la Provincia Pavese – 04 agosto 2011
Pozzo inquinato, bonifica conclusa
PARONA «Nessun allarmismo: i filtri del pozzo nord sono stati ripuliti: non c’è alcun pericolo per la salute della popolazione». Il sindaco Silvano Colli interviene sul caso di inquinamento del pozzo dell’acquedotto verso Cilavegna in cui erano stati riscontrati solventi alogenati, in particolare tricloroetilene e tetracloroetilene. L’acqua potabile è stata sottoposta a trattamento con i carboni attivi e depurata: comunque, l’erogazione nelle case private non è mai stata interrotta per via della presenza di un secondo pozzo attivo sul territorio. «Non c’è niente di anomalo: può succedere che i filtri rilevino sostanze come i solventi alogenati . L’importante è intervenire in modo rapido ed eliminare il problema, come hanno fatto il Comune e Asm Mortara». Ora il Comune sta attendendo di capire dall’Arpa i motivi di questo inquinamento e la provenienza delle sostanze contaminanti. (u.d.a.)
Ironia della Nuova Stagione
Non c’è niente di anomalo, può succedere che bevendo un po’ di sostanze cancerogene si crepi prima del tempo, l’importante è non perdere la fiducia nel vostro sindaco finché campate e siete in buona salute.
Parona, caccia all’inquinatore dei pozzi
PARONA A provocare l’allarme inquinamento lo scorso maggio in uno dei due pozzi di acqua potabile di Parona erano stati dei pericolosi solventi chimici. La notizia emerge dalla relazione dell’Arpa provinciale che saranno resi noti oggi. Poi, si dovrà indagare sui possibili responsabili dell’inquinamento. In questo pozzo dell’acquedotto comunale, viene spiegano in una relazione, sono stati riscontrati «solventi alogenati, in particolare tricloroetilene e tetracloroetilene». Come prevede la procedura, l’acqua potabile è stata sottoposta a un trattamento con i carboni attivi e depurata: comunque, l’erogazione per i cittadini non è mai stata interrotta per via della presenza di un secondo pozzo attivo sul territorio. Ora il Comune sta attendendo di capire dall’Arpa i motivi di questo inquinamento e la provenienza delle sostanze contaminanti. Insomma, si tratta di capire prima di tutto come sia stato possibile l’inquinamento, e poi come prevenire altre situazioni simili. Non solo. Sarà importante verificare se e come i solventi siano stati deliberatamente versati nei campi, e poi indirettamente nell’acquedotto. In ogni caso, secondo l’assessore all’Ambiente, Mauro Sommi, non c’è alcun pericolo per la popolazione: «La situazione è sotto controllo dopo che Asm Mortara, che gestisce il nostro ciclo idrico integrato, è intervenuta tempestivamente con il sistema dei carboni attivi». Il pozzo dell’acquedotto situato nelle campagne verso Cilavegna è stato contaminato da solventi alogenati altamente pericolosi per la salute umana. Il tricloroetilene è un solvente per molti composti organici. Circa un secolo fa, al picco della produzione, il suo impiego principale era l’estrazione di oli vegetali da piante come soia, cocco e palma. Ha trovato uso anche come solvente per il lavaggio a secco, fino a quando non è stato soppiantato dal tetracloroetilene negli anni Cinquanta. Per via della sua tossicità e cancerogenicità, dagli anni Settanta questa sostanza non è più stata impiegata nell’industria alimentare e farmaceutica praticamente in tutto il mondo. Il Comune di Parona si è attivato contattando la Provincia, l’Arpa e l’Asl. «Attendiamo di conoscere gli esiti delle analisi eseguite sull’acqua del pozzo nord: dopodiché convocheremo un incontro tecnico per capire quanto successo», conferma Mauro Sommi. Umberto De Agostino
Commenti di Soffritti Renato: Secondo l’assessore all’Ambiente, Mauro Sommi, non c’è alcun pericolo per la popolazione (sempre la stessa frase anche in occasione delle diossine). Per me basta guardarmi intorno per rimanere terrorizzato !!!
Addio al vecchio acquedotto?
Parona, sarà l’estate dell’acqua? Potrebbe avere i mesi, se non forse addirittura le settimane contate l’acquedotto di via Scocchellina. No, stiano tranquilli i paronesi, l’impianto non andrà in pensione, ma con ogni probabilità, lo faranno i tralicci ed il vascone che da anni domina su Parona.
La struttura che risente del degrado degli anni versa in condizioni di criticità, condizioni che sono già state oggetto, nei mesi scorsi, di attenzione da parte del gruppo Parona Giovane che ha presentato, a tal proposito, un’interpellanza, correlata da documentazione fotografica sullo stato di usura della struttura, passata da un biennio sotto la gestione di Pavia Acque. Nell’ultimo consiglio comunale, sull’argomento, è tornato anche il consigliere di minoranza Claudio Ambrosetti.
L’assessore Bianchi ha assicurato che le condizioni dell’acquedotto sono tra le priorità di Pavia Acque. Sembra, infatti, che nelle scorse settimane ci siano già stati incontri tra il tecnico comunale e la stessa srl pavese per concordare un intervento che dovrebbe portare alla risoluzione del problema. Si tratterebbe di un intervento complesso, vista anche la posizione dell’acquedotto a ridosso di una zona abitata, un intervento che dovrebbe portare all’eliminazione del vascone e dei sottostanti tralicci. Sul possibile intervento non nasconde la sua preoccupazione Parona Viva. Il gruppo di minoranza capeggiato da Luca Trovati si interroga se l’abbattimento del serbatoio pensile di via Scocchellina, il cui stato di conservazione, peggiorato rispetto al 2007, quando l’allora amministrazione aveva predisposto un piano di intervento, non comporti un ulteriore ostacolo al servizio di distribuzione dell’acqua. Il serbatoio, infatti, garantisce una certa autonomia qualora gli altri pozzi vengono ad interrompere anche solo temporaneamente la loro funzione. L’abbattimento cancellerebbe questa possibilità. Ma, quello che preoccupa ancor di più Parona Viva è quanto accaduto negli ultimi giorni di maggio quando nel pozzo di via Lombardia, stando alle notizie in mano a Parona Viva è stata riscontrata, stando alle comunicazioni intercorse tra Comune, Multiservizi e ASM, una concentrazione di tricoloroetilene e tetracloroetilene superiore ai limiti che ha fatto scattare la chiusura temporanea del pozzo.
“Dell’accaduto – commenta Luca Trovati – non si è avuta nessuna comunicazione ufficiale, nemmeno un monito da parte dell’amministrazione alla popolazione di contenere i consumi. L’erogazione dell’acqua è stata garantita dal solo impianto di via Scocchellina. Ad oggi non è noto se è ripresa l’erogazione dal pozzo di via Lombardia, se si sono accertate le cause, se sono stati posizionati altri filtri e se, visto il periodo in cui ci troviamo, vi sia la necessità di chiedere alla popolazione un contenimento dei consumi. Inoltre vi è un ulteriore punto che ci preoccupa, quello riguardante la gestione degli impianti. ASM Mortara ha comunicato la consegna delle chiavi degli impianti alla Multiservizi dal 1 giugno per mancato rinnovo della convenzione scaduta nel dicembre 2010. Quindi in questo momento, con la situazione precaria venutasi a creare, chi sta provvedendo al funzionamento degli impianti dell’acquedotto e del depuratore? Nel periodo estivo in cui ci sono le massime esigenze idriche, auspichiamo risposte da parte dell’amministrazione”.