona, tra l’altro, l’energia termica sviluppata dalla combustione dei rifiuti non è molto sfruttata. Non è un caso che la Regione stia cercando di razionalizzare i 13 impianti lombardi, lasciandone meno, ma che funzionino a pieno regime».