Articoli del 2011

La Lomellina – Il settimanale della gente – 27 Luglio 2011

 
 

Ambiente: comitato e Comune uniti

 

 

Ambiente ancora in primo piano! Proseguono gli incontri tra l’amministrazione comunale, il gruppo comunale di lavoro “ambiente e territorio” ed i rappresentati del Comitato di Cittadini Paronesi per la Salute e l’Ambiente. Al primo produttivo e costruttivo incontro, tenutosi ai primi di luglio, ne sono succeduti altri mirati a sviluppare, dialoghi e progetti concreti, su quelli che sono due temi molto caldi quali quello della raccolta differenziata dei rifiuti e quello dell’inquinamento ambientale.

 

Due percorsi sui quali le parti stanno ragionando in modo costruttivo per il bene del paese. Per ciò che riguarda il discorso inquinamento ambientale, nell’incontro di metà luglio, si è arrivati alla determinazione che è necessario un piano di monitoraggio ambientale che coinvolga non solo l’amministrazione, il gruppo di lavoro ambiente ed il Comitato, ma che vada ad abbracciare anche altre realtà ed associazioni presenti sul territorio oltre alle Aziende ed alle istituzioni preposte quali Arpa e Asl. Settembre sarà un mese importante, perché gli incontri proseguiranno con l’obbiettivo di stilare e rendere operativo un progetto che possa fotografare al meglio la situazione. “Come uno va dal dottore per verificare il suo stato di salute – commenta Colli – per vedere se è malato o sano, anche noi dovremo fare lo stesso con l’ambiente. In questa direzione ci siamo trovati con il comitato per stilare una linea di condotta e nel dopo ferie ci ritroveremo nuovamente per stilare un progetto di monitoraggio allargando il confronto alle aziende ed alle istituzioni preposte”. Positivo ed altamente costruttivo anche il confronto in materia di raccolta di rifiuti differenziata, dove gli incontri avuti hanno già portato ad un progetto operativo. Partendo da una mappatura del territorio con la dislocazione dei cassonetti per la raccolta, un primo intervento, con costi relativamente contenuti, è stato proprio quello di analizzare la situazione puntando ad un suo miglioramento in tempi rapidi. Nel dopo ferie potrebbero vedersi già i primi frutti con un riposizionamento sul territorio più oculato delle isole di raccolta stradale. Attualmente Parona può contare soltanto tre isole complete di raccolta, cioè dove sono presenti tutti i tipi di cassonetti, l’obbiettivo è quello di mettere in condizioni l’utenza di poter usufruire al meglio della raccolta differenziata stradale.

 

Una revisione della situazione che avrà poi come naturale conseguenza anche un’adeguata informazione alla popolazione. Al vaglio ed allo studio anche altre azioni, per le quali, però, si devono necessariamente fare i conti con le casse comunali, che come si sa, non godono certo di ampi margini di manovra. “Sulla scorta degli incontri con il gruppo di lavoro e con i rappresentanti del Comitato – commenta Colli – abbiamo analizzato la situazione raccolta differenziata cercando di capire come poter migliorare la situazione. Anche per questa tematica il prossimo mese di settembre sarà importante, in prima battuta proporremo una revisione della dislocazione dei cassonetti, mentre altre azioni sono al vaglio dei tecnici”. Tra le ipotesi che sono state avanzate anche quella di affiancare alla già presente raccolta porta a porta degli ingombranti una raccolta porta a porta degli apparecchi elettronici i cosiddetti Rae. Soddisfazione per il lavoro svolto viene espresso anche dal Comitato Salute e Ambiente. “Con l’amministrazione – commenta Riccardo Orlandi – c’è un dialogo aperto e costruttivo. Durante gli incontro è stata riconosciuta la validità delle nostre proposte sulle quali c’è stata un’apertura. Insieme si è iniziato un percorso costruttivo per il bene del paese sia per quanto riguarda la situazione dell’inquinamento ambientale sia in materia di raccolta differenziata e di presenza di micro o macro discariche di cui noi avevamo già segnalato in passato la presenza e, sulle quali, oggi, abbiamo riportato l’attenzione non solo in merito alla loro eliminazione, ma anche sulla necessità di evitare che il fenomeno si ripresenti. Ci sembra che gli incontri fin qui avuti con l’amministrazione e con il gruppo di lavoro comunale siano improntati alla massima collaborazione ed al dialogo; dialogo che ci auspichiamo possa essere allargato alle altre associazioni e realtà oltre che all’intera popolazione”.

