la Provincia Pavese – 12 giugno 2011
Parona, caso Fonderia Licenziati 10 lavoratori
PARONA L’accordo sui 10 licenziamenti è valido. Lo ha detto l’Agenzia regionale per l’istruzione, formazione, lavoro (Arifil) di fronte a sindacati e proprietà. Dunque, Fonderia vigevanese può dare corso alla procedura di mobilità conclusa dieci giorni fa con il solo consenso di Uilm. Fiom Cgil e Cisl Fim, su posizione contrarie, hanno comunque dato mandato ai legali per impugnare il documento. La spaccatura sindacale è netta. A Parona perderanno il posto di lavoro 10 operai su 57, di cui solo 8 volontari. Gli altri due addetti saranno indicati dalla ditta dopo l’analisi dei reparti che registrano esuberi di personale in seguito alla perdita di un grosso cliente americano specializzato nel fotovoltaico. «Abbiamo rivendicato la non ritualità della procedura e non cambiamo idea – ha spiegato Gaetano Strippoli (Cisl Fim) – In Regione sarà anche andata male, ma siamo sempre convinti che quell’accordo non è valido se non tutti i licenziamenti sono volontari». Cgil e Cisl sarebbero state disposte a siglarlo se le unità produttive da tagliare (tutte e dieci) si fossero dichiarate disponibili ad andarsene in cambio degli incentivi. Da qui la richiesta di convocazione a Milano nella speranza di trovare spazio per un’eventuale trattativa, con conseguente passo indietre di Uilm e della proprietà. Le cose però sono andate in modo diverso. «Vale la regola della maggioranza – ha motivato Arifil durante la vertenza– L’accordo è valido perchè porta la firma del sindacato con la più forte rappresentatività». Uilm, appunto, che iscritti in Fonderia ne conterebbe 31 contro i 15 di Fiom e nessun tesserato Cisl. «Sette si sono iscritti da noi dopo essere usciti da Fiom, c’è poco da contrariarsi, Regione non ha fatto altro che pronunciarsi sulla base del criterio della maggioranza», ha commentato da Uilm Roberto Torti. Torti ha ribadito di aver ricevuto mandato direttamente dai lavoratori affinchè concludesse la procedura di mobilità dando il consenso all’accordo contestato dalle altre due rappresentanze sindacali. «Gli otto volontari hanno firmato un documento – ha continuato Torti – Quella di Cgil e Cisl è solo una presa di posizione di politica sindacale. Facciano pure. Io ho dato voce agli operai e basta questo».