la Provincia Pavese – 31 dicembre 2011
Parona a rischio diossina Uova, stop alla vendita
PARONA Il Comune ha vietato di consumare in proprio e di cedere carni e uova derivanti da allevamenti avicoli rurali a conduzione familiare, situati nel territorio comunale. Questo «per scongiurare il pericolo di assumere alimenti con concentrazioni di diossine e policlorobifenili superiori a quanto previsto dalla normativa». La misura restrittiva è stata adottata in attesa che il laboratorio di analisi bolognese incaricato dal Comune concluda gli esami sul pollame e sulle uova. «Dalle prime risultanze sulla composizione fisico-chimica dei campioni analizzati è emersa la presenza di elementi di dubbia provenienza – spiega il sindaco Silvano Colli – Per ora non voglio dire di più: ci incontreremo con i tecnici del laboratorio la prossima settimana, ma ribadisco che il Comune sta affrontando l’emergenza sanitaria anche in via parallela rispetto all’Asl». Nel maggio scorso il sindaco aveva emesso una prima ordinanza, simile a quella di questi giorni, mentre il 10 ottobre la giunta aveva dettato gli indirizzi per ulteriori verifiche di uova provenienti da allevamenti avicoli rurali a conduzione familiare, avvalendosi di un istituto specializzato nelle verifiche qualitative e quantitative alla ricerca di eventuali diossine e policlorobifenili. Già dai primi esiti delle indagini era emerso che nei campioni di uova analizzati erano risultate concentrazioni di diossine e policlorobifenili superiori al limite imposto dalla normativa. «Ora si rende necessario eliminare la situazione di rischio igienico-sanitario per la comunità e, in particolare, per gli eventuali consumatori di uova deposte da galline di allevamenti avicoli locali – scrive Colli nell’ordinanza – L’Asl ha rilevato come il consumo di alimenti con concentrazioni di diossine oltre i limiti di legge possa comportare gravi danni per la salute dei cittadini, a fronte della facilità di trasmissione determinata dalla contaminazione degli alimenti». Il Comitato per l’ambiente e la salute dei cittadini di Parona commenta : «Avevamo proposto noi al Comune di accertare se il caso di inquinamento da diossine rilevato dall’Asl fosse un episodio isolato. Siamo convinti che questa vicenda provi una volta di più come a Parona serva una precisa strategia per il controllo dell’inquinamento, uno strumento che permetta di misurare in modo sistematico e costante lo stato di salute del nostro territorio e di reagire in tempo reale alle situazioni di pericolo: un piano di monitoraggio ambientale, come da noi proposto e di cui sosteniamo l’assoluta necessità». Umberto De Agostino