la Provincia Pavese – 26 agosto 2011
Parona, tensione sui buoni mensa
PARONA Spaccatura in giunta sul servizio della mensa scolastica per la scuola materna ed elementare, affidato alla Parona Multiservizi spa. L’assessore Mauro Sommi, per la delibera relativa alla scuola materna, ha contestato il criterio della residenza e il costo del buono pasto, fissato a 3,20 euro per i residenti e a 3,70 euro per i non residenti: «Il costo del buono pasto per l’utenza deve corrispondere alla spesa che il Comune sostiene per l’erogazione di ciascun pasto da parte della ditta fornitrice e non deve esserci alcuna differenziazione di tariffa tra le diverse tipologie di utenze, cioè residenti e non residenti». Voto contrario anche per la scuola elementare, in cui la tariffa piena è stabilita in 4 euro per i residenti e in 4,80 euro per i non residenti. «In questo caso, ho ritenuto che il servizio debba essere erogato in base ai redditi, per un motivo di equità sociale – spiega Sommi. – Quindi il costo del buono mensa per i nuclei familiari di alunni residenti con reddito superiore ai 25mila euro, corrispondente alla quota intera, dovrebbe essere di 4,80 anziché di 4 euro». Il servizio di fornitura pasti (primo piatto, secondo piatto, contorno, pane, frutta e bevande) è comprensivo di trasporto, distribuzione, riassetto e pulizia del locale a un costo di 4,80 euro a pasto. «Abbiamo impostato così le tariffe perché il 2011 è un anno di transizione a causa delle difficoltà finanziarie e, dunque, i non residenti pagheranno più dei residenti come succede in tutti i Comuni limitrofi – spiega Monica Galli, assessore all’Istruzione – Inoltre, il Comune si accollerà parte del costo del buono pasto per i residenti perché molte famiglie manifestano difficoltà economiche». (u.d.a.)