 

 

 

Commenti di Soffritti Renato:

 

Leggendo quanto dichiarato dal Sindaco Colli, inevitabilmente la mia mente ritorna indietro nel passato quando suggerivamo queste soluzione come alternativa all’inceneritore. Ora mi sembra di leggere le mie passate dichiarazioni che parlavano di raccolta differenziata, di porta a porta e di riuso, ma nessuno dice che l’inceneritore è stato un investimento inutile. Se veramente hanno intenzione di arrivare a tanto, devono spiegarmi dove intendono prendere i rifiuti da bruciare per compensare il rifiuto che non va all’inceneritore visto che si vuole potenziare la raccolta differenziata. Ricordo anche, che inquina altrettanto mobilitare i camion per trasportare i rifiuti da altre province o regioni (cosa che sta già avvenendo). Vorrei inoltre ricordare che abbiamo fatto delle convenzioni che includono i costi del pretrattamento a carico della società che gestiscono l’inceneritore il quale deve garantire un compost di qualità a sue spese, e tra queste è inclusa anche la separazione del rifiuto che non può essere bruciato. Non dimentichiamoci che la prima caldaia è stata autorizzata a bruciare l’RSU, che è un rifiuto indifferenziato (sacco nero). Altrove fanno la raccolta differenziata separando i rifiuti con minori costi per i cittadini perché alla fine pagano quanto effettivamente viene conferito e non come da noi in Lomellina che paghiamo sempre la stessa cifra anche se dimezziamo il rifiuto. In questo modo avrebbero un senso anche le isole ecologiche che otterrebbero dei ricavi nel riutilizzare i materiali anziché pagarli come conferimento al C.L.I.R. (in passato tanti hanno sostenuto che separarli non serviva a niente perché poi tutto andava di nuovo insieme, in quanto il CLIR non era attrezzato per questo tipo di raccolta, uno di questi era il Sindaco Colli e penso che su questo aveva ragione). Concludo dicendo che Parona ci ha abituati nel vederli operare solo nel fare gli interessi dell’inceneritore, non ultima la modifica delle convenzione che ha portato al commissariamento la passata legislatura, anche qui hanno detto che si riducevano i contributi per abbassare le tariffe degli utenti del bacino, invece è avvenuto solo un danno economico per il paese. E’ auspicabile che se veramente si vuole invertire la tendenza, si operi per ridurre le tariffe dei cittadini virtuosi che si impegnano a produrre meno rifiuti e a ridurli tramite la separazione, non per bruciarli meglio separando l’umido, ma per bruciarne di meno, tramite un migliore riutilizzo dei materiali di recupero. Per legittima sfiducia, non credo che persone che nel passato hanno sostenuto tesi opposte improvvisamente capiscono quello che in passato gli abbiamo già spiegato.

 

Aggiungo solo alcune considerazioni. Se Parona riuscirà a migliorare la RD sarà un plauso per i cittadini che malgrado non pagano il conferimento diventeranno più virtuosi. Per tutti gli altri comuni invece il discorso è diverso, lo dice la logica: “se la lomellina produce meno rifiuti da incenerire è perché si impegnano di più a separarli, questo nuovo lavoro dovrebbe essere premiato perché il rifiuto riutilizzato produce un utile mentre il rifiuto conferito all’inceneritore produce un costo”. La logica dello sconto tariffario deve essere lo slogan di qualsiasi comitato altrimenti i cittadini non capirebbero cosa ci guadagnano a fare la raccolta differenziata. Non è sufficiente sposare la tesi del cittadino virtuoso, si deve anche fare capire che questo processo ha anche dei benefici economici, ovunque è così pertanto deve esserlo anche per noi.

 

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