Articoli del 2011

la Pro vincia Pavese 26 giugno 2011

 

Parona, la Fonderia apre i licenziamenti A casa sette operai

 
 

Aperto il bando di gara per la concessione degli edifici per l’esercizio di bar e ristorante nei locali comunali del Parco dei Tre Laghi a Gravellona Lomellina: «Dopo aver verificato che l’area del bar ristorante nel parco comunale è effettivamente a disposizione abbiamo deciso di impostare una gara pubblica tra i soggetti esterni – dichiara il sindaco Francesco Ratti – l’importo del canone di concessione annuale sarà di 9600 euro a base d’asta e la concessione arriverà sino al 2021. di Simona Bombonato wPARONA Meno sette. Fonderia vigevavanese ha licenziato 7 operai dei 10 previsti dall’accordo sindacale contestato dai due terzi delle rappresentanze dei lavoratori. Il provvedimento è scattato per i dipendenti che si erano dichiarati disponibili ad andarsene, sette appunto su un totale di 57. E adesso arriva la parte difficile. Per compensare gli esuberi, vanno infatti tagliati altri tre posti di lavoro. La ditta farà i nomi entro agosto, probabilmente prima della pausa ferie. Nessun dettaglio sui reparti della catena produttiva destinati a essere ridimensionati che, a detta dell’amministratore delegato Enzo Trabucchi, non sarebbero nemmeno stati individuati. «C’è in corso lo studio che metterà in evidenza gli esuberi di personale lungo tutto il processo di produzione – spiega Trabucchi – Finchè non è concluso si ragiona sul nulla». Un invito ad aspettare che sa di prudenza dopo la presa di posizione contraria di Fiom Cgil e Cisl Fim. «Sui licenziamenti saranno i singoli operai a decidere se fare ricorso o meno – ha premesso da Fiom Rosella Banzato – Con Cisl andiamo avanti per la nostra strada. Per quanto ci riguarda l’accordo sindacale non era valido, essendo stato firmato da un sindacato su tre manca di rappresentatività. Gli uffici competenti stanno comunque valutando se esistono le condizioni per impugnarlo». Stesso parere da parte di Cisl Fim con Gaetano Strippoli, convinto a sua volta che sia giusto continuare a rivendicare la non ritualità della procedura. L’Agenzia regionale per l’istruzione (Arifil) si è però già espressa dando ragione a Uilm. Accordo valido, ha detto il funzionario regionale a inizio giugno davanti alle parti sociali, perchè rappresenta la maggioranza dei lavoratori. Intendendo con ciò i 31 tesserati Uilm contro i 15 Fiom e nessun iscritto per Cisl. Le prossime saranno settimane decisive. Più degli sviluppi relativi alla spaccatura tra i sindacati, ai lavoratori fanno paura i licenziamenti. Per ora 7 hanno preferito incassare l’indennità prevista in questi casi per legge. La ditta ha 120 giorni di tempo dalla firma dell’accordo – che è andato in porto a fine maggio – per fare i nomi degli ultimi tre da mandare a casa. Passi indietro sono esclusi anche se Trabucchi ha preferito un cauto «tutto è possibile». I più a rischio sembrano però gli ultimi assunti, a partire dalle unità produttive entrate due anni fa per seguire una commessa importante dall’America in arrivo da una società nel campo delle rinnovabili, commessa poi saltata a causa della crisi. Anche i 7 volontari rientrano tra gli ultimi ingressi. Sono operai generici tra i 30 e i 40 anni, in parte della zona.

 

 

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