Articoli del 2011

la Provincia Pavese 04 maggio 2011

Medici di base, si fa il concorso pagina 34

VIGEVANO. In Lomellina mancano 25 medici di famiglia. Quattro solo a Vigevano, tre nel distretto di Mortara e tre anche a Gambolò. Entro l’anno il concorso per assegnare i posti previsti nel piano degli Ambiti carenti. L’elenco degli ambiti è stato elaborato dalla Regione Lombardia sulla base dei calcoli forniti da Asl Pavia.
E’ stata l’Asl, infatti, che ha individuato il «massimale teorico ottimale» nel rapporto un medico ogni mille assistiti dai quattordici anni in su (fino a un paio di anni fa il massimale era di 1.500 pazienti ad ambulatorio). In assoluto la Lomellina ha bisogno di 25 medici generici oltre i 139 già operativi.
Il deficit più importante a Vigevano, dove in attività ci sono 53 ambulatori, ma ne servirebbero in tutto 57. Seguono il distretto di Mortara-Olevano, sotto di tre unità rispetto agli undici medici di base già in servizio. Meno tre anche a Gambolò: i sei operativi non sono sufficienti a coprire la domanda di una popolazione cresciuta di tremila persone in cinque anni, oggi a quota 10mila e 200 abitanti. Mancano di due camici bianchi anche il distretto di Garlasco, che con Alagna è coperto da sette ambulatori di medicina generale, e il distretto di Sannazzaro, dove il servizio oggi fa capo a sei ambulatori per un’utenza che comprende i Comuni di Ferrera e Mezzana Bigli. Meno due anche a Gropello, nell’ambito tra Lomellina e Pavese che si estende a Zerbolò, Carbonara al Ticino, Villanova d’Ardenghi per un totale di sei medici di famiglia attualmente operativi sul territorio. Regione Lombardia, invece, ha decretato che il servizio va potenziato con l’arrivo di un nuovo medico negli ambiti Parona-Cilavegna, Ottobiano-Borgo San Siro, Breme-Frascarolo, Candia-Castello d’Agogna, Cassolnovo, Castelnovetto-Confienza, Galliavola-Gambarana, Mede e Robbio. La Regione non ha previsto nuovi arrivi solo nell’ambito Dorno-Pieve Albignola-Scaldasole-Valeggio, l’unico dove bastano i sei medici in attività per coprire il numero di assistiti secondo i parametri di calcolo utilizzati per eseguire il primo dei due aggiornamenti annuali sulla mappa degli ambiti carenti in provincia di Pavia. Da definire i tempi in cui sarà bandito il concorso, spiegano in Asl. «A mesi, di certo entro la fine dell’anno». Tra i calcoli su carta e quanti nuovi ambulatori andranno ad aprire i battenti nei prossimi mesi, c’è però uno scarto non misurabile a priori dovuto ai costi dell’attività di ambulatorio in rapporto al numero di assistiti. Non sempre conviene vincere il concorso, insomma. E questo succede nei piccoli paesi o dove buona parte dei medici concorrenti seguono fino a 1.500 pazienti, criterio ammesso nel calcolo degli ambiti fino a un paio di anni fa, rimasto valido come diritto acquisito per chi si è aggiudicato il posto allora. I giovani medici che arrivano primi in graduatoria non è detto accettino, spiega il presidente dell’Ordine dei medici, Giovanni Belloni. O se accettano «succede non di rado che gestiscano l’ambulatorio per un anno, massimo due e poi lascino perché le spese incidono troppo su un guadagno di per sé non è altissimo».
Simona Bombonato